Cari colleghi, l'evento del 9 dicembre ha comportato non solo un impegno di risorse consistenti ma anche, in contemporanea, una notevole ricarica energetica vista la risposta favorevole che abbiamo riscontrato da parte dei colleghi. Pertanto abbiamo ritenuto, nonostante quanto detto nella precedente news, di non saltare l'impegno epistolare settimanale tra di noi … eccovi quindi alcune notizie. Ci sono pervenute da parte di coordinatori infermieristici richieste di chiarimenti in merito alla figura del PREPOSTO: al fine di fornirvi una chiara risposta in merito abbiamo chiesto al Dr. Claudio Mellana di inquadrarne giuridicamente il ruolo e le relative competenze (allegato 1). Pubblicato sul sito dell’Oms Europa già da tempo, tradotto e in fase di diffusione il documento dell’Oms Europa sugli Standard per l’educazione sessuale per i bambini e adolescenti, elaborato dall’Oms Europa e dal Centro Federale per l’Educazione alla Salute (BZgA) di Colonia aventi l’obiettivo di insegnare ai bambini, fin dalla nascita, cosa è la sessualità per viverla in modo "appagante e responsabile". Al di là delle posizioni che può suscitare crediamo sia utile per chi si occupa di salute conoscerlo. (allegato 2) Il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute e del Ministro per gli affari europei, ha approvato il testo del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE sull’assistenza sanitaria transfrontaliera in ambito UE., per approfondire la tematica vi invitiamo a consultare il sito del ministero http://www.salute.gov.it/portale/news Nel salutarvi vi diamo appuntamento alla prossima news.
L'entusiasmo è il più grande patrimonio che l'uomo possieda, è l'energia vitale che stimola le idee, è il sentiero che conduce al successo. Rappresenta la colonna portante attorno alla quale possiamo muoverci con libertà e creatività. Romano Battaglia, Sulla riva dei nostri pensieri, 2000
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Cari colleghi, abbiamo deciso di aprire questa news dando un po’ di spazio ad una bella iniziativa … giunta alla quarta edizione: “Un Babbo Natale in Forma”. La manifestazione, che si terrà domenica prossima, è finalizzata alla raccolta fondi per permettere l’attivazione presso l’Ospedale Regina Margherita di un tipo di formazione moderna ed efficace a livello internazionale: la simulazione medica avanzata. Oltre alle varie attività per grandi e piccini (vedi allegato 1) quest’anno saranno protagonisti anche gli amici a quattro zampe: è stata infatti organizzata una sfilata dei Babbi Natale a quattro zampe, con tanto di giuria che premierà i più simpatici e originali….. Vi ricordiamo che potete partecipare attivamente acquistando il costume da Babbo Natale presso i punti vendita aderenti all’iniziativa, presso la sede di Forma Onlus e in piazza Polonia il giorno della manifestazione oppure visitando il sito www.fondazioneforma.it. A proposito di iniziative … diamo gambe al progetto che abbiamo lanciato nella precedenti news e del quale trovate traccia sul nostro sito "Risultati dell’assistenza infermieristica: una sfida da accogliere per esistere". Se avete dei dubbi non esitate a contattarci, è importante per tutti noi comprendere quali risultati stiamo conseguendo; solo ragionando sui risultati possiamo veramente sviluppare la nostra conoscenza e la nostra pratica. Vi informiamo che è stato pubblicato in 7 lingue il rapporto "The Heart of the Matter", sviluppato dall'Intellicenge Unit del settimanale britannico The Economist e promosso da AstraZeneca: il rapporto analizza l'impatto delle malattie cardiovascolari nel mondo e arriva a teorizzare la necessità di un nuovo punto di vista sulla prevenzione (in allegato 2 il rapporto in lingua italiana). Aspettando i vostri progetti, vi inviamo i più cari saluti
"Qualunque cosa vogliate fare, fatela adesso. I domani sono contati." (Michael Landon)
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Apriamo questa news informandovi che, purtroppo, la proposta normativa sulle nuove competenze infermieristiche, firmata dal ministro Lorenzin che stava approdando alla Conferenza Stato – Regioni, è stata nuovamente fermata dai sindacati dei medici che temono sconfinamenti ed esercizi non chiari nelle nostre competenze. “Se questa sarà la posizione ufficiale dei medici credo che vi chiederemo presto di manifestare pubblicamente, come infermieri, il nostro dissenso su questo modo di procedere” afferma la nostra Presidente Nazionale della Federazione IPASVI. Proseguiamo ricordandovi che sono ancora aperte le iscrizioni alla Seconda giornata Nazionale sulla Libera Professione che si terrà a Bologna il prossimo 24 novembre. Tutte le informazioni e la scheda di iscrizione sono consultabili alla pagina: http://www.ipasvi.it/chi-siamo/archivio-speciali/liberi-professionisti-un-appuntamento-da-non-mancare-id26.htm Arriviamo a noi informandovi che il Piemonte torna tra le Regioni promosse dal nuovo report del ministero della Salute sull'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza . Vi invitiamo a consultare il materiale presente sul sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it nel box "in evidenza". E’ della scorsa settimana l’arrivo a Torino di Marco Cavallo, il cavallo azzurro di cartapesta che simboleggia la liberazione rappresentata dalla Legge Basaglia. Al Convegno ha partecipato anche una rappresentanza del nostro Collegio in segno di adesione convinta all’art. 5 del nostro codice che riconosce nel RISPETTO dei diritti fondamentali dell’uomo (…), una condizione essenziale per l’esercizio della professione infermieristica. Al fine di conoscere meglio le finalità della giornata organizzata intorno all’arrivo del cavallo Marco abbiamo chiesto delle specifiche a Anna Greco Presidente Forum piemontese per il diritto alla salute dei detenuti. In allegato il suo contributo. Un caro saluto Il consiglio direttivo
Siamo tutti un po’ matti, ma la maggior parte di noi non lo sa, perché frequentiamo soltanto gente con il nostro tipo di pazzia. Vedi dunque quale opportunità ti offro, per apprendere l’uno dall’altro. Solo quando si incontrano persone con pazzie diverse, nasce la possibilità di scoprire gli errori del proprio tipo di follia. Albert Einstein
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Cari colleghi, se vi siete trovati nella spiacevole situazione di “dubitare” che una vostra assistita o un vostro piccolo assistito siano stati vittime di violenza … e se non avete saputo “raccogliere” questo dramma … o peggio non avete saputo “come” e “a chi” segnalare questo “dubbio”… ebbene… Sono ancora aperte le iscrizioni al corso che si terrà il 25 novembre; un corso che intende dare risposte operative questi e ad altri quesiti. La locandina e relativa scheda di iscrizione sono visibili alla pagina:
http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/ALLEGATI_CORSI/20131125_locandinaViolenza.pdf
Sempre a domande chiare intende dare risposte il Convegno organizzato per il 9 dicembre intitolato: Presa in carico, continuità e personalizzazione dell’assistenza in un’organizzazione per intensità: problemi aperti”. Il convegno, infatti, è stato organizzato proprio per permettere un confronto con i colleghi di altre Regioni che da più tempo operano ispirati dal modello per intensità di cure. La nostra Regione e quindi le nostre aziende stanno implementando proprio in questi mesi un’organizzazione di questo tipo: perché non evitare di commettere errori già posti in essere da chi ci ha preceduto? Perché non cogliere le loro strategie risolutive per poterle poi adattare alle nostre realtà? Infine, durante questo convegno verrà data la possibilità di presentare, da parte dei colleghi che operano sul nostro territorio, poster che a livello locale permettano, con la stessa modalità di cui sopra, di alimentare un sano confronto tra colleghi. La locandina e relativa scheda di iscrizioni sono consultabili alla pagina:
http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/2013/20131209LocandinaConvegnoPresaInCarico.pdf
Condividiamo volentieri, infine, i contenuti dell’incontro avvenuto la settimana scorsa con Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione Promozione Sociale. La Fondazione, nata nel 2003, si avvale dell’esperienza ultra 40 ennale del coordinamento di sanità e assistenza tra i movimenti di base. La loro attività principale è rivolta alla promozione dei diritti delle persone non autosufficienti, tutela dei diritti delle persone anziane, malate, dementi, malati psichiatrici con gravi limitazioni dell’autonomia e tutta la popolazione con gravi disabilità. Afferma la Presidente “(…) Si tratta di persone con diritti esigibili ben precisi che lo Stato ha riconosciuto, proprio per tutelarli. La normativa ci permette di aiutare i loro congiunti quando gli ospedali vogliono dimettere un anziano malato cronico e non autosufficiente, per sostenere gli interventi a domicilio, o per un ricovero con la convenzione dell’Asl passando direttamente dall’ospedale al ricovero definitivo in una RSA garantendo al malato la continuità delle cure senza liste d’attesa. È una attività quotidiana sempre più d’emergenza…” (per informazioni: www.fondazionepromozionesociale.it)…. Su questa “emergenza” ci siamo particolarmente soffermati e nella prossima adunanza di Consiglio dibatteremo sui contenuti della Petizione popolare per il diritto alle cure domiciliari e sul rinnovo della nostra adesione a tutela delle persone non autosufficienti.
Un caro saluto
Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita. Konrad Lorenz, Il cosiddetto male, 1963
Cari colleghi, potremmo intitolare questa news con un titolo dal sapore amaro: "Concorsi sempre più lontani"… Questo titolo è conseguente alla lettura di quanto contenuto nella definitiva conversione in legge, con modificazioni, del decreto legislativo 31 agosto 2013, n. 101, (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni). Vista l’importanza e la complessità della materia trattata abbiamo chiesto al Dr. Claudio Mellana, nostro consulente di Diritto contrattuale del lavoro, di farci una sintesi evidenziando gli aspetti di nostro maggior interesse. Qui di seguito vi riportiamo il documento redatto dal Dr. Mellana. “Viene sanzionata, con la nullità e la richiesta di danno erariale nei confronti dei dirigenti, la stipulazione di contratti che eludono l'obbligo di reclutamento tramite concorso. Fino a tutto il 2016 le Pubbliche amministrazioni, quindi anche le Aziende sanitarie, potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato utilizzando unicamente le proprie graduatorie di vincitori e idonei ancora in vita. Pertanto la durata delle graduatorie oggi attive viene prorogata sino al 31 dicembre 2016. E i nuovi concorsi (sempre fino al 31 dicembre 2016) saranno riservati "esclusivamente" ai precari con tre anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi cinque, sempre tenuto conto del turnover. Inoltre, precari e vincitori di concorso avranno priorità nelle assunzioni pubbliche fino al 2016. Le Pubbliche amministrazioni che non hanno graduatorie attive potranno utilizzare quelle di altri Enti pubblici, fermo restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria dai vincitori e dagli idonei. Ovverossia, una ASL potrà utilizzare la graduatoria di altra Azienda sanitaria per fare assunzioni a tempo determinato e chi accetta non perde però il diritto a restare nella graduatoria per essere assunto a tempo indeterminato. Per poter avviare le procedure per l’assunzione dei precari, con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque anni, (sempre però nei limiti molto stretti imposti dalla recente legge di stabilità) si dovrà però attendere l’emanazione di un Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) proposto dai Ministeri di Salute, Economia, Pubblica amministrazione d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Il suddetto Dpcm dovrà essere emanato entro tre mesi, ma l’esperienza dice che i tempi non vengono mai rispettati, e dovrà definire un meccanismo che “di norma”, quindi non cogente, prevederà l’adozione di bandi per assunzione a tempo indeterminato contratti di lavoro a tempo parziale, salvo diversa motivazione, tenuto conto del reale fabbisogno di personale e delle effettive risorse finanziarie. Nella stesura delle graduatorie si dovranno tenere in considerazione l’anzianità anagrafica, di servizio e i carichi di famiglia”. Spostiamo la nostra attenzione al campo della prevenzione. Sono state da poco pubblicate le linee guida per la prevenzione primaria del fumo di tabacco, che vi alleghiamo (Allegato 1), nello stesse è riportato come uno studio abbia evidenziato fra il personale sanitario di alcuni ospedali una prevalenza di fumo del 44%, percentuale di molto superiore rispetto a quella della popolazione generale. L'obiettivo della linea guida è diffondere raccomandazioni di pratica preventiva elaborate a partire dalla revisione della letteratura scientifica e dal confronto tra gli esperti del settore. Invitiamo pertanto noi tutti a leggerla con attenzione e a farci promotori dell'applicazione della stessa. Chiudiamo con una nota positiva riguardante la nostra regione, il presidente della regione e l'Assessore alla Sanità Ugo Cavallera hanno commentato ieri in una conferenza stampa i dati del Piano nazionale esiti elaborato dall'Agenas per conto del Ministero della Sanità, evidenziando i risultati positivi conseguiti nell'ambito della sanità regionale. In allegato il documento pubblicato da quotidiano sanità (Allegato 2). Alla prossima, a tutti voi un caro saluto.
Bisogna regolarsi con la fortuna come con la salute: goderne quando è buona, pazientare quando è cattiva, e non ricorrere a estremi rimedi che in caso di estremo bisogno. François de La Rochefoucauld, Massime, 1678
Carissimi colleghi, una news diversa dal solito…
Una news che si apre con un’immagine che ci accompagnerà fino alla fine del 2014. Cosa rappresenta, vi starete chiedendo? … Partiamo dalla parola FA.RI che,scomposta, indica: la Fatica del vivere professionale, che è stato il titolo del convegno di fine dello scorso mandato: parlare di fatica sottolinea il nostro “accudire con assiduità intorno” alle persone che assistitamo con l’attenzione a concretizzare nella nostra pratica i nostri valori, i valori che ci guidano … Risultati … al centro dell’attenzione di questo triennio… Risultati che si concretizzano sia attraverso i nostri lavori, come istituzione, vedi ad esempio i lavori in corso per la costruzione di raccomandazioni professionali per la gestione dei farmaci a livello domiciliare, piuttosto che la collaborazione con l’Università per l’analisi e la revisione dei modelli organzizativi assistenziali nel settore della residenzialità o, ancora, la messa a disposizone di materiale documentale internazionale per un sostegno razionale alle iniziative nei diversi campi , ma soprattutto attraverso i risultati che i colleghi conseguono in campo assistenziale .Vogliamo mettere in evidenza con forza i risultati che la professione persegue nell’interesse della comunità civile e, di conseguenza, della comunità professionale. Vogliamo che i risultati, compresi i problemi non ancora trattati, siano la base per una nuova forza della nostra figura - immagine professionale. Una forza che è fatta di gentilezza – la gentilezza è questione di metodo e attiene al rispetto delle persone, all’avere considerazione delle loro esigenze, all’operare senza mai perdere di vista l’altro da sé – una forza che è delle idee, della capacità di perseguirle, della volontà e sistematicità nel modificare lo stato delle cose, una forza che è nel perseverare e nel dimostrare l’affidabilità a nostri interlocutori. Gli studi dimostrano (Yvonne ten Hoeve, , Gerard Jansen PhD S, Petrie Roodbol, JAN, 26 maggio 2013) che l’attuale immagine pubblica dell’assistenza infermieristica è varia e incongruente. Questa immagine è in parte auto-generata dagli infermieri a causa della loro invisibilità Per migliorare la loro immagine pubblica e ottenere una posizione più forte nelle organizzazioni sanitarie, gli infermieri (infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari) devono incrementare la loro visibilità e noi vogliamo farlo attraverso la testimonianza dei nostri valori e la dimostrazione e l’evidenza dei nostri risultati. Ecco la luce proiettata dai FA.RI sulla nostra immagine professionale Parlare di risultati vuol dire parlare anche di problemi, della volontà di mettere in campo tutta la nostra capacità di analisi, di confronto e di collaborazione solidale. Ricordiamoci che tutti sono capaci di navigare con il vento favorevole: è quando il mare s’infuria che diventa indispensabile l’arte di navigare, cioè di capire veramente il mare … Con questa logica abbiamo organizzato il convegno del 9 dicembre. Trovate sul sito il 1° annuncio e a brevissimo, sempre sul sito, troverete la locandina . In questo convegno, oltre a confrontarci sui problemi con colleghi di altre Regioni, avremo la possibilità di consultare, attraverso l’area dei poster , i colleghi rispetto alle esperienze avviate nel campo della riorganizzazione dei servizi. Vi aspettiamo, quindi, con le vostre esperienze , con la vostra voglia di analizzare, discutere, confrontare, condividere. Si tratta di un convegno nel quale si intende esprimere una cultura professionale che è solidale in quanto capace di condividere sia i problemi sia i successi dei colleghi avvalendosi degli stessi per dare forma e forza alle proprie proposte.
Ultima informazione con questa news, troverete in allegato la nota, a firma della Presidente della Federazione IPASVI, in cui viene ribadita la posizione assunta dalla Federazione (su base normativa)relativamente ad alcune richieste relative alla possibilità, per gli infermieri pediatrici, di prestare assistenza sulle ambulanze del 118, a fronte di un articolo comparso lo scorso anno sulla Rivista “Children Nurse”.
Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico. Oscar Wilde
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Cari colleghi, è stato notificato il ricorso al TAR Lazio contro il bando del concorso pubblico per 56 posti di vice revisore tecnico infermiere, per il settore sanitario della Polizia di Stato. Anche il Collegio di Torino - accanto ad altri Collegi - ha aderito all’iniziativa della Federazione Nazionale IPASVI volta a fare dichiarare l’illegittimità di due norme del bando: - l’art. 2, nella parte in cui non richiede tra i requisiti necessari per l’ammissione al concorso l’iscrizione all’Albo degli Infermieri, così violando la legge 43/2006, che stabilisce l’obbligo dell’iscrizione all’albo professionale per tutti gli infermieri; - l’art. 7, nella parte in cui, anche rinviando all’allegato al bando, prevede che la prova scritta debba vertere per il 50% sulle nozioni teoriche relative ai compiti previsti in un mansionario dell’infermiere che ancora oggi è applicato nella Polizia, così violando la legge 42/1999 che, come noto, ha abrogato ogni tipologia mansionariale per gli infermieri. E' stato presentato ieri il Quaderno della Salute n° 23, a cura del Ministero, che analizza i "Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell'assistenza del paziente complesso" . In questo quaderno viene individuata la necessità di un diverso approccio alla persona malata attraverso la realizzazione di un modello di assistenza sanitaria, caratterizzato da modelli gestionali funzionali ad una presa in carico sostenibile dei pazienti con patologie croniche. Sempre questa settimana è stata varata dal Governo la proposta di legge di stabilità, ora al vaglio del Parlamento. Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute si legge: " contrariamente a quanto avvenuto con le manovre finanziarie e le leggi di stabilità degli ultimi anni, per la prima volta non contiene tagli al Fondo Sanitario Nazionale per il triennio 2014-16 suscettibili di ripercussioni sui livelli essenziali delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini. Fin dal prossimo anno, nel finanziamento a carico del bilancio dello Stato del Fondo Sanitario Nazionale ci saranno 2 miliardi in più. Per il 2014 salirà infatti a 109,901 miliardi la quota a carico dello Stato, per l’appunto 2 miliardi in più rispetto ai 107,9 miliardi previsti dalla precedente Legge di stabilità del Governo Monti, a copertura del mancato inserimento dei nuovi ticket. Quest’anno dunque non sono stati effettuati tagli che impattano sui livelli dei servizi sanitari. I Livelli essenziali di assistenza (Lea) non saranno toccati e non ci saranno nuovi ticket. Non vi è alcuna riduzione della spesa farmaceutica - né territoriale, né ospedaliera – della spesa per dispositivi medici, di quella per l’acquisto di prestazioni dalle strutture private accreditate, della spesa per acquisti di beni o servizi da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere. Quanto alle misure di contenimento della spesa nel pubblico impiego contenute nell’art. 11 del Ddl, occorre sottolineare che si tratta di disposizioni applicabili a tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati, pertanto anche al personale del SSN." Questi provvedimenti (di cui facciamo sintesi) sono volti a risparmiare 1.150 milioni nel SSN attraverso: 1. il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale sino al 2017 (ovvero l’acconto sui futuri miglioramenti contrattuali); 2. il blocco del rinnovo dei contratti e delle convenzioni con le strutture private sino a tutto il 2014; 3. il blocco degli straordinari ai livelli di spesa del 2010 e dal gennaio 2015 prevede una ulteriore decurtazione di pari importo; 4. il blocco del turn over: la percentuale di assunzioni non potrà superare il 20% dei ritiri nel 2014, il 40% nel 2015, il 60% nel 2016, l’80% nel 2017 e solo nel 2018 potrà giungere al 100% (fatto salvo che le Regioni, che possono anche ulteriormente ridurre queste percentuali, non legiferino altrimenti). Generalmente ci asteniamo dall’emettere giudizi sui disegni di legge, fatto salvo poi far pervenire nelle sedi adeguate la posizione del Collegio di Torino … questa volta, invece, esprimiamo fin da subito FORTE disagio e preoccupazione. Come è ben evidenziato nel nuovo quaderno pubblicato, è necessario investire sulla formazione e sullo sviluppo del personale che deve operare sempre più in condizioni di incertezza e sempre più in una logica di umanizzazione dei servizi a sostegno dell'empowerment della persona assistita e della sua famiglia ... allora quali rischi si corrono nel disinvestire rispetto alla risorsa primaria sul quale poggia il servizio reso? Un caro saluto
Una giusta economia non dimentica mai che non sempre si può risparmiare; chi vuol sempre risparmiare è perduto. Theodor Fontane, Da venti a trenta, 1898
Carissimi colleghi, apriamo questa news comunicandovi che il Consiglio direttivo ha deciso di intervenire nel giudizio di appello contro la sentenza della Corte dei conti del Piemonte n. 127/2013. Come si ricorderà (cfr. NewsLetter n. 33 del 10/9/2013), si tratta della sentenza che ha condannato un’infermiera a pagare alla Regione i danni liquidati dal giudice civile a una paziente caduta da una barella del pronto soccorso delle Molinette. Il Collegio di Torino ritiene che si tratti di una sentenza ingiusta, lesiva della professionalità della collega - pertanto la sosterrà nel processo di appello - e, più in generale, di tutti gli infermieri, che in forza di questo precedente potrebbero trovarsi a dovere rispondere dei danni che la Regione Piemonte ha deciso di non coprire con le assicurazioni private. Proseguiamo informandovi che abbiamo inoltrato in Assessorato una lettera in cui RIBADIAMO, a fronte dei contenuti emersi nella D.G.R. n° 16 – 6418 (avente per oggetto “Modifiche e integrazioni alla DGR n. 21-51144 del 28.12.2012 , approvazioni principi e criteri per l’organizzazione delle Aziende Sanitarie regionale e applicazione parametri standard per l’individuazione di strutture semplici e complesse …” - in allegato), la necessità dell’istituzione, nelle diverse Aziende Sanitarie, della struttura organizzativa per la gestione delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della prevenzione e della riabilitazione. In particolare, rispetto a quanto legiferato nella DGR del 2012 al punto 3.4 capoverso 7 che recita "entro i limiti numerici di cui al successivo paragrafo 3.5 le Aziende Sanitarie possono prevedere una struttura organizzativa, unica per tutta l'Azienda, per la gestione delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche e della prevenzione, della riabilitazione e ostetrica” abbiamo chiesto che il verbo “potere” venga sostituito da un verbo che rafforzi la volontà della Regione a vedere istituito il servizio … da “possono” a “DEVONO”!. Per quel che concerne, infine, la formazione ... abbiamo pubblicato sul nostro sito il primo annuncio del Convegno che si terrà a Torino il 9 dicembre dal titolo “Presa in carico, continuità e personalizzazione dell’assistenza in un’organizzazione per intensità:problemi aperti”, finalizzato a dibattere con i colleghi che operano in altre Regioni (Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna), sulle difficoltà incontrate nell’applicazione del modello al fine di trattarle e/o prevenirle e, nel contempo , per avere una visione d'insieme dei progetti di riorganizzazione per intensità di cure avviati nelle nostre aziende. A tal fine abbiamo inviato a tutti i dirigenti/referenti di servizio infermieristico l’invito a presentare un poster (i colleghi che operano in strutture private e/o convenzionate organizzate o in fase di organizzazione per intensità di cura possono chiedere indicazioni inviando una mail a segreteria@ipasvi.torino.it). Per questa settimana è tutto! Un abbraccio e… alla prossima!
I migliori leader non sono coloro che impongono se stessi a dispetto degli altri e contro gli altri, ma coloro che sanno creare sistema, squadra, organizzazione, cioè concerti di relazioni ordinate. E ciò vale per qualunque forma di leadership, dalla politica all'economia allo sport. Vito Mancuso, La vita autentica, 2009
Cari colleghi, benvenuti al solito appuntamento della settimana. Vi informiamo che sono stati pubblicati i nuovi risultati del Programma nazionale di valutazione degli esiti (Pne) curati da Agenas, titolare del sistema di valutazione, che ha messo sotto le lente le prestazioni erogate in oltre 1.400 ospedali pubblici e privati, accreditati e non, passando al setaccio dati di mortalità, tempi di intervento e altri indicatori in grado di misurare gli esiti delle performance raggiunte . Un altro documento di particolare interesse pubblicato in questi giorni è il rapporto sui risultati di un’indagine condotta su 10 paesi europei, tra cui l’Italia, relativa all'analisi dell'atteggiamento dei cittadini europei rispetto al “self care”. Dai principali dati del "Barometro di percezione del self care” presentato il 3 ottobre a Gastein (in Austria) da Epposi, un gruppo di esperti sanitari indipendente e a stakeholder multipli, con sede a Bruxelles, emerge "che gli europei credono di dover essere responsabili della propria salute e fanno buoni propositi per migliorarla, tuttavia solo il 15% è convinto di poterci davvero riuscire, meno del 20% è disposto a cambiare qualcosa del suo stile di vita, oltre il 20% non si fida delle proprie conoscenze e competenze. Nell'affrontare un problema di salute, il primo passo è rivolgersi al medico di famiglia. D’altra parte, automedicazione, corretti stili di vita, attività fisica e sana alimentazione hanno un costo. Troppo alto, per gli europei, che per il 25% considera i costi del self care "proibitivi". Restando sempre nel campo della ricerca ci sembra rilevante, partendo dal presupposto che l'applicazione della migliore evidenza prodotta dalla ricerca presuppone la capacità di distinguere studi metodologicamente corretti e clinicamente rilevanti da quelli che non lo sono, riportarvi la segnalazione che ci è giunta dalla collega Prandi Cesarina. La collega ci invita a leggere un articolo sulla Repubblica.it in cui viene portata alla luce una clamorosa inchiesta di Science che evidenzia i fumosi meccanismi che si nascondono dietro alla selva delle riviste accademico scientifiche open access. Sempre riferito a questo problema vi invitiamo a leggere anche l'articolo a firma di Nino Cartabellotta sull'integrità e trasparenza della ricerca e, sempre di questo autore sul suo blog il testo "Pochi esperti ben pagati… tutti i sani rendon malati" . Vi informiamo che nel sito del Ministero della salute, nel box avvisi di sicurezza, è stato replicato in data 2 ottobre 2013 un avviso relativo alle modalità di utilizzo, per taluni lotti, dei frutti di bosco surgelati (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_2.html ). Buona settimana a tutti noi Riferimenti: http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2353386.pdf http://www.repubblica.it/scienze/2013/10/05/news/bufale_scienza_riviste-67891756/?ref=HRER2-1#gallery-slider=67906343 http://www.ninocartabellotta.it/2013/09/pochi-esperti-ben-pagati-tutti-i-sani-rendon-malati/
Ciò che occupa spazio in clinica è un tumore in editoria è un filler e nella vita è un cattivo maestro Generale Sun Tzu (Cina VI secolo a.C.) in Tom Jefferson, Attenti alle bufale ... e ai mandriani
Cari colleghi, dedichiamo una parte di questa news al nostro programma formativo per l’ultimo trimestre dell’anno, programma che potete consultare alla pagina http://www.ipasvi.torino.it/SEZIONI/CorsiIpasviTorino/tabid/869/Default.aspx Vi ricordiamo che l’offerta formativa è costruita sulla base di quanto emerge dal confronto con i colleghi, dalle richieste che ci pervengono e dai problemi che si evidenziano nella pratica quotidiana. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di inviarci, se volete, eventuali richieste o temi di vostro interesse, sarà nostra cura analizzarli per eventualmente costruire proposte formative ad hoc. Qui di seguito vi presentiamo, tra i tanti offerti, due corsi: Comunicazione efficace con il paziente cronico: Iniziamo con il corso sulla comunicazione efficace con il paziente cronico. Molto è stato detto sull’’importanza di una buona comunicazione … vero è, però, che abbiamo bisogno di strumenti per poterla esercitare. Abbiamo pensato, dunque, di proporvi un corso basato sul metodo della PNL. La docente, Dr.ssa Elena Morra, ci condurrà, attraverso molti esercizi pratici, all’individuazione di strumenti utilizzabili nella nostra pratica professionale al fine di sostenere la nostra efficacia comunicativa RESPONSABILITA' ... RISCHI ...: una rappresentazione teatrale per meglio comprendere Per il 28 novembre, invece, abbiamo organizzato, nella sala conferenze della ASL TO 3 , a Pinerolo, un corso che attraverso una rappresentazione scenografica di un interrogatorio penale simulato, in presenza di un Magistrato e del nostro legale, permetterà di analizzare le responsabilità professionali e il valore di ogni scelta/azione professionale. Abbiamo pensato di effettuare il corso a Pinerolo per agevolare anche i colleghi che non risiedono a Torino. Partecipate numerosi….. vale la pena “assistere” in qualità di discente…..ad un interrogatorio! Oltre a questi corsi vi proponiamo corsi sulla clausola di coscienza … sull’educazione terapeutica … sull’emergenza, quest’ultimo, che prevede la partecipazione gratuita per gli iscritti al nucleo CIVES di Torino, è effettuato presso la sala formazione dell’Ospedale Gradenigo Sono stati organizzati inoltre gruppi di lavoro con l’obiettivo di approfondire problematiche specifiche al fine, nel prossimo anno, di proporre raccomandazioni utili a sostenere il nostro esercizio professionale in specifici ambiti operativi. Dicembre inizierà con un convegno sul tema dell’intensità di cura, un convegno che vuole essere un punto d’incontro tra realtà diverse, un confronto per analizzare le criticità che si incontrano nello sperimentare – attuare nuovi modelli organizzativi. A tal fine saranno nostri ospiti colleghi esperti di altre regioni che metteranno a disposizione le loro competenze, la loro esperienza. Ma non solo, durante questa giornata sarà a disposizione un’area riservata ai colleghi di tutte le realtà di Torino e provincia, così come di altre realtà regionali o extra regionali, che vogliono presentare e condividere i percorsi di sperimentazione e attuazione di questo modello nelle loro realtà. Proseguiamo la news fornendovi una sintesi, redatta per tutti noi, dal Dr. Claudio Mellana, sul nuovo codice di comportamento dei dipendenti (nell’allegato n.1 la sintesi e nel n. 2 il testo originale). Con piacere, infine, divulghiamo quanto trasmessoci dalla collega Piera Rossetto Cassel (referente regionale dell’Associazione Europea degli Infermieri di Dialisi e Trapianto/Associazione Europea per il Trattamento delle Malattie Renali); in allegato, il bando per un premio per la ricerca emanato dall' EDTNA/ERCA in memoria della collega A. Zampieron , prematuramente scomparsa. Per questa settimana è tutto! L’obiettivo è sempre quello di far diventare voi i veri protagonisti della news… Provate a mettere su carta le vostre esperienze… inviatecele…e al resto…pensiamo noi! Buona settimana, colleghi.
Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono. Aristotele, Etica Nicomachea, IV sec. a.e.c.
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Cari colleghi,
l'altra settimana non abbiamo potuto raggiungervi per motivi di lavoro con le nostre consuete informazioni; oggi , con questa news, recuperiamo ...
Partiamo dalla nostra Regione: la Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell'assessore Ugo Cavallera, ha adottato, applicando una norma del cosiddetto "decreto del fare", le linee guida nazionali per la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico, da presentare all'Agenzia per l'Italia digitale entro il 30 giugno 2014 e da estendere su scala piemontese entro il 30 giugno 2015. Sono anche state, inoltre, recepite le linee guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica nella diagnostica per immagini.
Continuando a livello nazionale è di pochi giorni or sono la pubblicazione sul sito dell’Agenas della determina adottata dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nella seduta del 17 luglio 2013 in materia di "Esoneri, Esenzioni, Tutoraggio Individuale, Formazione all’estero, Autoapprendimento, Modalità di registrazione e Certificazione http://ape.agenas.it/comunicati/comunicati.aspx?ID=40
Troverete in allegato (allegato n.1) sia la determina sia una breve scheda sintetica con le principali novità : novità che interessano gli Esoneri, le Esenzioni, il Tutoraggio individuale, i Crediti per formazione all’estero, i Liberi professionisti: crediti individuali per autoapprendimento, Riduzione dell’obbligo formativo triennale, le Modalità di registrazione nella banca dati Co.GeA.P.S., la Registrazione di crediti 2008/2013 non registrati nel database del Cogeaps e per ultimo la Certificazione dei crediti.
Come potete ben vedere, si tratta sicuramente di una determina ricca di contenuti volta sia a sistematizzare tematiche già in precedenza trattate sia a introdurre aspetti innovativi, vedi, a titolo di esempio il riconoscimento dei crediti ai colleghi che svolgono attività tutoriale.
Proprio su questa tematica e su altre che vedono coinvolto direttamente il Collegio abbiamo chiesto linee interpretative alla nostra Federazione; a fine mese sapremo darvi informazioni più operative, in merito.
Sempre in ambito formativo vi ricordiamo che sono iniziati i corsi dell'ultimo quadrimestre del 2013. Anche in questo campo ci sono novità, abbiamo organizzato, infatti, un evento formativo a Pinerolo, con il patrocinio dell'ASL TO 3, sul tema della responsabilità professionale. L'evento, che si apre con una rappresentazione teatrale di un interrogatorio penale avente quale soggetto un infermiere assistito da un avvocato, ci conduce a comprendere meglio le maglie della responsabilità.
Una responsabilità che deve essere riconosciuta e conosciuta affinché si possa esercitare la dovuta tutela nei confronti di ogni professionista e del cittadino.
Come evidenziato nella precedente news, il Collegio sta valutando, in considerazione di quanto sopra, tutte le possibili azioni da assumere per tutelare la nostra categoria . Il problema è particolarmente sentito e per restare sull’argomento riportiamo la sentenza del 12 febbraio-17 maggio 2013, n. 21285 della Suprema Corte di Cassazione sezione IV Penale che rigetta il ricorso presentato dall’infermiere per i reati di cui agli artt. 40, cpv., 113 e 589 cod. pen.; sentenza confermata anche in appello con ridimensionamento in aumento del trattamento sanzionatorio ( allegato n.2).
Sempre sul tema della responsabilità informeremo appena possibile i liberi professionisti , che gestiscono in proprio ambulatori e attività assistenziali con produzione di rifiuti pericolosi, se dovranno assoggettarsi al registro informatico Sistri come produttori degli stessi o se saranno esentati come da precedente norma (decreto 152/2006).
Molte altre iniziative formative e progetti di lavoro, anche originali, vorremmo presentarvi ma, per ragioni di tempo rinviamo il tutto ad una news ad hoc.
Vi ricordiamo solo che il 9 dicembre avremmo la possibilità di confrontarci con colleghi che hanno riorganizzato l'assistenza sul modello dell'intensità e della complessità, con loro analizzeremo i problemi che stanno/stiamo incontrando.
A presto e un caro saluto
E' bene avere un fine verso il quale tendere, ma in fin dei conti quello che conta è il cammino
Ursula K. Le Guin
Cari colleghi, a seguito della sentenza della Corte dei conti del Piemonte che ha condannato un’infermiera delle Molinette a pagare alla Regione i danni liquidati a una paziente caduta da una barella, il Collegio IPASVI di Torino sta valutando tutte le possibili azioni da assumere per tutelare la nostra categoria. Nel frattempo, per informarvi nel miglior modo, abbiamo chiesto a due esperti di approfondire e illustrare la sentenza, nonché i risvolti giuridici e assicurativi che la stessa pone. Riportiamo quindi, in allegato, le riflessioni del Prof. Paolo D’Agostino, docente di diritto penale nell’Università di Torino ed esperto di responsabilità delle professioni sanitarie, e del Prof. Avv. Massimo Occhiena, docente di diritto amministrativo nell’Università Bocconi di Milano ed esperto di responsabilità amministrativa e di Corte dei conti. Proseguiamo la nostra news invitandovi a consultare la sezione “Gli infermieri scrivono …”, abbiamo infatti ricevuto e volentieri condividiamo con voi, l’esperienza di Francesca, una laureanda del Corso di laurea in Infermieristica di Torino che alla fine del mese scorso ha avuto l’opportunità di partecipare al Congresso AMEE tenutosi a Praga. Concludiamo, infine, dandovi un “assaggio” del progetto che stiamo predisponendo ... stiamo organizzando per il prossimo 9 dicembre un convegno per analizzare, con la partecipazione di colleghi della Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, che hanno intrapreso il percorso di riorganizzazione dell'assistenza secondo il modello per intensità e/o complessità, le difficoltà e il problemi che si incontrano nell'operatività. Durante il convegno avremo la possibilità anche di confrontarci con le esperienze avviate nella nostra realtà. In tempi brevi, o meglio speriamo già con la prossima news, vi forniremo nel dettaglio tutte le informazioni necessarie per poter partecipare ed eventualmente aderire presentando al progetto un poster. A presto e un caro saluto
scarica l'allegato
“Non chiedere una vita più facile, chiedi di essere una persona più forte.” Anonimo
Soffermiamoci sui rapporti di collaborazione definiti "mini co.co.co", quelli, cioè, aventi una durata complessiva non superiore a 30 giorni nel corso dell’anno solare, con lo stesso committente e da cui sia derivato un compenso complessivo non superiore ad € 5.000,00. Ad esempio, gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari, anche se lavoratori dipendenti, autorizzati dalla propria struttura ad effettuare attività di docenza in materie sanitarie presso Università, scuole professionali o altri istituti, che abbiano stipulato contratti di collaborazione non abituale (cd. mini cococo) sono destinatari della riforma: i committenti dovranno presentare le denunce retributive ed effettuare i versamenti contributivi all’ENPAPI, Gestione Separata (applicando le medesime aliquote che precedentemente erano versate alla gestione separata INPS). SI RICORDA CHE IL CONTRIBUTO E’ DOVUTO ANCHE PER IMPORTI PERCEPITI INFERIORI AI 5.000 EURO (n.d.r.) L’attività di docenza si configura come attività tipica dell’Infermiere, così come stabilito dall’art.1, comma 4, del D.M. 14 settembre 1994, n. 739 (Profilo professionale dell’Infermiere), che dispone che “L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca”. Ne consegue, pertanto, che per l’esercizio della stessa è obbligatoria l’iscrizione all’Albo professionale e, se svolta in modalità libero professionale, anche l’iscrizione ad ENPAPI.
Nella pratica ciò significa che: 1) i committenti (Aziende, Università, Istituti di formazione, ecc.) devono effettuare la registrazione presso la Gestione Separata Enpapi per il versamento delle aliquote contributive applicate, che si distinguono a seconda che il collaboratore sia iscritto o meno ad altra forma di previdenza obbligatoria o sia già titolare di altro trattamento pensionistico. Il committente tratterrà al prestatore d’opera un terzo del contributo dovuto e si farà carico dei restanti due terzi, effettuando il versamento della somma totale ad ENPAPI entro il mese successivo al pagamento della prestazione. 2) il collaboratore (per intenderci, noi!) deve inviare all’Ente, a mezzo lettera raccomandata a./r., la domanda di iscrizione redatta utilizzando l’apposito modulo “Domanda di iscrizione” disponibile sul sito ENPAPI http://www.enpapi.it/GSE/gse.htm o presso gli Uffici dell’Ente; il modulo (che vi alleghiamo) deve essere debitamente sottoscritto e trasmesso insieme alla copia fronte/retro di un documento d’identità valido. L´Ente, svolti i prescritti adempimenti istruttori, provvederà a comunicare al neo-iscritto la conferma dell´avvenuta iscrizione ed il numero di matricola assegnato. Dopo l’iscrizione Dalla data di decorrenza dell’iscrizione, l’iscritto comincia a maturare i requisiti necessari per acquisire il diritto a ricevere le prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dall’Ente.
A presto e buona settimana
Nota 1) comma 2) (…)le prestazioni occasionali, intendendosi per tali i rapporti di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nel medesimo anno solare sia superiore a 5 mila euro, nel qual caso trovano applicazione le disposizioni contenute nel presente capo.
Le informazioni di prima mano sono sempre le migliori. Arthur Conan Doyle, Uno studio in rosso, 1887
Cari colleghi, oggi con questa news vogliamo rispondere alle numerose richieste che arrivano in Collegio da parte di liberi professionisti. I colleghi lamentano insoddisfazione rispetto alla propria situazione lavorativa all'interno di alcuni Studi Associati. Al fine di dare la migliore risposta abbiamo, in collaborazione con i consiglieri Ferrone e Genova, indirizzato i vari quesiti al nostro consulente, l'Avvocato D. V. Gamba che ci propone le seguenti considerazioni. "L'abito mentale che traspare dalle richieste di aiuto degli infermieri liberi professionisti è spesso fuorviante e non dà l'esatta rappresentazione dei loro diritti e doveri all'interno di questa particolarissima forma organizzativa - lo Studio Associato. Infatti, pare che non sempre si sia compreso che non si tratta affatto di un lavoro subordinato, assistito dalle garanzie previste dallo statuto dei lavoratori e dai contratti collettivi nazionali, con stipendio sicuro e di importo fisso a fine mese e gestione di ogni aspetto del proprio lavoro direttamente a monte, da parte del datore. In realtà, all'atto della iscrizione di un nuovo socio, andrebbe conosciuto dallo stesso e chiarito con la massima onestà professionale da parte dei responsabili degli studi associati che il nuovo associato resta un libero professionista, con totale autonomia nella negoziazione dei propri rapporti economici e lavorativi all'interno del gruppo professionale del quale entra a far parte: egli è in tutto e per tutto imprenditore di se stesso quando stipula il contratto associativo ed è nello stesso modo imprenditore/socio dello Studio, una volta ammesso, e giammai lavoratore dipendente, con gli oneri ma anche i benefici di quest'ultimo. La ovvia conseguenza di ciò è che il destino lavorativo di ogni infermiere facente parte dello studio è scolpito per la grandissima parte nei cosiddetti "patti associativi", cioè nelle regole scolpite nello Statuto e nel Regolamento dello Studio, che dovranno quindi essere attentamente lette ed analizzate punto per punto, eventualmente con un consulente, da parte dell'aspirante socio, prima di sottoscrivere qualsiasi accordo professionale. Infatti, in tali documenti possono nascondersi regole molto insidiose ed inique, come ad esempio patti di divisione degli utili molto sbilanciati o addebiti di responsabilità non proporzionati agli introiti percepiti. Altre volte, a causa della scarsa attenzione a quanto si sottoscrive, può accadere che, nel silenzio del Regolamento, l'associato abbia la errata convinzione (talvolta indotta verbalmente dagli stessi responsabili dello Studio) che non sia suo compito pagare le proprie tasse o la cassa previdenziale, ma che in qualche modo ci pensi lo studio... Niente di più fallace! E tale equivoco spesso procura, anche a molto tempo di distanza, grossi guai agli ignari professionisti che magari avendo adottato di buon grado lo spirito del "mordi e fuggi", pensano stoltamente di guadagnare di fatto le stesse cifre lorde che hanno incassato in via provvisoria. Tutto ciò posto, va da sé che la miglior tutela dai suddetti guai, sta nella consapevolezza professionale e nella conoscenza non confusiva delle forme organizzative di cui trattasi, oltreché nella effettiva e proattiva partecipazione di ciascuno alla vita dello Studio (presenza alle assemblee, visione dei bilanci, etc.), tenendo a mente che lo Studio Associato di Professionisti (quello vero!) non è qualcos'altro rispetto agli stessi suoi componenti, ma dovrebbe invece funzionare, al pari di ogni altra società, come una coesa task-force di colleghi che interagiscono e collaborano per finalità comuni, pur potendosi talvolta anche rivestire ruoli e peso differenti nella organizzazione: ma sempre secondo regole chiare, prefissate e, soprattutto, condivise." Auspicando che questa consulenza possa essere di aiuto nell'esercizio della professione da parte dei colleghi L.P., e rendendoci, come sempre, disponibili per chiarimenti, vi inviamo un caro saluto.
E' strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti. Kahlil Gibran
Cari colleghi, sulla tematica da tempo affrontata del passaggio dai Collegi agli Ordini, vi invitiamo per avere informazioni aggiornate sul Disegno di Legge "Lorenzin" a collegarvi al sito della federazione IPASVI (http://www.ipasvi.it/attualita/dai-collegi-agli-ordini-il-passaggio-nel-disegno-di-legge--lorenzin--id968.htm) E’ stato pubblicato il Rapporto "Verifica adempimenti Lea 2011" messo a punto dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute sulla base del lavoro del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea, da questo rapporto il Piemonte registra quattro inadempienze (amministrative, posti letto, acquisizione dati relativi alla salute mentale, sistema fascicolo sanitario elettronico) e un adempiente con impegno rispetto alle liste d’attesa E’ stato attivato, con circolare del ministero della salute del 26 luglio c.a., il numero di pubblica utilità "1500"(http://www.salute.gov.it/) Trasmettiamo le informazioni inviateci dalla collega Cesarina Prandi riferite alla possibilità, per gli infermieri di cure palliative, di registrasi sul sito SICP http://www.sicp.it/sei-un-infermiere-cure-palliative-0 La registrazione, gratuita, permette di: “…dare voce alla professione consente a SICP di presentare alle Istituzioni pubbliche un quadro realistico delle caratteristiche professionali degli Infermieri che operano nelle Reti locali di Cure Palliative e di favorire un’efficace applicazione della L. 38/10. costruire un pensiero… essere in rete e partecipare a progetti di studio” Restando in tema, ricordiamo agli interessati che dal 27 al 30 ottobre prossimo a Bologna si terrà il XX Congresso nazionale SICP http://web.aimgroupinternational.com/2013/sicp/ A livello locale vi informiamo che abbiano iniziato, come preannunciato nella newsletter del 16 luglio, a incontrare i vostri dirigenti infermieristici per mettere in atto tutte le azioni per poter oggettivare, in maniera analitica, le problematiche così come stanno continuando gli incontri con gli infermieri che lavorano presso le RSA . Vi informiamo che, fatto salvo situazioni d’urgenza, interrompiamo per un mese l’invio delle newsletter, ci risentiamo il 27 agosto. A tutti noi buon lavoro o buone vacanze A presto
Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi. Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)
Cari colleghi, a tutt’oggi, in Regione Piemonte le modalità di calcolo delle dotazioni organiche del personale addetto all’assistenza non sono sostenute da elementi razionali e gli unici riferimenti comuni si riferiscono a indicazioni normative ormai obsolete. Se, in ragione della situazione presente, l'integrazione di risorse umane è una prospettiva non perseguibile (cfr. dgr 7 - 5838 del 31.05.2013 "Disposizione alle Aziende sanitarie sul contenimento dei costi delle risorse umane"), è invece contemporaneamente d'obbligo un ragionamento sull'utilizzo appropriato delle risorse umane. Un utilizzo che richiede una valutazione del fabbisogno quali-quantitativo a partire dalla complessità della persona assistita. A questo proposito, vi informiamo che il Collegio IPASVI di Torino ha deciso di utilizzare il modello MAP - Metodo Assistenziale Professionalizzante (MAP Elaborato nel 2007 da Monica Molinar Min, Aldo Montanaro e Paola Rossetto) – che è un metodo formato da due strumenti: • il primo consente la valutazione della complessità assistenziale della persona assistita • il secondo consente la stima del correlato fabbisogno di risorse infermieristiche e di operatori socio sanitari. Considerando che in Regione Piemonte vi sono state diverse sperimentazioni e sono presenti gli ideatori del modello, il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Torino ha evidenziato la presenza di condizioni ideali per sperimentare una revisione del modello del MAP per la costruzione di uno strumento che definisca, con trasparenza e chiarezza, scelte nel campo dell'assegnazione delle risorse umane alle diverse realtà permettendo una definizione delle presenze infermieristiche e di personale di supporto necessarie per corrispondere alle necessità assistenziali delle persone sia in ambito ospedaliero sia in ambito territoriale. Il progetto è stato avviato nel mese di giugno con la revisione della scheda di valutazione, nel mese di luglio sarà predisposto lo strumento informatico per il supporto ai gruppi di lavoro, nel periodo compreso fra agosto e settembre verranno individuati gli infermieri esperti che parteciperanno ai gruppi di lavoro. Vi terremo aggiornati sul proseguimento dei lavori. Proseguiamo segnalando alla vostra attenzione - Il rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n.38 del 15 marzo 2010 – "Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" anno 2012. http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=1992 In particolare, alle pagg. 66 e 67 troverete il capitolo “Il ruolo degli infermieri nelle reti di assistenza” che documenta le azioni intraprese dagli infermieri nell’ambito delle cure palliative. Nel salutarvi, vi diamo appuntamento al prossimo martedì, ultima news prima del periodo di sospensione estiva.
La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti. Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930
Cari colleghi, apriamo la news di oggi informandovi dell’incontro, tenutosi ieri in Assessorato, tra la Presidente del Coordinamento dei Collegi IPASVI del Piemonte e una sua rappresentanza, e l’assessore alla Sanità Ugo Cavallera. Dopo un’esposizione dettagliata, a cura della nostra Presidente M.A. Schirru, delle criticità che attanagliano la nostra professione, con particolare riferimento al blocco del turnover, l’Assessore ha proposto un prossimo incontro, entro la fine del mese, per analizzare in maniera più approfondita le criticità anche alla luce dei documenti inviati pochi giorni orsono (pubblicati nella scorsa newsletter). Al fine di poter portare la Vostra voce, vi chiediamo, in riferimento anche al nostro codice deontologico che all’art. 51 chiede all’infermiere di segnalare le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure e dell’assistenza o il decoro dell’esercizio professionale, di collaborare segnalandoci le situazioni critiche in cui vi trovate ad esercitare. In parallelo, sarà nostra cura, incontrare nei prossimi giorni i vostri dirigenti infermieristici e mettere in atto tutte la azioni per poter oggettivare, in maniera analitica, le problematiche. Proseguiamo la news,invitando i LIBERI PROFESSIONISTI a leggere le comunicazioni contenute nell’allegato 1 e 2 (i link per scaricarli sono a fondo pagina): allegato 1 - viene offerta la possibilità di rispondere ad un questionario riferito alle difficoltà incontrate dai professionisti e dalle imprese nell’ottenere un’assicurazione adeguata a copertura delle loro prestazioni di servizi in altri Stati Membri; allegato 2 - la circolare della Federazione che evidenzia l’obbligatorietà nello stipulare una polizza assicurativa R.C. professionale da parte dei libero professionisti. Proseguiamo comunicandovi che la nostra Federazione ha messo a nostra disposizione l'edizione italiana del documento ufficiale preparato dall'ICN per la giornata internazionale dell'infermiere 2013. In esso vengono analizzati gli Obiettivi del Millennio aventi particolari ricadute sulla salute; inoltre viene evidenziato quanto è stato fatto fino ad oggi, quanto resta da fare e le criticità da valutare nella progettazione di quelli che saranno i nuovi obiettivi dopo il 2015. Il testo è disponibile nella sezione "Documenti internazionali" del nostro sito, al link http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/2013/2013_IND_ICN_CNAI_Federazione.pdf Vi informiamo infine che il nostro Collegio, così come altri Collegi di regioni diverse, aderisce all’organizzazione dell’evento residenziale “Sostenibilità del SSN, qualità e livelli occupazionali della professione infermieristica” che si terrà a Vieste il 15, 16 e 17 settembre prossimo. Gli iscritti ai collegi aderenti hanno la possibilità di iscriversi GRATUITAMENTE. Al seguente link trovate le indicazioni organizzative all’evento; non appena sarà stesa la versione definitiva del programma, sarà nostra pubblicarla sul sito: http://www.ipasvifoggia.com/images/icagenda_doc/gattarella_2013_indicazioni_organizzative_ipasvi_foggia.pdf
Infine ricordiamo l’appuntamento del 18 luglio alle ore 17, nei locali del Collegio, rivolto ai colleghi che operano in strutture private/convenzionate (così come pubblicizzato sul nostro sito – sempre in fase di aggiornamento!) Cari saluti
La prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l'altro dice. Norberto Bobbio
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eccoci al primo appuntamento del nuovo anno … e non possiamo che iniziarlo con la speranza che il 2013 sia migliore dell’anno che da poco ci ha lasciati …
Come di consueto, alla fine dell’anno si tracciano i bilanci. E proprio in tema di bilanci vorremmo condividere con voi alcune riflessioni scaturite dalla lettura del documento “Analisi di un anno di governo” pubblicato sino a pochi giorni fa sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il documento, composto da diverse voci è seguito da una serie di schede tematiche (in allegato). Nella scheda tematica “salute”, quale incipit, si trova scritto: “La riduzione del finanziamento ha comunque preservato il funzionamento del sistema sanitario, che ha mantenuto invariati i servizi”. Seppur con le dovute riserve rispetto all’invarianza dei servizi erogati, anche a fronte di lettere pervenute da parte di cittadini, di incontri con i Sindaci dei paesi in cui verranno soppressi i reparti di lungodegenza, oltreché da Vostre segnalazioni, c’è da domandarsi “Cosa accadrà in questi due anni a fronte della conferma del taglio di 600 milioni al fondo sanitario nazionale per l’anno in corso e destinato a salire fino a 1 miliardo nel 2014?” (Legge di Stabilità 2013 varata a fine anno scorso).
Sempre nel documento di cui sopra viene affermato che “si è percorsa la strada di una integrazione più efficiente tra ospedale e territorio con la riforma dell’assistenza sanitaria primaria e l’introduzione delle aggregazioni tra medici di base, in modo da assicurare i servizi di medicina generale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7” (…) “l’istituzione del fascicolo sanitario” “ l’avvio del percorso che porterà al definitivo superamento degli OPG con strutture di riabilitazione e cura nelle Regioni” ecc ...
Insomma, dalla scheda emerge come, ad una riduzione di risorse, corrisponderebbe un miglioramento o comunque una maggior appropriatezza nell’erogazione dei servizi.
Non possiamo che auspicare che effettivamente il tutto porti a una maggiore appropriatezza, intesa come adeguatezza rispetto alle esigenze del paziente e al contesto sanitario. Dall’altra parte ribadiamo come tale prospettiva non possa realisticamente essere perseguita senza il coinvolgimento chi , tutti i giorni, appropriatamente, opera nei servizi.
Proseguiamo ritornando sulla Legge di Stabilità (L. 24.12.2012 n° 228 , G.U. 29.12.2012) e nello specifico all’articolo riferito ai congedi parentali. Al fine di comprensione adeguata dei cambiamenti prescritti abbiamo chiesto esplicazione al nostro consulente Dr. Claudio Mellana (vedi allegato).
Concludiamo INVITANDO TUTTI I COLLEGHI CHE NON HANNO ANCORA SALDATO LA QUOTA DELL’ANNO 2012 a mettersi in contatto con la segreteria; in caso contrario NEI PROSSIMI GIORNI VERRA’ RICHIESTA L’EMISSIONE DELLA CARTELLA ESATTORIALE CON RELATIVO AGGRAVIO DELLE SPESE.
Cari saluti a tutti
L’arte di vivere sta in una sottile mescolanza fra il mollare e il tener duro Henry Havelock Ellis
Cari colleghi, apriamo questa news portando alla vostra attenzione le azioni poste in essere dal Collegio durante questa settimana: • In seguito all’incontro avvenuto lo scorso giovedì con i colleghi che operano in strutture private e/o convenzionate, da cui sono emersi elementi critici degni di approfondimenti con i nostri consulenti, abbiamo deciso di calendarizzare altri incontri. Qui di seguito le prossime date:
giovedì 18 luglio ore 17 mercoledì 31 luglio ore 17
Questi appuntamenti che, riprenderanno a settembre, vogliono rappresentare uno spazio in cui i colleghi possano condividere le loro esperienze, acquisendo consapevolezza delle difficoltà vissute in prima persona o riferite dagli altri partecipanti. E’ un’occasione questa, utile per Voi e per Noi…. Sempre in quest’ottica…..un’ottica volta a rompere il muro di omertà che, per timore, viene innalzato in talune situazioni, abbiamo illustrato alla giornalista della Repubblica che ci ha contattati, quanto pubblicato il giorno dopo sul quotidiano: http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/470/In-corsia-scatta- lallarme-caporalato-La-Repubblica-05-Luglio-2013.aspx A breve sarà possibile visionare nuovamente, sul nostro sito, una sorta di vademecum redatto dal nostro legale, da consultare prima di sottoscrivere contratti.
• la Commissione Europea ha premiato il Piemonte, oltre ad altre quattro regioni italiane – Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Friuli-Venezia Giulia - per l'eccellenza delle loro iniziative a favore della terza età, nell’ambito del ''Partenariato europeo per l'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo'' che mira ad allungare di due anni, entro il 2020, la vita degli anziani in buona salute in Europa. In particolare, per il Piemonte è stato premiato per un programma di apprendimento avanzato per infermieri. Il progetto, presentato dall’Aress in collaborazione con l’Università San Luigi Gonzaga di Orbassano, è volto a migliorare la qualità della vita degli anziani fragili che vivono in aree montane o territori isolati attraverso lo sviluppo di modelli assistenziali innovativi basati su gruppi multiprofessionali.
• In riferimento, invece, alle politiche portate avanti dalla nostra Regione, il Coordinamento dei Collegi IPASVI ha inviato all’attenzione dell’Assessore alla Sanità Dr. Ugo Cavallera e per conoscenza a tutti i sindacati che avevano partecipato all’audizione indetta dal Collegio in data 26 giugno, alle Associazioni di cittadini e ai colleghi delle Università, un documento (allegato 1) in cui, a partire dal sondaggio svolto poco tempo orsono, vengono evidenziate le criticità che sta attraversando la nostra professione (non ultimo il blocco del turnover!) e proposte alcune azioni correttive. Proprio in riferimento al blocco del turnover, abbiamo inviato ai colleghi di Nursing UP, impegnati in questi giorni in un’ azione sindacale volta a contrastare i tagli dei servizi e il blocco del personale, questa comunicazione, a firma della Presidente: Il Collegio IPASVI, nelle sue funzioni istituzionali di ente pubblico preposto alla difesa del decoro e della dignità professionale dell'infermiere, oltre che della qualità delle prestazioni da esso erogate, in questi giorni ha elaborato ed inoltrato all' Assessorato alla Sanità (e per conoscenza a tutte le organizzazioni sindacali, così come concordato anche con il Vostro preg.mo Sindacato, nell'incontro del 26 giugno scorso) due documenti, già in Vostro possesso, di estrema importanza sulle tematiche che oggi vi vedono impegnati, affrontate però necessariamente con gli strumenti di questo organismo. Nel condividere la speranza per una risoluzione positiva dei problemi che attanagliano la nostra cara professione, Vi saluto caramente. Siamo certi che proprio attraverso un'azione differenziata ma sinergica delle istituzioni si possa perseguire al meglio l'obiettivo professionale: concorrere alla sviluppo di un servizio che, seppur economico, sia rispondente ai bisogni dei cittadini. Detto in modo diretto: Ognuno faccia la sua parte • Un altro documento (allegato 2) è stato inviato agli stessi interlocutori. In esso troverete una prima "lettura" del Programma Operativo ... della Regione Piemonte inviato con la scorsa news http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/AllegatiNewsletter/newsletter20130702_Allegato2.pdf L’intento era quello di rendere visibile macrocontraddizioni, spunti su cui riflettere, dubbi …. come se a leggerlo fosse un cittadino - professionista attento che vuole partecipare, come di suo diritto e dovere, alle scelte politiche e al sostegno di una sanità di qualità. Se è responsabilità di ogni Pubblica Amministrazione assicurare al cittadino un'informazione costantemente aggiornata, tempestiva (il documento non ci è pervenuto dalla Regione ma è stato acquisito per altre vie) di semplice consultazione (227 pagine), completa ( sul sito della Regione viene presentata una parte infinitesimale del documento) , comprensibile ... , molto c'è ancora da dire. Verificheremo quindi la significatività di effettuare un lavoro di scandaglio più preciso . Infine una comunicazione da parte della segreteria:
Si ricorda che, all’atto del rinnovo del permesso di soggiorno, gli interessati sono tenuti a comunicare al Collegio il provvedimento di rinnovo del permesso di soggiorno stesso, pena la cancellazione dall’Albo. Si prega pertanto di far pervenire, tramite mail o fax, copia del nuovo documento recante la dicitura “rilasciato per lavoro” e data di scadenza ben leggibile.
scarica Allegato 1
scarica Allegato 2
scarica Lettera Accompagnamento Allegato2
Questa è la storia di quattro individui: Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno. Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene. Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse. Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente. Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente. Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare. Anonimo