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350


Cari colleghi,
l'evento del 9 dicembre ha comportato non solo un impegno di risorse consistenti ma anche, in contemporanea, una notevole ricarica energetica vista la risposta favorevole che abbiamo riscontrato da parte dei colleghi. Pertanto abbiamo ritenuto, nonostante quanto detto nella precedente news, di non saltare l'impegno epistolare settimanale tra di noi … eccovi quindi alcune notizie.
Ci sono pervenute da parte di coordinatori infermieristici richieste di chiarimenti in merito alla figura del PREPOSTO: al fine di fornirvi una chiara risposta in merito abbiamo chiesto al Dr. Claudio Mellana di inquadrarne giuridicamente il ruolo e le relative competenze (allegato 1).
Pubblicato sul sito dell’Oms Europa già da tempo, tradotto e in fase di diffusione il documento dell’Oms Europa sugli Standard per l’educazione sessuale per i bambini e adolescenti, elaborato dall’Oms Europa e dal Centro Federale per l’Educazione alla Salute (BZgA) di Colonia aventi l’obiettivo di insegnare ai bambini, fin dalla nascita, cosa è la sessualità per viverla in modo "appagante e responsabile". Al di là delle posizioni che può suscitare crediamo sia utile per chi si occupa di salute conoscerlo. (allegato 2)
Il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute e del Ministro per gli affari europei, ha approvato il testo del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE sull’assistenza sanitaria transfrontaliera in ambito UE., per approfondire la tematica vi invitiamo a consultare il sito del ministero http://www.salute.gov.it/portale/news
Nel salutarvi vi diamo appuntamento alla prossima news.

L'entusiasmo è il più grande patrimonio che l'uomo possieda,
è l'energia vitale che stimola le idee, è il sentiero che conduce al successo.
Rappresenta la colonna portante attorno alla quale
possiamo muoverci con libertà e creatività.
Romano Battaglia, Sulla riva dei nostri pensieri, 2000

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NewsLetter n.45 del 11/12/2013
347
Cari colleghi,
recentemente sono stati riportati (corriere.it/salute) i risultati di un’indagine realizzata dall’Agenzia nazionale dei Servizi regionali sanitari (AGENAS), in collaborazione con il Comitato tecnico delle Regioni per la sicurezza del paziente, da cui è emerso che stanno aumentando le Regioni - e tra queste il Piemonte - che optano per una gestione diretta dei sinistri, istituendo un proprio fondo assicurativo.
Abbiamo pertanto ritenuto utile approfondire la materia sottoponendo al Prof. Avv. Massimo Occhiena, docente di diritto amministrativo nell’Università Bocconi di Milano ed esperto di responsabilità amministrativa e di Corte dei conti, una serie di domande che "naturalmente" emergevano:
Che cosa sono le gestioni dei sinistri con fondi assicurativi regionali?
Quali sono le conseguenze di queste scelte per i sanitari?
C’è un collegamento con la vicenda dell’infermiera delle Molinette che è stata condannata dalla Corte dei conti a pagare alla Regione i danni liquidati a una paziente caduta da una barella?
Ecco , in allegato, la sua consulenza.

Domenica 1 dicembre si è celebrata la ventitreesima giornata mondiale della lotta all'AIDS, in tale occasione è partita la campagna promossa dal Ministero della salute http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_6_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=campagne&p=dacampagne&id=18 e sono state emanate le Linee Guida Italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1 (in allegato) . Di particolare interesse, pur se ancora una volta che non viene riconosciuto l'intervento educativo svolto dagli infermieri, sono gli aspetti riguardanti l'attenzione e le strategie a sostegno dell'aderenza della persona alle cure.

Visto l'impegno necessario per l'organizzazione del convegno del 9 dicembre, anche in ragione dell'elevata partecipazione allo stesso, vi comunichiamo che, fatte salve informazioni urgenti, la prossima news vi sarà inviata il 17 dicembre ... ma vi promettiamo che sarà ricchissima!!!

Un caro saluto
Una nave nel porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite.
John Augustus Shedd, Salt from My Attic, 1928

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NewsLetter n.44 del 03/12/2013
343



Cari colleghi,
abbiamo deciso di aprire questa news dando un po’ di spazio ad una bella iniziativa … giunta alla quarta edizione: “Un Babbo Natale in Forma”. La manifestazione, che si terrà domenica prossima, è finalizzata alla raccolta fondi per permettere l’attivazione presso l’Ospedale Regina Margherita di un tipo di formazione moderna ed efficace a livello internazionale: la simulazione medica avanzata. Oltre alle varie attività per grandi e piccini (vedi allegato 1) quest’anno saranno protagonisti anche gli amici a quattro zampe: è stata infatti organizzata una sfilata dei Babbi Natale a quattro zampe, con tanto di giuria che premierà i più simpatici e originali…..
Vi ricordiamo che potete partecipare attivamente acquistando il costume da Babbo Natale presso i punti vendita aderenti all’iniziativa, presso la sede di Forma Onlus e in piazza Polonia il giorno della manifestazione oppure visitando il sito www.fondazioneforma.it.
A proposito di iniziative … diamo gambe al progetto che abbiamo lanciato nella precedenti news e del quale trovate traccia sul nostro sito "Risultati dell’assistenza infermieristica: una sfida da accogliere per esistere". Se avete dei dubbi non esitate a contattarci, è importante per tutti noi comprendere quali risultati stiamo conseguendo; solo ragionando sui risultati possiamo veramente sviluppare la nostra conoscenza e la nostra pratica.
Vi informiamo che è stato pubblicato in 7 lingue il rapporto "The Heart of the Matter", sviluppato dall'Intellicenge Unit del settimanale britannico The Economist e promosso da AstraZeneca: il rapporto analizza l'impatto delle malattie cardiovascolari nel mondo e arriva a teorizzare la necessità di un nuovo punto di vista sulla prevenzione (in allegato 2 il rapporto in lingua italiana).
Aspettando i vostri progetti, vi inviamo i più cari saluti

"Qualunque cosa vogliate fare, fatela adesso. I domani sono contati."
(Michael Landon)

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NewsLetter n.43 del 26/11/2013
339



Apriamo questa news informandovi che, purtroppo, la proposta normativa sulle nuove competenze infermieristiche, firmata dal ministro Lorenzin che stava approdando alla Conferenza Stato – Regioni, è stata nuovamente fermata dai sindacati dei medici che temono sconfinamenti ed esercizi non chiari nelle nostre competenze. “Se questa sarà la posizione ufficiale dei medici credo che vi chiederemo presto di manifestare pubblicamente, come infermieri, il nostro dissenso su questo modo di procedere” afferma la nostra Presidente Nazionale della Federazione IPASVI.
Proseguiamo ricordandovi che sono ancora aperte le iscrizioni alla Seconda giornata Nazionale sulla Libera Professione che si terrà a Bologna il prossimo 24 novembre. Tutte le informazioni e la scheda di iscrizione sono consultabili alla pagina:
http://www.ipasvi.it/chi-siamo/archivio-speciali/liberi-professionisti-un-appuntamento-da-non-mancare-id26.htm
Arriviamo a noi informandovi che il Piemonte torna tra le Regioni promosse dal nuovo report del ministero della Salute sull'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza . Vi invitiamo a consultare il materiale presente sul sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it nel box "in evidenza".
E’ della scorsa settimana l’arrivo a Torino di Marco Cavallo, il cavallo azzurro di cartapesta che simboleggia la liberazione rappresentata dalla Legge Basaglia. Al Convegno ha partecipato anche una rappresentanza del nostro Collegio in segno di adesione convinta all’art. 5 del nostro codice che riconosce nel RISPETTO dei diritti fondamentali dell’uomo (…), una condizione essenziale per l’esercizio della professione infermieristica. Al fine di conoscere meglio le finalità della giornata organizzata intorno all’arrivo del cavallo Marco abbiamo chiesto delle specifiche a Anna Greco Presidente Forum piemontese per il diritto alla salute dei detenuti. In allegato il suo contributo.

Un caro saluto

Il consiglio direttivo

Siamo tutti un po’ matti, ma la maggior parte di noi non lo sa, perché frequentiamo soltanto gente con il nostro tipo di pazzia. Vedi dunque quale opportunità ti offro, per apprendere l’uno dall’altro. Solo quando si incontrano persone con pazzie diverse, nasce la possibilità di scoprire gli errori del proprio tipo di follia.
Albert Einstein

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NewsLetter n.42 del 19/11/2013
335



Cari colleghi,
se vi siete trovati nella spiacevole situazione di “dubitare” che una vostra assistita o un vostro piccolo assistito siano stati vittime di violenza … e se non avete saputo “raccogliere” questo dramma … o peggio non avete saputo “come” e “a chi” segnalare questo “dubbio”… ebbene… Sono ancora aperte le iscrizioni al corso che si terrà il 25 novembre; un corso che intende dare risposte operative questi e ad altri quesiti. La locandina e relativa scheda di iscrizione sono visibili alla pagina:

http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/ALLEGATI_CORSI/20131125_locandinaViolenza.pdf

Sempre a domande chiare intende dare risposte il Convegno organizzato per il 9 dicembre intitolato: Presa in carico, continuità e personalizzazione dell’assistenza in un’organizzazione per intensità: problemi aperti”. Il convegno, infatti, è stato organizzato proprio per permettere un confronto con i colleghi di altre Regioni che da più tempo operano ispirati dal modello per intensità di cure.
La nostra Regione e quindi le nostre aziende stanno implementando proprio in questi mesi un’organizzazione di questo tipo: perché non evitare di commettere errori già posti in essere da chi ci ha preceduto? Perché non cogliere le loro strategie risolutive per poterle poi adattare alle nostre realtà? Infine, durante questo convegno verrà data la possibilità di presentare, da parte dei colleghi che operano sul nostro territorio, poster che a livello locale permettano, con la stessa modalità di cui sopra, di alimentare un sano confronto tra colleghi.
La locandina e relativa scheda di iscrizioni sono consultabili alla pagina:

http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/2013/20131209LocandinaConvegnoPresaInCarico.pdf

Condividiamo volentieri, infine, i contenuti dell’incontro avvenuto la settimana scorsa con Maria Grazia Breda, Presidente della Fondazione Promozione Sociale.
La Fondazione, nata nel 2003, si avvale dell’esperienza ultra 40 ennale del coordinamento di sanità e assistenza tra i movimenti di base. La loro attività principale è rivolta alla promozione dei diritti delle persone non autosufficienti, tutela dei diritti delle persone anziane, malate, dementi, malati psichiatrici con gravi limitazioni dell’autonomia e tutta la popolazione con gravi disabilità. Afferma la Presidente “(…) Si tratta di persone con diritti esigibili ben precisi che lo Stato ha riconosciuto, proprio per tutelarli. La normativa ci permette di aiutare i loro congiunti quando gli ospedali vogliono dimettere un anziano malato cronico e non autosufficiente, per sostenere gli interventi a domicilio, o per un ricovero con la convenzione dell’Asl passando direttamente dall’ospedale al ricovero definitivo in una RSA garantendo al malato la continuità delle cure senza liste d’attesa. È una attività quotidiana sempre più d’emergenza…” (per informazioni: www.fondazionepromozionesociale.it)…. Su questa “emergenza” ci siamo particolarmente soffermati e nella prossima adunanza di Consiglio dibatteremo sui contenuti della Petizione popolare per il diritto alle cure domiciliari e sul rinnovo della nostra adesione a tutela delle persone non autosufficienti.

Un caro saluto

Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.
Konrad Lorenz, Il cosiddetto male, 1963

NewsLetter n.41 del 12/11/2013
323



Cari colleghi,
potremmo intitolare questa news con un titolo dal sapore amaro:
"Concorsi sempre più lontani"… Questo titolo è conseguente alla lettura di quanto contenuto nella definitiva conversione in legge, con modificazioni, del decreto legislativo 31 agosto 2013, n. 101, (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni). Vista l’importanza e la complessità della materia trattata abbiamo chiesto al Dr. Claudio Mellana, nostro consulente di Diritto contrattuale del lavoro, di farci una sintesi evidenziando gli aspetti di nostro maggior interesse. Qui di seguito vi riportiamo il documento redatto dal Dr. Mellana.

“Viene sanzionata, con la nullità e la richiesta di danno erariale nei confronti dei dirigenti, la stipulazione di contratti che eludono l'obbligo di reclutamento tramite concorso. Fino a tutto il 2016 le Pubbliche amministrazioni, quindi anche le Aziende sanitarie, potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato utilizzando unicamente le proprie graduatorie di vincitori e idonei ancora in vita. Pertanto la durata delle graduatorie oggi attive viene prorogata sino al 31 dicembre 2016. E i nuovi concorsi (sempre fino al 31 dicembre 2016) saranno riservati "esclusivamente" ai precari con tre anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi cinque, sempre tenuto conto del turnover.
Inoltre, precari e vincitori di concorso avranno priorità nelle assunzioni pubbliche fino al 2016.
Le Pubbliche amministrazioni che non hanno graduatorie attive potranno utilizzare quelle di altri Enti pubblici, fermo restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria dai vincitori e dagli idonei. Ovverossia, una ASL potrà utilizzare la graduatoria di altra Azienda sanitaria per fare assunzioni a tempo determinato e chi accetta non perde però il diritto a restare nella graduatoria per essere assunto a tempo indeterminato.
Per poter avviare le procedure per l’assunzione dei precari, con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque anni, (sempre però nei limiti molto stretti imposti dalla recente legge di stabilità) si dovrà però attendere l’emanazione di un Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) proposto dai Ministeri di Salute, Economia, Pubblica amministrazione d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Il suddetto Dpcm dovrà essere emanato entro tre mesi, ma l’esperienza dice che i tempi non vengono mai rispettati, e dovrà definire un meccanismo che “di norma”, quindi non cogente, prevederà l’adozione di bandi per assunzione a tempo indeterminato contratti di lavoro a tempo parziale, salvo diversa motivazione, tenuto conto del reale fabbisogno di personale e delle effettive risorse finanziarie.
Nella stesura delle graduatorie si dovranno tenere in considerazione l’anzianità anagrafica, di servizio e i carichi di famiglia”.

Spostiamo la nostra attenzione al campo della prevenzione. Sono state da poco pubblicate le linee guida per la prevenzione primaria del fumo di tabacco, che vi alleghiamo (Allegato 1), nello stesse è riportato come uno studio abbia evidenziato fra il personale sanitario di alcuni ospedali una prevalenza di fumo del 44%, percentuale di molto superiore rispetto a quella della popolazione generale. L'obiettivo della linea guida è diffondere raccomandazioni di pratica preventiva elaborate a partire dalla revisione della letteratura scientifica e dal confronto tra gli esperti del settore. Invitiamo pertanto noi tutti a leggerla con attenzione e a farci promotori dell'applicazione della stessa.
Chiudiamo con una nota positiva riguardante la nostra regione, il presidente della regione e l'Assessore alla Sanità Ugo Cavallera hanno commentato ieri in una conferenza stampa i dati del Piano nazionale esiti elaborato dall'Agenas per conto del Ministero della Sanità, evidenziando i risultati positivi conseguiti nell'ambito della sanità regionale. In allegato il documento pubblicato da quotidiano sanità (Allegato 2).

Alla prossima, a tutti voi un caro saluto.


Bisogna regolarsi con la fortuna come con la salute:
goderne quando è buona,
pazientare quando è cattiva,
e non ricorrere a estremi rimedi che in caso di estremo bisogno.
François de La Rochefoucauld, Massime, 1678

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NewsLetter n.40 del 05/11/2013
321

Carissimi colleghi, una news diversa dal solito…

Una news che si apre con un’immagine che ci accompagnerà fino alla fine del 2014. Cosa rappresenta, vi starete chiedendo? …
Partiamo dalla parola FA.RI che,scomposta, indica:
la Fatica del vivere professionale, che è stato il titolo del convegno di fine dello scorso mandato: parlare di fatica sottolinea il nostro “accudire con assiduità intorno” alle persone che assistitamo con l’attenzione a concretizzare nella nostra pratica i nostri valori, i valori che ci guidano …
Risultati … al centro dell’attenzione di questo triennio… Risultati che si concretizzano sia attraverso i nostri lavori, come istituzione, vedi ad esempio i lavori in corso per la costruzione di raccomandazioni professionali per la gestione dei farmaci a livello domiciliare, piuttosto che la collaborazione con l’Università per l’analisi e la revisione dei modelli organzizativi assistenziali nel settore della residenzialità o, ancora, la messa a disposizone di materiale documentale internazionale per un sostegno razionale alle iniziative nei diversi campi , ma soprattutto attraverso i risultati che i colleghi conseguono in campo assistenziale .Vogliamo mettere in evidenza con forza i risultati che la professione persegue nell’interesse della comunità civile e, di conseguenza, della comunità professionale. Vogliamo che i risultati, compresi i problemi non ancora trattati, siano la base per una nuova forza della nostra figura - immagine professionale. Una forza che è fatta di gentilezza – la gentilezza è questione di metodo e attiene al rispetto delle persone, all’avere considerazione delle loro esigenze, all’operare senza mai perdere di vista l’altro da sé – una forza che è delle idee, della capacità di perseguirle, della volontà e sistematicità nel modificare lo stato delle cose, una forza che è nel perseverare e nel dimostrare l’affidabilità a nostri interlocutori. Gli studi dimostrano (Yvonne ten Hoeve, , Gerard Jansen PhD S, Petrie Roodbol, JAN, 26 maggio 2013) che l’attuale immagine pubblica dell’assistenza infermieristica è varia e incongruente. Questa immagine è in parte auto-generata dagli infermieri a causa della loro invisibilità Per migliorare la loro immagine pubblica e ottenere una posizione più forte nelle organizzazioni sanitarie, gli infermieri (infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari) devono incrementare la loro visibilità e noi vogliamo farlo attraverso la testimonianza dei nostri valori e la dimostrazione e l’evidenza dei nostri risultati. Ecco la luce proiettata dai FA.RI sulla nostra immagine professionale
Parlare di risultati vuol dire parlare anche di problemi, della volontà di mettere in campo tutta la nostra capacità di analisi, di confronto e di collaborazione solidale. Ricordiamoci che tutti sono capaci di navigare con il vento favorevole: è quando il mare s’infuria che diventa indispensabile l’arte di navigare, cioè di capire veramente il mare …
Con questa logica abbiamo organizzato il convegno del 9 dicembre. Trovate sul sito il 1° annuncio e a brevissimo, sempre sul sito, troverete la locandina . In questo convegno, oltre a confrontarci sui problemi con colleghi di altre Regioni, avremo la possibilità di consultare, attraverso l’area dei poster , i colleghi rispetto alle esperienze avviate nel campo della riorganizzazione dei servizi. Vi aspettiamo, quindi, con le vostre esperienze , con la vostra voglia di analizzare, discutere, confrontare, condividere.
Si tratta di un convegno nel quale si intende esprimere una cultura professionale che è solidale in quanto capace di condividere sia i problemi sia i successi dei colleghi avvalendosi degli stessi per dare forma e forza alle proprie proposte.

Ultima informazione con questa news, troverete in allegato la nota, a firma della Presidente della Federazione IPASVI, in cui viene ribadita la posizione assunta dalla Federazione (su base normativa)relativamente ad alcune richieste relative alla possibilità, per gli infermieri pediatrici, di prestare assistenza sulle ambulanze del 118, a fronte di un articolo comparso lo scorso anno sulla Rivista “Children Nurse”.

A presto, un caro saluto dal Consiglio Direttivo

Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico,
ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico.
Oscar Wilde

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NewsLetter n.39 del 29/10/2013
320


Cari colleghi,
è stato notificato il ricorso al TAR Lazio contro il bando del concorso pubblico per 56 posti di vice revisore tecnico infermiere, per il settore sanitario della Polizia di Stato. Anche il Collegio di Torino - accanto ad altri Collegi - ha aderito all’iniziativa della Federazione Nazionale IPASVI volta a fare dichiarare l’illegittimità di due norme del bando:
- l’art. 2, nella parte in cui non richiede tra i requisiti necessari per l’ammissione al concorso l’iscrizione all’Albo degli Infermieri, così violando la legge 43/2006, che stabilisce l’obbligo dell’iscrizione all’albo professionale per tutti gli infermieri;
- l’art. 7, nella parte in cui, anche rinviando all’allegato al bando, prevede che la prova scritta debba vertere per il 50% sulle nozioni teoriche relative ai compiti previsti in un mansionario dell’infermiere che ancora oggi è applicato nella Polizia, così violando la legge 42/1999 che, come noto, ha abrogato ogni tipologia mansionariale per gli infermieri.

E' stato presentato ieri il Quaderno della Salute n° 23, a cura del Ministero, che analizza i "Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell'assistenza del paziente complesso" . In questo quaderno viene individuata la necessità di un diverso approccio alla persona malata attraverso la realizzazione di un modello di assistenza sanitaria, caratterizzato da modelli gestionali funzionali ad una presa in carico sostenibile dei pazienti con patologie croniche.

Sempre questa settimana è stata varata dal Governo la proposta di legge di stabilità, ora al vaglio del Parlamento. Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute si legge:
" contrariamente a quanto avvenuto con le manovre finanziarie e le leggi di stabilità degli ultimi anni, per la prima volta non contiene tagli al Fondo Sanitario Nazionale per il triennio 2014-16 suscettibili di ripercussioni sui livelli essenziali delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini.
Fin dal prossimo anno, nel finanziamento a carico del bilancio dello Stato del Fondo Sanitario Nazionale ci saranno 2 miliardi in più. Per il 2014 salirà infatti a 109,901 miliardi la quota a carico dello Stato, per l’appunto 2 miliardi in più rispetto ai 107,9 miliardi previsti dalla precedente Legge di stabilità del Governo Monti, a copertura del mancato inserimento dei nuovi ticket.
Quest’anno dunque non sono stati effettuati tagli che impattano sui livelli dei servizi sanitari. I Livelli essenziali di assistenza (Lea) non saranno toccati e non ci saranno nuovi ticket. Non vi è alcuna riduzione della spesa farmaceutica - né territoriale, né ospedaliera – della spesa per dispositivi medici, di quella per l’acquisto di prestazioni dalle strutture private accreditate, della spesa per acquisti di beni o servizi da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere.
Quanto alle misure di contenimento della spesa nel pubblico impiego contenute nell’art. 11 del Ddl, occorre sottolineare che si tratta di disposizioni applicabili a tutti i dipendenti pubblici contrattualizzati, pertanto anche al personale del SSN."
Questi provvedimenti (di cui facciamo sintesi) sono volti a risparmiare 1.150 milioni nel SSN attraverso:
1. il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale sino al 2017 (ovvero l’acconto sui futuri miglioramenti contrattuali);
2. il blocco del rinnovo dei contratti e delle convenzioni con le strutture private sino a tutto il 2014;
3. il blocco degli straordinari ai livelli di spesa del 2010 e dal gennaio 2015 prevede una ulteriore decurtazione di pari importo;
4. il blocco del turn over: la percentuale di assunzioni non potrà superare il 20% dei ritiri nel 2014, il 40% nel 2015, il 60% nel 2016, l’80% nel 2017 e solo nel 2018 potrà giungere al 100% (fatto salvo che le Regioni, che possono anche ulteriormente ridurre queste percentuali, non legiferino altrimenti).

Generalmente ci asteniamo dall’emettere giudizi sui disegni di legge, fatto salvo poi far pervenire nelle sedi adeguate la posizione del Collegio di Torino … questa volta, invece, esprimiamo fin da subito FORTE disagio e preoccupazione. Come è ben evidenziato nel nuovo quaderno pubblicato, è necessario investire sulla formazione e sullo sviluppo del personale che deve operare sempre più in condizioni di incertezza e sempre più in una logica di umanizzazione dei servizi a sostegno dell'empowerment della persona assistita e della sua famiglia ... allora quali rischi si corrono nel disinvestire rispetto alla risorsa primaria sul quale poggia il servizio reso?

Un caro saluto

Una giusta economia non dimentica mai che non sempre si può risparmiare;
chi vuol sempre risparmiare è perduto.
Theodor Fontane, Da venti a trenta, 1898


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NewsLetter n.38 del 23/10/2013
307


Carissimi colleghi,
apriamo questa news comunicandovi che il Consiglio direttivo ha deciso di intervenire nel giudizio di appello contro la sentenza della Corte dei conti del Piemonte n. 127/2013.
Come si ricorderà (cfr. NewsLetter n. 33 del 10/9/2013), si tratta della sentenza che ha condannato un’infermiera a pagare alla Regione i danni liquidati dal giudice civile a una paziente caduta da una barella del pronto soccorso delle Molinette.
Il Collegio di Torino ritiene che si tratti di una sentenza ingiusta, lesiva della professionalità della collega - pertanto la sosterrà nel processo di appello - e, più in generale, di tutti gli infermieri, che in forza di questo precedente potrebbero trovarsi a dovere rispondere dei danni che la Regione Piemonte ha deciso di non coprire con le assicurazioni private.
Proseguiamo informandovi che abbiamo inoltrato in Assessorato una lettera in cui RIBADIAMO, a fronte dei contenuti emersi nella D.G.R. n° 16 – 6418 (avente per oggetto “Modifiche e integrazioni alla DGR n. 21-51144 del 28.12.2012 , approvazioni principi e criteri per l’organizzazione delle Aziende Sanitarie regionale e applicazione parametri standard per l’individuazione di strutture semplici e complesse …” - in allegato), la necessità dell’istituzione, nelle diverse Aziende Sanitarie, della struttura organizzativa per la gestione delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della prevenzione e della riabilitazione.
In particolare, rispetto a quanto legiferato nella DGR del 2012 al punto 3.4 capoverso 7 che recita "entro i limiti numerici di cui al successivo paragrafo 3.5 le Aziende Sanitarie possono prevedere una struttura organizzativa, unica per tutta l'Azienda, per la gestione delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche e della prevenzione, della riabilitazione e ostetrica” abbiamo chiesto che il verbo “potere” venga sostituito da un verbo che rafforzi la volontà della Regione a vedere istituito il servizio … da “possono” a “DEVONO”!.
Per quel che concerne, infine, la formazione ... abbiamo pubblicato sul nostro sito il primo annuncio del Convegno che si terrà a Torino il 9 dicembre dal titolo “Presa in carico, continuità e personalizzazione dell’assistenza in un’organizzazione per intensità:problemi aperti”, finalizzato a dibattere con i colleghi che operano in altre Regioni (Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna), sulle difficoltà incontrate nell’applicazione del modello al fine di trattarle e/o prevenirle e, nel contempo , per avere una visione d'insieme dei progetti di riorganizzazione per intensità di cure avviati nelle nostre aziende.
A tal fine abbiamo inviato a tutti i dirigenti/referenti di servizio infermieristico l’invito a presentare un poster (i colleghi che operano in strutture private e/o convenzionate organizzate o in fase di organizzazione per intensità di cura possono chiedere indicazioni inviando una mail a segreteria@ipasvi.torino.it).
Per questa settimana è tutto!
Un abbraccio e… alla prossima!


I migliori leader non sono coloro che impongono se stessi a dispetto degli altri e contro gli altri, ma coloro che sanno creare sistema, squadra, organizzazione, cioè concerti di relazioni ordinate. E ciò vale per qualunque forma di leadership, dalla politica all'economia allo sport.
Vito Mancuso, La vita autentica, 2009




NewsLetter n.37 del 16/10/2013
306


Cari colleghi,
benvenuti al solito appuntamento della settimana.
Vi informiamo che sono stati pubblicati i nuovi risultati del Programma nazionale di valutazione degli esiti (Pne) curati da Agenas, titolare del sistema di valutazione, che ha messo sotto le lente le prestazioni erogate in oltre 1.400 ospedali pubblici e privati, accreditati e non, passando al setaccio dati di mortalità, tempi di intervento e altri indicatori in grado di misurare gli esiti delle performance raggiunte .
Un altro documento di particolare interesse pubblicato in questi giorni è il rapporto sui risultati di un’indagine condotta su 10 paesi europei, tra cui l’Italia, relativa all'analisi dell'atteggiamento dei cittadini europei rispetto al “self care”.
Dai principali dati del "Barometro di percezione del self care” presentato il 3 ottobre a Gastein (in Austria) da Epposi, un gruppo di esperti sanitari indipendente e a stakeholder multipli, con sede a Bruxelles, emerge "che gli europei credono di dover essere responsabili della propria salute e fanno buoni propositi per migliorarla, tuttavia solo il 15% è convinto di poterci davvero riuscire, meno del 20% è disposto a cambiare qualcosa del suo stile di vita, oltre il 20% non si fida delle proprie conoscenze e competenze. Nell'affrontare un problema di salute, il primo passo è rivolgersi al medico di famiglia. D’altra parte, automedicazione, corretti stili di vita, attività fisica e sana alimentazione hanno un costo. Troppo alto, per gli europei, che per il 25% considera i costi del self care "proibitivi".
Restando sempre nel campo della ricerca ci sembra rilevante, partendo dal presupposto che l'applicazione della migliore evidenza prodotta dalla ricerca presuppone la capacità di distinguere studi metodologicamente corretti e clinicamente rilevanti da quelli che non lo sono, riportarvi la segnalazione che ci è giunta dalla collega Prandi Cesarina. La collega ci invita a leggere un articolo sulla Repubblica.it in cui viene portata alla luce una clamorosa inchiesta di Science che evidenzia i fumosi meccanismi che si nascondono dietro alla selva delle riviste accademico scientifiche open access. Sempre riferito a questo problema vi invitiamo a leggere anche l'articolo a firma di Nino Cartabellotta sull'integrità e trasparenza della ricerca e, sempre di questo autore sul suo blog il testo "Pochi esperti ben pagati… tutti i sani rendon malati" .
Vi informiamo che nel sito del Ministero della salute, nel box avvisi di sicurezza, è stato replicato in data 2 ottobre 2013 un avviso relativo alle modalità di utilizzo, per taluni lotti, dei frutti di bosco surgelati (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_2.html ).
Buona settimana a tutti noi

Riferimenti:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/create_pdf.php?all=2353386.pdf
http://www.repubblica.it/scienze/2013/10/05/news/bufale_scienza_riviste-67891756/?ref=HRER2-1#gallery-slider=67906343
http://www.ninocartabellotta.it/2013/09/pochi-esperti-ben-pagati-tutti-i-sani-rendon-malati/


Ciò che occupa spazio in clinica è un tumore
in editoria è un filler
e nella vita è un cattivo maestro
Generale Sun Tzu (Cina VI secolo a.C.)
in Tom Jefferson, Attenti alle bufale ... e ai mandriani

NewsLetter n.36 del 08/10/2013
301


Cari colleghi,
dedichiamo una parte di questa news al nostro programma formativo per l’ultimo trimestre dell’anno, programma che potete consultare alla pagina http://www.ipasvi.torino.it/SEZIONI/CorsiIpasviTorino/tabid/869/Default.aspx
Vi ricordiamo che l’offerta formativa è costruita sulla base di quanto emerge dal confronto con i colleghi, dalle richieste che ci pervengono e dai problemi che si evidenziano nella pratica quotidiana. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di inviarci, se volete, eventuali richieste o temi di vostro interesse, sarà nostra cura analizzarli per eventualmente costruire proposte formative ad hoc.
Qui di seguito vi presentiamo, tra i tanti offerti, due corsi:
Comunicazione efficace con il paziente cronico:
Iniziamo con il corso sulla comunicazione efficace con il paziente cronico. Molto è stato detto sull’’importanza di una buona comunicazione … vero è, però, che abbiamo bisogno di strumenti per poterla esercitare. Abbiamo pensato, dunque, di proporvi un corso basato sul metodo della PNL. La docente, Dr.ssa Elena Morra, ci condurrà, attraverso molti esercizi pratici, all’individuazione di strumenti utilizzabili nella nostra pratica professionale al fine di sostenere la nostra efficacia comunicativa

RESPONSABILITA' ... RISCHI ...: una rappresentazione teatrale per meglio comprendere
Per il 28 novembre, invece, abbiamo organizzato, nella sala conferenze della ASL TO 3 , a Pinerolo, un corso che attraverso una rappresentazione scenografica di un interrogatorio penale simulato, in presenza di un Magistrato e del nostro legale, permetterà di analizzare le responsabilità professionali e il valore di ogni scelta/azione professionale. Abbiamo pensato di effettuare il corso a Pinerolo per agevolare anche i colleghi che non risiedono a Torino. Partecipate numerosi….. vale la pena “assistere” in qualità di discente…..ad un interrogatorio!

Oltre a questi corsi vi proponiamo corsi sulla clausola di coscienza … sull’educazione terapeutica … sull’emergenza, quest’ultimo, che prevede la partecipazione gratuita per gli iscritti al nucleo CIVES di Torino, è effettuato presso la sala formazione dell’Ospedale Gradenigo
Sono stati organizzati inoltre gruppi di lavoro con l’obiettivo di approfondire problematiche specifiche al fine, nel prossimo anno, di proporre raccomandazioni utili a sostenere il nostro esercizio professionale in specifici ambiti operativi.
Dicembre inizierà con un convegno sul tema dell’intensità di cura, un convegno che vuole essere un punto d’incontro tra realtà diverse, un confronto per analizzare le criticità che si incontrano nello sperimentare – attuare nuovi modelli organizzativi. A tal fine saranno nostri ospiti colleghi esperti di altre regioni che metteranno a disposizione le loro competenze, la loro esperienza. Ma non solo, durante questa giornata sarà a disposizione un’area riservata ai colleghi di tutte le realtà di Torino e provincia, così come di altre realtà regionali o extra regionali, che vogliono presentare e condividere i percorsi di sperimentazione e attuazione di questo modello nelle loro realtà.
Proseguiamo la news fornendovi una sintesi, redatta per tutti noi, dal Dr. Claudio Mellana, sul nuovo codice di comportamento dei dipendenti (nell’allegato n.1 la sintesi e nel n. 2 il testo originale).
Con piacere, infine, divulghiamo quanto trasmessoci dalla collega Piera Rossetto Cassel (referente regionale dell’Associazione Europea degli Infermieri di Dialisi e Trapianto/Associazione Europea per il Trattamento delle Malattie Renali); in allegato, il bando per un premio per la ricerca emanato dall' EDTNA/ERCA in memoria della collega A. Zampieron , prematuramente scomparsa.
Per questa settimana è tutto! L’obiettivo è sempre quello di far diventare voi i veri protagonisti della news… Provate a mettere su carta le vostre esperienze… inviatecele…e al resto…pensiamo noi!
Buona settimana, colleghi.

Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti,
ma quelli che partecipano alla gara
(e tra di essi infatti vi sono i vincitori),
così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.
Aristotele, Etica Nicomachea, IV sec. a.e.c.

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NewsLetter n.35 del 01/10/2013
297

Cari colleghi,

l'altra settimana non abbiamo potuto raggiungervi per motivi di lavoro con le nostre consuete informazioni; oggi , con questa news, recuperiamo ...

Partiamo dalla nostra Regione: la Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell'assessore Ugo Cavallera, ha adottato, applicando una norma del cosiddetto "decreto del fare", le linee guida nazionali per la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico, da presentare all'Agenzia per l'Italia digitale entro il 30 giugno 2014 e da estendere su scala piemontese entro il 30 giugno 2015. Sono anche state, inoltre, recepite le linee guida nazionali per la dematerializzazione della documentazione clinica nella diagnostica per immagini.

Continuando a livello nazionale è di pochi giorni or sono la pubblicazione sul sito dell’Agenas della determina adottata dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nella seduta del 17 luglio 2013 in materia di "Esoneri, Esenzioni, Tutoraggio Individuale, Formazione all’estero, Autoapprendimento, Modalità di registrazione e Certificazione http://ape.agenas.it/comunicati/comunicati.aspx?ID=40

Troverete in allegato (allegato n.1) sia la determina sia una breve scheda sintetica con le principali novità : novità che interessano gli Esoneri, le Esenzioni, il Tutoraggio individuale, i Crediti per formazione all’estero, i Liberi professionisti: crediti individuali per autoapprendimento, Riduzione dell’obbligo formativo triennale, le Modalità di registrazione nella banca dati Co.GeA.P.S., la Registrazione di crediti 2008/2013 non registrati nel database del Cogeaps e per ultimo la Certificazione dei crediti.

Come potete ben vedere, si tratta sicuramente di una determina ricca di contenuti volta sia a sistematizzare tematiche già in precedenza trattate sia a introdurre aspetti innovativi, vedi, a titolo di esempio il riconoscimento dei crediti ai colleghi che svolgono attività tutoriale.

Proprio su questa tematica e su altre che vedono coinvolto direttamente il Collegio abbiamo chiesto linee interpretative alla nostra Federazione; a fine mese sapremo darvi informazioni più operative, in merito.

Sempre in ambito formativo vi ricordiamo che sono iniziati i corsi dell'ultimo quadrimestre del 2013. Anche in questo campo ci sono novità, abbiamo organizzato, infatti, un evento formativo a Pinerolo, con il patrocinio dell'ASL TO 3, sul tema della responsabilità professionale. L'evento, che si apre con una rappresentazione teatrale di un interrogatorio penale avente quale soggetto un infermiere assistito da un avvocato, ci conduce a comprendere meglio le maglie della responsabilità.

Una responsabilità che deve essere riconosciuta e conosciuta affinché si possa esercitare la dovuta tutela nei confronti di ogni professionista e del cittadino.

Come evidenziato nella precedente news, il Collegio sta valutando, in considerazione di quanto sopra, tutte le possibili azioni da assumere per tutelare la nostra categoria . Il problema è particolarmente sentito e per restare sull’argomento riportiamo la sentenza del 12 febbraio-17 maggio 2013, n. 21285 della Suprema Corte di Cassazione sezione IV Penale che rigetta il ricorso presentato dall’infermiere per i reati di cui agli artt. 40, cpv., 113 e 589 cod. pen.; sentenza confermata anche in appello con ridimensionamento in aumento del trattamento sanzionatorio ( allegato n.2).

Sempre sul tema della responsabilità informeremo appena possibile i liberi professionisti , che gestiscono in proprio ambulatori e attività assistenziali con produzione di rifiuti pericolosi, se dovranno assoggettarsi al registro informatico Sistri come produttori degli stessi o se saranno esentati come da precedente norma (decreto 152/2006).

Molte altre iniziative formative e progetti di lavoro, anche originali, vorremmo presentarvi ma, per ragioni di tempo rinviamo il tutto ad una news ad hoc.

Vi ricordiamo solo che il 9 dicembre avremmo la possibilità di confrontarci con colleghi che hanno riorganizzato l'assistenza sul modello dell'intensità e della complessità, con loro analizzeremo i problemi che stanno/stiamo incontrando.

A presto e un caro saluto

E' bene avere un fine verso il quale tendere,
ma in fin dei conti quello che conta è il cammino

Ursula K. Le Guin

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Newsletter 34 del 24/9/2013
293


Cari colleghi,
a seguito della sentenza della Corte dei conti del Piemonte che ha condannato un’infermiera delle Molinette a pagare alla Regione i danni liquidati a una paziente caduta da una barella, il Collegio IPASVI di Torino sta valutando tutte le possibili azioni da assumere per tutelare la nostra categoria.
Nel frattempo, per informarvi nel miglior modo, abbiamo chiesto a due esperti di approfondire e illustrare la sentenza, nonché i risvolti giuridici e assicurativi che la stessa pone.
Riportiamo quindi, in allegato, le riflessioni del Prof. Paolo D’Agostino, docente di diritto penale nell’Università di Torino ed esperto di responsabilità delle professioni sanitarie, e del Prof. Avv. Massimo Occhiena, docente di diritto amministrativo nell’Università Bocconi di Milano ed esperto di responsabilità amministrativa e di Corte dei conti.

Proseguiamo la nostra news invitandovi a consultare la sezione “Gli infermieri scrivono …”, abbiamo infatti ricevuto e volentieri condividiamo con voi, l’esperienza di Francesca, una laureanda del Corso di laurea in Infermieristica di Torino che alla fine del mese scorso ha avuto l’opportunità di partecipare al Congresso AMEE tenutosi a Praga.

Concludiamo, infine, dandovi un “assaggio” del progetto che stiamo predisponendo ... stiamo organizzando per il prossimo 9 dicembre un convegno per analizzare, con la partecipazione di colleghi della Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, che hanno intrapreso il percorso di riorganizzazione dell'assistenza secondo il modello per intensità e/o complessità, le difficoltà e il problemi che si incontrano nell'operatività. Durante il convegno avremo la possibilità anche di confrontarci con le esperienze avviate nella nostra realtà. In tempi brevi, o meglio speriamo già con la prossima news, vi forniremo nel dettaglio tutte le informazioni necessarie per poter partecipare ed eventualmente aderire presentando al progetto un poster.
A presto e un caro saluto

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“Non chiedere una vita più facile,
chiedi di essere una persona più forte.”
Anonimo


Newsletter n.33 del 10/09/2013
273
Cari Colleghi,
l'estate è in dirittura d'arrivo... ce lo ricorda la circolare del Ministero della Salute che, con la raccomandazione per la stagione 2013-2014, sottolinea l'importanza della prevenzione e controllo dell'influenza. Una delle novità in questa circolare è l'inserimento nel calendario della vaccinazione antiinfluenzale degli ultra 65enni.
Una popolazione anziana che come evidenziato nel rapporto dell'OCSE sull'invecchiamento "A Good Life in Old Age?" - pubblicato il 20 agosto - raddoppierà entro il 2050, passando dal 3,9% della popolazione al 9,1% nel 2050 nei Paesi OCSE e dal 4,7% al 11,3% negli Stati Membri dell'Unione Europea. Il rapporto affronta importanti questioni relative a: misure di qualità dell’assistenza a lungo termine utilizzate, principali approcci legislativi che consentano di incrementare la qualità dell’assistenza a lungo termine, miglior standardizzazione dei processi e possibile ruolo degli incentivi al mercato e alla trasparenza al fine di ottenere un miglioramento della qualità.
(http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=2008)

ATTENZIONE
Di seguito vi trasmettiamo una sintesi di quanto amministrativamente richiesto dall'applicazione della nuova normativa previdenziale.

Le informazioni, di cui segue una breve sintesi, le trovate sul sito
http://www.enpapi.it/ , sezione Gestione Separata.
In particolare nel box Co.Co.Co. e Committenti http://www.enpapi.it/GSE/gse.htm
trovate, a destra, le circolari che sono state inviate ai committenti e alcune FAQ;
sulla sinistra, le informazioni e la modulistica per i titolari dei rapporti di collaborazione.
Ulteriori informazioni le potete acquisire chiamando il
Numero verde: 800.070.070 | Fax: 06/3670.4497
oppure inviando una mail al seguente indirizzo: gestioneseparata@enpapi.it

In base alla nuova normativa previdenziale, a decorrere dal 1° gennaio 2012 sono iscritti alla Gestione Separata ENPAPI gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari che, iscritti ai relativi Albi provinciali, svolgono attività lavorativa di natura infermieristica nella forma della collaborazione coordinata e continuativa ovvero di collaborazione non abituale (c.d. "mini co.co.co.").
Rientrano in questa fattispecie tutti i soggetti che percepiscono redditi derivanti dallo svolgimento dell’attività libero professionale con le seguenti modalità:
• collaborazione coordinata e continuativa,
• contratto a progetto,
• organi di amministrazione e controllo di Studi Associati e Cooperative,
• organi di amministrazione e controllo dei Collegi Provinciali IPASVI qualora svolgano contestualmente attività di lavoro autonomo (attrazione del reddito nella sfera libero professionale)
• collaborazioni occasionali (vd Nota 1) (art.61, comma 2, D.Lgs. 276/2003).

Soffermiamoci sui rapporti di collaborazione definiti "mini co.co.co", quelli, cioè, aventi una durata complessiva non superiore a 30 giorni nel corso dell’anno solare, con lo stesso committente e da cui sia derivato un compenso complessivo non superiore ad € 5.000,00.
Ad esempio, gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e gli Assistenti Sanitari, anche se lavoratori dipendenti, autorizzati dalla propria struttura ad effettuare attività di docenza in materie sanitarie presso Università, scuole professionali o altri istituti, che abbiano stipulato contratti di collaborazione non abituale (cd. mini cococo) sono destinatari della riforma: i committenti dovranno presentare le denunce retributive ed effettuare i versamenti contributivi all’ENPAPI, Gestione Separata (applicando le medesime aliquote che precedentemente erano versate alla gestione separata INPS). SI RICORDA CHE IL CONTRIBUTO E’ DOVUTO ANCHE PER IMPORTI PERCEPITI INFERIORI AI 5.000 EURO (n.d.r.)
L’attività di docenza si configura come attività tipica dell’Infermiere, così come stabilito dall’art.1, comma 4, del D.M. 14 settembre 1994, n. 739 (Profilo professionale dell’Infermiere), che dispone che “L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca”.
Ne consegue, pertanto, che
per l’esercizio della stessa è obbligatoria l’iscrizione all’Albo professionale e, se svolta in modalità libero professionale, anche l’iscrizione ad ENPAPI.

Nella pratica ciò significa che:
1) i committenti (Aziende, Università, Istituti di formazione, ecc.) devono effettuare la registrazione presso la Gestione Separata Enpapi per il versamento delle aliquote contributive applicate, che si distinguono a seconda che il collaboratore sia iscritto o meno ad altra forma di previdenza obbligatoria o sia già titolare di altro trattamento pensionistico.
Il committente tratterrà al prestatore d’opera un terzo del contributo dovuto e si farà carico dei restanti due terzi, effettuando il versamento della somma totale ad ENPAPI entro il mese successivo al pagamento della prestazione.
2) il collaboratore (per intenderci, noi!) deve inviare all’Ente, a mezzo lettera raccomandata a./r., la domanda di iscrizione redatta utilizzando l’apposito modulo “Domanda di iscrizione” disponibile sul sito ENPAPI http://www.enpapi.it/GSE/gse.htm o presso gli Uffici dell’Ente; il modulo (che vi alleghiamo) deve essere debitamente sottoscritto e trasmesso insieme alla copia fronte/retro di un documento d’identità valido. L´Ente, svolti i prescritti adempimenti istruttori, provvederà a comunicare al neo-iscritto la conferma dell´avvenuta iscrizione ed il numero di matricola assegnato.

Dopo l’iscrizione
Dalla data di decorrenza dell’iscrizione, l’iscritto comincia a maturare i requisiti necessari per acquisire il diritto a ricevere le prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dall’Ente.

Vi ricordiamo che per chiarimenti e/o per ottenere ulteriori informazioni
è necessario interpellare
il Numero verde: 800.070.070 | Fax: 06/3670.4497
oppure inviare una mail al seguente indirizzo: gestioneseparata@enpapi.it

A presto e buona settimana

Nota 1) comma 2) (…)le prestazioni occasionali, intendendosi per tali i rapporti di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nel medesimo anno solare sia superiore a 5 mila euro, nel qual caso trovano applicazione le disposizioni contenute nel presente capo.

Le informazioni di prima mano sono sempre le migliori.
Arthur Conan Doyle, Uno studio in rosso, 1887







NewsLetter n.31 del 27/08/2013
271

Cari colleghi,
oggi con questa news vogliamo rispondere alle numerose richieste che arrivano in Collegio da parte di liberi professionisti. I colleghi lamentano insoddisfazione rispetto alla propria situazione lavorativa all'interno di alcuni Studi Associati.
Al fine di dare la migliore risposta abbiamo, in collaborazione con i consiglieri Ferrone e Genova, indirizzato i vari quesiti al nostro consulente, l'Avvocato D. V. Gamba che ci propone le seguenti considerazioni.
"L'abito mentale che traspare dalle richieste di aiuto degli infermieri liberi professionisti è spesso fuorviante e non dà l'esatta rappresentazione dei loro diritti e doveri all'interno di questa particolarissima forma organizzativa - lo Studio Associato.
Infatti, pare che non sempre si sia compreso che non si tratta affatto di un lavoro subordinato, assistito dalle garanzie previste dallo statuto dei lavoratori e dai contratti collettivi nazionali, con stipendio sicuro e di importo fisso a fine mese e gestione di ogni aspetto del proprio lavoro direttamente a monte, da parte del datore.
In realtà, all'atto della iscrizione di un nuovo socio, andrebbe conosciuto dallo stesso e chiarito con la massima onestà professionale da parte dei responsabili degli studi associati che il nuovo associato resta un libero professionista, con totale autonomia nella negoziazione dei propri rapporti economici e lavorativi all'interno del gruppo professionale del quale entra a far parte: egli è in tutto e per tutto imprenditore di se stesso quando stipula il contratto associativo ed è nello stesso modo imprenditore/socio dello Studio, una volta ammesso, e giammai lavoratore dipendente, con gli oneri ma anche i benefici di quest'ultimo.
La ovvia conseguenza di ciò è che il destino lavorativo di ogni infermiere facente parte dello studio è scolpito per la grandissima parte nei cosiddetti "patti associativi", cioè nelle regole scolpite nello Statuto e nel Regolamento dello Studio, che dovranno quindi essere attentamente lette ed analizzate punto per punto, eventualmente con un consulente, da parte dell'aspirante socio, prima di sottoscrivere qualsiasi accordo professionale. Infatti, in tali documenti possono nascondersi regole molto insidiose ed inique, come ad esempio patti di divisione degli utili molto sbilanciati o addebiti di responsabilità non proporzionati agli introiti percepiti. Altre volte, a causa della scarsa attenzione a quanto si sottoscrive, può accadere che, nel silenzio del Regolamento, l'associato abbia la errata convinzione (talvolta indotta verbalmente dagli stessi responsabili dello Studio) che non sia suo compito pagare le proprie tasse o la cassa previdenziale, ma che in qualche modo ci pensi lo studio... Niente di più fallace! E tale equivoco spesso procura, anche a molto tempo di distanza, grossi guai agli ignari professionisti che magari avendo adottato di buon grado lo spirito del "mordi e fuggi", pensano stoltamente di guadagnare di fatto le stesse cifre lorde che hanno incassato in via provvisoria.
Tutto ciò posto, va da sé che la miglior tutela dai suddetti guai, sta nella consapevolezza professionale e nella conoscenza non confusiva delle forme organizzative di cui trattasi, oltreché nella effettiva e proattiva partecipazione di ciascuno alla vita dello Studio (presenza alle assemblee, visione dei bilanci, etc.), tenendo a mente che lo Studio Associato di Professionisti (quello vero!) non è qualcos'altro rispetto agli stessi suoi componenti, ma dovrebbe invece funzionare, al pari di ogni altra società, come una coesa task-force di colleghi che interagiscono e collaborano per finalità comuni, pur potendosi talvolta anche rivestire ruoli e peso differenti nella organizzazione: ma sempre secondo regole chiare, prefissate e, soprattutto, condivise."
Auspicando che questa consulenza possa essere di aiuto nell'esercizio della professione da parte dei colleghi L.P., e rendendoci, come sempre, disponibili per chiarimenti, vi inviamo un caro saluto.

E' strano come tutti difendiamo i nostri torti
con più vigore dei nostri diritti.
Kahlil Gibran



NewsLetter n.32 del 03/09/2013
269


Cari colleghi,
sulla tematica da tempo affrontata del passaggio dai Collegi agli Ordini, vi invitiamo per avere informazioni aggiornate sul Disegno di Legge "Lorenzin" a collegarvi al sito della federazione IPASVI (http://www.ipasvi.it/attualita/dai-collegi-agli-ordini-il-passaggio-nel-disegno-di-legge--lorenzin--id968.htm)
E’ stato pubblicato il Rapporto "Verifica adempimenti Lea 2011" messo a punto dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute sulla base del lavoro del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea, da questo rapporto il Piemonte registra quattro inadempienze (amministrative, posti letto, acquisizione dati relativi alla salute mentale, sistema fascicolo sanitario elettronico) e un adempiente con impegno rispetto alle liste d’attesa

E’ stato attivato, con circolare del ministero della salute del 26 luglio c.a., il numero di pubblica utilità "1500"(http://www.salute.gov.it/)

Trasmettiamo le informazioni inviateci dalla collega Cesarina Prandi riferite alla possibilità, per gli infermieri di cure palliative, di registrasi sul sito SICP http://www.sicp.it/sei-un-infermiere-cure-palliative-0
La registrazione, gratuita, permette di:
“…dare voce alla professione
consente a SICP di presentare alle Istituzioni pubbliche un quadro realistico delle caratteristiche professionali degli Infermieri che operano nelle Reti locali di Cure Palliative e di favorire un’efficace applicazione della L. 38/10.
costruire un pensiero…
essere in rete e partecipare a progetti di studio”

Restando in tema, ricordiamo agli interessati che dal 27 al 30 ottobre prossimo a Bologna si terrà il XX Congresso nazionale SICP http://web.aimgroupinternational.com/2013/sicp/

A livello locale vi informiamo che abbiano iniziato, come preannunciato nella newsletter del 16 luglio, a incontrare i vostri dirigenti infermieristici per mettere in atto tutte le azioni per poter oggettivare, in maniera analitica, le problematiche così come stanno continuando gli incontri con gli infermieri che lavorano presso le RSA .

Vi informiamo che, fatto salvo situazioni d’urgenza, interrompiamo per un mese l’invio delle newsletter, ci risentiamo il 27 agosto.
A tutti noi buon lavoro o buone vacanze

A presto

Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, 1935/50 (postumo 1952)


NewsLetter n.30 del 31/07/2013
268



Cari colleghi,
a tutt’oggi, in Regione Piemonte le modalità di calcolo delle dotazioni organiche del personale addetto all’assistenza non sono sostenute da elementi razionali e gli unici riferimenti comuni si riferiscono a indicazioni normative ormai obsolete.
Se, in ragione della situazione presente, l'integrazione di risorse umane è una prospettiva non perseguibile (cfr. dgr 7 - 5838 del 31.05.2013 "Disposizione alle Aziende sanitarie sul contenimento dei costi delle risorse umane"), è invece contemporaneamente d'obbligo un ragionamento sull'utilizzo appropriato delle risorse umane. Un utilizzo che richiede una valutazione del fabbisogno quali-quantitativo a partire dalla complessità della persona assistita.
A questo proposito, vi informiamo che il Collegio IPASVI di Torino ha deciso di utilizzare il modello MAP - Metodo Assistenziale Professionalizzante (MAP Elaborato nel 2007 da Monica Molinar Min, Aldo Montanaro e Paola Rossetto) – che è un metodo formato da due strumenti:
• il primo consente la valutazione della complessità assistenziale della persona assistita
• il secondo consente la stima del correlato fabbisogno di risorse infermieristiche e di operatori socio sanitari.
Considerando che in Regione Piemonte vi sono state diverse sperimentazioni e sono presenti gli ideatori del modello, il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Torino ha evidenziato la presenza di condizioni ideali per sperimentare una revisione del modello del MAP per la costruzione di uno strumento che definisca, con trasparenza e chiarezza, scelte nel campo dell'assegnazione delle risorse umane alle diverse realtà permettendo una definizione delle presenze infermieristiche e di personale di supporto necessarie per corrispondere alle necessità assistenziali delle persone sia in ambito ospedaliero sia in ambito territoriale.
Il progetto è stato avviato nel mese di giugno con la revisione della scheda di valutazione, nel mese di luglio sarà predisposto lo strumento informatico per il supporto ai gruppi di lavoro, nel periodo compreso fra agosto e settembre verranno individuati gli infermieri esperti che parteciperanno ai gruppi di lavoro. Vi terremo aggiornati sul proseguimento dei lavori.

Proseguiamo segnalando alla vostra attenzione - Il rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n.38 del 15 marzo 2010 – "Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" anno 2012.
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=1992

In particolare, alle pagg. 66 e 67 troverete il capitolo “Il ruolo degli infermieri nelle reti di assistenza” che documenta le azioni intraprese dagli infermieri nell’ambito delle cure palliative.

Nel salutarvi, vi diamo appuntamento al prossimo martedì, ultima news prima del periodo di sospensione estiva.

La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti.
Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930




NewsLetter n.29 del 23/07/2013
235

Cari colleghi,
apriamo la news di oggi informandovi dell’incontro, tenutosi ieri in Assessorato, tra la Presidente del Coordinamento dei Collegi IPASVI del Piemonte e una sua rappresentanza, e l’assessore alla Sanità Ugo Cavallera.
Dopo un’esposizione dettagliata, a cura della nostra Presidente M.A. Schirru, delle criticità che attanagliano la nostra professione, con particolare riferimento al blocco del turnover, l’Assessore ha proposto un prossimo incontro, entro la fine del mese, per analizzare in maniera più approfondita le criticità anche alla luce dei documenti inviati pochi giorni orsono (pubblicati nella scorsa newsletter).
Al fine di poter portare la Vostra voce, vi chiediamo, in riferimento anche al nostro codice deontologico che all’art. 51 chiede all’infermiere di segnalare le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure e dell’assistenza o il decoro dell’esercizio professionale, di collaborare segnalandoci le situazioni critiche in cui vi trovate ad esercitare. In parallelo, sarà nostra cura, incontrare nei prossimi giorni i vostri dirigenti infermieristici e mettere in atto tutte la azioni per poter oggettivare, in maniera analitica, le problematiche.
Proseguiamo la news,invitando i LIBERI PROFESSIONISTI a leggere le comunicazioni contenute nell’allegato 1 e 2 (i link per scaricarli sono a fondo pagina):
allegato 1 - viene offerta la possibilità di rispondere ad un questionario riferito alle difficoltà incontrate dai professionisti e dalle imprese nell’ottenere un’assicurazione adeguata a copertura delle loro prestazioni di servizi in altri Stati Membri;
allegato 2 - la circolare della Federazione che evidenzia l’obbligatorietà nello stipulare una polizza assicurativa R.C. professionale da parte dei libero professionisti.
Proseguiamo comunicandovi che la nostra Federazione ha messo a nostra disposizione l'edizione italiana del documento ufficiale preparato dall'ICN per la giornata internazionale dell'infermiere 2013.
In esso vengono analizzati gli Obiettivi del Millennio aventi particolari ricadute sulla salute; inoltre viene evidenziato quanto è stato fatto fino ad oggi, quanto resta da fare e le criticità da valutare nella progettazione di quelli che saranno i nuovi obiettivi dopo il 2015.
Il testo è disponibile nella sezione "Documenti internazionali" del nostro sito, al link
http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/2013/2013_IND_ICN_CNAI_Federazione.pdf
Vi informiamo infine che il nostro Collegio, così come altri Collegi di regioni diverse, aderisce all’organizzazione dell’evento residenziale “Sostenibilità del SSN, qualità e livelli occupazionali della professione infermieristica” che si terrà a Vieste il 15, 16 e 17 settembre prossimo. Gli iscritti ai collegi aderenti hanno la possibilità di iscriversi GRATUITAMENTE.
Al seguente link trovate le indicazioni organizzative all’evento; non appena sarà stesa la versione definitiva del programma, sarà nostra pubblicarla sul sito:
http://www.ipasvifoggia.com/images/icagenda_doc/gattarella_2013_indicazioni_organizzative_ipasvi_foggia.pdf

Infine ricordiamo l’appuntamento del 18 luglio alle ore 17, nei locali del Collegio, rivolto ai colleghi che operano in strutture private/convenzionate (così come pubblicizzato sul nostro sito – sempre in fase di aggiornamento!)
Cari saluti

La prima condizione perché il dialogo sia possibile
è il rispetto reciproco,
che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l'altro dice.
Norberto Bobbio

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NewsLetter n.28 del 16/07/2013
226

Cari colleghi,

eccoci al primo appuntamento del nuovo anno … e non possiamo che iniziarlo con la speranza che il 2013 sia migliore dell’anno che da poco ci ha lasciati …

Come di consueto, alla fine dell’anno si tracciano i bilanci. E proprio in tema di bilanci vorremmo condividere con voi alcune riflessioni scaturite dalla lettura del documento “Analisi di un anno di governo” pubblicato sino a pochi giorni fa sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il documento, composto da diverse voci è seguito da una serie di schede tematiche (in allegato). Nella scheda tematica “salute”, quale incipit, si trova scritto: “La riduzione del finanziamento ha comunque preservato il funzionamento del sistema sanitario, che ha mantenuto invariati i servizi”. Seppur con le dovute riserve rispetto all’invarianza dei servizi erogati, anche a fronte di lettere pervenute da parte di cittadini, di incontri con i Sindaci dei paesi in cui verranno soppressi i reparti di lungodegenza, oltreché da Vostre segnalazioni, c’è da domandarsi “Cosa accadrà in questi due anni a fronte della conferma del taglio di 600 milioni al fondo sanitario nazionale per l’anno in corso e destinato a salire fino a 1 miliardo nel 2014?” (Legge di Stabilità 2013 varata a fine anno scorso).

Sempre nel documento di cui sopra viene affermato che “si è percorsa la strada di una integrazione più efficiente tra ospedale e territorio con la riforma dell’assistenza sanitaria primaria e l’introduzione delle aggregazioni tra medici di base, in modo da assicurare i servizi di medicina generale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7” (…) “l’istituzione del fascicolo sanitario” “ l’avvio del percorso che porterà al definitivo superamento degli OPG con strutture di riabilitazione e cura nelle Regioni” ecc ...

Insomma, dalla scheda emerge come, ad una riduzione di risorse, corrisponderebbe un miglioramento o comunque una maggior appropriatezza nell’erogazione dei servizi.

Non possiamo che auspicare che effettivamente il tutto porti a una maggiore appropriatezza, intesa come adeguatezza rispetto alle esigenze del paziente e al contesto sanitario. Dall’altra parte ribadiamo come tale prospettiva non possa realisticamente essere perseguita senza il coinvolgimento chi , tutti i giorni, appropriatamente, opera nei servizi.

Proseguiamo ritornando sulla Legge di Stabilità (L. 24.12.2012 n° 228 , G.U. 29.12.2012) e nello specifico all’articolo riferito ai congedi parentali. Al fine di comprensione adeguata dei cambiamenti prescritti abbiamo chiesto esplicazione al nostro consulente Dr. Claudio Mellana (vedi allegato).

Concludiamo INVITANDO TUTTI I COLLEGHI CHE NON HANNO ANCORA SALDATO LA QUOTA DELL’ANNO 2012 a mettersi in contatto con la segreteria; in caso contrario NEI PROSSIMI GIORNI VERRA’ RICHIESTA L’EMISSIONE DELLA CARTELLA ESATTORIALE CON RELATIVO AGGRAVIO DELLE SPESE.

Cari saluti a tutti

L’arte di vivere sta in una sottile mescolanza fra il mollare e il tener duro
Henry Havelock Ellis

SCARICA BILANCIO 15 MESI

SCARICA CONGEDO PARENTALE

NewsLetter n.1 del 08/01/2013
224

Cari colleghi,
apriamo questa news portando alla vostra attenzione le azioni poste in essere dal Collegio durante questa settimana:

• In seguito all’incontro avvenuto lo scorso giovedì con i colleghi che operano in strutture private e/o convenzionate, da cui sono emersi elementi critici degni di approfondimenti con i nostri consulenti, abbiamo deciso di calendarizzare altri incontri. Qui di seguito le prossime date:

giovedì 18 luglio ore 17
mercoledì 31 luglio ore 17

Questi appuntamenti che, riprenderanno a settembre, vogliono rappresentare uno spazio in cui i colleghi possano condividere le loro esperienze, acquisendo consapevolezza delle difficoltà vissute in prima persona o riferite dagli altri partecipanti. E’ un’occasione questa, utile per Voi e per Noi….
Sempre in quest’ottica…..un’ottica volta a rompere il muro di omertà che, per timore, viene innalzato in talune situazioni, abbiamo illustrato alla giornalista della Repubblica che ci ha contattati, quanto pubblicato il giorno dopo sul quotidiano: http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/470/In-corsia-scatta- lallarme-caporalato-La-Repubblica-05-Luglio-2013.aspx

A breve sarà possibile visionare nuovamente, sul nostro sito, una sorta di vademecum redatto dal nostro legale, da consultare prima di sottoscrivere contratti.

• la Commissione Europea ha premiato il Piemonte, oltre ad altre quattro regioni italiane – Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Friuli-Venezia Giulia - per l'eccellenza delle loro iniziative a favore della terza età, nell’ambito del ''Partenariato europeo per l'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo'' che mira ad allungare di due anni, entro il 2020, la vita degli anziani in buona salute in Europa. In particolare, per il Piemonte è stato premiato per un programma di apprendimento avanzato per infermieri. Il progetto, presentato dall’Aress in collaborazione con l’Università San Luigi Gonzaga di Orbassano, è volto a migliorare la qualità della vita degli anziani fragili che vivono in aree montane o territori isolati attraverso lo sviluppo di modelli assistenziali innovativi basati su gruppi multiprofessionali.

• In riferimento, invece, alle politiche portate avanti dalla nostra Regione, il Coordinamento dei Collegi IPASVI ha inviato all’attenzione dell’Assessore alla Sanità Dr. Ugo Cavallera e per conoscenza a tutti i sindacati che avevano partecipato all’audizione indetta dal Collegio in data 26 giugno, alle Associazioni di cittadini e ai colleghi delle Università, un documento (allegato 1) in cui, a partire dal sondaggio svolto poco tempo orsono, vengono evidenziate le criticità che sta attraversando la nostra professione (non ultimo il blocco del turnover!) e proposte alcune azioni correttive.
Proprio in riferimento al blocco del turnover, abbiamo inviato ai colleghi di Nursing UP, impegnati in questi giorni in un’ azione sindacale volta a contrastare i tagli dei servizi e il blocco del personale, questa comunicazione, a firma della Presidente:
Il Collegio IPASVI, nelle sue funzioni istituzionali di ente pubblico preposto alla difesa del decoro e della dignità professionale dell'infermiere, oltre che della qualità delle prestazioni da esso erogate, in questi giorni ha elaborato ed inoltrato all' Assessorato alla Sanità (e per conoscenza a tutte le organizzazioni sindacali, così come concordato anche con il Vostro preg.mo Sindacato, nell'incontro del 26 giugno scorso) due documenti, già in Vostro possesso, di estrema importanza sulle tematiche che oggi vi vedono impegnati, affrontate però necessariamente con gli strumenti di questo organismo. Nel condividere la speranza per una risoluzione positiva dei problemi che attanagliano la nostra cara professione, Vi saluto caramente.

Siamo certi che proprio attraverso un'azione differenziata ma sinergica delle istituzioni si possa perseguire al meglio l'obiettivo professionale: concorrere alla sviluppo di un servizio che, seppur economico, sia rispondente ai bisogni dei cittadini. Detto in modo diretto: Ognuno faccia la sua parte

• Un altro documento (allegato 2) è stato inviato agli stessi interlocutori. In esso troverete una prima "lettura" del Programma Operativo ... della Regione Piemonte inviato con la scorsa news http://www.ipasvi.torino.it/Portals/14/AllegatiNewsletter/newsletter20130702_Allegato2.pdf
L’intento era quello di rendere visibile macrocontraddizioni, spunti su cui riflettere, dubbi …. come se a leggerlo fosse un cittadino - professionista attento che vuole partecipare, come di suo diritto e dovere, alle scelte politiche e al sostegno di una sanità di qualità.
Se è responsabilità di ogni Pubblica Amministrazione assicurare al cittadino un'informazione costantemente aggiornata, tempestiva (il documento non ci è pervenuto dalla Regione ma è stato acquisito per altre vie) di semplice consultazione (227 pagine), completa ( sul sito della Regione viene presentata una parte infinitesimale del documento) , comprensibile ... , molto c'è ancora da dire. Verificheremo quindi la significatività di effettuare un lavoro di scandaglio più preciso .


Infine una comunicazione da parte della segreteria:

Si ricorda che, all’atto del rinnovo del permesso di soggiorno, gli interessati sono tenuti a comunicare al Collegio il provvedimento di rinnovo del permesso di soggiorno stesso, pena la cancellazione dall’Albo.
Si prega pertanto di far pervenire, tramite mail o fax, copia del nuovo documento recante la dicitura “rilasciato per lavoro” e data di scadenza ben leggibile.

scarica Allegato 1

scarica Allegato 2

scarica Lettera Accompagnamento Allegato2

Questa è la storia di quattro individui:
Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno.
Bisognava fare un lavoro importante e si chiese a Ognuno di occuparsene.
Ognuno si assicurò che Qualcuno lo facesse.
Chiunque avrebbe potuto occuparsene, ma Nessuno non fece mai niente.
Qualcuno s'arrabbiò perché considerava che per questo lavoro Ognuno fosse responsabile. Ognuno credeva che Chiunque potesse farlo, ma Nessuno mai si rese conto che Ognuno non avrebbe fatto niente.
Alla fine Ognuno rimproverò Qualcuno per il fatto che Nessuno non fece mai quello che Chiunque avrebbe dovuto fare.

Anonimo






NewsLetter n.27 del 09/07/2013
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Cari colleghi
E’ di pochi giorni fa l’incontro tra  le Commissioni riunite V Bilancio e XII Affari sociali della Camera dei Deputati e la Federazione nazionale Collegi Ipasvi, nella persona del vicepresidente Gennaro Rocco. In allegato il documento ufficiale depositato in Parlamento a supporto  dell’audizione.
Proseguiamo la news portandovi a conoscenza della pubblicazione del nuovo Quaderno di Monitor,  la collana di supplementi della rivista Agenas,  dal titolo: Assistenza H24 e riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso. Evidenze e indirizzi. E' possibile scaricare la pubblicazione dal link http://www.agenas.it/monitor/supplementi/Quaderno_Monitor_11.pdf .
Nell’editoriale, a cura del Presidente e del Direttore dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, si evidenzia un calo degli accessi al Pronto soccorso che, stando ai dati trasmessi dalle Regioni al sistema informativo Emur del Ministero della salute per il 2012, registra 1 milione di accessi in meno rispetto al 2011. Pur nella complessità del tema che, non si presta quindi, a facili interpretazioni, parremmo assistere ad un cambiamento culturale degli italiani –continuano il Dott. Bissoni e il Dr. Moirano. A pagina 28, a firma del dr. Enriquez, un capitolo è dedicato ai processi di riorganizzazione della rete della emergenza-urgenza nelle Regioni in Piano di rientro che ci orienta rispetto alle scelte effettuate in ambito regionale.

Per quel che concerne la formazione, vi informiamo che dal 15 giugno 2013 è attivo il III modulo del corso FAD sul governo clinico, accreditato ECM con 20 crediti ed elaborato  sulla base di tre manuali tecnici focalizzati su:
•    il monitoraggio delle performance cliniche
•    il governo dell’innovazione nei sistemi sanitari
•    la formazione per il governo clinico
 
Per ulteriori informazioni digitare http://www.ipasvi.it/ecm/fad/al-via-il-nuovo-corso-fad-sul-governo-clinico-id10.htm
A livello locale ci informiamo che è stata inviata alle Direzioni Generali, pochi giorni fa, una  circolare, firmata dall’Assessore Ugo Cavallera, avente per oggetto “Atti aziendali ex art.3, comma 1-bis, del D.Lgs. 502/1992 s.m.i., Comunicazione posticipazione termine presentazione”, nella quale viene comunicato il posticipo , “a data da individuarsi in successivo provvedimento, [del] termine stabilito dalla D.G.R. 21-5144 del 28-12-2012, per l’inoltro degli Atti Aziendali di organizzazione al procedimento regionale di verifica propedeutico al recepimento regionale”.
Alcune notizie dal sito della Regione: http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms/
Martedì 25 giugno " La Giunta regionale ha approvato nel corso della riunione di oggi alcuni interventi per la revisione del percorso di presa in carico della persona anziana non autosufficiente, in ottemperanza all’ordinanza del Tar Piemonte 141/2013 del 27 marzo scorso. Con questo provvedimento sono state definite le prime misure organizzative, nel rispetto degli impegni presi a livello nazionale e della normativa di riferimento in materia. Con la delibera, la Giunta fornisce alle Aziende sanitarie regionali le indicazioni di carattere organizzativo, per migliorare, da parte delle Unità di Valutazione Geriatrica, le modalità di presa in carico degli anziani in condizione di non autosufficienza. La revisione del modello precedente prevede che l’Unità di Valutazione Geriatrica dell’Asl potrà proporre, per la persone interessate,  un progetto di residenzialità, di residenzialità temporanea, di semiresidenzialità o di domiciliarità.  Nel caso dei progetti di residenzialità, l’Unità dovrà dare risposta ai casi urgenti, in tempi rapidi e comunque non oltre 90 giorni dalla valutazione ... " 
Venerdì 28 giugno - Incontro tra l’Assessore regionale alla Sanità, il Direttore dell’Asl To 3 e una rappresentanza dei sindaci del Pinerolese:  al centro dell’incontro, richiesto dai sindaci, il futuro della sanità nella zona. L’Assessore Cavallera ha riferito ai Sindaci e al Prefetto, ... “I margini di manovra, in questa fase, sono molto stretti e la preoccupazione principale è legata alla condivisione e approvazione dei Programmi operativi con i Ministeri della Salute e dell’Economia. Dal punto di vista finanziario, grazie ai decreti legge 35 dell’8 aprile scorso e 72 del 25 giugno, disponiamo delle risorse per coprire i fabbisogni di cassa delle Asl e delle Aso, pagando progressivamente i debiti della Sanità per l’acquisto di beni e servizi: superata l’emergenza finanziaria e messi in sicurezza i conti, è possibile ragionare, con una prospettiva di breve e medio termine, delle esigenze dei territori che sono note all’amministrazione”.  
Infine in allegato vi trasmettiamo piano di rientro 2013-15 che la Regione presenterà al tavolo ministeriale dell'economia entro il 15 luglio (allegato 2).
 Nel salutarvi vi comunichiamo che il Collegio IPASVI di Torino osserverà la chiusura per ferie dal 12 al 16 agosto; durante la settimana che va dal 5 al 9 agosto l’ufficio resterà aperto al pubblico dalle ore 9 alle ore 13.

Cari saluti

P.S. GIOVEDI’ 4 LUGLIO ALLE ORE 17 GLI INFERMIERI CHE OPERANO IN STRUTTURE PRIVATE E/O CONVENZIONATE, SONO INVITATI A PARTECIPARE ALL’INCONTRO CHE SI TERRA’ IN COLLEGIO (VIA STELLONE 5-TORINO).
 
Che io non preghi
per essere protetto
dai pericoli, ma per
essere coraggioso
nell'affrontarli
Rabindranath Tagore




 
NewsLetter n.26 del 02/07/2013
14

Cari colleghi,
è di questi giorni la pubblicazione, da parte dell’OCSE, di un documento (http://www.keepeek.com/Digital-Asset-Management/oecd/social-issues-migration-health/a-good-life-in-old-age_9789264194564-en) che analizza come le diverse nazioni abbiano tentato di sviluppare misure per assicurare e controllare che la cura delle persone non autosufficienti sia di alta qualità, sicura, efficace e centrata sui bisogni dei pazienti stessi.
Pur partendo dai dati economici,  che rivelano che i paesi che fanno parte dell’OCSE destinano in media l’1,6% del PIL alla cura dei pazienti non autosufficienti,  e dai dati epidemiologici che,  in prospettiva,  vedono un incremento della percentuale degli ultraottantenni e con questo un conseguente aumento della spesa, il documento evidenzia come l’obiettivo non è solo quello di contenere la spesa ma quello di mantenere costante o migliorare lo stato di salute della popolazione anziana, dei malati cronici e dei disabili.
 “Capire come ‘si fanno le cose fatte bene’ è l’unico modo per far sì che la cura delle persone non autosufficienti sia sicura ed efficace”, si legge nel documento. “Standardizzare la valutazione dei bisogni e i processi di cura, monitorare i processi o i risultati, minimizzare le variazioni da struttura a struttura, sono gli strumenti che abbiamo per assecondare le necessità di questi pazienti”. Il tutto con lo sforzo congiunto delle istituzioni, tanto che il libro promette: “L’Ocse e la Commissione europea continueranno a lavorare insieme e da vicino per esplorare come la ‘long-term care’ possa riuscire sempre meglio a proteggere la salute e la dignità delle persone più anziane e deboli, e in particolare a offrire loro un servizio sanitario di alta qualità, che promuova benessere e invecchiamento attivo”.
Lavorare per sostenere l'autonomia residua delle persone e offrire loro un'assistenza di qualità è l'impegno giornaliero dei colleghi che lavorano nelle RSA: come abbiamo già segnalato nella precedente newsletter, vista la particolare fragilità di talune situazioni è organizzata in data 4 luglio ore 17 presso la sede del Collegio (Via Stellone 5) una riunione per discutere con i colleghi che operano in  tali strutture le azioni da intraprendere a garanzia del servizio reso alla cittadinanza e nel contempo  a tutela degli infermieri che vi operano.
Vi invitiamo pertanto a "passare parola" affinché la maggior parte dei colleghi sia informata di questa opportunità.
Proseguiamo segnalando alla vostra attenzione Nuova App del Ministero della salute in collaborazione con il telefono verde dell'Istituto superiore di sanità 800 55 40 88.
L’applicazione fornisce la percezione di quanto si fuma e della dipendenza dal fumo. Il fumatore può infatti sperimentare la riduzione del consumo giornaliero di sigarette del 20 per cento rispetto a quello abituale e se lo desidera può facilmente entrare in contatto con il numero verde dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’ISS per un aiuto a smettere o per trovare il centro antifumo più vicino.

 
La tragedia della vecchiaia non è di essere già vecchi, ma di essere ancora giovani.
Oscar Wilde

NewsLetter n.25 del 25/06/2013
169
Cari colleghi,
è di questi giorni la pubblicazione della DGR n.7 – 5838 recante "Disposizioni alle Aziende sanitarie sul contenimento dei costi delle risorse umane". In essa viene attuato il blocco totale del turn-over del personale dipendente, fatte salve eventuali autorizzazioni in deroga che potranno essere concesse con determina della Direzione Sanità su richiesta delle singole Aziende che documentino inderogabili esigenze assistenziali ed attestino, altresì, il rispetto dei tetti di spesa assegnati (vedi allegato).
E’ evidente la nostra preoccupazione (espressa, peraltro, sulle pagine della Stampa il 7 giugno scorso -) sia verso il cittadino, sia verso i cittadini, entrambi quotidianamente  a contatto con un sistema sanitario spesso incomprensibile che invia messaggi tra di loro incoerenti;  a titolo di esempio,   da una parte concorsi per 10 posti a cui partecipano 5600 infermieri, dall’altra il blocco del turn-over. Ancora …   messaggi forti e chiari della volontà di riorganizzazione del territorio e di utilizzo delle risorse umane in questo campo a cui poi non fanno seguito azioni in quella direzione.
Da ciò si sostanzia il bisogno di capire il “disegno”…  Crediamo non sia  più possibile chiedere  alla persone di partecipare trattandole da sudditi inerti ...  né ai professionisti  di lavorare per "compiti agli stessi attribuiti",  chiediamo di esercitare la nostra responsabilità nel contribuire  al cambiamento necessario nel rispetto dei diritti dei cittadini .
Proseguiamo con darvi la comunicazione in merito alla pubblicazione sulla G.U., supplemento ordinario n. 201/L, del 10/11/2012 la Legge 8 Novembre 2012 n. 189. Con la sua pubblicazione il cosiddetto Decreto Balduzzi, modificato ed integrato da Camera e Senato entra ufficialmente in vigore.
In particolare, ci soffermiamo su un estratto dell'articolo 7 comma 11:
Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un'attività' sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, dispone garanzie sanitarie mediante l'obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l'impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.
In particolare, le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6.
Il decreto ministeriale contiene, inoltre, linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori medesimi.  Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione, rivolti ai cittadini interessati, sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni; nei prossimi giorni verranno pubblicati gli enti formatori accreditati sulla piattaforma ECM della nostra regione https://www.ecmpiemonte.it/SpTheme_2/index2.htm?m_cAction=query
I cittadini ,  se lo desiderano,  potranno rinnovare la loro certificazione (che dura un anno) con un momento di formazione di più breve durata.
Per quanto concerne l’infermiere si sancisce che  dovrà essere in possesso di corso BLSD la cui validità di certificazione è definita dall’ente erogatore (es. IRC e AHA prevedono 2 anni per la durata della certificazione.
Un debito formativo che, per ogni infermiere, è ancorato indissolubilmente:
 
  • all'obbligo alla competenza insito nel profilo professionale. Tale obbligo è stato  ribadito già nel 2004  in una   sentenza della Suprema Corte. "I professionisti sanitari, sono tutti portatori di una posizione di garanzia, espressione dell’obbligo di solidarietà costituzionalmente imposto dagli artt. 2 e 32 della Costituzione nei confronti dei pazienti, la cui salute essi devono tutelare contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità". (Cass. Sez. IV, 1 Dic. 2004).
  • ai principi e ai  dettati etico deontologici della professione: Art 3 Codice deontologico: L’infermiere, in caso di emergenza, è tenuto a prestare soccorso e ad attivarsi tempestivamente per garantire  l’assistenza necessaria.
 
 
L’opera umana più bella
è di essere utile al prossimo.
Sofocle
NewsLetter n.23 del 11/06/2013
199
Cari colleghi,
A Torino, in zona Gerbido, dal 2010 ha preso il via la costruzione di uno dei più grandi impianti per combustione di rifiuti solidi urbani e assimilabili presenti in Europa. E’ ora imminente la sua entrata in funzione a regime.
Nella Valutazione di Impatto Ambientale è previsto che sia definito un “Piano di sorveglianza sanitaria e di conoscenza della variazione dello stato di salute della popolazione residente”. Vista la complessità e rilevanza di tale prescrizione è stato coinvolto un team di istituzioni pubbliche riunite in un Gruppo di Lavoro composto da ASL TO3, ASL TO1 Arpa Piemonte, e Istituto Superiore di Sanità, coordinato dalla Dr.ssa Antonella Bena del Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 di Collegno-Pinerolo.
A questo gruppo partecipano anche i nostri  colleghi del Poliambulatorio di Grugliasco - Distretto di Collegno - diretto dalla Dr.ssa Paola Fasano -, della SC Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, dalla Dirigente Infermieristica Territoriale e dalla Dirigente Infermieristica Dipartimento di Prevenzione della S.C. SITR,  da Specializzandi in Malattie dell'Apparato Respiratorio, Tutor e Studenti del Master per “ Infermiere di Famiglia e Comunità”  dell’Università degli Studi di Torino – sede S. Luigi di Orbassano. Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’allegato che i colleghi ci hanno trasmesso.

Restando sempre a livello locale vi informiamo che ieri, 17 giugno si è tenuta , nella sede del PD,  la  Conferenza Stampa  che ha visto la presentazione, da parte del consigliere Regionale Dr. Boeti   in presenza della Presidente della Federazione e di alcuni componenti del Consiglio Direttivo IPASVI di Torino, di una proposta di legge,   dal titolo "Norme per favorire la staffetta generazionale nella professione infermieristica", atta a contrastare la disoccupazione giovanile e favorire l’ingresso di forza lavoro giovane versus l’”uscita morbida” dal lavoro per gli infermieri, cosiddetti “senior”.

Vi informiamo che sono giunte al Collegio segnalazioni anonime relative a  situazioni lavorative di sfruttamento del lavoro degli infermieri, situazioni che sembrano compromettere il decoro professionale.
Vi ricordiamo che non possiamo intraprendere azioni nel caso le segnalazioni non siano circostanziate e documentate.
Vi invitiamo ad adempiere all’art. 51 del Codice deontologico che recita: “L’infermiere segnala al proprio Collegio professionale le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure e dell’assistenza o il decoro dell’esercizio professionale”.
SOLO con testimonianze documentate possiamo intervenire attraverso il nostro servizio legale così come già fatto in numerose occasioni.


Inoltre, vista la particolare fragilità di talune situazioni stiamo riorganizzando una riunione per discutere con i colleghi che operano presso le RSA le azioni da intraprendere a garanzia del servizio reso alla cittadinanza e nel contempo  a tutela degli infermieri che vi operano.
Auspichiamo, a differenza di quanto è avvenuto nell'aprile del 2012,  un'ampia partecipazione a tale incontro.
Vi invitiamo pertanto a "passare parola" affinché la maggior parte dei colleghi sia informata di questa opportunità.
 

Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità;
un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.
Winston Churchill



 
NewsLetter n.24 del 18/06/2013
13


Cari Colleghi,

considerato che, in questo ultimo periodo,  sono pervenute al Collegio numerose richieste di chiarimenti in merito alla possibilità di ottenere una aspettativa per aprire un’attività produttiva in proprio, di seguito viene proposta una disanima delle aperture in tal senso ad oggi offerte dalla legislazione vigente.
“Da sempre ai dipendenti pubblici é stata  interdetta la possibilità di svolgere una seconda attività retribuita, anche in regime di aspettativa non retribuita, salvo nei casi previsti dalla legge e cioè dai commi 56/59 dell'art. 1 della legge 662/1996 (tempo parziale) e dall'art. 53 del decreto legislativo 165/2001.
Solo nel 2010 l'art. 18 della legge 183 (il cosiddetto collegato al lavoro) ha aperto nuovi e interessanti spiragli.
Bisogna però innanzitutto dire che la legge prevede la “possibilità” e non il “diritto” per il dipendente pubblico di essere collocato in aspettativa, senza assegni e senza decorrenza della anzianità di servizio, per un periodo massimo di dodici mesi per avviare attività professionali e imprenditoriali.
Questo significa che la richiesta di aspettativa dovrà essere correttamente motivata e, se necessario, documentata, al fine di ottenere il nulla osta.
Parimenti però la risposta della Amministrazione, nel caso in cui ritenesse di negare l'aspettativa, dovrà essere correttamente motivata essendo annullabile  un diniego non motivato o con difetto di  motivazione.
Va notato che la legge, prevedendo un periodo massimo di dodici mesi di aspettativa, si mantiene nel solco di quanto previsto dai contratti di lavoro dei dipendenti pubblici che, generalmente, prevedono la possibilità di fruire di un periodo di aspettativa massimo di 12 mesi ogni tre anni di servizio.
Pertanto, a normativa costante, appare possibile richiedere più volte, nel corso della vita lavorativa una aspettativa per avviare una attività professionale o imprenditoriale, fatto salvo il trascorrere dei tre anni almeno tra una volta e l'altra.
Nulla sembra altresì vietare che la richiesta di aspettativa sia inferiore ai dodici mesi e che sia frazionabile.
Nei rapporti di lavoro dipendente di diritto privato non esistono norme che impediscano al dipendente di richiedere una aspettativa non retribuita per avviare una attività in proprio, essendo del tutto a discrezione del datore di lavoro concederla o meno, deve però intendersi che il dipendente che richiede una aspettativa al proprio datore di lavoro privato, una volta ottenutola, deve continuare a rispettate il cosiddetto “obbligo di fedeltà” sancito dall'art. 2105 del Codice Civile, il quale così dispone: ”Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.”
Per fare un esempio: se si lavora in una casa di riposo e si richiede una aspettativa per avviare una analoga attività nello stesso bacino di utenza, si rischia di essere licenziati per violazione dell'art. 2105”.
Nel ringraziare il Dr. Claudio Mellana per questo prezioso contributo, vi salutiamo caramente e rinnoviamo l’appuntamento al prossimo martedì.
 

"Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo
o assumersi la responsabilità di cambiarle"
Denis Waitley



 
NewsLetter n.22 del 04/06/2013
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Carissimi colleghi,
apriamo questa news informandovi della recente elezione del nuovo Consiglio Direttivo dell'Associazione Nazionale CIVES Onlus.
Qui di seguito i nominativi dei colleghi eletti:
Presidente Michele Fortuna, Vicepresidente Guido Amato, Direttore G. Nazionale Rosaria Capotosto, Segretario Nazionale Giuseppe Occhipinti, Tesoriere Nazionale Claudio Quarta, Consiglieri Nazionali Elvira Granata e Francesco Barbero.
A tutti i colleghi, ma in particolare proprio a Francesco Barbero, Presidente del nostro nucleo provinciale e neo eletto al nazionale, vanno i più cari e sinceri auguri di Buon Lavoro da parte di tutto il nostro Consiglio Direttivo. Auguri Francesco!
Proseguiamo informandovi della conversione in legge del Decreto Balduzzi che al primo articolo stabilisce che dal 1 aprile 2014 gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dovranno essere chiusi garantendo così la dimissione di tutte le persone internate (per le quali l’autorità giudiziaria escluda la sussistenza della pericolosità sociale). La nuova legge puntualizza gli impegni delle Regioni e delle Asl:  obbligo di presa in carico (dei malati) all'interno di progetti terapeutico-riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale, nonché a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario (come prevedono sentenze della Corte Costituzionale).
Sempre la nuova legge stabilisce che il Governo, entro sei mesi, dovrà riferire in Parlamento sui programmi regionali per superare gli Opg. In particolare si dovrà verificare “il grado di effettiva presa in carico dei malati da parte de Asl/Dipartimenti Salute Mentale) e del conseguente avvio dei programmi di cura e di reinserimento sociale”.
La battaglia per la chiusura degli OPG, sostengono gli esperti, sarà difficile soprattutto a causa del contenuto, riferito alla materia, degli art. 88 e 89 del nostro Codice Penale.  L’art. 88 "Vizio totale di mente" recita: "Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità d’intendere o di volere" e l’art. 89 "vizio parziale di mente" che recita “Chi nel momento in cui ha commesso il fatto era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità d’intendere o di volere, risponde del reato commesso; ma la pena è diminuita”. E’ evidente l’associazione della malattia mentale all’incapacità di intendere e di volere e alla "pericolosità sociale" e il profilarsi quindi di un percorso "parallelo e speciale" per i malati di mente che commettono reati e sono socialmente pericolosi, quasi a confermare che gli Opg non possano essere aboliti.
Proprio sul tema della Assistenza Penitenziaria, dal 2008 di competenza a tutti gli effetti del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi sanitari regionali, vi informiamo dell’istituzione del Master Universitario di primo livello in “Assistenza Infermieristica Penitenziaria”, per il prossimo anno accademico 2013-2014, sul nostro territorio. In allegato la locandina del master e un documento che motiva le ragioni della scelta, a cura dei coordinatori didattici.

Un caro saluto da parte di tutto il consiglio Direttivo
 
 
 
I bambini sono innocenti e amano la giustizia,
mentre la maggior parte degli adulti è malvagia e preferisce la misericordia
Gilbert Keith Chesterton

 


 
NewsLetter n.21 del 28/05/2013
11

Cari colleghi,
proseguono le attività di tutela a carico dei colleghi iscritti al nostro Collegio infatti, in collaborazione con le autorità competenti,  sono state avviate indagini al fine di impedire lo "svilimento" di infermieri i sia per le modalità con le quali sono cooptati sia per il riconoscimento economico delle prestazioni professionali dagli stessi erogate.  Uno svilimento che è esercitato da diversi soggetti , tra i quali anche colleghi, che stanno approfittando di un mercato del lavoro non ricettivo.  
Vi invitiamo a non aver  timore di segnalare situazioni che possono mettere a repentaglio il rispetto del dettame deontologico, la segnalazione è un dovere è ha l'obiettivo di prevenire situazioni,  che nel tempo possono determinare problemi di rilievo sia per il cittadino sia per l'infermiere, o di affrontarle. Martedì, un nostro componente sarà in Tribunale per testimoniare in merito a segnalazioni pervenute in Collegio … solo così possiamo crescere e ottenere il meritato rispetto dai cittadini e dagli altri professionisti.
Vi ricordiamo,  proprio nell’ottica della vostra tutela e di quella del cittadino,   di verificare la vostra posizione nei confronti dell’iscrizione (obbligatoria) al Collegio; anche su questo fronte si stanno registrando ispezioni, da parte degli organi competenti; vi ricordiamo che la mancata iscrizione o re iscrizione all’albo è  sanzionabile secondo l’art. 348 del Codice penale.
Stiamo inoltre procedendo, come coordinamento dei Collegi IPASVI Regione Piemonte con le consultazioni per individuare, in ragione della criticità evidenziate sia nell'assorbimento dei nuovi colleghi in ambito lavorativo - dati che emergono anche dal sondaggio effettuato - sia relative  alle condizioni organizzative - criticità riportate dai colleghi -  le posizioni più idonee da adottare.
Questa news vuole essere un forte richiamo all’unione … d’intenti e di sforzi, dobbiamo individuare insieme i problemi che abbiamo il dovere di affrontare affrontare con intelligenza, creatività, impegno e con coraggio.
Vi salutiamo con affetto!
 

Il coraggio del vivere è spesso
uno spettacolo meno grandioso
del coraggio del momento estremo,
ma resta pur sempre una miscela
magnifica di trionfo e di tragedia
John F. Kennedy



 
NewsLetter n.20 del 21/05/2013
85


Cari Colleghi,
anticipiamo la news di questa settimana per condividere alcune riflessioni con voi.
Ieri, 12 maggio, ricorreva la Giornata Internazionale dell’Infermiere, in memoria della nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. Una ricorrenza per tutti  noi importante in quanto ricorda sia le conquiste sociali e  politiche  degli  infermieri, sia   gli impegni e le strade che devono ancora essere intraprese dalla professione,  a tutela  dello sviluppo della stessa e dei professionisti che la rappresentano,  così come  del perseguimento degli obiettivi di salute  e di sviluppo delle comunità. 
Come afferma la lettera di presentazione della giornata pubblicata dall'ICN (International Council of Nurses)  l'infermieristica è "la più grande professione di assistenza sanitaria in tutto il mondo, non c'è dubbio che gli infermieri sono fondamentali per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio ... gli infermieri sono educati a comprendere la natura complessa di mantenimento della salute e del benessere, l'impatto psicosociale e i fattori socio economici ..."
Obiettivi di sviluppo -  che vedono la salute quale fondamento essenziale -   che oggi, più che mai, sono da perseguire ribadendone  in prima istanza il carattere di essenzialità che rivestono per l'umanità.   Ed è proprio con questo spirito che abbiamo scelto di non  organizzare per il 12 maggio un momento di festa in quanto ci sembrava, in questo momento, difficile sostenerlo da un punto di vista razionale ed emotivo. Abbiamo pertanto semplicemente deciso di diffondere i manifesti che, attraverso lo slogan scelto dalla Federazione Nazionale Ipasvi "La salute è un diritto di civiltà. Tutelarla è un impegno degli infermieri"  rilanciano e diffondono  il decisivo ruolo affidato alla professione infermieristica in un contesto di grave difficoltà per il Paese.
Se, usando le parole di Florence Nightingale, "l’assistenza è un'arte; e se deve essere realizzata come un’arte (…) non si ha a che fare con una tela o con un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio" è necessario allora tutelare quest'arte  attraverso la tutela della persona - di quel corpo umano che riceverà assistenza ma, contemporaneamente, di quel professionista che quotidianamente la eroga (aspetti peraltro tra loro strettamente inter - dipendenti).
Se l'impegno di tutti noi,  infermieri italiani,  sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie è da tempo evidente,  ne è testimonianza il riconoscimento che sempre più riscontriamo sia da parte del singolo cittadino sia da parte di associazioni. La decisione assunta in seno al Consiglio, vuole manifestare il proprio impegno nel porre attenzione - anche esprimendo vicinanza - ai colleghi che non riescono a collocarsi nel mondo del lavoro e a quelli che, al contrario, pur essendo impiegati, vengono “sfruttati” da “soggetti” sui quali il Collegio sta da tempo,  insieme agli organi competenti,  vigilando e prendendo posizione.
Una tutela, intesa come presa in carico  della persona che richiede capacità di dialogo e di confronto con carattere di continuità e sistematicità,  con determinazione e con trasparenza, con visibilità e dialettica, e tanto altro ancora ... aspetti che richiedono una forza che nasce solo da  un'azione congiunta tra tutti noi.
Se la festa è un evento gioioso conviviale o, quantomeno, da condividere con gli altri, noi vogliamo che da questa "festa non festeggiata"  si sviluppino sempre più linee condivise di riflessione e azione affinché l'esercizio professionale sia una sempre maggiore tutela  dei  diritti dei cittadini … anche attraverso la tutela dei diritti degli infermieri .
Noi ci siamo, e ci siamo tutti i giorni per tutelare i diritti degli infermieri nell'ottica di offrire il miglior servizio alla comunità.
Grazie
 
Un dolore condiviso è un dolore dimezzato.
Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata.
(Proverbio svedese)




 
NewsLetter n.19 del 13/05/2013
181

Cari colleghi,
è di questi giorni la pubblicazione del "Rapporto Osservasalute 2012" dell’Università Cattolica di Roma, da cui emergono dati "paradossali".
Da una parte, infatti, si registra un aumento del numero degli italiani in sovrappeso e obesi,  un incremento del consumo di alcol fuori dai pasti -  riconducibile a quel fenomeno del binge drinking tra i giovani (in età sempre più precoci) e i tagli al finanziamento del Servizio sanitario, che rischiano di mettere a repentaglio il sistema di tutela della salute; dall’altra parte, invece, aumenta ancora la speranza di vita e diminuisce la mortalità sia per le patologie cardiovascolari, sia per i tumori.
Nella Sintesi e Conclusioni  di questo Decimo Rapporto Osservasalute troviamo evidenziate,  per la nostra realtà regionale, luci e ombre: riguardo alla dimensione legata all’efficienza,  il Piemonte non fa parte,  insieme alla Liguria, il Lazio, e alle Marche,   del novero delle Regioni virtuose ma, per contro, è tra le regioni eccellenti in termini di efficacia.   Rispetto al livello di soddisfazione ed accessibilità al sistema si posiziona ad un livello medio - basso.  http://www.osservasalute.it/index.php/rapporto/argomenti/2012/12
 
Sempre di questi giorni la monografia Personale delle Asl e degli Istituti di cura pubblici - Anno 2010, curata dall’Ufficio di direzione statistica del ministero della Salute, che presenta i dati del personale dipendente delle Aziende sanitarie locali, di quelle ospedaliere e delle Aziende ospedaliere integrate con l’Università. Alla fine del 2010 erano 263.803 gli infermieri dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale. Tra questi si conferma, anche nel 2010, la tendenza a una sempre maggiore presenza di personale femminile, che è ormai arrivata al 63,8% del totale (412.125 donne; +1,1% rispetto all’anno precedente), quasi il doppio degli uomini (36,2%), che invece diminuiscono dell’1,8% rispetto al 2009 (fermandosi a 234.111 unità).
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1952_allegato.pdf

Concludiamo ricordandovi il VII Congresso nazionale del CIVES  che si terrà a JESOLO (VE) 24 - 25 MAGGIO. http://www.ipasvi.torino.it/Cives/tabid/835/Default.aspx
Vi ricordiamo inoltre che sono aperte le iscrizioni, gratuite per gli iscritti al nucleo provinciale di Torino,  al Corso “La risposta in infermieristica civile, tra il disastro e la cooperazione”. La locandina e la relativa scheda di iscrizioni sono scaricabili sul nostro sito alla pagina http://www.ipasvi.torino.it/CorsiIpasviTorino2013/tabid/869/Default.aspx

Cari saluti e buona settimana.
Il consiglio direttivo
 

Hanno detto che le cifre governano il mondo.
Può darsi.
Ma sono certo che le cifre ci mostrano
se è governato bene o male
Wolfgang Goethe
NewsLetter n.18 del 08/05/2013
179

Cari colleghi,

la news di oggi vuole sensibilizzare soprattutto chi di voi opera in strutture residenziali per anziani.

Non è infrequente, infatti, che in esse viga la pronta disponibilità notturna per l’infermiere, foriera di problematiche sia a carattere interpretativo che legale. Problematiche che oggi vedono implicati alcuni colleghi anche sotto l'aspetto penale.

Proprio per cercare di fare luce su questo delicato aspetto abbiamo chiesto un parere al nostro consulente, Dr. Claudio Mellana, che riportiamo qui di seguito:

“Come è noto le attuali disposizioni regionali in materia non prevedono nelle strutture residenziali per anziani  l'obbligo di avere in servizio un infermiere anche nel turno di notte.

Il servizio infermieristico notturno viene così garantito, in molte strutture, attraverso l'utilizzo dell'istituto della pronta disponibilità o reperibilità.

Cosa comporta questa situazione per l'infermiere che viene inserito nei turni di pronta disponibilità?

Intanto la pronta disponibilità deve essere disposta dalla struttura nella quale si lavora attraverso l'elaborazione di un turno, mensile o trimestrale, così come si fa per i turni.

Deve cioè essere un ordine di servizio al quale chi è di turno ha l'obbligo di attenersi.

Ne discende che l'infermiere inserito nei turni di pronta disponibilità deve essere retribuito per il disagio che questo impegno comporta e ovviamente secondo quanto previsto dal contratto applicato nell'impresa di cui è dipendente.

Senza questi due requisiti non si può pertanto parlare di pronta disponibilità e quindi delle responsabilità a questo connesse.

Deve poi anche essere ben definita la modalità attraverso la quale chi è di turno deve rendersi facilmente e sicuramente rintracciabile.

Ovviamente, oggi, il telefono cellulare è il mezzo più razionale che permette all'infermiere di non dover rimanere in casa in attesa della eventuale chiamata.

In presenza dei suddetti requisiti la pronta disponibilità comporta anche una serie di responsabilità per l'infermiere.

La prima è che durante il turno si deve essere disponibili a rientrare in servizio nel più breve tempo possibile. Normalmente infatti i contratti di lavoro non indicano il tempo massimo che deve intercorrere tra la chiamata e l'arrivo in struttura e in assenza di precise indicazioni ci si deve regolare come segue: avendo comunicato al  datore di lavoro la propria residenza, senza riceverne obiezioni,  si deve interpretare che  il tempo di risposta alla chiamata di pronta disponibilità è quello mediamente necessario per giungere dalla propria residenza al luogo di lavoro.

Se ci si allontana dalla propria residenza si dovrà fare attenzione che questo fatto non comporti una dilatazione eccessiva del tempo che si dovrà impiegare per rispondere alla chiamata.

Il rientro in servizio durante il servizio di pronta disponibilità è orario straordinario e come tale va considerato, sia in caso di recupero che di pagamento.

Certamente ci saranno dei casi risolvibili telefonicamente ma si declinano di seguito  alcune considerazioni in proposito:

 Può non essere necessario recarsi sul luogo di lavoro quando la chiamata in pronta disponibilità riguardi questioni organizzative o tecniche che non abbiano una ricaduta diretta sui ricoverati (reperimento medicinali, materiali di consumo, sostituzione personale, ecc.);

 Deve ritenersi invece indispensabile l'accertamento diretto delle condizioni di un paziente riferito in difficoltà anche quando le cose riferite inducano a disporre l'immediata chiamata del   118. Sarà infatti  indispensabile la collaborazione tra professionisti (quelli del 118) e l'infermiere reperibile, in particolare per la storia clinica del paziente per il quale si è chiesto l'intervento.

 Si deve escludere in modo assoluto di disporre la somministrazione o la sospensione di farmaci per via telefonica.

 Sarà importante annotare in apposito registro e nella cartella infermieristica dei pazienti l'ora di chiamata, l'argomento, l'ora di arrivo nella struttura e i provvedimenti assunti.

Tutto quanto sopra deve ritenersi  a miglior tutela sia del professionista sia dei pazienti”.

Il presente parere non vuole essere esaustivo sull’argomento, Vi invitiamo pertanto a “segnalare”, anche a noi, situazioni anomale, in modo tale da poterle  analizzare e trattare anticipatamente.

Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
Thomas Fuller, Gnomologia, 1732

NewsLetter n.17 del 01/05/2013

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10

Carissimi colleghi,
nella scorsa news ci eravamo lasciati con la notizia dell’approvazione da parte della Giunta Regionale di una delibera trattante il tema della ricollocazione e mobilità aziendale ed interaziendale del personale del comparto del SSN.
Così come promesso abbiamo recuperato informazioni e, in attesa di poter leggere la delibera regionale, vi inviamo il documento relativo all'intesa volta a regolamentare, così come prevede il Contratto collettivo nazionale di lavoro, la mobilità del personale in caso di ristrutturazione regionale o sovraziendale delle Aziende sanitarie regionali con accorpamento di strutture.   L'accordo,  che diventa esecutivo nel momento in cui la Regione lo inserisce in una sua Deliberazione di Giunta regionale (D.G.R.),  è riprodotto in allegato (allegato 1).
Il documento d'intesa,  sottoscritto  il 15 marzo scorso dall'Assessorato regionale alla Sanità e dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, FSI e NURSING UP, lo trovate in allegato  (allegato 2).
 
Un caro saluto
 
 
Le tre regole di lavoro:
1. esci dalla confusione, trova semplicità
2. dalla discordia, trova armonia
3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole
Albert Einstein




 
NewsLetter n.16 del 24/04/2013
9

Cari colleghi,

nella news di oggi diffondiamo i dati aggiornati dal 4° Rapporto pubblicato dal Ministero della Salute ( http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1940_allegato.pdf ) sul finire dello scorso marzo, inerenti le segnalazioni di eventi sentinella che hanno coinvolto i pazienti tra settembre 2005 e la fine del 2011. Questi dati sono stati già oggetto della news della Federazione ma, data la loro importanza,  riteniamo utili ripresentarli in quanto per “evento sentinella” si intende «un evento avverso, particolarmente grave, potenzialmente evitabile, che può comportare morte o grave danno al paziente e che determina una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario». Il verificarsi di un solo caso, precisa il ministero, è «condizione sufficiente per dare luogo a un’indagine conoscitiva diretta ad accertare se vi abbiano contribuito fattori eliminabili o riducibili e per attuare le adeguate misure correttive da parte dell’organizzazione» della struttura in cui l’evento è accaduto.

Sulle 1.723 segnalazioni effettuate dalle strutture del Servizio sanitario nazionale ... l’evento più segnalato nell'ultimo periodo è la “morte o grave danno per caduta del paziente”, con 321 segnalazioni (pari al 22.26% del totale). L’esito più frequente dell’evento segnalato è stato la morte del paziente: 530 casi, pari al 36,8% del totale, il luogo dell'evento più frequentemente  indicato è il  reparto di degenza: 554, cioè il 38,4% del totale.

I fattori più frequentemente indicati (754) sono stati quelli raccolti sotto la voce “Cause e fattori legati alle tecnologie sanitarie, farmaci, linee-guida e barriere”, seguiti da “Cause e fattori legati alla comunicazione” (544), “Cause e fattori umani” (448) e “Cause e fattori ambientali” (250). Il totale supera il numero delle segnalazioni poiché, per ogni evento, i fattori determinanti possono essere più di uno.

Il Rapporto, evidenzia  «l’estrema criticità di una comunicazione interpersonale che risulta spesso inefficace sia tra gli operatori che tra operatori e pazienti» e raccomanda l'adozione di iniziative per migliorare i «processi di comunicazione per la sicurezza e la qualità delle cure». (sono presenti  sul  portale del Ministero le Linee guida per la comunicazione e gestione dell’evento avverso e 14 raccomandazioni elaborate sulla base delle criticità emerse e delle migliori esperienze nazionali e internazionali).

Altra criticità emersa è, «nonostante i buoni risultati raggiunti», la sottosegnalazione degli eventi, «evidenziando che le motivazioni culturali e organizzative alla base del fenomeno sono ancora forti e diffuse». 

Un altro documento che vogliamo portare alla vostra attenzione e l'" AGENDA POSSIBILE"  Relazione del Gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea istituito il 30 marzo 2013 dal Presidente della Repubblica e composto da  F. Bubbico, G.Giorgetti, E.Giovannini, E.Moavero Milanesi, G. Pitruzzella e S. Rossi   dove nel sottocapitolo " Investire in istruzione per migliorare la salute e ridurre i costi del sistema sanitario" viene sottolineata la necessità di avviare " ...  iniziative di prevenzione quali, ad esempio:

- Il potenziamento delle iniziative finalizzate ad insegnare stili di vita salutari nelle scuole e nelle università, promuovendo, sul modello americano, l’eliminazione dai distributori automatici collocati nelle scuole di cibo e bevande ad alto contenuto calorico...

 

Siamo, come vedete, in ritardo con questa news, un ritardo che ci ha portato a raccogliere una  notizia dell'ultima ora, notizia che approfondiremo e sulla quale, nella prossima news, vi informeremo nel dettaglio. La Giunta regionale, tenutasi ieri mattina,  ha approvato un’importante delibera che:

·         - interviene sulla disciplina per la ricollocazione e per la mobilità aziendale ed interaziendale del personale del comparto del servizio sanitario, così come definita nell’accordo siglato il 15 marzo scorso con le organizzazioni sindacali, che definisce i principi e le regole che dovranno essere seguiti su tutto il territorio piemontese per una corretta gestione di tali processi.

·          - è stato dato parere positivo al piano di attività del 2013 per la Rete Oncologica 

Un caro saluto dal Consiglio Direttivo, a presto

 

La rovina non sta nell'errore che commetti,

ma nella scusa con cui cerchi di nasconderlo.

Massimo Gramellini, L'ultima riga delle favole, 2010

 

 

NewsLetter n.15 del 17/04/2013
212

Carissimi colleghi,

 

la news di questa settimana vuole rispondere, come spesso accade, a frequenti e numerosi quesiti giunti alla nostra attenzione. Il tema è la formazione; nello specifico, abbiamo chiesto al nostro consulente, Dott. Claudio Mellana, di esporci sinteticamente quanto contenuto nei CCNL vigenti sulla materia.

“Nel contratto nazionale di lavoro della sanità pubblica la materia della formazione e dell'aggiornamento professionale (ECM) è ampiamente trattata.

Sono tutt'ora vigenti a tale proposito gli artt. 29 del contratto 1998/2001, 22 e 23 del contratto integrativo 1998/2001 e 20 del contratto 2002/2005.

Apparentemente il contratto obbliga le Aziende sanitarie a garantire, a spese del bilancio, l'acquisizione dei crediti formativi posti a carico degli operatori sanitari dalla normativa vigente, nella realtà invece ciò può anche non avvenire. In questo ultimo caso però non é possibile applicare sanzioni al dipendente.

L'unica sanzione applicabile ad un dipendente è quella di penalizzarlo nella carriera e può essere applicata solo quando questo dipendente si sia sottratto volontariamente, e senza motivo plausibile, dal partecipare a corsi di formazione obbligatoria.

Infatti la formazione, nelle Aziende sanitarie pubbliche, può essere di due tipi:

quella obbligatoria, che organizza, gratuitamente sotto ogni aspetto, l'Azienda e alla quale è obbligatorio partecipare, naturalmente in orario di servizio;

quella facoltativa, ovvero scelta dal dipendente, che si svolge fuori orario di lavoro o con l'utilizzo con gli otto giorni di permesso previsti anche per questo motivo dal contratto per i soli dipendenti a tempo indeterminato.

In alcuni casi, qualora l'Azienda ritenga la proposta di aggiornamento facoltativo, a carattere esclusivamente formativo, in linea con i programmi di formazione del proprio personale e naturalmente connesso con l'attività di servizio, si può richiedere, preventivamente, un concorso alle spese, sempre che siano stati accantonati fondi di bilancio per una tale eventualità.

Diversa è la situazione degli infermieri che lavorano nelle strutture private.

Nelle case di cura private (contratti ARIS e AIOP) sino all'8% del personale delle categorie C e D, quindi non solo sanitario, può usufruire di permessi per l'aggiornamento ma non si dice di quante ore all'anno, lasciando alla debole contrattazione decentrata di definirlo.

I contratti dei lavoratori delle cooperative prevedono anch'essi che l'8% di tutto il personale abbia la possibilità di fruire sino a 100 ore all'anno per l'aggiornamento e la formazione, ma anche qui tutto è demandato alla contrattazione sindacale aziendale. delle residenze sanitarie, dei poliambulatori non pongono in capo di datori di lavoro nessun obbligo di far acquisire ai propri dipendenti i crediti formativi a loro spese e in orario di servizio”.

Proseguiamo informando le madri lavoratrici di quanto contenuto  nella Circolare 28 marzo 2013, n. 48 con la quale l'Inps illustra le novità previste dalla riforma del mercato del lavoro (articolo 4, comma 24, lettera b), Legge 28 giugno 2012, n. 92) in merito alla corresponsione di voucher (con un importo pari a 300 euro) per l'acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati. Il contributo è erogato per un periodo massimo di sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia dello stesso da parte della lavoratrice. Il contributo per la fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati verrà erogato attraverso pagamento diretto alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di 300 euro mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. Diversamente il contributo concesso per pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema di buoni lavoro ex art. 72 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 e successive modifiche ed integrazioni. L’Istituto pertanto erogherà 300 euro in voucher, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. Le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in misura riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa. Le lavoratrici iscritte alla gestione separata possono usufruire del contributo per un periodo massimo di tre mesi.

 

Nel salutarvi caramente, vi diamo appuntamento per il prossimo martedì!

 

 

La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza.

Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso,

devono godere della stessa protezione sociale.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 25), 1948

NewsLetter n.14 del 09/04/2013
8

Cari colleghi,

In questa news la nostra attenzione è rivolta all’attività di Triage.

E’ di questi giorni, infatti, la pubblicazione da parte del Ministero della Salute della raccomandazione n.15 (allegato n.1) in cui viene evidenziato come "Il triage, secondo quanto riportato nell'Atto di Intesa Stato Regioni del 17/5/96 è il primo momento di accoglienza e valutazione di pazienti in base a criteri definiti che consentano di stabilire la priorità di intervento. I pazienti a cui è stato assegnato, da parte del personale addetto all’attività di triage, un codice di priorità di accesso sottostimato rispetto alla condizione clinica e al rischio evolutivo, possono andare incontro a morte o subire un danno severo a causa del mancato o ritardato intervento medico ovvero dell’invio del paziente ad un percorso diagnostico-terapeutico inappropriato”. La Raccomandazione vuole incoraggiare l'adozione di appropriate misure organizzative, formative e assistenziali per prevenire l'insorgenza di eventi avversi o minimizzare gli effetti conseguenti a una non corretta identificazione del grado di criticità e complessità dell’evento segnalato alla Centrale Operativa 118 e ad una non corretta attribuzione del codice triage da parte dall’équipe di soccorso 118 e/o in Pronto Soccorso".

Sempre sul medesimo tema, alleghiamo (allegato n.2) le nuove linee di indirizzo che sono state messe a punto dal Coordinamento nazionale triage. Codici di priorità su cinque livelli (emergenza, urgenza, urgenza differibile, urgenza minore, non urgenza) e centralità del ruolo dell’infermiere; sono questi i punti di forza delle nuove Linee Guida sul triage ospedaliero che dovranno essere vagliate dalla Conferenza Stato regioni.

Nei giorni del 2 e 3 aprile p.v. a Roma ci terrà un workshop, organizzato nell'ambito del progetto Mattone Internazionale, che vedrà coinvolti alcuni esperti dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) per un'analisi approfondita e un dibattito su alcuni temi relativi alla salute e ai sistemi sanitari in Europa. In particolare, verranno affrontati i seguenti temi: analisi della qualità dei servizi sanitari nei paesi membri,  le differenze riscontrate nella qualità dell'assistenza sanitaria - Cancro e malattie cardiovascolari ,  i  principali risultati ottenuti nelle "quality review" nazionali, l'economia della prevenzione - obesità e abuso di alcool, le politiche per l'assistenza ospedaliera e livelli di prezzo comparativi, il confronto tra i dati italiani di spesa ospedaliera e sanitaria e quelli di un insieme nutrito di Paesi, le recenti dinamiche della spesa sanitaria a livello internazionale).

Nella prossima news (del 9 aprile) saremo in grado di darvi un report sui contenuti emersi nel workshop.

Con l’occasione di salutarvi, auguriamo a Voi e alle Vostra famiglie una serena Pasqua.

 

Il dono della serenità è nascosto nel cuore di ciascuno di noi.

Paulo Coelho, Veronika decide di morire, 1998

 

 


ALLEGATO N.1
ALLEGATO N.2
NewsLetter n.13 del 26/03/2013
7

Cari colleghi,
intanto grazie per le numerose mail che avete inviato in risposta alla nostra ultima news.
Due di queste ci hanno particolarmente colpiti in quanto, per le tematiche sollevate, richiamano ad alcuni fondamenti della professione e alla relazione sia tra i professionisti, sia tra gli stessi e l'Ente che li rappresenta. Abbiamo scelto quindi di rispondere, attraverso quest'ultima,  a Francesca e a Pietro in quanto siamo certi che i contenuti che affronteremo per rispondere alle loro osservazioni possono essere d'interesse comune.
Francesca scrive: " ma i "professionisti" che lavorano dove lavoro io non sono in grado …”
DOVERE DI SEGNALAZIONE: L’art. 43 del nostro Codice Deontologico ci impegna a segnalare al Collegio ogni abuso o comportamento dei colleghi contrario alla deontologia. Ciò significa che non solo il cittadino ma anche e soprattutto NOI abbiamo il dovere di segnalare tutte le situazioni che a nostro avviso non rispondono agli standard di qualità dell’assistenza infermieristica. Il comportamento contrario alla deontologia, giusto per sgomberare il campo da malevole interpretazioni, non è solo quello contrario all’etica, secondo  un’accezione che colloca quest'ultima nel mondo dei principi  lontani dalla realtà. Al contrario, vedi ad esempio l’art. 9, "l’infermiere, nell’agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere", che richiama il livello minimo di espressione dell’atteggiamento prudenziale attraverso cui è possibile garantire il dovuto  livello e il tipo di assistenza alla  persona affidata alle cure infermieristiche! Questo per dire cosa? Per invitare Francesca, Pietro e tutti voi iscritti a "usare" il Collegio per migliorare l’assistenza erogata alle persone malate.

Pietro scrive "Mi piacerebbe potere parlare con voi per capire se il Collegio ha presente le vere preoccupazioni e insoddisfazioni dei suoi iscritti  o, come molti altri organi , si limita ad accertarsi che il pagamento annuale della tassa di iscrizione sia in ordine".
DOVERE E DIRITTO DI PARTECIPAZIONE:  Pietro … noi ci siamo! Noi condividiamo e affrontiamo i Vostri,  che poi sono i NOSTRI,  problemi …. ma abbiamo bisogno per approfondire e per sviluppare un'azione sinergica di unire le nostre forze con le vostre. Fino a quando le segnalazioni resteranno vaghe e anonime …. nascoste dietro a pseudonimi … di certo la nostra possibilità d'azione risulterà fortemente compromessa!
A proposito di azioni, Vi informiamo che il Collegio di Torino ha intrapreso una diffusa indagine conoscitiva in tutte le strutture ed ambulatori privati e/o convenzionati della nostra provincia, al fine di acquisire dati concreti sulle modalità di ingaggio delle risorse infermieristiche ivi presenti e sulla regolarità delle loro iscrizioni all’Albo.
Tale iniziativa  trova origine anche nelle molte segnalazioni pervenute a questo Organismo professionale da parte di iscritti e cittadini nelle quali, anche se in modo generico e talvolta reticente, si riferiscono episodi che potrebbero costituire l’esercizio abusivo o comunque illecito della professione infermieristica.
L’obiettivo di siffatte iniziative è quello di recuperare prestigio e decoro alla nostra professione, in un momento storico ed economico delicato, nel quale è più che mai necessario ribadire l’orgoglio della appartenenza intellettuale e l'eticità dell’esercizio professionale, quali valori fondanti per l’infermiere.
Proseguiamo informandovi di quanto in quest'ultimi giorni è stato pubblicato:
 

  • a livello europeo - il rapporto sullo stato di salute dei 900 milioni di europei che vivono nei 53 paesi della regione europea dell'Oms. "Tutte le società e le culture apprezzano il benessere e la salute quasi nella stessa misura. Il benessere fa parte della definizione Oms di salute dall'inizio della vita dell'Organizzazione oltre 60 anni fa ed è giunto il momento che noi e i nostri partner e le parti interessate inizino a monitorare l'avanzamento del benessere, che è così indissolubilmente legato alla salute (Claudia Stein)
     
  • a livello nazionale: E' stato pubblicato il  documento " Accanto al malato oncologico e alla sua famiglia: sviluppare cure domiciliari di buona qualità" (allegato 1)  concernente il progetto promosso dall’ Age.Na.S. e dal  Ministero della Salute, in collaborazione con le Principali Società Scientifiche e Realtà del terzo settore impegnate nell’ambito delle Cure Palliative, della Medicina Generale, dell’Oncologia e dell’Ematologia, avente l'obiettivo di porre le basi per attivare un Osservatorio nazionale delle Buone Pratiche relative alle  cure palliative domiciliari ..., alla continuità di cura fra ospedale e domicilio nelle strutture di Oncologia ed Ematologia, al  sostegno ai familiari che si prendono cura dei malati assistiti in cure palliative domiciliari.. 
     
  • a livello regionale: è stata  approvata  la delibera (all. 2) avente per oggetto la  Programmazione sanitaria regionale e gli interventi di revisione della rete ospedaliera piemontese  che,  oltre a ridurre i letti,  taglia anche circa 200 strutture complesse (allegato 3). Le discussioni sorte in Consiglio regionale sull’attuazione della medesima, hanno spinto l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Paolo Monferino, a rimettere  le proprie deleghe in maniera “irrevocabile” affidando l’incarico al vicepresidente di Giunta, Ugo Cavallera (Pdl).
     

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A risentirci presto ...
 

Non è perché le cose sono difficili
che non osiamo, è perché
non osiamo che sono difficili

Lucio Anneo Seneca

NewsLetter n.12 del 20/03/2013
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Cari colleghi,

dedichiamo l’apertura di questa nostra news alla piccola Emma, che nella notte tra giovedì e venerdì della settimana scorsa ha ricevuto quello di cui più aveva bisogno: un cuore! Questo grazie allo spirito di solidarietà della famiglia di un bambino, deceduto in un altro ospedale.
In questo momento, in cui pare esserci solo attenzione ai numeri, questi grandi gesti di COM- UNIONE, che nascono dal dolore e non dal denaro, devono farci riflettere. Nei convegni, spesso, vengono solo snocciolati numeri, ipotesi riorganizzative … e il dolore della persona (malata e dei suoi cari) si limita a colorare la scena con tonalità pallide e sfocate.
Riportare in primo piano il senso e i protagonisti del nostro lavoro è l'unica chance per porre in essere azioni veramente orientate al benessere del cittadino. Ricordo la frase riportata da Marie Manthey a una giornata di studio: " … Sono convinta che il caos che stiamo vivendo nel settore sanitario troverà la soluzione quando davvero ci focalizzeremo sul paziente …" . Provateci! ... Proviamoci!
Continuiamo su questo argomento parlando di RISPETTO che, così come deve essere dovuto ai cittadini, deve essere anche garantito ai colleghi stranieri.
E’ della scorsa settimana la notizia che nella casa di cura Giovanni XXIII di Pianezza, un medico, sottoponeva gli infermieri ad una prova scritta volta a verificare la conoscenza della lingua italiana e ad una prova pratica attitudinale


http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/443/La-Repubblica-Bufera-sul-test-ditaliano-agli-infermieri-stranieri.aspx


Non permettiamo che ciò accada! La norma conferisce ai Collegi IPASVI il compito di verificare la conoscenza della lingua italiana, cosa che peraltro facciamo sottoponendo i colleghi ad una prova scritta e orale la cui valutazione (che avviene attraverso una comparazione con una griglia di correzione per garantire trasparenza nella procedura) è affidata ad una commissione che prevede la presenza anche di un insegnante d’italiano. Ma senza entrare nel merito della situazione tecnica, vogliamo rimarcare l’aspetto discriminatorio verso colleghi considerati “fragili” già solo perché stranieri. Questo non è giusto! Se il medico voleva fare rimostranze verso la preparazione dei colleghi, poteva inviare segnalazione al Ministero della Salute che riconoscendo il titolo ha abilitato il professionista! Abbiamo inviato opportuna segnalazione al Presidente dell’Ordine dei medici.


Nell'attesa di incontrarvi all'Assemblea ordinaria che vi ricordiamo sarà giovedì 14 marzo alle ore presso il Collegio, vi inviamo cari saluti


Chi non si cura della verità
nelle piccole cose non merita fiducia in quelle importanti
Albert Einstein

NewsLetter n.11 del 12/03/2013
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Cari colleghi,
 

Avevamo già, in una precedente news, segnalato il lodevole progetto “Angeli custodi a quattro zampe”,  finanziato dalla fondazione Forma, con lo scopo di  favorire la "costruzione" di un ospedale sempre più a misura di bambino. Oggi apriamo questa news riprendendo una notizia che in questi giorni ha campeggiato sui quotidiani locali e sui TG nazionali: nel reparto di cardiochirurgia pediatrica del Regina Margherita è stato permesso l’ingresso a Black, un cane spinone bianco, amico fedele di Emma, una bimba di tre anni e mezzo, da più di uno ricoverata nel nosocomio in attesa di un cuore che le possa ridare una vita normale.


Cogliamo quest'occasione  per unirci anche ai festeggiamenti dei quarant’anni dell'Associazione italiana donatori organi, tessuti e cellule  (AIDO - 26 febbraio 1973 – 26 febbraio 2013),  un'Associazione che lavora e ha lavorato in un campo che sempre più deve registrare,  in coerenza a quanto sancito dal nostro codice deontologico,  l'attenzione e l'impegno degli infermieri, così come da Codice deontologico art. 40 - “L'infermiere favorisce l’informazione e l’educazione sulla donazione di sangue, tessuti ed organi quale atto di solidarietà e sostiene le persone coinvolte nel donare e nel ricevere”.


Dai dati forniti dal nostro centro regionale trapianti, aggiornati al 31 dicembre 2012 e visibili sul link


http://www.piemonte.airt.it/pdf/Resoconti/Depliant_CRT_2012.pdf  si denota come per un 31% di potenziali donatori non sia stato possibile prelevare gli organi in quanto non vi era consenso.


Nel massimo rispetto della persona e dei familiari, con questa news si vuole ricordare la posizione degli infermieri verso la donazione e sensibilizzare in questo campo …  affinché la piccola Emma e tutti coloro che stanno aspettando un organo possano tornare a sorridere.

 

Rispetto ai documenti approvanti in Conferenza Stato-Regioni vi segnaliamo: Per i colleghi che lavorano con persone diabetiche: il Piano sulla malattia diabetica, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 6 dicembre 2012 che, definisce alcuni obiettivi strategici per migliorare le attività di prevenzione, cura e riabilitazione del diabete e favorire percorsi che garantiscano al paziente uniformità di risposte e continuità di tutela http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=363


due documenti: http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2430&tipo=new  che si inseriscono nell’ambito della lotta alla tubercolosi:


Controllo della tubercolosi: obiettivi di salute, standard e indicatori 2013-2016, i cui obiettivi prioritari sono il miglioramento del sistema nazionale di sorveglianza della tubercolosi, l’implementazione, a livello regionale, delle linee guida nazionali in linee guida tecniche e operative sulle attività di controllo della malattia, e l’attivazione di un programma di formazione straordinaria per gli operatori sanitari.


Prevenzione della tubercolosi negli operatori sanitari e soggetti ad essi equiparati, il cui obiettivo è quello di fornire precise e univoche indicazioni in merito alle misure di prevenzione e controllo della Tbc da adottarsi nei confronti di operatori sanitari e soggetti equiparati, esposti ad un maggior rischio di contrarre l’infezione, per l’attività svolta, e garantire un'uniforme applicazione di tali misure sul territorio nazionale"

Vi segnaliamo inoltre che sono stati definiti nella bozza di Accordo - all’esame dei tecnici della conferenza Stato Regioni - i requisiti minimi  che ogni singola figura professionale deve avere per accompagnare i malati terminali e gestire il dolore pediatrico . La Bozza di Accordo, pubblicata sul sito,  individua inoltre gli ambiti professionali, le aree di attività e tipologia di qualifica, nonché i contenuti formativi di ogni singola figura professionale.  


Al prossimo martedì.


 


Il peggior peccato contro i nostri simili


non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità.


George Bernard Shaw

NewsLetter n.10 del 05/03/2013
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Cari colleghi,in questa news portiamo alla vostra attenzione:

• Approvazione, in Conferenza Stato regioni del 7 febbraio, delle linee di indirizzo per la continuità assistenziale nel territorio (Allegato 1).

Nel documento vengono illustrate quattro finalità da perseguire al fine di favorire una piena integrazione dei servizi territoriali e ospedalieri nell’ambito dell’emergenza urgenza e delle cure primarie. La prima è adottare sistemi di ricezione delle richieste di assistenza primaria nelle 24 ore finalizzati ad assicurare la continuità delle cure e ad intercettare prioritariamente la domanda a bassa intensità, centralizzando almeno su base provinciale le chiamate al servizio di continuità assistenziale, condividendo con il Sistema di emergenza-urgenza le tecnologie, e integrando i sistemi informativi regionali lasciando comunque distinto l'accesso degli utenti alle numerazioni del 118 e delle Continuità assistenziali.
Secondo obiettivo: realizzare presidi territoriali multi professionali per le cure primarie, utilizzando le strutture ospedaliere riconvertite in punti di assistenza territoriali, potenziando ambulatori e forme di aggregazione già esistenti ma anche e soprattutto mettendo in rete e riorganizzando i punti di erogazione dell'assistenza territoriale nell'ambito dei Distretti.
A questo si aggiunge la realizzazione all'interno del Ps e del Dea di percorsi separati clinico-organizzativi dei pazienti classificati dai sistemi di triage con codici di gravità rossi e gialli distinti da quelli verdi e bianchi, anche con l'invio di questi ultimi a team sanitari distinti per le prestazioni a basso contenuto di complessità che non necessitano di trattamento per acuti o comunque di permanenza in ambito ospedaliero.
Infine, bisogna garantire, per il paziente a bassa complessità assistenziale, la continuità di cura attraverso percorsi agevolati che prevedano eventualmente la prenotazione per esami e ulteriori accertamenti da effettuare in tempi brevi, adottando apposite procedure per l'invio alla rete delle cure primarie, attivando ogni possibile collegamento tra gli specialisti del Pronto soccorso e la rete degli ospedali territoriali governata dal Distretto.

• Approvazione, nella medesima seduta Conferenza Stato Regioni, della Disciplina in cure palliative (allegato 2). Il documento è “(…) il risultato positivo di un patrimonio di conoscenze e di competenze che è stato faticosamente costruito da centinaia di operatori (…) sostiene la Presidente SICP, Adriana Turriziani.

Concludiamo riprendendo una notizia pubblicata nei giorni scorsi anche sul nostro sito: è stata estesa anche agli infermieri (professionali - per usare la dicitura adottata nel documento “Criteri per l’assegnazione dei crediti alle attività ECM approvato dalla Commissione nazionale per la formazione continua il 13 gennaio 2010” al capitolo 4 “Autoapprendimento senza monitoraggio –FAD” nota 4) la possibilità, per il triennio in corso, di acquisire il 100% dei crediti formativi per la tipologia formazione a distanza con o senza tutoraggio.

Con queste informazioni, vi salutiamo e auguriamo una buona settimana.

Libri e computer sono strumenti neutri, sta a noi scovare quelli che fanno al caso nostro, scegliere quelli adatti agli interessi, al gusto, alle esigenze nostre. Soprattutto riempirli, libri e computer, di contenuti nostri.
Corrado Augias, Leggere, 2007

NewsLetter n.9 del26/02/2013
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Carissimi colleghi,

Apriamo la nostra news aggiornandovi sul dibattito  che si è aperto relativo alla Bozza di Accordo approvata dal Ministero e dalle Regioni sulle competenze infermieristiche.
Il dibattito vede quali attivati protagonisti  il sindacato dei medici dirigenti dell’Anaoo  Assomed e l'altro sindacato medico, la Cimo Asmd. Il primo motiva la propria posizione critica in quanto vengono estese “...attribuzioni ora solo di competenza della professione medica” mentre, il secondo, sempre su questo filone,  chiede una sua rapida convocazione da parte del Ministero della Salute e  da parte delle Regioni.

La nostra Presidente della Federazione,  Annalisa Silvestro,  in merito a tali posizione  manifesta il proprio sconcerto e, contemporaneamente, rilancia chiedendosi e chiedendo:

- quali siano le attribuzioni che passano dai medici agli infermieri, dato che nella Bozza di accordo in questione di tali passaggi non vi è alcuna traccia;

- se si può negare che è anche per le competenze delle professioni infermieristiche che il SSN continua ad essere un sistema vivo e con un’organizzazione che regge le sfide di questa difficile fase storica

- se si può mettere in dubbio che Ministro della Salute e Regioni non siano impegnati a garantire che ogni modifica si muova nei binari dell’efficacia e della sicurezza dei percorsi assistenziali a tutela della salute dei cittadini;

- se si può davvero affermare che il Ministero della salute e le Regioni abbiano l’obbligo di garantire unicamente la statica intangibilità delle competenze mediche, ignorando quelle già evolute di oltre 400.000 professionisti infermieri".

“La Federazione Ipasvi – conclude Silvestro – resta ferma sia sulla necessità di valorizzare ed evolvere le competenze delle professioni infermieristiche che costituiscono una risorsa indispensabile per superare le difficoltà attuali del SSN, sia sul sostegno alla Bozza di Accordo approvata dal Ministero e dalle Regioni e conferma nuovamente la disponibilità ad un confronto purché sia costruttivo e fuori dalle trincee ideologiche” (1)

Come vedete ancora una volta il dibattito si fa acceso, un dibattito su una Bozza di Accordo. Nella precedente news avevamo scritto " abbiamo avuto notizia della sancizione dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la definizione delle attività delle professioni sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale . La tempestività nell'informarvi è stata possibile grazie alla collaborazione della Dott.ssa Paola Magrassi,  Referente per la Regione Piemonte alla Conferenza Stato Regioni".  Da tale comunicazione era possibile evincere che fosse stata approvato il documento sulle competenze mentre, nella realtà, tale documento si costituisce ancora come Bozza. In tal senso procediamo alla rettifica dovuta, mantenendo invariata la nostra positiva valutazione del lavoro effettuato di concerto tra Collegio, una rappresentanza regionale di medici e rappresentanti della Regione Piemonte  e i nostri colleghi che lavorano presso le Università.

 Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Una collega ci ha informati della pubblicazione sul sito del CDC (Centers for Disease Control and Prevention) all'indirizzo   http://www.cdc.gov/healthcommunication/CDCynergy/   di un programma di aiuto e supporto alla comunicazione in sanità. A voi l'interessante consultazione.

Prova di nuovo.
Sbaglia di nuovo.
Sbaglia meglio

Samuel Beckett

 

(1)  tratto da Quotidiano Sanità numero 479 - 17 febbraio 2013

NewsLetter n.8 del 19/02/2013
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Carissimi colleghi,

riprendiamo l’informazione trasmessavi la sera stessa (7 febbraio) in cui abbiamo avuto notizia della sancizione dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la definizione delle attività delle professioni sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale . La tempestività nell'informarvi è stata possibile grazie alla collaborazione della Dott.ssa Paola Magrassi Referente   per la Regione Piemonte alla  Conferenza Stato Regioni.

Due le ragioni che ci fanno esultare per questo accordo; da una parte  il fatto che il documento rappresenta una reale e concreta possibilità di affrontare la riorganizzazione del lavoro in Sanità con modalità condivise e soprattutto valorizzanti lo specifico dell’Infermiere, dall’altra perché espressione di lavoro sinergico tra il nostro Collegio, una rappresentanza regionale di medici e rappresentanti della Regione Piemonte (in particolare la referente per la conferenza Stato Regioni della nostra regione). Infatti, in pochi incontri,  attraverso un importante lavoro d’equipe con  i colleghi che lavorano presso le Università che insistono sul nostro territorio  abbiamo prodotto un documento come Regione Piemonte, estremamente valorizzato e fondante la rivisitazione della prima bozza comparsa un anno fa circa.

Sempre nell’ottica della collaborazione, siamo stati informati dalla Presidente del Collegio Interprovinciale Torino - Asti delle Ostetriche, Dott.ssa Sara Cantoira, di un importante progetto pilota finanziato dal Ministero della Salute e avviato dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con le Regioni Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Campania, per la sorveglianza della mortalità materna.

Lo studio avente l’obiettivo di raccogliere dati affidabili sulle cause cliniche ed organizzative associate alle morti materne intende  promuovere la prevenzione di quelle “evitabili”. Il sistema di sorveglianza prevede la realizzazione di indagini confidenziali, sul modello delle “Confidential Enquires into maternal deaths” britanniche, in ogni caso di morte materna.
Per approfondimenti sul progetto e sul tema della mortalità materna è possibile consultare il sito dedicato dell’ISS:
www.iss.it/itoss e il documento in allegato.

E' stata pubblicata sul sito, nella sezione Documenti Internazionali la Sintesi Politica n. 5/2012 dell'OMS "Risposte di politica sanitaria alla crisi economica in Europa". Il documento, la cui traduzione è stata voluta dal nostro Consiglio Direttivo e svolta dalla Dott.ssa Laura Delpiano, "presenta un quadro di riferimento per l'analisi delle risposte di politica sanitaria allo shock economico, riassumendo i risultati di un'indagine condotta nei 53 Stati Membri OMS della Regione europea e discutendo i potenziali effetti di queste risposte sulle performance del sistema sanitario".

A prossima news
Il Consiglio Direttivo

Non trovare il difetto
Trova un rimedio
Henry Ford

NewsLetter n.7 del 12/02/2013
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7 febbraio 2013

Buongiorno cari colleghi

Una news fuori programma per comunicarvi che la nuova proposta del Tavolo Ministero-Regioni sull'implementazione e lo sviluppo delle competenze infermieristiche, elaborata tenendo conto delle osservazioni avanzate dalle organizzazioni di categoria, è stata approvata ieri dalla Commissione Salute e oggi dalla Conferenza Stato Regioni.

In allegato il documento definitivo.

Inoltre a questo indirizzo potrete visualizzare il documento "
Evoluzione della professione infermieristica"


Buon fine settimana

Il Collegio Ipasvi di Torino

NewsLetter n.6 del 08/02/2013
152

Cari colleghi,

con il parere del nostro consulente legale Avv. V.D.Gamba, qui di seguito esposto, intendiamo rispondere  a diversi quesiti che, seppur articolati con modalità difformi, ineriscono l’uso della matita (lapis) su documentazione  “non ufficiale”, quale l’agenda su cui si appuntano i nominativi dei pazienti prima di essere presi in carico dal servizio di prenotazioni, in uso in alcuni reparti dei  nostri ospedali.

"Il seguente parere di massima costituisce una sintesi di vari e molteplici principi giuridici scolpiti in una pluralità di fonti (normative, regolamentari, giurisprudenziali, dottrinali, prassi), per ognuno dei quali la pretesa di esaustività richiederebbe un trattato giuridico a sè-

In estrema sintesi, sotto il profilo giuridico si presenta assolutamente come illegittimo, inutile e foriero di responsabilità di vario tipo, l’uso della matita cancellabile su qualsivoglia documento.

In particolare, in riferimento all’utilizzo dell’agenda su cui annotare gli appuntamenti, vi sono almeno tre profili di garanzia che vanno tenuti presenti:

1. Innanzitutto è improprio, a proposito di documentazione di ogni tipo tenuta dalla P.A. distinguere tra documenti "ufficiali" e "non ufficiali" in quanto il comportamento e gli atti di una Pubblica amministrazione sono per loro natura sempre ufficiali, cioè attinenti allo svolgimento dell'Ufficio, che è sempre pubblico e quindi deve sempre rispettare le note regole di buon andamento, imparzialità, trasparenza etc.. degli atti amministrativi.

2. In secondo luogo, al di là della maldestra banalizzazione delle agende in parola, che non possono certo essere considerate una SORTA DI DIARIO PERSONALE (!), esse costituiscono senza dubbio una specie del genus "documentazione clinica", in quanto finalizzati al migliore svolgimento del procedimento assistenziale nel suo complesso. Di conseguenza le stesse debbono rispettare i canoni giurisprudenziali e deontologici della veridicità (genuinità) , tracciabilità, contestualità, immodificabilità, utilizzati in qualsiasi altro documento pubblico e segnatamente nei documenti utili per la elargizione dei servizi pubblici essenziali.

Il mancato rispetto di tali canoni può far incorrere l'operatore e la ASL  nel reato di cui all'art.328 C.P.(omissione di atti d'ufficio) per avere omesso di tenere correttamente (nel senso suddetto) gli strumenti di lavoro.

Inoltre, il correggere errori sulla documentazione in modo da impedire la lettura di quanto in precedenza annotato può perfezionare il reato di cui all'art. 476 C.P. (falsità materiale).

Non annotare o occultare il rinvio di un accesso ad esempio per impossibilità del servizio, inoltre, perfeziona il reato di cui all'art.479 C.P. ( falso ideologico) , in quanto sarebbe come occultare al consumatore le ragioni dello spostamento.

3. Il rapporto che lega il S.S.N. al paziente è ormai universalmente definito come CONTRATTO SANITARIO e nell'adempimento di tale contratto è ricompresa la trasparenza e la buona fede, quindi anche la possibilità della controparte/cliente di controllare sempre l'andamento del servizio ed il suo diritto di reperire fonti certe e credibili per "filmare" in ogni momento lo stato della procedura che lo riguarda, eventualmente per controllarne la correttezza distributiva tra i vari aventi diritto. E' evidente che la matita cancellabile, al pari dell'inchiostro simpatico, non adempiono allo scopo ...”

 

Proseguiamo informandovi della nostra adesione agli inviti di partecipazione, pervenuti in Collegio, ad eventi elettorali.

In ordine cronologico gli eventi a cui saremo presenti:

  • 9 febbraio  ore 9,30 - Convegno “La Sanità al centro”. Interverranno Rappresentanti e Candidati di Futuro e Libertà  e della Lista Monti. Nh Hotel Ambasciatori, Corso Vittorio Emanuele II 104 - sala Marconi - Torino

  • 14 febbraio ore 15-17 - Ignazio Marino incontra le professioni sanitarie. Sala Antonino Monaco, Via Perrone n° 3 - Torino

Crediamo sarebbe utile che a questi incontri ,  oltre alla nostra partecipazione, quali rappresentanti dell'istituzione professionale,  ci fosse anche  una vostra partecipazione attiva affinché l'esperienza, le risorse, le difficoltà,  i progetti e ...  le speranze possano trovare uno spazio in cui essere raccolte.

 

 Nel salutarvi, auguriamo una buona settimana.

 

L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.

Thomas Mann, La montagna incantata, 1924 

NewsLetter n.5 del 05/02/2013
151

Cari colleghi,

è di questi giorni la nuova proposta del Tavolo tecnico Ministero della Salute-Regioni sull'implementazione e lo sviluppo delle competenze infermieristiche, ora all’esame della Conferenza Stato–Regioni per l’approvazione definitiva. Il nuovo documento, composto da una Bozza di accordo e da una relazione illustrativa, (consultabili sul nostro sito alla pagina “ULTIME NOTIZIE”)  ha ricevuto il parere positivo della nostra Federazione IPASVI e delle Organizzazioni sindacali.

Il documento prevede l’istituzione dell’infermiere esperto, il professionista che ha acquisito una formazione complementare svolta dalle Regioni, con l’eventuale concorso delle Università, all’interno del Servizio Sanitario Regionale e l’istituzione dell’infermiere specialista che  diventa tale  a seguito dell’acquisizione di un master universitario; ambedue le nuove articolazioni professionali sono previste nelle seguenti 6 aree d’intervento: cure primarie-infermiere comunità-famiglia, intensiva e dell’emergenza urgenza, medica, chirurgica, neonatologica e pediatrica, salute mentale e dipendenze.

Sempre in questo periodo, è stato presentato il nuovo Piano di azioni nazionale per la Salute mentale; approvato dalla commissione Salute delle Regioni, il documento verrà sottoposto al parere delle Istituzioni coinvolte e poi tornerà in Conferenza Stato-Regioni per essere approvato definitivamente (vedi allegato). La metodologia suggerita dal Piano si fonda sulla necessità di lavorare per progetti di intervento specifici e differenziati (Aree bisogni prioritari, altre aree di intervento e Valutazione e monitoraggio), sulla base di valutazioni dei bisogni delle persone e della implementazione di percorsi di cura che sappiano intercettare le attuali domande di salute e contribuiscano a rinnovare l’organizzazione dei servizi , le modalità di lavoro delle èquipe e i programmi clinici aggiornati offerti agli utenti.

Termina qui la nostra news …. Consultate la pagina riferita ai nostri corsi di formazione in quanto in via di pubblicazione le riproposte e nuove proposte formative IPASVI.

Buona settimana a tutti.

VISUALIZZA ALLEGATO 

"Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l'abitudine e la possibilità di esercitare la propria intelligenza.
Lentamente tutto si chiude, si indurisce e si atrofizza come un muscolo"
Albert Camus

 

 

 

NewsLetter n.4 del 30/01/2013
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Cari colleghi, una news, questa, che vuole provare a rispondere a molti quesiti giunti presso la nostra segreteria, riferiti alla Formazione ECM.

Al Dr. Claudio Mellana, esperto di Diritto del lavoro, abbiamo posto il seguente quesito:

 “Da una parte il dovere del dipendente e responsabilità dell’azienda a garantire la presenza di un numero congruo di infermieri in turno; dall'altra il diritto/dovere del dipendente ad aggiornarsi. Quali responsabilità, in capo all'azienda nel garantire al dipendente il diritto/dovere di acquisire i crediti ECM? Ciò che vale nel pubblico, vale anche nel privato?”.

“Le norme che nel  CCNL del Comparto della Sanità pubblica regolano la formazione e l'acquisizione degli ECM sono attualmente:

 Art. 29 del CCNL 7 aprile 1999 per il quadriennio 1998/2001

 Art. 20 del CCNL 19 aprile 2004 per il quadriennio 2002/2005

Fondamentali risultano comunque essere i seguenti commi dell'art. 29 del CCNL 1998/2001:

2. L’azienda e l’ente garantiscono l’acquisizione dei crediti formativi previsti dalle vigenti disposizioni da parte del personale interessato nell’ambito della formazione obbligatoria. Il personale che vi partecipa è considerato in servizio a tutti gli effetti ed i relativi oneri sono a carico dell’azienda o ente. La relativa disciplina è, in particolare riportata nei commi 6 e seguenti dell’art. 29 del contratto del 1999 come integrata dalle norme derivanti dalla disciplina di sistema adottate a livello regionale.

3. Dato il carattere tuttora - almeno in parte - sperimentale della formazione continua, le parti concordano che - nel caso di mancato rispetto della garanzia prevista dal comma 2 circa l’ acquisizione nel triennio del minimo di crediti formativi da parte del personale interessato - non trova applicazione la specifica disciplina prevista dall’art. 16 quater del d.lgs 502 del 1992. Ne consegue che, in tali casi, le aziende ed enti non possono intraprendere iniziative unilaterali per la durata del presente contratto.

4. Ove, viceversa la garanzia del comma 2 venga rispettata, il dipendente che senza giustificato motivo non partecipi alla formazione continua e non acquisisca i crediti previsti nel triennio, non potrà partecipare per il triennio successivo alle selezioni interne a qualsiasi titolo previste.

Risulta dunque chiaro che l'obbligo di garantire gli ECM, per contratto, sta in capo alle Aziende sanitarie.

Ma  è altrettanto chiaro come sia un obbligo  che le Aziende possono anche non rispettare, adducendo ovviamente motivazioni “nobili” (carenza di personale, carenze finanziarie), ma se non lo rispettano nessuna sanzione può essere comminata ai dipendenti.

Da questo discende che la formazione “volontaria o facoltativa ” che il dipendente volesse svolgere per integrare quella non realizzata dall'Azienda soggiace alle regole generali dell'autorizzazione da parte dell'Azienda se si chiede di svolgerla in orario di servizio.

E' bene però fare richieste scritte, protocollate, e pretendere risposte scritte e motivate in caso di eventuale diniego. E' un diritto del dipendente ricevere una risposta formale.

Nessuna autorizzazione ovviamente dovrà essere chiesta per la formazione svolta fuori dall'orario di servizio.

Per gli infermieri operanti presso strutture private non esiste purtroppo una normativa analoga e l'acquisizione degli ECM rimane, per ora, praticamente solo a loro carico. Va detto che, almeno  sino ad oggi, nessuna sanzione è stata prevista per chi non raggiunge il tetto triennale degli ECM, seppur nel Piano sanitario 2003/2005, approvato con Dpr 23 maggio 2003, è stata confermata l’obbligatorietà della formazione continua per tutti i professionisti e il DL 138/2011 del 13 agosto 2011 convertito in Legge n.148 del 14 settembre 2011 prevede all’art. 3, comma 5, lett. b) : “Previsione dell’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione”. Il citato Decreto Legge prevede altresì che “gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore” dello stesso. Al momento non vi sono, a questo riguardo, precise indicazioni; nel prossimo futuro la Commissione Nazionale per la Formazione Continua, gli Ordini, i Collegi e le rispettive Federazioni, dovranno elaborare disposizioni ad hoc per regolamentare tale obbligo”.

Proseguiamo la nostra News restando sempre in tema ECM;  durante l’ultima adunanza di Consiglio, infatti, è stato approvato il nuovo catalogo formativo; nei prossimi giorni inizieranno ad essere pubblicate le locandine dei corsi che verranno attivati a partire dal 14 marzo c.a.

Un caro saluto a tutti.

 

Le opportunita'

in genere si travestono

da duro lavoro, così la maggior parte

della gente non le

riconosce

Ann Landers

NewsLetter n.3 del 22/01/2013
197

Cari colleghi,

alcune informazioni riguardanti normative e documenti emessi, in questi giorni, dal Ministero della Salute.

In particolare, segnaliamo alla vostra attenzione, il documento "Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza erogata presso gli Hospice"  avente  l'obiettivo di definire il flusso di informazioni che devono  essere trasmesse per via telematica da parte delle Regioni e Province Autonome, atte a monitorare l'attività di tali servizi, sia in termini di volumi di prestazioni, sia di valutazione sulle caratteristiche dell'utenza e sui pattern di servizi di trattamento.

E’ evidente quindi come, a livello nazionale, l'assistenza in cure palliative continui ad essere una priorità d'azione.

 In data   20 dicembre 2012 la conferenza Stato Regioni ha sancito l'accordo sul tema     “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane”  al fine di “raccogliere in un unico strumento operativo le disposizioni normative nazionali e regionali relative all’assistenza sanitaria agli immigrati, anche al fine di semplificare la corretta circolazione delle informazioni tra gli operatori sanitari, poiché sul territorio nazionale è stata riscontrata una difformità di risposta in tema di accesso alle cure da parte della popolazione immigrata che può essere in contrasto con l’art. 32 della Costituzione”. L'accordo prevede l’iscrizione obbligatoria al SSN dei minori stranieri anche in assenza del permesso di soggiorno.

E' entrata in vigore a legge 17 dicembre 2012 n. 221, conversione in legge, con modificazioni del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. Questa legge  disciplina argomenti quali il fascicolo sanitario elettronico (art. 12) , la certificazione telematica di malattia (art. 7) , l’istituzione dei registri di tumori e la prescrizione in ricetta del principio attivo del farmaco.

Alcune notizie dal nostro Collegio ...

Lo scorso anno sono stati svolti eventi formativi  con l'obiettivo di analizzare la funzione delle raccomandazioni emesse dal Ministero della salute, sia  nella pratica quotidiana infermieristica, sia in relazione ad alcune problematiche quali il rischio di cadute, ecc.

I Corsi sono stati programmati ed effettuati  grazie alla collaborazione del gruppo pluriprofessionale,  attivo in Collegio, degli "operatori sanitari  legali e forensi", composto anche da  infermieri che hanno acquisito il master in tale ambito.  Abbiamo inserito il materiale utilizzato nei corsi  nella sezione ”Archivio atti convegni e Corsi Ipasvi”.

 Come vi ricorderete nel giugno 2012 è stata avviata,  attraverso la  collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino,  una ricerca dal titolo “La conciliazione lavoro-famiglia nel personale infermieristico della realtà torinese” .  Il numero di partecipanti alla ricerca con questionari interamente compilati è stato di 197, anche se  le connessioni al link sono stati di 299 colleghi .   Probabilmente alcune criticità tecniche relative alla piattaforma informatica Uniquest hanno disincentivato la partecipazione a questo studio. E' evidente pertanto che i dati raccolti non possono essere rappresentativi della realtà.  Dall'analisi effettuata dalle psicologhe che hanno condotto lo studio – Dr.ssa Lara Colombo e Dr.ssa Margherita Zito - emergono criticità note ma anche alcuni spunti interessanti quali, ad esempio, un aumento dell’esaurimento al lavoro in  presenza di CL-F - Conflitto lavoro - famiglia (? = .34) e di work-family backlash (che indica il risentimento, l’ostilità o il fastidio che i lavoratori percepiscono o ricevono dai loro superiori o dai colleghi come conseguenza dei loro sforzi per raggiungere un equilibrio tra lavoro e famiglia o per l’utilizzo delle iniziative o dei servizi family-friendly ) da parte dei colleghi (? = .24) e una diminuzione, viceversa,  in presenza di autonomia lavorativa (? = -.22).

 Il report è consultabile presso la segreteria del  Collegio

 Sperando la settimana sia per voi ricca di soddisfazioni, cari saluti

 

In linea generale si può affermare che non è il lavoro che asserve,

 ma il modo in cui si lavora o si è costretti a lavorare:

 quanto esso aliena, quanto invece permette di esprimere al meglio noi stessi

 (Salvatore Natoli, 2010)

 

 

 

NewsLetter n.2 del 15/01/2013
148

Cari colleghi,

eccoci al primo appuntamento del nuovo anno … e non possiamo che iniziarlo con la speranza  che il 2013 sia migliore dell’anno che da poco ci ha lasciati …

Come di consueto, alla fine dell’anno si tracciano  i bilanci. E proprio in tema di bilanci vorremmo condividere con voi  alcune riflessioni scaturite dalla lettura del documento “Analisi di un anno di governo” pubblicato sino a pochi giorni fa sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il documento, composto da diverse voci è seguito da una serie di schede tematiche (in allegato). Nella scheda tematica “salute”,  quale incipit,  si trova scritto: “La riduzione del finanziamento ha comunque preservato il funzionamento del sistema sanitario, che ha mantenuto invariati i servizi”. Seppur con le dovute riserve rispetto all’invarianza dei servizi erogati, anche a fronte di lettere pervenute da parte di cittadini, di incontri con i Sindaci dei paesi in cui verranno soppressi i reparti di lungodegenza, oltreché da Vostre segnalazioni, c’è da domandarsi “Cosa accadrà in questi due anni a fronte della conferma del taglio di 600 milioni al fondo sanitario nazionale per l’anno in corso e destinato a salire fino a 1 miliardo nel 2014?” (Legge di Stabilità 2013 varata a fine anno scorso).

Sempre nel documento di cui sopra viene affermato che  “si è percorsa la strada di una integrazione più efficiente tra ospedale e territorio con la riforma dell’assistenza sanitaria primaria e l’introduzione delle aggregazioni tra medici di base, in modo da assicurare i servizi di medicina generale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7” (…)  “l’istituzione del fascicolo sanitario” “ l’avvio del percorso che porterà al definitivo superamento degli OPG con strutture di riabilitazione e cura nelle Regioni” ecc ...

Insomma, dalla scheda emerge come, ad una riduzione di risorse,  corrisponderebbe un miglioramento o comunque una maggior appropriatezza nell’erogazione dei servizi.

Non possiamo che auspicare che effettivamente il tutto porti a una maggiore appropriatezza,  intesa come adeguatezza rispetto alle esigenze del paziente e al contesto sanitario. Dall’altra parte ribadiamo come tale prospettiva non possa realisticamente essere perseguita senza il coinvolgimento chi ,  tutti i giorni, appropriatamente, opera nei servizi.

Proseguiamo ritornando sulla Legge di Stabilità (L. 24.12.2012 n° 228 , G.U. 29.12.2012) e nello specifico all’articolo riferito ai congedi parentali. Al fine di comprensione adeguata dei cambiamenti prescritti  abbiamo chiesto esplicazione al nostro consulente Dr. Claudio Mellana (vedi allegato).

Concludiamo INVITANDO TUTTI I COLLEGHI CHE NON HANNO ANCORA SALDATO LA QUOTA DELL’ANNO 2012 a mettersi in contatto con la segreteria; in caso contrario NEI PROSSIMI GIORNI VERRA’ RICHIESTA L’EMISSIONE DELLA CARTELLA ESATTORIALE CON RELATIVO AGGRAVIO DELLE SPESE.

Cari saluti a tutti

 L’arte di vivere sta in una sottile mescolanza fra il mollare e il tener duro
Henry Havelock Ellis

 

SCARICA BILANCIO 15 MESI

SCARICA CONGEDO PARENTALE

 

NewsLetter n.1 del 08/01/2013
147

Cari colleghi,

siamo giunti al nostro ultimo appuntamento dell’anno e,  proprio per l’occasione,  ho chiesto di poter avere lo spazio, su questa pagina virtuale, per poter parlare con tutti Voi.  E’ consuetudine, in questo periodo, essere “felici” per l’approssimarsi delle feste natalizie. Ebbene … io questa serenità, per la prima volta nella vita, non la provo! Tagli, restrizioni, riconversioni, chiusure, accorpamenti, spending review ,  potrei continuare l’elenco,  ... sono parole che rimbombano nella mia testa, continuamente. Non nascondo, cari colleghi, di essere preoccupata …

Prendiamo ad esempio la soglia ottimale di 3,5 - 3,7/1000 abitanti di letti per acuti. Ebbene il numero risponde a dei criteri di razionalizzazione tutt'altro che infondati. Il problema, infatti, non è il taglio, che di per sé può essere anche ragionevole,  ma la mancanza di una preparazione a assorbire le necessità, i bisogni ai quali sino ad oggi si corrispondeva, …   a preoccuparmi è la carenza di un piano operativo che sostenga le strutture di supporto territoriale nella risposta alle necessità della popolazione sia sotto l’aspetto della presa in carico dei problemi di salute sia nella prevenzione degli stessi. Oggi, quale risposta è in grado di dare la medicina territoriale? Domani, quali servizi verranno offerti ai cittadini che necessitano di una serie di cure che vanno dalla riabilitazione alla lungodegenza -  soprattutto anziani fragili - , alle Rsa, alle cure domiciliari, agli Hospice alle cure palliative? Che delocalizzazione è prevista  sul territorio delle cure che fino ad oggi venivano fornite quasi esclusivamente negli Ospedali?

E’ possibile prevedere che tra qualche giorno vivremo nuovamente l’emergenza DEA. I giornali e le televisioni riproporranno immagini a cui siamo avvezzi: barelle dislocate in ogni spazio e pazienti anziani, affetti da patologie croniche, ricoverati negli Ospedali per acuti in quanto sono stati ulteriormente ridotti i posti letto per i pazienti cronici.

Non solo … in alcune realtà sono già piene le agende di prenotazione degli esami … e le lunghe liste d’attesa determineranno per i cittadini la necessità di ricorrere (se possono!) a strade alternative per ottenere le cure (vedi a pagamento).

Secondo Federico Spandonaro, commento riportato su Quotidiano Sanità di mercoledì 28 novembre, “le attuali inefficienze possono dare vita a due progetti del tutto alternativi. Il primo assume che i livelli di Salute del Paese siano idonei, e che quindi la riduzione degli sprechi possa liberare risorse in favore di altre destinazioni. Il secondo - che io condivido - assume che i livelli di Salute del Paese, sebbene ad oggi idonei, non possano essere mantenuti senza investire in settori quali la prevenzione, la non autosufficienza etc. etc. e che quindi la riduzione degli sprechi debba liberare risorse in favore di un riutilizzo nelle aree carenti della Sanità.” Quindi un lavoro sulla sanità d’iniziativa, sui percorsi per le persone con malattie croniche e per la prevenzione … e in questi campi molto può essere fatto, da tutti e da noi in primis. Ma per muoverci in questa direzione è necessario che raccogliamo le nostre idee, le nostre critiche, … i margini per recuperare efficienza e appropriatezza ci sono così come per recuperare – restaurare  il senso del nostro lavoro. “Il far bene deve essere animato da una tensione a fare il bene; la giustezza va rinvigorita da una prospettiva di giustizia; il funzionamento tecnico va radicato in un    senso condiviso” (A. Peretti, 2012).

Insomma … la speranza, con cui chiudo queste mie considerazioni, è di vedere germogliare,  un nuovo SSN, forse diverso da quello disegnato nel 1978, forse più al passo con i tempi moderni … in cui possiamo ancora, senza forse, essere orgogliosi di ESSERE INFERMIERI. Infermieri che condividono i loro problemi, le loro preoccupazioni, i loro progetti per sostenere un progetto professionale orientato al cittadino.

Un abbraccio sincero a tutti voi e alle vostre famiglie e soprattutto .. GRAZIE!

La Presidente insieme a tutto il Consiglio Direttivo 

NewsLetter n.48 del 19/12/12
146
Cari colleghi, apriamo la news di questa settimana con uno stralcio tratto dal Capitolo su Welfare e Salute del  46° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese (http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/418/Welfare-e-Salute-46°-rapporto-Censis.aspx)
“(…) Altri protagonisti del fattore umano in sanità sono gli infermieri; tra i cittadini entrati in contatto con essi nell’ultimo anno oltre il 75% esprime un giudizio positivo, ottimo (22,7%) o buono (52,5%), e tale quota rimane elevata in modo trasversale al corpo sociale e alle aree geografiche (tab. 2).
Il positivo giudizio è relativo alle capacità tecnico-professionali (il 55,6%), a quelle di relazionarsi con i pazienti e i familiari (51,2%) e alla cortesia e gentilezza (44,7%).
Il buon infermiere rappresenta paradigmaticamente cosa occorre secondo gli italiani per fare buona sanità: una tecnicalità adeguata e la capacità di entrare in relazione con persone sofferenti, in uno stato psicofisico di fragilità (…)”. I cittadini hanno espresso un simile giudizio anche verso il personale medico. Viene allora spontaneo chiedersi “come mai pro­fessionalità così efficaci e apprezzate contribuiscono con la loro at­tività ad un servizio sanitario dalle performance molto differenziate sui territori, e in cui sono piuttosto diffusi sprechi, giustapposizioni e vuoti della rete di offerta?”.
“Causa di questo paradosso sono considerati i modelli gestionali e organizzativi della sanità che stentano a valorizzare le professio­nalità e, in molti casi, non riescono a utilizzarle in modo efficace e demand-oriented ” –prosegue il documento.
Proprio  in riferimento ai modelli gestionali e organizzativi strettamente legati alla valorizzazione delle professionalità, vi chiediamo di trasmetterci le vostre esperienze al fine di poter avviare un’azione a tutela del cittadino e degli infermieri implicati nell’erogazione dell’assistenza.
Proseguiamo invitandovi a consultare Le Linee Guida Nazionali per la prevenzione e la gestione clinica dei traumi dentali negli individui in età evolutiva (http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/417/Linee-guida-nazionali-prevenzione-e-gestione-traumi-dentali.aspx) prodotte dal Ministero della Salute, e rivolte anche agli infermieri, atte a fornire raccomandazioni e indicazioni evidence-based sulla prevenzione e gestione immediata del trauma dento-alveolare nei pazienti in età evolutiva con, altresì, una attenta valutazione delle conseguenti implicazioni medico-legali.
 
Vi informiamo che il Collegio IPASVI di Torino ha deciso di aderire come partner associato  al progetto Heppy- Healthcare: Parents Pathways and functional profile, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life Long Learning, sottoprogramma: Leonardo Da Vinci – Development Of Innovation.
I partner del progetto in Europa sono:
SPAGNA: Confederacion Espanola de Centros de Ensenanza - Spanish Confederation of Education and Training Centres
LITUANIA: Lithuanian Multiple Sclerosis Union
POLONIA: Academy of Humanities and econimics in Lodz
ROMANIA: Economic Centre for Business Consultancy and Management
SLOVACCHIA: Transfer Slovensko
INGHILTERRA: Projectize
Questo progetto, il cui capofila per  l’Italia è l’Ospedale Gradenigo di Torino,  intende sviluppare un percorso formativo sperimentale indirizzato ai professionisti della salute coinvolti nei processi della continuità assistenziale e nell’assistenza di pazienti disabili e con patologie croniche. Per saperne di più vai su http://heppyportal.projectize.eu/
Concludiamo, infine, trasmettendovi il documento sulla revisione della rete ospedaliera presentata in Commissione della Giunta una settimana fa.
Un caro saluto e …. buona settimana.
 
 
I migliori leader non sono coloro che impongono se stessi a dispetto degli altri e contro gli altri, ma coloro che sanno creare sistema, squadra, organizzazione, cioè concerti di relazioni ordinate. E ciò vale per qualunque forma di leadership, dalla politica all'economia allo sport.
Vito Mancuso, La vita autentica, 2009
 
 
NewsLetter n.47 del 11/12/12
145

Buongiorno a tutti.

E’ di questi giorni l’invio di una lettera, da parte della nostra Federazione, al Commissario  Straordinario della Croce Rossa Italiana (nella pagina ULTIME NOTIZIE); in essa viene ribadito l’illiceità dei contenuti di avvisi comparsi su mass media e la riserva di azioni giudiziarie qualora non vi fosse concreta risposta alla segnalazione stessa.
Vi invitiamo, da oggi in avanti,  a collegarvi spesso alla Pagina ..ULTIME NOTIZIE .. in homepage del nostro sito; una pagina che sarà, da parte nostra,  sempre aggiornata con  documenti di interesse professionale ricavati dai mass media o direttamente inviati alla nostra segreteria. L’ultimo documento che abbiamo inserito è  la Guida ai servizi Sanitari per Immigrati, pubblicata dalla regione Piemonte, “uno strumento di lavoro destinato a tutti gli operatori pubblici e privati nell’area metropolitana di Torino che offrono servizi sanitari a persone immigrate che non sono iscritte al Servizio Sanitario Nazionale”. Prossimamente, fatta salva l’autorizzazione da parte della Federazione Italiana Incontinenti, pubblicheremo il Libro Bianco sull’incontinenza urinaria.

Proseguiamo la nostra news rispondendo a diversi quesiti, postici dagli iscritti, in riferimento alla liceità della somministrazione di metadone a domicilio, da parte di un infermiere. A rispondere il nostro consulente legale, Avv. V. D. Gamba;  In allegato il parere

Concludiamo questa news  con il contributo, sempre in allegato,  di una nostra collega, Paola Obbia (1), che vuole condividere con tutti noi alcuni stralci della relazione dal titolo “Il ruolo dell’infermiere nella gestione domiciliare del malato oncologico”, da lei presentata durante il convegno che si è tenuto a Bari dal 16 al 17 novembre  “Oncology for primary care, Cure primarie e paziente oncologico”, organizzato dalla SIICP e dall’Università degli Studi di  Bari.

Ringraziamo la collega e vi auguriamo  una  buona settimana.

“bisogna reinventare le cure … delle cure che rendono all’uomo la sua vita e la sua morte, permettendo a coloro che assistono come a coloro che ricevono le cure di non nascondere più la propria identità dietro ad un ruolo, ma di poterla far riconoscere, di svilupparla ed affermarla.”

 

M.F. Collière

NewsLetter n.46 del 04/12/12
144

Cari colleghi, benvenuti al solito appuntamento della settimana.

Iniziamo con invitarvi ad un incontro con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Prof. Piercarlo Grimaldi, che in Collegio, Lunedì 3 dicembre 2012 ore 17, presenterà il progetto “granai della memoria”.
Riti, memorie, esperienze, saperi … quanti di questi ingredienti hanno attraversato e attraversano la nostra professione? Potremmo essere anche noi un pezzo di granaio?
Quanta storia c’è nelle nostre storie?

L’obiettivo dell’incontro è tutto racchiuso nelle parole pronunciate da Carlin Petrini quando venne illustrato il progetto granai: “non ci fa paura la fatica ma la perdita di senso”.
Sempre restando in tema di appuntamenti, ricordiamo ai colleghi che si sono appena iscritti che,  proprio a loro,  abbiamo pensato quando abbiamo organizzato due incontri in Collegio, rispettivamente il 6 e il 13 dicembre. Così come comunicato a tutti loro,  anche in una mail, in queste date saranno a disposizione, nella nostra sede, il consulente di Diritto del Lavoro, la Commercialista e un consigliere Libero Professionista, per supportare i loro primi passi nel mondo del lavoro (la quasi totalità delle nuove iscrizioni è di  colleghi neo laureati). Ricordiamo loro che per motivi organizzativi è necessario prenotarsi presso la nostra segreteria: tel. 011 19886896.
Proseguiamo, infine, portando alla vostra attenzione “l’ex ddl Fazio” in versione rivista dal Ministro Balduzzi (in allegato), che qualora fosse approvato (ora è in Senato), aggiorna i livelli essenziali di assistenza per le prestazioni di controllo del dolore del parto ma soprattutto, finalmente! (n.d.r.) trasforma gli attuali Collegi delle professioni sanitarie e le rispettive Federazioni nazionali in Ordini delle medesime professioni e relative Federazioni nazionali accorpando,  in un medesimo ordine professioni tra loro omogenee e compatibili, nonchè la costituzione degli Albi per quelle professioni sanitarie che ne sono sprovviste.
L’art. 6 … i collegi e le Federazioni nazionali degli infermieri professionali, degli assistenti sanitari e delle vigilatrici d'infanzia (IPASVI) in ordini delle professioni infermieristiche e Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. L’albo delle vigilatrici d’infanzia assume la denominazione di albo degli infermieri pediatrici;… È previsto che la professione di assistente sanitario confluisce nell’ordine delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione,  ai sensi dell’articolo 4 della legge 1 febbraio 2006, n. 43. Infine, di dispone che anche a tali professioni sanitarie si applicano le disposizioni del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato, come modificato dal presente articolo. 

Restiamo in attesa … speranzosi!

Restiamo anche in attesa di formale risposta da parte del Direttore de “La Repubblica” in merito alla richiesta (http://www.ipasvi.torino.it/LinkClick.aspx?fileticket=42gfL1fmFgk%3d&tabid=606) di rettifica inerente il titolo dell’articolo comparso sul quotidiano il 19 novembre scorso.

Tante sono le lettere che ad oggi non hanno ancora ricevuto risposta: quella inviata (con relativi solleciti!) all’assessore in cui chiedevano chiarimenti rispetto alla nostra nomina nelle commissioni “esame finale OSS” e “esame di stato corso di laurea in scienze infermieristiche”; quelle inviate ad Direttore Generale dell’ASL TO 1 riferite alla nomina di colleghi in qualità di supercoordinatore e coordinatore con modalità discutibili sul piano della politica professionale, oltreché sul rispetto del riconoscimento della professione stessa.

La pazienza può far germogliare delle pietre, a condizione di saper aspettare.

Driss Chraibi, Une Enquete au pays, 1981

 

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NewsLetter n.45 del 27/11/2012
165

Cari colleghi

è di questi giorni la pubblicazione del Rapporto congiunto Ocse-Commissione europea "Health at a glance: Europe 2012". In esso si rileva come nel 2010 la spesa sanitaria  dell'Unione europea abbia innescato la retromarcia. Le uscite destinate all'assistenza sanitaria pro capite e anche la percentuale rispetto al Pil sono infatti ridotte in tutta l'area. A pagare il conto più salato sono innanzitutto le spese destinate alla prevenzione, che ormai coprono solo il 3% della spesa sanitaria totale. I governi, infatti, sotto pressione per la necessità di salvaguardare i finanziamenti per l'assistenza agli acuti, di fatto hanno deciso di sacrificare altre spese, in primis i fondi destinati ai programmi di prevenzione. Nel 2010, la spesa in questo ambito è infatti scesa del 3,2% rispetto all'anno precedente. Dunque in molte aree si è deciso di mandare in tilt importanti programmi di sanità pubblica in settori come l'immunizzazione, la lotta contro il fumo e il consumo di alcool, le campagna di informazione per una sana alimentazione e per la diffusione dell'attività fisica. Ma la riduzione della spesa sanitaria pubblica è avvenuta, inoltre, grazie a un mix di misure, tra cui la riduzione degli stipendi e/o dell'occupazione, l'aumento dei ticket che le famiglie devono pagare per certi servizi e certi medicinali, e l'imposizione di rigorosi obblighi di bilancio agli ospedali. Si sono perseguiti anche guadagni d'efficienza attraverso la fusione di ospedali o riducendo i tempi di degenza ospedaliera ( ricoveri ordinari vs  day hospital vs assistenza ambulatoriale).

Nel documento, al capitolo dedicato agli infermieri,  viene registra la preoccupazione che in molti paesi esiste circa la carenza di infermieri,.  Preoccupazioni che potrebbero intensificarsi in futuro  a causa di una continua domanda di infermieri e, contemporaneamente,  all'invecchiamento della generazione del "baby-boom" che comporterà un aumento di pensionamenti tra gli infermieri. Queste preoccupazioni hanno spinto molti paesi ad aumentare i posti a disposizione per la formazione di  nuovi infermieri e, nel contempo, individuare strategie  per  trattenere gli infermieri in servizio.

Ancora una volta il rapporto evidenzia come, in Italia,  si registri un eccesso di offerta di medici e una sotto-fornitura di infermieri, con conseguente allocazione inefficiente delle risorse e inappropriatezza nell’uso delle stesse .

Un altro aspetto che spicca nel rapporto è la grande variazione nei tassi di insoddisfazione provata dagli infermieri per il proprio lavoro - si va dall’ 11% nel Paesi Bassi fino al 56% in Grecia. Vengono riportati anche i dati rispetto all’intento dichiarato di abbandonare  la professione: le  percentuali di possibile abbandono sono comprese tra il  19% nei Paesi Bassi sino a quasi il 50% in Finlandia e Grecia. Su questi aspetti non sono riportati dati che riguardano l’Italia.

In risposta alla carenza di medici di base, alcuni Paesi per garantire l’accesso all’assistenza primaria hanno preso l’iniziativa di sviluppare funzioni infermieristiche avanzate . La valutazione delle esperienze con gli infermieri di formazione avanzata in Finlandia e nel Regno Unito, così come in Canada e negli Stati Uniti, dimostra che essi possono migliorare l’accesso all’assistenza primaria e, in caso di pazienti con patologie minori o di coloro che necessitano di follow-up di routine,  ridurre i tempi di attesa garantendo nel contempo la stessa qualità assistenziale dei medici. Inoltre le valutazioni effettuate a seguito di tali innovazioni  rilevano  un elevato livello di soddisfazione da parte dei pazienti con una riduzione o mantenimento dei costi.   Lo sviluppo di nuovi ruoli infermieristici avanzati richiede,  per garantire al personale le adeguate capacità , l’implementazione di programmi di formazione specialistici (spesso a livello di master universitario) e, bel contempo,  anche cambiamenti a livello legislativo o di regolamentazione per rimuovere eventuali barriere al campo di applicazione della pratica.

Torniamo nella nostra città per dar voce al coro di polemiche pervenute al nostro Collegio in riferimento all’articolo comparso ieri sul quotidiano La Repubblica (potete leggere sia l'articolo che la nostra risposta direttamente in Home Page del nostro sito, sezione ULTIME NOTIZIE).

In esso, il titolista, ha attribuito ad un INFERMIERE fatti compiuti da un operatore socio sanitario (smentendo nel titolo, peraltro, quanto dichiarato, puntualmente, dalla giornalista nell’articolo). Questa situazione  si era già verificata nel mese di settembre per l’articolo che trattava le problematiche della formazione degli OSS. 

Abbiamo pertanto inviato richiesta di rettifica al Direttore de “La Repubblica” e per conoscenza, al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti.

Non appena avremo risposta, sarà nostra cura informarvi.

Un caro saluto

Newsletter n.44 del 20/11/2012
143

Buona giornata a tutti.

Sono state pubblicate le stime del Ministero della Salute sul ridimensionamento dei posti letto in Italia derivanti dalla riduzione dal 3,82 al 3,7 della media italiana di posti letto per mille abitanti (di cui 0,7 deve essere dedicato a riabilitazione e lungo-degenti e i restanti 3 per gli acuti), come stabilito dalla Spending review. Il taglio previsto è di “almeno 7.389 unità”, in base all’attuazione dello schema di regolamento - in allegato - sulla “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli,  che indica il metodo di calcolo per la riduzione delle Unità operative complesse e la riconversione delle strutture ospedaliere.
In particolare, per il Piemonte, assisteremo ad un aumento di 449 posti letto per acuti contro una riduzione di 1292 posti letto per post acuti (in totale la perdita è di 843 posti letto – segue: Dati Ministero della Salute).

Sempre facendo riferimento allo schema di regolamento, all’esame delle Regioni, si evince, in sintesi:

1) 1) Le strutture ospedaliere vengono classificate in ordine di complessità (presidi di base; di I° e di II° livello)

2) 2) Per l’accreditamento delle strutture private è prevista una soglia minima di 80 posti letto

3) 3) Le modalità per poter rientrare negli standard fissati dalla legge (3,7 p.l. x 1.000 abitanti) e tasso di ospedalizzazione a 160 x 1.000 abitanti sono innanzitutto conseguibili intervenendo sull’indice di occupazione posto/letto che deve attestarsi su valori del 90% e sulla durata media della degenza per i ricoveri ordinari inferiore a 7 giorni.

4) 4) Elementi determinanti al fine della riorganizzazione della rete ospedaliera sono i volumi di attività per specifici processi e l’appropriatezza dei ricoveri e delle prestazioni. Le misure e le stime di riferimento sono quelle del PNE Agenas*. Entro 6 mesi dall’emanazione del regolamento verranno definiti i valori soglia per volumi di attività specifici, correlati agli esiti migliori e soglie per rischi di esito, da parte di una commissione composta da Ministero della Salute, Agenas, Regioni e P.A.

5) 5) La necessità di promuovere e attivare standard organizzativi secondo il modello di clinical governance al fine di garantire un’assistenza centrata sui bisogni delle persone. Entro 6 mesi dall’emanazione del regolamento dovranno essere fissate le linee d’indirizzo entro cui le strutture ospedaliere declinano le dimensioni della clinical governance. Nello specifico vengono identificati gli standard per i presidi di base, di I° e di II° livello; nei presidi ospedalieri il rapporto percentuale tra il numero di personale del ruolo amministrativo e il numero totale del personale non può superare il valore del 7%.

6) 6) All’interno del disegno globale della rete ospedaliera è necessaria l’articolazione delle reti per patologia che integrano l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale: rete infarto; ictus; traumatologica; neonatologica; medicine specialistiche; oncologica; pediatria.

7) 7) La riorganizzazione della rete ospedaliera prevista da questo documento necessita del potenziamento delle strutture territoriali per poter garantire una piena copertura dei bisogni assistenziali. In tal senso il provvedimento si limita a fornire indicazioni solo relativamente alle strutture intermedie, in particolare ai cosiddetti Ospedali di Comunità. Queste strutture dovranno essere dotate di 15-20 posti letto gestiti da personale infermieristico, con un’assistenza medica garantita da Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. La degenza media prevedibile è di 15-20 giorni.

Proprio su questo documento si è espressa favorevolmente la nostra Presidente della Federazione IPASVI, Annalisa Silvestro, attraverso una nota inviata al “Quotidiano sanità”, sottolineando il significativo  “richiamo alle dimissioni protette, alla continuità delle cure e dell’assistenza e ai programmi di ospedalizzazione domiciliare”. Aggiunge: “In questo processo di cambiamento  il ruolo dell’infermiere è rilevante. Noi lo diciamo da tempo ed esprimiamo soddisfazione nel vederlo scritto in un documento predisposto dal ministero; un documento che sancisce la valorizzazione e il rilancio dell’ospedale di comunità – gestito da infermieri – che prende in carico pazienti che necessitano di sorveglianza infermieristica continuativa e di interventi sanitari che potranno avere successiva continuità a domicilio”.

Portiamo infine alla vostra attenzione una notizia che in questi giorni ha destato molto scalpore: la proposta di legge sull'interruzione del trattamento di fine vita per i malati terminali presentata nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Sanità britannica, il liberaldemocratico Norman Lamb. In sintesi, i medici di famiglia dovrebbero prima compilare una lista di pazienti destinati entro un anno a morire, e poi proporre loro di scrivere o dettare un testamento biologico in cui autorizzare o meno la somministrazione dei medicinali e la nutrizione artificiale. Squisitamente economiche le motivazioni: «Un quarto dei letti negli ospedali sono occupati da malati terminali e tra loro quattro su dieci non richiedono cure mediche. Se queste persone fossero ammesse una volta in meno al Pronto soccorso, la nostra Sanità risparmierebbe un miliardo e 350 milioni di sterile».

Senza voler/poter entrare in merito alla situazione, crediamo che all’interno di una comunità professionale, quale noi siamo, sia quanto mai indispensabile fermarci un momento a riflettere sulla dignità e sui diritti della persona: possono questi essere valutati indossando una lente squisitamente economica?.

Riflettiamo!

Le persone che si credono intensamente impegnate 
a riflettere in privato di solito non stanno facendo nulla.

(John Kenneth Galbraith, 1967)

 

*Programma Nazionale Valutazione Esiti (PNE), gestito da Agenas per conto del Ministero della Salute (…)valuta gli esiti dell'assistenza ospedaliera, per tutte le strutture ospedaliere, sia dal punto di vista dei produttori di servizi, che da quello delle ASL, titolari delle funzioni di tutela della salute della popolazione.
http://www.salute.gov.it/programmazioneSanitariaELea/paginaInternaProgrammazioneSanitariaELea.jsp?menu=piano&id=2905&lingua=italiano

 

VISUALIZZA ALLEGATO 1

 

Newsletter n.43 del 13/11/2012
141

Cari colleghi,

Come dicevamo nella scorsa news parlare di sanità vuol dire parlare di persone, di bisogni, di speranze … Il Sistema salute deve essere riconosciuto per quello che è, un microcosmo dell’umanità, della società. E’ con questo spirito che abbiamo pensato di offrirvi un’esperienza documentale che troverete sul nostro sito sezione “Documenti internazionali”. Si tratta del Manuale PNHAH (Programma nazionale di Umanizzazione dell’Assistenza Ospedaliera) pubblicato a cura del ministero della Salute del Brasile (tradotto in lingua italiana dalla Dr.ssa Laura Delpiano).   L’esperienza del Programma Nazionale di Umanizzazione dell’assistenza ospedaliera, che ha prodotto una serie di pubblicazioni edite e rese disponibili dal Ministero  attraverso il proprio sito, ha quale funzione principale di “stimolare e sostenere permanentemente la creazione di spazi per la comunicazione  tra i diversi settori assistenziali della struttura. Spazi dove siano di regola la libertà di espressione, la formazione continua, il dialogo, il rispetto per la diversità di opinioni e la solidarietà”.

Buona lettura e … vi saremmo grati se vorrete segnalarci il vostro interesse sul tema. 

Il 12 ottobre scorso presso il Centro Congressi Molinette si è tenuto, organizzato da Obiettivo Studenti, un incontro dal titolo “Cos’è l’uomo perché te ne curi?” che vedeva la partecipazione del Prof. Giancarlo Cesana (Docente di Igiene all’Università degli Studi di Milano Bicocca e presidente della Fondazione IRCCS Cà Granda ospedale). In allegato vi inviamo il resoconto a noi pervenuto da parte di Francesca Gullotta, moderatrice durante l’incontro, coautrice del testo insieme ad Elena Aghemo e Giuditta Riu.   

 

Alcuni aggiornamenti normativi; nella GU n. 254 del 30-10-2012è stato pubblicato il Decreto-Legge 29 ottobre 2012, n. 185; vista la complessità della materia abbiamo chiesto un breve commento chiarificatore al nostro consulente Dr. Claudio Mellana (esperto di Diritto del Lavoro):

La Corte Costituzionale con sentenza n. 233 dell'11.10.2012 ha dichiarato illegittima la norma che prevede a carico dei lavoratori la ritenuta del 2,50% sull’80% della retribuzione ai fini del calcolo della buonuscita (art. 12, comma 10, del decreto-legge 78 del 31.5.2010, convertito con modificazioni nella legge 122 del 30.7.2010). E così il Governo é stato costretto ad emanare precipitosamente  il decreto 185 del 29.10.2012 per  ripristinare la vecchia buonuscita anche a chi è andato in pensione dopo il gennaio 2011.

Questo  però significa anche che non ci sarà nessuna restituzione del 2,50 per chi è in regime di TFS perché si ritorna alla vecchia buonuscita.

Coloro che sono andati in pensione ed hanno avuto il TFS  decurtato a causa della legge 122/2010 si vedranno ricalcolata, entro un anno, la liquidazione.

Con il decreto 185/2012 viene dunque abolito il comma 10 dell'art 12 della Legge 122/2010 (Tremonti) che introduceva a decorrere dal 1 gennaio 2011, anche per i dipendenti pubblici, l'applicazione del TFR prevista dal codice civile con l'accantonamento del 6,91. In seguito all'applicazione di tale comma è stato applicato sì il 6,91 ma sull'80% e non sul 100% definendolo così nuovo TFS.

Adesso che tale comma è stato abrogato, si ripristina la modalità di calcolo della liquidazione disciplinata dalla normativa antecedente la legge 122/2010, e cioè il DPR 1032/73, più favorevole al lavoratore.

Il Disegno di legge di stabilità (art. 12, comma 11), in discussione alle Camere, si prepara però ad aumentare la tassazione di tutti i trattamenti di fine rapporto di lavoro. Quando verrà emanato ne daremo ulteriormente conto”.

Concludiamo questa ricca news scusandoci per l’inconveniente occorso nella nostra precedente news: per un disguido tecnico la testimonianza di Michele, un nostro collega, non è stata inviata. Vi invitiamo ad andare sul nostro sito, nel box newsletter per leggere il suo contributo (newsletter n.41).

SCARICA ALLEGATO 

 

L'umanità concreta appare dolorosamente difforme rispetto all'umanità ideale,

l'umanità concreta a volte non agisce con umanità.

Da ciò avvertiamo che essere veramente uomini

è più dell'essere uomini come normalmente si è.

Vito Mancuso, Io e Dio, 2011

 

 

Newsletter n.42 del 06/11/2012
209

 

 

Cari colleghi,

 

 

nel medesimo giorno in cui avete ricevuto la precedente newsletter abbiamo predisposto la lettera (vedi allegato),  indirizzata all’Ing. Monferino, a seguito del testo dell’intervista  pubblicata sulla stampa in data 20 ottobre. Una lettera che aveva e ha l’obiettivo di rimarcare come non sia più possibile accettare con indifferenza parole e posizioni che minano alla radice la logica del servizio dovuto al cittadino.

Ma una parola è solo una parola? Vogliamo riprendere quanto riportato sul manuale PNHAH (Programma Nazionale di Umanizzazione dell’Assistenza Ospedaliera) del Ministero del Brasile  “…  quando la parola fallisce, siamo capaci delle peggiori nefandezze. La distruttività è parte della storia umana e la storia testimonia fino a che punto possiamo arrivare. L'uomo diventa lupo per l’altro uomo . Cominciamo ad utilizzare tutto quello che sappiamo per annientare le persone che riteniamo diverse da noi e che quindi percepiamo come una minaccia da eliminare. Questa distruttività può manifestarsi a vari livelli e intensità, da un "non guardare in faccia e non dire buongiorno" fino all'atto più crudele e definitivo di violenza.” E ancora “La scienza e la tecnologia diventano disumanizzanti quando siamo ridotti ad oggetti spersonalizzati dalla nostra stessa tecnica, da una ricerca fredda ed oggettiva. Un ospedale può valere 10 dal punto di vista tecnologico ma, nonostante ciò, essere disumano nell’attenzione. Questo succede quando si trattano i pazienti come semplici oggetti di intervento tecnico e non si ritiene necessario - se non addirittura una perdita di tempo - ascoltare le loro ansie, i timori e le aspettative”.

E’ pertanto con questa logica che abbiamo voluto scrivere al nostro Assessore , una logica che riconduca i ragionamenti,  per migliorare l’appropriatezza, alle persone e non solo ai numeri.  In questa manifestazione di “indignazione” abbiamo potuto riscontrare come, diversi soggetti, si siano pronunciati in tal senso.    http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/394/La-Stampa-23-Ottobre-2012-Hospice-cresce-la-protesta-contro-le-parole-di-Monferino.aspx. Non per ultimo vogliamo riportare quanto ha espresso una ragazzina di undici anni, figlia di un medico, (lettera pubblicata su specchio dei tempi di  domenica 28 novembre)   che spiega in parole semplici  il senso dell’assistere. Inoltre la  nostra Federazione   ha sostenuto in modo forte e chiaro  la posizione espressa dal nostro Collegio.  (http://www.ipasvi.it/attualita/l-ipasvi-a-difesa-del-ruolo-degli-hospice-in-piemonte-e-in-tutt-italia-id687.htm)

Sempre a livello regionale segnaliamo che, a fronte di una nostra lettera  nella quale si  evidenziavano  le  gravi incongruenze tra  le tematiche  oggetto di lavoro di un tavolo tecnico  e il documento dallo stesso prodotto e, di conseguenza, l’allontanamento da detto tavolo della rappresentanza del Collegio IPASVI,   l’Aress ha risposto con l’invito ad un confronto. Tale invito sarà sicuramente da parte nostra accolto a sostegno di un lavoro  sereno , costruttivo e operativo  orientato effettivamente alla  “definizione di linee di indirizzo per la riorganizzazione delle competenze assistenziali in un’ottica dipartimentale e dell’integrazione ospedale territorio”

Ancora, per  l’anomala attribuzione di una funzione di “sovra coordinamento” , da noi segnalata nella news lettere del 23 ottobre e ripresa dal quotidiano la Repubblica (http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/395/La-Repubblica-23-Ottobre-2012-Un-supercapo-degli-infermieri-No-grazie.aspx) ,  è stata presentata anche un’interrogazione al Consiglio Regionale.  

A livello nazionale, invece, non possiamo che segnalare la manifestazione avvenuta a Roma, sabato scorso. Gli infermieri, così come dichiarato anche in un comunicato stampa della Presidente della Federazione e in una pagina comparsa sul  Corriere della Sera http://ipasvi.telpress.it/news/2012/10/27/2012102700652215135.PDF  hanno aderito alla manifestazione, non partecipando però con la loro presenza in piazza. Tale non partecipazione è, oltre alle parole espresse dalla Presidente Annalisa Silvestro, ben rappresentata anche da quanto pubblicato su quotidiano sanità a firma del collega Fabrizio Moggia, Presidente dell’ANIARTI. Il Collega sottolinea quanto è indispensabile oggi  accogliere la “ sfida che l’equivocità della manifestazione fa emergere … : sono tutti, disposti a rimettere in gioco il proprio ruolo, le prerogative insostenibili e solo consuetudinarie, di fronte ad un mondo che è cambiato profondamente? Se è vera l’iniquità delle misure in discussione, è altrettanto vera la necessità di un radicale ripensamento dei modi con cui i professionisti agiscono il sevizio, affinché diventi realmente una risposta dignitosa per le richieste, le esigenze, dei cittadini, delle Persone dell’oggi. Non si tratta di rinunce. Si tratta di coraggiose conquiste. Per questo, gli infermieri ci sono!”

Nelle ultime due news abbiamo pubblicato le esperienze di una laureanda in infermieristica e di una collega che hanno vissuto la professione all’estero; da queste esperienze sono nate alcune riflessioni in un collega che volentieri condividiamo con voi. VISUALIZZA DOCUMENTO

Nell’augurarvi una buona settimana, vi salutiamo, dandovi appuntamento al prossimo martedì.

 

Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri.

Alcuni costano molto, altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri?

Credo con il coraggio.
Ludwig Wittgenstein

 

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Newsletter n.41 del 30/10/2012
164

 

 

Carissimi colleghi,

siamo venuti a conoscenza che in un presidio ospedaliero di una nostra ASL la Direzione ha emanato una disposizione con cui vengono attribuite ad una coordinatrice le funzioni di  “sovracoordinamento” del personale infermieristico. Trovando la suddetta disposizione anomala in quanto contrastante con la legge 251/2000 nonché con il CCNL, abbiamo immediatamente scritto alla Direzione Generale per acquisire informazioni; siamo in attesa di chiarimenti.

E’ sempre di questi giorni la pubblicazione di un articolo su un quotidiano locale, intitolato: “Bando per gli infermieri, presto nuove assunzioni. (…) Previsti corsi di perfezionamento dopo la laurea per migliorare la preparazione”.  Abbiamo richiesto informazioni rispetto ai  “corsi di perfezionamento” post laurea (???) e abbiamo appurato essere un refuso della giornalista; i percorsi, infatti, non saranno POST laurea ma all'interno dei percorsi di tirocinio del III anno. Lo scopo è quello di rendere l'apprendimento degli studenti contestualmente coerente con due obiettivi: quello della formazione universitaria come previsto dai programmi didattici e quello del mercato del lavoro.

Infine abbiamo espresso, attraverso un comunicato stampa, la costernazione provata nel leggere l’articolo comparso sulla Stampa nei giorni scorsi  "L'infermiere vampiro depreda i conti delle pazienti". La tutela delle persone più fragili è sempre stato un tema a noi infermieri particolarmente caro, ancor più in un momento delicato come questo.
e proprio per questo, pur restando in attesa che gli organi competenti verifichino la reale sussistenza di quanto pubblicato, è stata nostra cura avviare tempestivamente le azioni dovute.

Concludiamo la presente news con un’altra testimonianza di una collega (in allegato), Lucia, che letta la precedente mail ha voluto condividere con noi la sua esperienza.

Nel ringraziare Lucia, vi ricordiamo che potete continuare a inviare all’indirizzo di posta elettronica del nostro sito i vostri contributi, debitamente firmati, indicando nella mail che desiderate vengano pubblicati nella nostra Newsletter.  

 Un caro saluto da parte del Consiglio Direttivo

 

 

 Gli anziani meritano il massimo rispetto,
perché ci hanno tramandato le tradizioni, la cultura e la lingua.
Essi, ancora oggi, con la loro saggezza,
ci aiutano a rendere migliore la mostra vita.
Codice Etico dei Nativi Americani

 SCARICA ALLEGATO

NewsLetter n.40 del 23/10/2012
138

Cari colleghi,

una news diversa dal solito……

Presenteremo, infatti, due esperienze professionali avvenute in due parti diverse del mondo (America e Inghilterra) e soprattutto lette da occhi diversi (una studentessa di infermieristica e un medico). Per la seconda esperienza ci avvaliamo di una lettera indirizzata al Direttore di quotidiano sanità; per la prima, invece, di una narrazione di una futura collega di Torino che, attenta al nostro invito, ha voluto condividere con tutti noi la sua breve esperienza (uno stage durante il corso di laurea).

Nel ringraziare Francesca, Vi ricordiamo che anche voi potete inviarci un’esperienza che vorreste condividere con i colleghi....

Proseguiamo con il solito rapido aggiornamento dei fatti accaduti nella settimana:

  • Il Ministro Balduzzi ha proposto  una nuova formulazione dell’art. 1 del decreto legge sanità, quello che si occupa del riordino delle cure primarie. Per quel che più strettamente ci concerne è da evidenziare la comparsa esplicita degli infermieri tra le professioni coinvolte nel riordino dell'assistenza primaria, così come promesso da Balduzzi nell'incontro avuto con la nostra Presidente della Federazione IPASVI
  • E’ stata varata dal Consiglio dei Ministri la legge di stabilità 2013 che preannuncia tagli alla sanità per 1,6 miliardi nel biennio 2013-2014.

In sintesi:

Fondo Sanitario Nazionale (art.6): viene ridotto di 600 milioni di euro per il 2012; per il 2014 la riduzione sarà di 1 miliardo

Personale (art.8): bloccati anche per il 2014 gli stipendi dei dipendenti, nonché dirigenti pubblici, che restano fermi a quelli del 2010. Stoppata anche la vacanza contrattuale per gli anni 2013-2014.

 

A proposito di contratti, su richiesta di colleghi neolaureati, alleghiamo alla presente il vademecum di un buon contratto, redatto dal nostro consulente Dr. Claudio Mellana. In esso trovate gli elementi utili per orientarvi nella stipula di un nuovo contratto di lavoro e due modelli tipo.

 

Con quest’ultimo aggiornamento, Vi auguriamo buona settimana.

Un dolore condiviso è un dolore dimezzato. Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata.

(Proverbio Svedese)

 

VISUALIZZA Una studentessa del Corso di laurea in Infermieristica in Inghilterra

VISUALIZZA Un medico in America

VISUALIZZA FAC-SIMILI contratti

NewsLetter n.39 del 16/10/2012
163

Cari colleghi,

In ragione di alcune segnalazioni telefoniche pervenute nella scorse settimane, riferite a corsi privati di formazione per O.S.S., abbiamo inviato alla nostra Regione, come Coordinamento dei Collegi IPASVI del Piemonte, una segnalazione e richiesta di chiarimenti (in allegato la risposta).

La preoccupazione alla base della nostra segnalazione era ed è tuttora riferita a:

• necessità di tutelare il cittadino che ha diritto di ricevere un’assistenza di supporto da parte di persone competenti, vista anche l’importanza sempre più rilevante che tale operatore assume nell’ambito dell’assistenza tutelare (vedi la Deliberazione della Giunta regionale 30 luglio 2012, n.45)

• rischio di dequalificazione dell’immagine degli OSS, preziosi collaboratori nell’assistenza quotidiana e, di conseguenza, il rischio per noi di dover lavorare con operatori con percorsi formativi differenziati (300 ore contro 1000 richieste, corsi on-line contro corsi con esperienza di tirocinio, ecc.) e, pertanto, con capacità verosimilmente limitate rispetto alla mappa di attività per gli stessi definita. Considerando che la responsabilità di attribuzione delle attività assistenziali, a fronte di una valutazione della complessità della persona assistita e in capo all’infermiere è per noi importante avere una chiara conoscenza del percorso formativo effettuato dagli stessi. In ultimo, non per importanza, crediamo si debba garantire, sempre, una pubblicità che veicoli informazioni corrette e non sia ingannevole tale da indurre quindi in errore le persone che la leggono.

Purtroppo, proprio mentre state leggendo questa news, è arrivata una nuova segnalazione, di un altro corso che insiste sul nostro territorio, gestito da un ente formativo la cui autorizzazione a rilasciare attestati di qualifica OSS è da verificare. Sarà nostra cura informare i referenti preposti della nostra Regione.

Rivista IPASVI ( a cura di Diego Targhetta D?r)
Il coordinatore della rivista IPASVI di TORINO

E’ trascorso poco più d'un anno dalla migrazione di questo periodico sulla piattaforma editoriale open source (num. 1 marzo 2011) e già si prospettano nuove proposte, peraltro suggerite anche da interventi di colleghi incontrati lungo il cammino di costruzione della rivista.

Questa seconda svolta, così come il primo passo compiuto nel mondo open, resasi possibile grazie alla collaborazione tra il Collegio IPASVI e l’Accademia dell’hardware e del software libero “Adriano Olivetti” di Ivrea, ha inevitabilmente determinato un rallentamento di pubblicazione nel primo semestre dell’anno che contiamo però di recuperare nei prossimi mesi. Intanto l’attesa non si è dimostrata inutile poiché oggi possiamo orgogliosamente citare la legge promulgata il 7 agosto 2012, “Conversione del Dl 83/2012 recante misure urgenti per la crescita del Paese (cd. "Dl Crescita") - Sospensione operatività Sinistri - Energia - Appalti - Servizi pubblici locali Che recita:

10. Il comma 1 dell'articolo 68 del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, è sostituito dal seguente "1. Le pubbliche Amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato:

a) software sviluppato per conto della pubblica Amministrazione;

b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica Amministrazione;

c) software libero o a codice sorgente aperto;

d) software combinazione delle precedenti soluzioni. Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l'impossibilità di accedere a soluzioni open source o già sviluppate all'interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma è effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresì parere circa il loro rispetto".

Questa norma vincolante tutti gli enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione conferma la bontà della scelta compiuta circa le modalità di impaginazione open della rivista e offre una dimostrazione concreta circa la fattibilità di alcune opzioni alternative.

Se cliccate sul seguente link potrete prendere visione del primo numero sperimentale, ancora in via di miglioramento:

http://www.progettoelearning.com/rivista/index.php/ipasvi

Qui di seguito due brevi indicazioni per leggere il giornale:

- una volta aperta la pagina fare scorrere fino alla copertina del n°1 sperimentale e cliccare sulla copertina

- compare l'indice degli articoli

- cliccare sull'articolo individuato e scegliere l'opzione full text-pdf

- per leggere a pieno schermo l'articolo cliccare sull'opzione in basso a destra "schermo intero"

- ogni articolo è scaricabile e stampabile come pdf

Certi di ricevere un vostro parere, vi salutiamo caramente.

Il Consiglio Direttivo.

P.S. Per ragioni organizzative la newsletter verrà pubblicata il martedì.

 

La creatività e l'innata facilità nell'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche possono innescare meccanismi di trasformazione sociale a livello globale. 
Possibilità, queste, non attuabili nelle società statiche e patriarcali delle epoche precedenti.

Rita Levi Montalcini e Giuseppina Tripodi, I nuovi magellani nell'er@ digitale, 2006

 

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NewsLetter n.38 del 09/10/2012
208
Cari colleghi, alcune informazioni rispetto ai lavori in corso…

A livello regionale

• i lavori del tavolo tecnico concernente il documento sull’evoluzione della professione infermieristica stanno procedendo; proprio oggi si svolgerà un incontro per verificare il consenso rispetto ad una proposta che presenteremo rispetto alla Bozza dell’Accordo. Il nostro obiettivo è di salvaguardare e sviluppare il percorso di formazione all’interno delle Università riconoscendo nel contempo, senza però confonderlo, il percorso di formazione “sul campo” che ci vede tutti impegnati per mantenere sempre aggiornate le nostre competenze in ragione della qualità dell’assistenza. Rispetto a questo tema si è pronunciata anche la SIS, Società Italiana di Neonatologia, che ha espresso ed esprimerà nell’ambito del Congresso Nazionale che si terrà a Roma del 3 al 5 ottobre c.a., la necessità di riconoscere e di avvalersi di infermieri specializzati nel campo neonatologico.
 
A livello nazionale

• Stiamo partecipando ad un gruppo di lavoro per definire i criteri per il riconoscimento dei crediti ECM ai colleghi che sono impegnati quali tutor nella formazione dei futuri infermieri. Alcune notizie d’interesse:

• E’ stato pubblicato il 13 settembre lo studio “il personale del sistema sanitario italiano” che ha l’obiettivo di “Integrare i dati disponibili dalle diverse fonti informative nel tentativo di definire un quadro di sintesi in relazione non solo all’ammontare complessivo del personale che opera nel mondo della sanità ma anche rispetto alle caratteristiche peculiari di tipo demografico e territoriale”. Il documento è scaricabile dal seguente link 
(http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1816_allegato.pdf )

• Sono state pubblicate il 27 settembre le linee guida nazionali sulla diagnosi e terapia del melanoma cutaneo
(scaricabili dal sito http://www.agenas.it/le_linee_guida.html )

• A livello nazionale il 13 settembre si è costituito un gruppo di lavoro, sotto l’egida del Ministro per “l’accoglienza delle specificità culturali e religiose nelle strutture sanitarie”. Il gruppo composto da diverse professionalità, ha il mandato di costruire una “Carta Etica che dovrà essere condivisa dalla principali religioni minoritarie presenti in Italia ed essere il punto di partenza per delle nuove linee guida da inserire nel piano sanitario nazionale” (Cittadinanzattiva, 14 settembre 2012)

• Il 26 settembre ’12 nel corso di una conferenza stampa al Ministero della Salute è stata presentata la seconda edizione del volume “I numeri del cancro” frutto della collaborazione tra Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori). Crediamo sia utile conoscere questo lavoro perché ci permette di avere una chiara visione della situazione ad oggi dell’assistenza in ambito oncologico, sia in termini clinici sia organizzativi.
Vi ricordiamo che per un approfondimento della posizione della Federazione rispetto alle situazioni che oggi sono oggetto di dibattito l’appuntamento è per il 3 ottobre…
 
Concludiamo invitandovi a consultare il nostro sito alla pagina
http://www.ipasvi.torino.it/CorsiIpasviTorino2012/tabid/869/Default.aspx per aggiornarvi in merito ai corsi posti in essere dal Colelgio.

Augurandovi una settimana serena, vi salutiamo e diamo appuntamento alla prossima settimana.

Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
Rainer Maria Rilke
NewsLetter n.37 del 01/10/2012
136

Cari colleghi,

alcune informazioni rispetto ad azioni intraprese da questo Consiglio Direttivo

La prima: si è inviato una lettera in Regione per comunicare lo scioglimento da parte nostra del tavolo tecnico regionale, attivato nel dicembre 2011, avente per oggetto lo studio dei criteri per la definizione delle dotazioni organiche. La scelta è stata fatta in quanto, vista l’assenza di una programmazione funzionale a raggiungere risultati, il mantenere tale gruppo attivo costituiva paravento per scelte che, nella realtà dei fatti, avrebbero potuto essere successivamente effettuate in altre sedi. Di certo tale problematica non è stata abbandonata ma stiamo verificando modalità diverse per raggiungere il risultato di esprimere, con chiarezza, concretezza e correttezza, quali criteri debbano essere adottati per valutare la pertinenza delle dotazioni organiche infermieristiche per rispondere alle necessità assistenziali dei malati.

La seconda è stata quella di richiedere la presenza di professionisti al tavolo tecnico già attivato in Regione per l’analisi del documento – oggetto di dibattito e sul quale voi siete stati implicati tramite sondaggio - sull’evoluzione della figura. La richiesta è stata accolta e abbiano iniziato i lavori con un buon livello di confronto e collaborazione. Al fine di ottenere il miglior risultato abbiamo anche implicato i colleghi che operano nelle università che ci stanno offrendo il loro prezioso contributo.

A livello nazionale
rispetto al dibattito sulla riforma “Balduzzi” è intervenuta la presidente della Federazione IPASVI, Annalisa Silvestro, in allegato l’articolo pubblicato su quotidiano sanità. Per avere un approfondimento della posizione della Federazione l’appuntamento è per il 3 ottobre, sul sito le informazioni più puntuali.
Una posizione che scaturisce anche da una serie di contatti che i membri del Comitato centrale hanno intrapreso per portare in modo chiaro e propositivo il contributo degli infermieri che rappresentano.

Alcune notizie d’interesse: è in linea l'aggiornamento di Promozione Salute (settembre 2012). Oltre a diversi temi che interessano la promozione della salute, questo numero affronta in modo particolare il tema della promozione della salute in ambito ospedaliero e nei servizi sanitari territoriali. Il quadro di riferimento è rappresentato dalla Rete degli "Ospedali e dei servizi sanitari che promuovono salute", progetto promosso a suo tempo dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha trovato in Italia una significativa risposta presso le strutture del Servizio Sanitario.

Il 31 luglio è stato pubblicato dal Comitato nazionale per la Bioetica il documento obiezione di coscienza e bioetica, il documento integrale è stato pubblicato sul sito.
Vi ricordiamo che dalla prossima settimana sono attivi i nostri di corsi di formazione; se avete delle tematiche che ritenete siano interessanti da sviluppare e approfondire con corsi di formazione ad hoc siete invitati a comunicarceli entro metà ottobre in modo tale da poterli inserire nel catalogo formativo del prossimo anno.

Augurandovi una settimana serena, un saluto da tutto il Consiglio Direttivo


“L’esperienza non è ciò che succede a un uomo, ma quello che un uomo realizza utilizzando ciò che gli accade.”
Aldous Huxley

 

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NewsLetter n.36 del 25/09/2012
177

Cari colleghi,

vi informiamo dell'uscita del terzo numero della rivista Pain Nursing Magazine-Italian Online Journal (www.painnursing.it). La rivista, un'iniziativa editoriale della Fondazione Paolo Procacci Onlus per la formazione e la sensibilizzazione sulla medicina del dolore, è indicizzata da CINAHL, Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature e da Google Scholar. In allegato trovate le norme editoriali qualora vogliate portare un vostro gradito contributo. E’ di questi giorni, anche, la pubblicazione, sul sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/dettaglio/dettaglioNews.jsp?id=2170&tipo=new , lo studio “Il personale del sistema sanitario italiano”, da cui si evince che, per quel che riguarda la nostra professione, la media nazionale del rapporto tra il personale infermieristico e quello medico è pari a 2,41. Per restare invece in tema di numeri … ma di casa nostra … vi diamo qualche informazione in merito a quanto emerso dal discorso tenuto dal Direttore dell’ARESS Dr. Claudio Zanon durante il seminario “Le nuove politiche per la salute”, tenutosi a Torino ieri , 17 settembre e a cui è intervenuto anche il ministro della Salute Renato Balduzzi. Nella parte iniziale dell’intervento il Dr. Zanon ha ricordato ai presenti che il debito della Regione Piemonte ammonta a circa 7 miliardi di euro (debito che dal 2001 è via via cresciuto in maniera significativa); non essendo il governo in grado di sanare questo debito è evidente che la situazione economica della Regione è critica. Le riforme strutturali (riorganizzare il sistema senza togliere i servizi fondamentali), in un contesto di siffatta natura, diventano unico strumento per rendere sostenibile il sistema. In riferimento ai “tagli”, spiega che sono stati valutati i volumi di attività svolti dalle Strutture complesse e non,in riferimento a parametri indicati da società scientifiche. Nella fattispecie sono state identificate 21 patologie cosiddette “traccianti” e in parallelo sono stati rilevati gli standard nazionali (ulteriormente abbassati). Dato un cut off sono state identificate le realtà in cui venivano trattati un numero inferiore di 10 casi/anno per patologia – “codice rosso” / le realtà in cui invece il volume di attività erogato era buono “codice verde” e infine le realtà che per numero di casi trattati si situavano in mezzo. Le realtà identificate con il colore rosso erano molte e, proprio su queste sono stati ipotizzati i tagli.
In riferimento invece al seminario regionale dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte, tenutosi venerdì e sabato scorso a Pianezza, i lavori che erano coordinati dall’assessore Paolo Monferino, hanno visto l’alternarsi di relatori che hanno via via presentato i loro elaborati aventi l’obiettivo di aggiornare ed informare i Direttori generali, Sanitari, Amministrativi e Amministratori unici delle Federazioni, sulle recentissime nuove normative e disposizioni legislative in materia di sanità. In particolare sono stati esaminati gli impatti sul sistema sanitario piemontese delle normative contenute nel decreto legge 95, noto come spending review, che riporta alcuni capitoli specificatamente rivolti al mondo della sanità. E’ stato anche rivisto il nuovo Decreto Sanità, noto anche come Decreto Balduzzi, che apporta considerevoli cambiamenti a normative, procedure, processi del mondo sanitario. Le riflessioni fatte hanno portato ad individuare piani e azioni che dovranno svilupparsi nei prossimi mesi con la finalità di garantire il raggiungimento di un obiettivo di efficienza, garantendo la qualità delle prestazioni offerte. La presenza contemporanea i responsabili di ASL e AO e Federazioni ha consentito di identificare , con un lavoro congiunto, tutte le attività che nel corso del 2012 dovrebbero consentire di raccogliere importanti risorse economiche, in particolare nell’area degli acquisti e della farmaceutica. Ampio spazio è stato dato a ripercorrere la filiera sanitaria evidenziando razionalizzazioni di strutture sia ospedaliere sia ambulatoriali con un potenziamento di quelle strutture territoriali che saranno gestite dai medici di medicina generale. Sulla rivisitazione della rete ospedaliera, alla luce delle recenti evoluzioni previste dal “Piano nazionale siti” e dagli indicatori dei volumi di attività sanitarie “sicure”, sono state prospettate ipotesi di razionalizzazione e accorpamenti tra gli ospedali di ciascuna federazione nelle aree della Chirurgia. Tale ipotesi dovranno essere rianalizzate in sedute più ristrette all’interno di ciascuna Federazione al fine di validare il ridisegno complessivo della rete. Un’analisi che dovrebbe durare alcune settimane al termine delle quali verrà presentato il disegno complessivo. Parte fondamentale delle due giornate è stata dedicata alla rivisitazione dei conti economici e degli stati patrimoniali delle aziende sanitarie. Si è registrata, nel primo semestre, una leggera diminuzione della spesa complessiva ma non ancora in linea con l’obiettivo che si dovrebbe raggiungere a fine anno. Sono stati presentati alcuni progetti che dovrebbero da una parte generare liquidità per il sistema sanitario piemontese attraverso un migliore utilizzo del patrimonio immobiliare disponibile ed indisponibile delle stesse aziende. E’ stata, in particolare, analizzata la possibilità della costituzione di un Fondo di valorizzazione immobiliare con l’intento, tra gli altri, di migliorare uno dei parametri oggi più negativi che caratterizzano il sistema, ovvero i significativi ritardi di pagamento da parte delle aziende. Sono stati presentati due progetti che dovrebbero garantire la possibilità per i fornitori del servizio di accedere ad anticipazioni di pagamento a fronte di una certificazione delle fatture che porterebbe al pagamento diretto da parte della Regione e non più delle ASR.

Ogni cosa ha il suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà.
Edoardo Bennato

 

NewsLetter n.35 del 18/09/2012

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134

Cari colleghi,

a fronte delle numerose richieste di chiarimento, giunte presso la nostra segreteria, in riferimento all’obbligo dell’assicurazione sia per i dipendenti che per i liberi professionisti, abbiamo chiesto chiarimenti al nostro consulente di diritto contrattuale e del lavoro, Dr. Claudio Mellana.
in allegato alla presente trovate il parere da lui confezionato per noi.
Cari saluti.


Una conoscenza superficiale è più dannosa dell'ignoranza. 
(Miyamoto Musashi)

 

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NewsLetter n.34 del 13/09/2012
133

Cari colleghi,

apriamo questa news informandovi che con un emendamento approvato all'articolo 4 della legge 135 del 7 agosto, l'Enpapi (l'Ente di previdenza degli infermieri) potrà accogliere tutti quei professionisti con soli contratti di collaborazione con le strutture sanitarie.
Ciò grazie alla istituzione della cosiddetta gestione separata.
Vi invitiamo a collegarvi a questo link per ulteriori informazioni http://www.ipasvi.it/attualita/la-gestione-separata-enpapi-adesso---realt--id612.htm

Sempre per restare a livello nazionale vi inviamo le raccomandazioni (vedi allegato – fonte quotidiano sanità) frutto della collaborazione e del dialogo interreligioso tra i referenti delle più importanti Confessioni religiose, individuati ufficialmente dai Ministri e Leaders delle rispettive Chiese/Comunità e delle più importanti Associazioni di Volontariato, con il contributo del Tavolo interreligioso di Roma, oltre che di Cittadinanza Attiva, avvenuta all'interno di un gruppo di lavoro coordinato dal Luigi De Salvia, Presidente della Sezione italiana di ‘Religions for Peace’ e da Alessandro Bazzoni dirigente dell’ASL RME.

A livello regionale invece vi segnaliamo la D.G.R. 30 Luglio 2012, n. 54-4257 pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 35 del 30 / 08 / 2012: http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2012/35/
attach/dgr_04257_830_30072012.pdf.
In essa vengono introdotti nuovi “pacchetti” di prestazioni ambulatoriali con lo scopo di trasformare il regime assistenziale di alcuni interventi chirurgici normalmente eseguiti in day surgery. Per permettere la trasformazione delle modalità di erogazione di tali prestazioni, vengono anche stabilite le corrispondenti tariffe da riconoscere nell’attività ambulatoriale. Per questa settimana concludiamo ricordandovi che sono presenti sul nostro sito i corsi di formazione organizzati dal Collegio IPASVI per il periodo ottobre – dicembre 2012; come negli anni si è dimostrato questi incontri formativi sono momenti di confronto prezioso tra colleghi.
Come sempre Vi aspettiamo.
Oggi vogliamo concludere , in ricordo del Cardinal Carlo Maria Martini, con le sue parole


Non domandiamoci se siamo credenti o non credenti, ma pensanti o non pensanti

Carlo Maria Martini

 

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NewsLetter n.33 del 03/09/2012
131

Cari colleghi, dopo un periodo di interruzione, rieccoci al solito appuntamento del lunedì!
Un appuntamento ricco….
Alcune novità sul fronte legislativo sia a livello nazionale sia regionale. Per facilitare la lettura e permettere a ognuno di voi di leggere solo quanto di interesse, su questa pagina vengono riportati solo i riferimenti legislativi oggetto di nostro interesse; in allegato troverete, per la normativa nazionale, specifiche schede sintetiche.
Iniziamo con l’approvazione della riforma delle professioni, approvata con DPR 7 agosto 2012, n. 137 (1). Il DPR riguarda tutte le professioni ordinistiche, non tutti gli articoli del Decreto riguardano però la sanità. Vista la specificità della materia,infatti, la sanità resta infatti esclusa dalle nuove regole riguardanti la formazione continua, il tirocinio professionale e il procedimento disciplinare (vedi allegato n.1)
Sempre nel mese di agosto, precisamente il 14, sulla Gazzetta ufficiale è stata pubblicata la legge 135-2012 (2) , conversione del D.L. 95/2012 (3) (meglio conosciuto come “spending review”) recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (vedi allegato n.2).
Per la sanità l’ammontare dei risparmi per il SSN sarà complessivamente di 6,8 miliardi sino al 2015. Il Governo ha infatti “esteso” gli effetti delle misure proiettandole anche sul 2015 con l’aggiunta di ulteriori 100 milioni di risparmi rispetto all’anno precedente.
A livello regionale sono state emanate

• il 30 luglio la DGR n. n. 45-4248 relativa al “ nuovo modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti”, tale normativa assolve anche alla funzione di semplificazione del quadro normativo concernente tale settore.
• Il 6 agosto la DGR n. 2-4474 relativa alla “Determinazione obiettivi economici-finanziari delle aziende sanitarie regionali per l’anno 2012”.

Passiamo ora ad altri ambiti … In riferimento a….
• pubblicità professionale - Anche per le professioni sanitarie varranno i criteri dettati dall'articolo 3, comma 5, del Dl 148/11, che sancisce la massima libertà della “pubblicità informativa”.
L'articolo 2, comma 1, del Dl 223/06 (decreto Bersani-Visco) aveva già abrogato il divieto della cosiddetta “pubblicità informativa” dei professionisti, superando la legge del 1992 che regolava in modo differente la pubblicità dei professionisti sanitari.
Ora la Cassazione, con la sentenza 3717/2012, ha affermato, a sua volta, che la liberalizzazione vale anche per le strutture sanitarie private a base capitalistica, come case di cura, cliniche e laboratori.
Via libera, quindi, per medici e infermieri che potranno usare ogni forma pubblicitaria, dal volantinaggio all'uso di internet, regolato dal Dlgs 70/03, che impone, però, il rispetto della dignità e onore della professione, del segreto professionale e della lealtà verso colleghi e clienti. A vigilare saranno gli Ordini e i Collegi
• Decreto 12-6-2012, che accorpa l'Infermieristica ad altre discipline - E’ stata pubblicata sul sito della Federazione http://www.ipasvi.it/attualita/la-fepi-invita-il-governo-italiano-a-riconsiderare-il-decreto-12-6-2012-che-accorpa-l-infermieristica-ad-altre-discipline-id601.htm
la lettera inviata il 27 luglio dalla Presidente della FEPI, Dragica Simunec, al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo.

Concludiamo questa news segnalandovi:
• La Federazione Ipasvi, in collaborazione con il ministero della Salute, ha chiesto a tutti i Collegi provinciali un Censimento del personale infermieristico in possesso del Libretto di Navigazione e quindi abilitato ad imbarcarsi quale ‘Infermiere di Bordo’ con lo scopo di prevederlo in apposita normativa e pervenire quindi alla predisposizione di un apposito Albo degli Infermieri abilitati gestito dal Ministero: inviate mail alla nostra segreteria in cui dichiarate di essere in possesso del documento di cui sopra

Nella speranza di essere stati chiari ed esaustivi ci rendiamo disponibili per eventuali chiarimenti.
Il Consiglio direttivo


Se uno passasse un anno intero in vacanza,
divertirsi sarebbe stressante come lavorare.
William Shakespeare, Enrico IV, 1598


(1) http://governo.it/GovernoInforma/Dossier/professioni/Decreto_137_2012.pdf
(2) http://www.finanze.gov.it/export/download/novita2012/Legge_135_2012.pdf
(3) http://www.governo.it/backoffice/allegati/68648-7830.pdf


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ALLEGATO 2 SCARICA

NewsLetter n.32 del 27/08/2012
207

Cari colleghi,

una news ... fuori programma!

Nei giorni scorsi, abbiamo ricevuto una proposta di agevolazione economica, rivolta a tutti gli iscritti al Collegio di Torino, per frequentare le "Palestre Torino".

Con la speranza di fare cosa gradita, cliccate qui per visualizzare l'offerta.

E per allenare la mente...invece... cliccando qui potrete visualizzare la bozza provvisoria del nostro Catalogo Formativo.

Con le parole "mens sana in corpore sano" vi salutiamo affettuosamente e vi diamo appuntamento al 27 agosto.

Buone vacanze a Voi e alle vostre famiglie.

Il Consiglio Direttivo

NewsLetter n.31 del 1/08/2012
193


Cari colleghi


Iniziamo con il segnalare alla vostra attenzione un concorso, giunto all’ultima settimana, promosso dal Comitato per il IV Centenario della morte di San Camillo de Lellis (informazione inviataci da Floriana Taurelli - Ufficio Comunicazione per le attività del IV Centenario).
Per partecipare è sufficiente collegarsi alla pagina www.facebook.com/camillodelellis.org e condividere sulla bacheca personali testimonianze rispetto a come è cambiata la vita assistendo i malati.
Restando sempre in tema di partecipazione attiva, Vi chiediamo di sottoscrivere la petizione per dire NO all’ ACCORPAMENTO di INFERMIERISTICA ad ALTRE DISCIPLINE


http://www.firmiamo.it/no-accorpamento-di-infermieristica-ad-altre-discipline-1


Qui di seguito il testo della petizione:

Al Presidente del Consiglio M. Monti
al Ministro dell'Università F. Profumo
al Ministro della Salute R. Balduzzi


IO sono UNO dei 400.000 infermieri italiani che si prende cura di 60 milioni di persone tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24. Non è eticamente accettabile che la scelta del futuro della professione sanitaria più rappresentata in Italia e dei docenti di una disciplina sia nelle mani di cultori di ambiti scientifici e conoscitivi differenti.

IO SOSTENGO l'azione della Federazione Nazionale Collegi IPASVI e CHIEDO personalmente l'Istituzione del macro settore di Scienze Infermieristiche nel quale inserire il SSD (Settore Scientifico Disciplinare) di Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche (ex Med 45 - ex 06/M3 -Scienze Infermieristiche ) che è stato soppresso con il DM 12 giugno 2012 n.159.


Per completezza di informazione vi invitiamo anche a consultare il link


http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=35359&stile=6&highLight=1


nel quale trovate il testo dell’interrogazione parlamentare

C.4/10914 [Valorizzare la ricerca e la docenza nelle scienze infermieristiche] in cui, a fronte di una disamina attenta della prevalente presenza numerica di studenti ai corsi di laurea delle professioni sanitarie e della inversamente proporzionale presenza di docenti di ruolo universitari (docenti di ruolo universitari «medici» di area sono 10.362 mentre quelli dell'unico settore afferente alle scienze infermieristiche sono 33, di cui, peraltro, alcuni di formazione medica), si chiede quali iniziative si intendano porre in atto per garantire e sviluppare la disciplina infermieristica nel mondo accademico, ivi comprese la creazione di una macroarea specifica per le scienze infermieristiche (…) e quali iniziative si intendano assumere per la valorizzare la ricerca e la docenza nelle scienze infermieristiche attraverso modalità di reclutamento specifico, in linea con le determinazioni dall'International Council Nursing (ICN) (…).

Vi informiamo che nei primi giorni di agosto sarà pubblicato sul sito del Collegio il catalogo provvisorio dei corsi per il periodo ottobre – dicembre 2012.

Vi ricordiamo che la segreteria del Collegio osserverà una settimana di chiusura per ferie estive, dal 13 al 17 agosto.

Buone vacanze a Voi e alle vostre famiglie …

Il Consiglio Direttivo

Il riposo a voi non sia letargo,
ma preparamento di nuove forze e pensieri
N. Tommaseo

NewsLetter n.30 del 23 /07/2012
130

Cari colleghi, benvenuti al solito appuntamento di inizio settimana. Con la speranza di farvi cosa gradita, cerchiamo, insieme a voi, di fare una sintesi su quanto sta accadendo nel panorama nazionale/Regionale –Sanità.
Nazionale in quanto parliamo di un tema che interessa tutto il nostro paese: spending review (letteralmente-revisione della spesa pubblica); Regionale in quanto riportiamo le parole di due esperti del nostro territorio: la Dottoressa Nerina Dirindin, docente di Economia pubblica e Scienza delle finanze all'Università di Torino e del Dott. Angelo Lino Del Favero, direttore generale delle Molinette di Torino.
Per la prima, lo spending review si traduce in una manovra estiva di tagli lineari che rischia di vanificare i risultati raggiunti finora; negli ultimi 6 anni, infatti, la crescita della spesa sanitaria è rimasta al di sotto di quella primaria della Pubblica amministrazione e, con una manovra che impone gli stessi interventi indistintamente a tutte le Regioni, si penalizzano quelle più avanzate, creando un alibi per quelle meno mature da un punto di vista tecnico e politico. Conclude, infine, paventando preoccupazione per i cittadini più fragili costretti a pagare di tasca propria, anche in termini di servizi offerti, a fronte di “tagli” che potrebbero essere opportunamente rivisti e condivisi con chi opera in sanità tutti i giorni.
Rispetto all’intervento riguardante la chiusura dei piccoli ospedali, abbiamo chiesto alla Dott.ssa Dirindin di esprimere il suo parere “Ci sono ancora molti ospedali dispendiosi, inefficienti e di scarsa qualità, rispetto ai quali le Regioni fanno fatica a intervenire a causa delle diffuse resistenze a rivedere l'organizzazione del lavoro professionale, a riconvertire le strutture (siano esse ospedali o unità operative) troppo piccole per garantire qualità, a qualificare la rete contrastando localismi e difese corporative. A tal fine un impegno del livello centrale è estremamente utile, non solo sui piccoli ospedali ma anche sui grandi ospedali (dove la moltiplicazioni dei reparti è spesso ingiustificata e costosa)”.
Su quest’ultimo punto si concentra proprio l’intervento del Dr. Del Favero, che sottolineando l’importanza della chiusura dei piccoli ospedali “pericolosi e costosi” auspica la loro riconversione in poliambulatori e strutture di ricovero a bassa intensità al fine di rafforzare l’offerta sanitaria territoriale e indirizzare le urgenze agli ospedali “veri”. Prosegue poi definendo la rete quale vera sfida del futuro “ (…) centri a elevata specializzazione, strutture di ricovero con alti standard tecnologici e poi la rete dei presidi, degli ambulatori, dei punti di primo soccorso». Spending review, quindi, che supera l’accezione di controllo sulla spesa per compiere una profonda revisione dei processi di attività con il risultato di avere migliori costi e migliori servizi.
Come anticipatovi nella news n.26 del 18 giugno, siamo a sollecitare la vostra memoria affinché vi ricordiate di partecipare alla ricerca sulla tematica “La conciliazione tra lavoro-famiglia nel personale infermieristico della realtà torinese” compilando il questionario scaricabile dal sito del rettorato degli Studi di Torino.
Il sito, come vi abbiamo comunicato con la precedente news , ha avuto un guasto tecnico ma oggi il problema è risolto. Siamo certi, ancora una volta, della vostra partecipazione attiva a questo progetto, come testimonia il numero significativo di questionari raccolti e, di questo, ringraziamo i colleghi. Grazie in anticipo a tutti quelli che offriranno il proprio contributo.
Vacanze…….. Vi informiamo che i nostri uffici saranno chiusi dal 13 al 17 agosto compreso.
Un caro saluto a tutti!


Il capitale umano è la più importante forma di capitale nell'economia moderna. Si presenta sotto forma di conoscenza, istruzione, training...
(G. Becker)


Newsletter n. 29 del 16/07/2012
162

Buongiorno e buona settimana a tutti …

Anticiclone Caronte, Minosse e ciclone Sanità!!!

Partiamo dal livello nazionale; è di pochi giorni fa l’approvazione  del decreto recante le "disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica"; in attesa di poter approfondire il testo vi consigliamo di accedere alle informazioni ufficiali leggendo il Comunicato Stampa del 5 luglio u.s. , in particolare il punto L che affronta il tema sanita' http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=68656

La razionalizzazione della spesa è programmata su quattro capitoli di spesa:

  • condizioni di acquisto e fornitura di beni e servizi;   
  • spesa per farmaci;
  • spesa per dispositivi medici;
  • acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati.  

Nulla viene detto rispetto al capitolo posti letto, capitolo che invece si trova nella bozza del testo

 “disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, ad invarianza dei servizi ai cittadini” al Titolo III  “razionalizzazione e riduzione della spesa sanitaria” art 13 comma 12 punto c “le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, entro il 30 novembre 2012, provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici. Conseguentemente a tale riduzione, anche attraverso una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalità dei piccoli ospedali pubblici è promosso l’ulteriore passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all’assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l’assistenza residenziale e domiciliare”. Non si parla quindi di chiusura di piccoli ospedali (fatto salvo un refuso nelle note a pagina 60). Inoltre, per le Regioni impegnate nei Piani di rientro e non commissariate, caso della nostra regione, nelle note a latere troviamo scritto “ si disciplina il proseguimento del Piano stesso, qualora alla fine del Piano non siano stati raggiunti i risultati strutturali ivi previsti”. 

A tal proposito, la nostra Regione, nella DGR 1-4117 del 5/7/2012 (in allegato) ha deliberato una graduale ridefinizione dei posti letto della rete ospedaliera. “(…) In una prima fase quindi le Aziende di ogni federazione sovrazonale dovranno ridefinire, in relazione ai propri dati di attività, le nuove dotazioni di posti letto per i singoli presidi (…)”. La previsione, rispetto a questa “ridefinizione”, è di tagliare quasi 1500 posti letto nel prossimo triennio; 409 posti letto nelle acuzie e 1062 nel post-acuzie. Nella delibera si legge:“Riduzione del 50% dei ricoveri dei DRG medici nelle discipline mediche di durata superiore a 11 giorni di pazienti  ultrasessantacinquenni, che deve essere accompagnata dalla capacità del sistema di prendere in carico correttamente tale tipologia di pazienti anche sulla base della DGR 27-3628 del 28.3.2012 (1).

A questo punto si fa strada in noi una sentita preoccupazione, chi garantisce la capacità del sistema di prendersi in carico le persone che hanno necessità?  Ad oggi le criticità sono evidenti a tutti, è necessario ancora una volta essere vigilanti e pro attivi; alcune proposte sono state fatte durante il convegno,  proprio nella logica di una presa a carico efficace ed economica della persona con problemi di salute. Sicuramente siamo disponibili a cambiamenti  in un’ottica però di sostegno della natura pubblica e universale del Servizio Sanitario Nazionale a garanzia dei diritti dei cittadini.

Restando sempre a livello nazionale, il comma 26 dell'art 1 della  Legge n. 92 del 28 giugno 2012, recentemente approvata in materia di riforma del mercato del lavoro e che entrerà in vigore il 18 luglio p.v., ha creato qualche dubbio, anche in ambito infermieristico, a riguardo della collocazione lavorativa dei liberi professionisti. Abbiamo, pertanto, chiesto un parere al nostro consulente Dr. Claudio Mellana: “Gli infermieri che esercitano la professione, e quindi sono titolari di una partita IVA individuale oppure  condivisa con altri professionisti nell'ambito di uno studio associato, non rientrano nella previsione della nuova legge.

La norma infatti è molto chiara, chi esercita una professione per la quale é obbligatoria l'iscrizione ad un ordine o ad un albo, non può richiedere la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da libero professionale a collaborazione coordinata e continuativa”.

Come vi avevamo anticipato nella News n.25, il nostro Consiglio Direttivo, nella seduta del 2 luglio, ha deliberato di devolvere un contributo di euro 0,35 per iscritto a favore e a sostegno dei Collegi dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma.

Concludiamo, infine, con una comunicazione pervenuta dalle Responsabili della Ricerca sulla tematica “La conciliazione tra lavoro-famiglia nel personale infermieristico della realtà torinese”; da una parte ringraziano tutti i colleghi che hanno partecipato alla compilazione del questionario, dall’altra, invece, si scusano per l’interruzione del servizio online, dipendente da un fulmine che ha provocato gravi danni ad uno dei sistemi di storage in uso. Non appena la situazione si sarà stabilizzata, sarà nostra cura darvene informazione.

Un caro saluto  tutti.

  

Quando si percorre, carponi, un cunicolo sotterraneo,
si arriva ad un punto in cui, essendo andati troppo oltre,
si sa che tentare di tornare indietro equivale a morte certa.
Andare avanti non dà certezza di sopravvivenza,
ma questa incertezza equivale a una speranza
 Leopardi

 (1) Attuazione Piano di rientro - D.G.R. n. 44-1615 del 28.2.2011 e s.m.i. - La rete territoriale: criteri e modalità per il miglioramento dell'appropriatezza e presa in carico territoriale.

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Newsletter n. 28 dell'09/07/2012
129

Cari colleghi,

questa settimana non è stata particolarmente ricca di avvenimenti, quindi solo alcuni rapidi aggiornamenti.
La revisione della spesa pubblica (spending review ) è oggetto di dibattito in tutti gli ambienti. In ambito sanitario, come afferma il vice procuratore generale presso la Corte dei conti, Roberto Benedetti, “a differenza di ciò che … accade in altri settori, … la validità di una gestione non può essere sempre affermata solo sulla base di conti che quadrano (…), ma va vista anche e, soprattutto, in funzione dell’interesse pubblico sostanziale perseguito (tutela della salute)”.
Un interesse che deve vedere coinvolti tutti i professionisti e, quindi deve vederci soggetti attivi , convinti che sia possibile, giusto e necessario riqualificare la spesa socio sanitaria attraverso una riorganizzazione attenta dei servizi , sostenendo la natura pubblica e universale del Servizio Sanitario Nazionale a garanzia dei diritti di cittadinanza .
In tal senso è necessario allora che anche noi dedichiamo un po’ d’attenzione a quegli aspetti concernenti la spesa che possono aiutarci a meglio comprendere la realtà

E’ di questi giorni la pubblicazione di due importanti rapporti:

• Il primo, pubblicato giovedì 28 giugno , è il rapporto Ocse 2012 relativo alla spesa sanitaria dei 34 paesi aderenti all’organizzazione. Il rapporto evidenzia come nel 2010 la spesa (pubblica e privata) si è collocata al 9,3% del PIL, quindi leggermente al di sotto della media Ocse e significativamente inferiore a quella di Olanda (12%), Francia e Germania (11,6%) ma anche della Gran Bretagna (9,6%) (in allegato lo stralcio del rapporto riguardante la nostra realtà)
• Il secondo documento, la Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2011, pubblicata sul sito del ministero dell’Economia, che rileva come la spesa del SSN nel 2011 abbia raggiunto i 112,889 miliardi di euro. Il disavanzo del SSN nel 2011 si attesta così sui 1,779 miliardi, un disavanzo che segna un meno 19,3% rispetto al 2010.

Altre notizie

• E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 148 del 27 giugno, la legge del 5 giugno 2012 - n.86 "Istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari, obblighi informativi alle pazienti, nonché divieto di intervento di plastica mammaria alle persone minori". La legge che entrerà in vigore dal 12 luglio p.v. vieta l’impianto, a soli fini estetici, sulle minorenni
• E’ stata prorogata fino al 31 ottobre la scadenza relativa all’intramoenia allargata che consente ai medici e agli altri operatori di esercitare la libera professione anche al di fuori delle strutture dedicate di Asl e ospedali.

Concludiamo ricordandovi che ANCHE VOI POTETE CONTRIBUIRE ALLA STESURA DELLA NEWSLETTER! Inviate le vostre ESPERIENZE, PROGETTI, RIFLESSIONI … all’indirizzo barbara.chiapusso@ipasvi.torino.it e sarete contattati nel più breve tempo possibile (non dimenticate di inserire il vostro nome, cognome e recapito telefonico).
Un caro saluto e a presto

Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza,
prova a dormire con una zanzara
Tenzin Gyatso

 

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Newsletter n. 27 dell'02/07/2012
128

Cari colleghi,


Come anticipato nella precedente news, siamo a chiedervi di collaborare per il buon esito della ricerca sulla tematica “La conciliazione tra lavoro-famiglia nel personale infermieristico della realtà torinese”.

Perché questa tematica?: “la promozione della conciliazione tende a migliorare le condizioni di vita e di indipendenza delle donne secondo due variabili: rispondere al meglio alle esigenze e ai bisogni delle donne appesantite dal doppio ruolo e migliorare le condizioni delle donne sul lavoro. Queste due variabili richiamano le due differenti dimensioni del vivere individuale, di cui la prima è rappresentata dalla quotidianità del vivere sociale dell’individuo, mentre la seconda è più specifica e riguarda le condizioni in cui si svolgono le attività lavorative”, così scrivevano Antonio Saitta e Aurora Tesio nella premessa del quaderno di lavoro “la conciliazione lavoro – famiglia in Italia e in Europa pubblicato nel 2008.

Ora la nostra professione è una professione con un elevato numero di donne - con questo non neghiamo che il tema è d’interesse anche del genere maschile visto il sempre maggior coinvolgimento dello stesso nelle attività ordinarie di vita quotidiana della famiglia –, è una professione che richiede dispendio di energie sia sul piano fisico sia sul piano emotivo e intellettuale e, ad oggi, poco è stato indagato rispetto al tema in oggetto.

Quante volte parliamo tra colleghi della difficoltà di conciliare vita e lavoro, quante volte ci sentiamo “strattonati” tra una dimensione e l’altra, tra le richieste dell’una e dell’altra, allora oggettivare le sensazioni, i sentimenti e le criticità, può sostenerci nel comprendere meglio questa realtà e, di conseguenza, individuare possibili correttivi per migliorare la situazione.
Il questionario, rigorosamente anonimo, che vi proponiamo, curato dall’Università degli Studi di Torino –Dipartimento di Psicologia, con cui il nostro Collegio ha stipulato una convenzione non onerosa, richiede per la sua compilazione circa 15 minuti.

Al fine di facilitarvi nella risposta è stata attivata la possibilità di risposta in più momenti; al fondo delle videate troverete, infatti, le indicazioni per sospenderne la compilazione e riprenderla successivamente.
La compilazione del questionario potrà avvenire on line da oggi sino al 10 di settembre p.v.

Vista l’importanza che attribuiamo alle vostre risposte abbiamo programmato di inviarvi memorie durante questo periodo, non vogliamo essere invadenti ma solo la vostra agenda, una vostra memoria a distanza !!

Al termine i dati elaborati verranno a voi restituiti con diverse modalità (articolo, report, convegno) al fine di raggiungere il numero massimo di colleghi. Inoltre sulla base di quanto emergerà verranno organizzate iniziative ad hoc per approfondire, sviluppare ecc. ecc.
Come sempre contiamo (e siamo certi) della vostra partecipazione, buon lavoro.

Un caro saluto
Il consiglio direttivo


Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità.
A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Epicuro, Lettera a Meneceo, IV-III sec. a.e.

Newsletter n. 26 dell'18/06/2012
127

Cari colleghi,


Apriamo questa news informandovi che durante il Consiglio Nazionale della Federazione dei Collegi, tenutosi a Roma il 6 giugno, per acclamazione è stato approvato il documento, redatto dal Comitato centrale IPASVI con la qualificata collaborazione di un gruppo di professori in Infermieristica, sull’evoluzione delle competenze infermieristiche. Il documento verrà presentato, il 14 giugno, al Tavolo di lavoro Regioni-Ministero.
Durante la medesima adunanza di Consiglio è stata espressa solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto; una solidarietà che si concretizzerà anche con azioni di sostegno economico di cui vi daremo informazioni più precise nei prossimi giorni.
E’ di questi giorni l’emanazione della bozza di Disegno di Legge delega sul pubblico impiego (in allegato) che dovrebbe essere presto approvata in Consiglio dei Ministri.

Vi anticipiamo un progetto che ci vedrà coinvolti nei prossimi mesi. Come vi avevamo anticipato abbiamo avviato una collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino per la conduzione di una ricerca relativa al tema della conciliazione tra lavoro – famiglia. Tutti noi abbiamo ben presente come sia importante rendere compatibili sfera lavorativa e sfera familiare in quanto, solo attraverso questa compatibilità è possibile, per ognuno di noi , vivere al meglio i molteplici ruoli giocati all'interno della nostra complessa società. E’ quindi necessario cercare di comprendere in modo approfondito la percezione che noi, come infermieri, abbiamo rispetto alla nostra realtà per individuare le criticità e le eventuali proposte – azioni da intraprendere. Nella prossima news vi daremo tutte le istruzioni per poter partecipare a questa ricerca e, come sempre, contiamo sulla vostra collaborazione per acquisire dati ricchi sui quali riflettere e proporre … per migliorare sia la vita degli altri sia la nostra.
Come ci siamo più volte detto questo Consiglio Direttivo vuole, in tutte le sue iniziative rendere evidente la capacità propositiva (e pertanto anche critica) degli infermieri, ed è su questo tema, nell’ambito delle politiche di pianificazione sanitaria, che si sviluppa il nostro convegno del 23 giugno “PRO per PORRE: una responsabilità della professione”; vi ricordiamo che mancano, al suo svolgimento, solo 12 giorni, le iscrizioni sono ancora possibili per qualche giorno! Affrettatevi.

http://www.ipasvi.torino.it/LinkClick.aspx?fileticket=D9NLZ4wiOuQ%3d&tabid=448

Nel salutarvi con affetto, vi diamo appuntamento al prossimo lunedì.


Cara Amica, la vita va vista col pessimismo dell'intelligenza, col senso critico del dubbio, ma anche con l'ottimismo della volontà. Con la volontà niente è fatale, niente è ineluttabile, niente è immodificabile. Io credo nell'uomo, l'uomo creatore del proprio destino (Pietro Nenni)

 

VISUALIZZA BOZZA DDL RIFORMA LAVORO PUBBLICO

Newsletter n. 25 dell'11/06/2012
126

Cari colleghi, buona settimana

La news che vi apprestate a leggere, vuole rispondere ai diversi colleghi che hanno posto dubbi circa l’applicazione del D.Lgs. n. 67/2011, nella parte inerente il lavoro notturno (art.1, comma 1, lettera b).

Il succitato D.Lgs  prevede il beneficio dell’accesso anticipato al trattamento pensionistico per coloro che prestano la loro attività per almeno sei ore, comprese nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero minimo di giorni all’anno.

 L’anticipo è concesso anche ai lavoratori impiegati per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.


Il beneficio pensionistico è riconosciuto, a domanda, ai lavoratori che abbiano effettuato turni notturni nei seguenti periodi:

 

-   per almeno sette anni, compreso l’anno di maturazione dei requisiti, negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, per le pensioni aventi decorrenza entro il 31.12.2017;

 

-   per almeno la metà della vita lavorativa complessiva, per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2018

 

Ai fini del computo dei periodi di svolgimento di tali attività, occorre tener conto del servizio effettivamente svolto, escludendo i periodi totalmente coperti da contribuzione figurativa.

La domanda di accesso al beneficio deve essere presentata entro il 1° marzo dell’anno di maturazione dei requisiti agevolati, corredata da copia o estratti della documentazione  che comprovino la sussistenza dei requisiti (art.2, comma 1, D.Lgs 67/2011).

            Ai trattamenti pensionistici da liquidare ai lavoratori destinatari del beneficio per lavoro usurante, continuano ad applicarsi le cosiddette “finestre mobili di cui all’art. 12, comma 2 , del D.L. 78/2010 convertito nella Legge 122/2010 (art.24, comma 17 bis, Legge 214/2011).

 

Vediamo nello specifico lo SCHEMA DI PENSIONAMENTO ANTICIPATO PER LAVORO USURANTE:

 

 

 

 

LAVORATORI DIPENDENTI CHE MATURANO I REQUISITI DAL 2012

 

(art. 24, comma 17, D.L.201/2011, convertito in Legge 214/2011 che ha modificato l’art.1, comma 4 del D.Lgs. 67/2011)

 

Requisito contributivo minimo

 

N. TURNI

 

Periodo di maturazione del requisito

 

Età

 

minima

 

Quota (somma età anagrafica e anzianità contributiva)

 

 

 

 

 

35 anni

 

 

 

78

 

 

 

 

 

 

 

1/1/2012-31/12/2012

 

 

 

60

 

96

 

72-77

 

61

 

 

 

97

 

64-71

 

62

 

 

 

98

 

 

 

Requisito contributivo minimo

 

N. TURNI

 

Periodo di maturazione del requisito

 

NewsLetter n.24 del 4/06/2012
125


Cari colleghi neo PAPA’- dipendenti nel settore privato,

iniziamo questa news rivolgendoci proprio a voi!

E’ di questi giorni, infatti, l’emanazione di un nuovo bando che rimarrà aperto, salvo precedente esaurimento delle risorse o proroghe, fino al 31/03/2013. “Insieme a papà”, così si chiama l’intervento regionale promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con l’INPS, prevede l’erogazione di un contributo ai padri lavoratori dipendenti del settore privato che fruiscono del congedo parentale in tutto o in parte al posto della madre lavoratrice dipendente, nel primo anno di vita del loro bambino. L’intervento è finalizzato a favorire la condivisione delle responsabilità familiari e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare il seguente link:

http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pari/sost_congedo_padri.htm

Proseguiamo la news facendo un breve cenno a quanto emerso durante il primo incontro, avvenuto in Collegio, con i colleghi che operano nelle RSA. L’elaborazione dei dati ricavati dai questionari compilati dai partecipanti, pur non essendo rappresentativa della popolazione infermieristica che opera in queste strutture, permette comunque di fare alcune riflessioni; in particolare in riferimento al modello organizzativo vigente e alle opportunità/criticità emerse. I dati, per ovvi motivi, non possono essere pubblicati sulla news; i contenuti, pertanto, verranno condivisi con il gruppo di lavoro in un prossimo incontro che stiamo calendarizzando, e il cui invito verrà diffuso via mail al fine di coinvolgere il maggior numero possibile di colleghi.

Concludiamo comunicandovi la nostra condivisione sulla posizione assunta dalla nostra Federazione, relativa alla bozza di schema che rivede ruoli e compiti dell'infermiere. Nelle prossime settimane, infatti, l'Ipasvi presenterà una proposta di riforma della professione, frutto di un'ampia riflessione interna maturata venerdì scorso (18 maggio) durante l’incontro dei membri del Consiglio nazionale della Federazione dei collegi provinciali degli infermieri.

Vi alleghiamo, in modo tale da mantenervi aggiornati rispetto a tale ambito, il documento predisposto dal tavolo Ministero – Regioni con l’obiettivo di rendere evidenza dei presupposti teorici alla base della proposta

Pur sapendo le difficoltà che ci sono nell’aderire a momenti di formazione contiamo sulla vostra partecipazione al convegno del 23 giugno (vedi homepage), è un momento importante attraverso il quale esplicitiamo, collegialmente e pubblicamente, la nostra capacità di esserci in modo critico e propositivo
Un caro saluto a tutti e alla prossima news.


LEGGE DI L.B.J.:
Se due uomini sono d'accordo su tutto,
puoi star sicuro
che solo uno dei due sta pensando.
Arthur Bloch



NewsLetter n.23 del 28/05/2012
161

Cari colleghi, Grazie!

Grazie per  aver portato il vostro prezioso contributo al dibattito nato intorno alla bozza di proposta Stato Regioni per la revisione del nostro profilo professionale.

 

Nonostante il brevissimo tempo abbiamo raccolto 152 questionari che ,  insieme ai contributi delle Università e della Dirigenza infermieristica,  ci hanno permesso di presentarci  all’incontro straordinario del Consiglio Nazionale della Federazione del il 18 maggio scorso,  con il sentito sul tema degli infermieri di Torino e Provincia.  Un sentito che  esprime   una posizione fortemente critica rispetto al documento  in quanto  sembra rafforzare la  visione di una professione puramente esecutiva  e tecnica.

 

Inoltre,  la maggioranza di noi tutti,  ha  sottolineato  la necessità di rivedere l’elencazione delle competenze (che paventano il ritorno del mansionario) a partire dal D.M. 739/94, la necessità di procedere ad una revisione dei modelli organizzativi ai fini di un utilizzo appropriato dei professionisti e di mantenere la formazione all’interno dell’Università, pena una difforme preparazione dell’infermiere a livello nazionale. E’ stata inoltre rilevata la necessità che  siano considerate altre aree non  contemplate nel documento (a titolo di esempio: l’oncologia, la geriatria, ecc.).

 Il materiale che abbiamo raccolto, questa settimana sarà sistematizzato e inviato,  attraverso una memoria scritta,  alla Presidente della nostra Federazione.

Vi terremo tempestivamente informati sugli sviluppi!

Come vi avevamo anticipato, il 23 giugno si terrà al Centro Congresso Lingotto il convegno dal titolo “PROxPORRE: una responsabilità della professione”.  Con piacere vi comunichiamo che abbiamo ottenuto l’adesione di professionisti  di spicco tra cui il prof. Ivan Cavicchi – docente di Sociologia dell’Organizzazione Sanitaria e Filosofia  della medicina, la prof.ssa Nerina Dirindin – docente di Economia e Economia Sanitaria e di numerosi colleghi esperti . Abbiamo inoltre invitato alla Tavola Rotonda i maggiori rappresentanti istituzionali della nostra Regione con l’obiettivo di sviluppare un confronto e un dialogo ricco e foriero di risultati significativi per l’operatività quotidiana dell’assistere. Sul sito del Collegio trovate tutte le indicazioni operative per l’iscrizione.

Ci ricordiamo di avervi inviato una news ai primi di febbraio dove si diceva … tutto silenzioso, ovattato … oggi invece il ritmo si è fatto incalzante, ricco di provocazioni e di necessità, noi continuiamo a essere certi che , insieme, possiamo costruire e … migliorare

A presto, un caro saluto
      Il Consiglio Direttivo

Sveglia il gigante che c'è in te.
Nel profondo dell'uomo albergano sopiti poteri,
poteri che lo stupirebbero
e che egli non ha mai sognato di possedere;
 forze che rivoluzionerebbero la sua vita,
se destate e messe in azioni. 

Orison Swett Marden

 

NewsLetter n.22 del 21/05/2012
124

Cara/Caro Collega,

la Bozza di accordo relativa al Profilo professionale infermieristico ha raccolto una serie di critiche, osservazioni, perplessità sia all’interno del mondo professionale sia all’esterno.
E’ essenziale, al fine di poter rappresentare al meglio la voce dei colleghi, raccogliere i pareri di chi opera quotidianamente nell’assistenza.

Ti Chiediamo pertanto di partecipare a questo dibattito compilando le prime due schede:

Scheda 1) DIBATTITO

al termine della compilazione, dando l’invio, la scheda verrà recapitata a noi in automatico (prima di cliccare su "invia il questionario" accertarsi di aver risposto a titte le domande)

Scheda 2)COMPETENZE TRASVERSALI

al termine della compilazione, dando l’invio, la scheda verrà recapitata a noi in modo automatico (prima di cliccare su "invia il questionario" accertarsi di aver risposto a titte le domande).

Abbiamo bisogno della Tua collaborazione e siamo certi che vorrai fornircela.
I tempi tecnici per inviarci le schede sono da oggi al 17 Maggio.

I dati che raccoglieremo saranno pubblicati sul sito.

Grazie anticipatamente e a presto
Il Consiglio Direttivo

NewsLetter n.21 del 14/05/2012
121

Cari colleghi,


Mancano 5 giorni alla Giornata Internazionale dell’Infermiere.

Quest’anno, visti i tempi, abbiamo deciso di non festeggiare, nel senso letterale del termine. Festeggiare evoca dimostrazione di allegrezza … di gioia … Allegrezza e gioia che non provo e che francamente sento mancare anche tra gli infermieri con cui giornalmente parlo.

E’ un periodo, questo, delicato. L’attenzione nei confronti dei cambiamenti che stanno permeando la nostra vita e la nostra professione, l’attenzione verso le nuove forme di lavoro che stanno invadendo il mercato, in un contesto di fragilità nazionale, mi hanno portata, insieme al Consiglio, a decidere di “festeggiare” solo simbolicamente.
Credo infatti che, ora più che mai, tutti i giorni gli infermieri vadano ricordati e apprezzati per gli sforzi che fanno, insieme alle altre categorie, a reggere un sistema che attraversa una crisi seria e, purtroppo destinata a durare. Di questa presenza forte e coraggiosa vi ringrazio!

Anche noi faremo stampare , da affiggere negli ospedali, nelle sedi dei servizi territoriali, nelle RSA, negli ambulatori, le locandine prodotte dalla Federazione , in cui ci rivolgiamo ai cittadini, nel segno della continuità e del rilancio dell’impegno nei loro confronti. A questo proposito vi invito a riflettere proprio sui loro bisogni; la paura e l’incertezza ci accomuna a loro, facciamo tesoro dei nostri sentimenti così da poter comprendere meglio anche i loro.

Il 23 giugno, proprio sulla scorta del rilancio del nostro impegno, si terrà a Torino un Convegno organizzato da noi. I protagonisti sarete voi; insieme, infatti, a partire dall’ultima stesura approvata del PSSR, proveremo a dare voce a quello che è il nostro contributo in una logica che accoglie quanto afferma E. Morin “ Non basta più denunciare. Dobbiamo, ormai, enunciare”.
Enunciare vuol dire che sulla base di quanto abbiamo colto e sistematizzato, a partire dall’esperienza quotidiana di ognuno di noi e da quanto abbiamo appreso dalla letteratura nazionale e internazionale, possiamo pro-porre linee di lavoro per contribuire nell’offrire al cittadino interventi appropriati. Un contributo che fa emergere anche le competenze che ci contraddistinguono e la capacità che negli anni abbiamo acquisito, quella di sperare: sperare non nel migliore dei mondi ma in un mondo migliore.
Inviteremo a questo convegno i nostri rappresentanti istituzionali fiduciosi che, così come noi “facciamo nostro” il loro contributo, così possa essere anche per loro.
A presto e un appuntamento per gli auguri al 12 maggio sul nostro sito.

La Presidente
M.A. Schirru

Due operai lungo una strada stanno ammucchiando mattoni.
Passa un viandante che s’informa sulla natura del loro lavoro;
uno modestamente risponde: sto ammucchiando mattoni;
l’altro risponde: innalzo una cattedrale
Pietro Nenni

NewsLetter n.20 del 07/05/2012
120

Cari colleghi,

il 26 aprile scorso si è svolto al Ministero della Salute, come anticipatovi nella precedente news, l’incontro per discutere la bozza di Accordo Stato-Regioni per la “ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico”.  In tale incontro, i nostri rappresentanti hanno manifestato forti perplessità e la necessità di effettuare un confronto allargato all’interno della professione.

Pertanto, rispetto alla richiesta di chiudere i lavori e il confronto entro la fine del mese,  hanno richiesto una dilazione dei tempi, seppur limitata vista l’esigenza di giungere rapidamente ad un risultato,    per un’attenta e propositiva disamina del documento (insieme a tutti i Presidenti dei Collegi IPASVI d’Italia).

Al momento, e in attesa di pronunciamento sulla dilazione temporale richiesta, la posizione assunta è quella che vi alleghiamo alla presente news.

Noi stiamo definendo le modalità per ampliare il più possibile il confronto, con il fine di raccogliere  il maggior numero di osservazioni in merito.

Vi invitiamo pertanto a rileggere il  documento in oggetto (clicca qui) e ad inviare le vostre proposte, analisi critiche ecc.

Oggi, come da sempre, la possibilità di far sentire la nostra voce è  strettamente correlata al nostro grado di partecipazione al dibattito.

 

Buona festa a tutti e grazie del contributo che vorrete fornire

Il Consiglio Direttivo

 

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione

Giorgio Gaber

NewsLetter n.19 del 30/04/2012
119

Cari colleghi,
alcuni aggiornamenti e alcune novità:


Aggiornamenti: vi abbiamo descritto, nella news del 16 aprile, la bozza di accordo Stato-Regioni sulla “ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico”. Il documento, scaturito dal tavolo tecnico Ministero della Salute e Assessorati Regionali alla sanità, ha sollevato perplessità sia all’interno della Federazione sia da parte delle altre professioni. Oggi, 26 aprile, la Federazione è stata convocata dal Ministero per il dovuto confronto.

Novità: attenzione, abbiamo potuto verificare l'esistenza, anche su Internet, di offerte di lavoro rivolte agli infermieri per contratti di “apprendistato”.
Queste offerte vengono offerte come possibili in base al Decreto Legislativo n. 167 del 2011 con conseguenze , per chi aderisce, relative sia al possibile inquadramento contrattuale (inquadramento a livelli contrattuali inferiori a quelli dovuti), sia alla situazione stipendiale (pagamento inferiore).
In realtà gli infermieri, in quanto abilitati alla loro professione dal titolo di studio di cui sono in possesso, non possono essere inquadrati come apprendisti. Il decreto Legislativo (fatto salvo per il contratto di alta formazione e ricerca) non è applicabile agli infermieri. In ragione della necessità della massima tutela dei colleghi, abbiamo effettuato un incontro con funzionari della Regione Piemonte ricevendo conferma di quanto sopra riportato.
Stiamo, pertanto, predisponendo una memoria da inviare alla Direzione territoriale del lavoro, ovvero al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, affinché intervengano e, qualora ricorrano gli estremi, attuino le sanzioni dovute.
Vi invitiamo, qualora vi fosse chiesto di sottoscrivere un contratto di apprendistato, a contattare immediatamente il Collegio!

Cari saluti a tutti e a lunedì
Il Consiglio Direttivo



Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare.
Paulo Coelho

NewsLetter n.18 del 26/04/2012
118

Cari colleghi

E'  di questi giorni la pubblicazione sul quotidiano sanità, quotidiano on line dedicato ai temi della sanità, della bozza di accordo Stato-Regioni (clicca qui) sulla “ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico”. In tale bozza, all’art 2, sono individuate le aree di intervento per le quali vengono individuate competenze specifiche. Tali aree sono: l’area cure primarie (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità), l’area critica e dell’emergenza urgenza, l’area chirurgica, l’area pediatrica e l’area salute mentale e dipendenze.
Per ognuna di queste aree è stato redatto un documento che in sintesi vi riportiamo qui di seguito:

- area delle cure primarie (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità). Cure primarie: gestire i bisogni socio-sanitari e sanitari delle persone nelle cure primarie con un approccio integrato, gestire il processo infermieristico nell'ambito della continuità assistenziale, comunità e domiciliarità. Educazione: promuovere il processo educativo.

- area critica e dell’emergenza-urgenza. Emergenza urgenza: gestire l'intervento di emergenza, gestire l'intervento nel contesto extraospedaliero, garantire la presa in carico del paziente attraverso il triage ospedaliero, garantire l'intervento assistenziale nel contesto del DEA, garantire l'assistenza in età pediatrica in emergenze-urgenza, garantire l'intervento nelle maxiemergenze. Terapia intensiva: gestire i percorsi assistenziali in terapia intensiva, gestire il trattamento sulla base di valori di monitoraggio e la terapia intensiva in un'ottica multiprofessionale, gestire l'educazione e la relazione.

- area chirurgica. Gestire percorsi perioperatori-preospedalizzazione, gestire l'assistenza in degenza, gestire l'assistenza negli ambulatori di follow up, gestire l'assistenza in sala operatoria.

- area pediatrica. Gestire percorsi di assistenza per bambini affetti da patologia oncologica, gestire percorsi di assistenza per il neonato ad alta intensità di cura, gestire percorsi di assistenza del bambino con malattia cronica.

- area salute mentale e delle dipendenze. Salute mentale: effettuare la diagnosi infermieristica, gestire la terapia. Dipendenze: gestire l'assistenza nell'ambito delle dipendenze patologiche, effettuare monitoraggio.

Tali documenti sono sostenuti da quanto espresso nel documento (bozza) “evoluzione della professione infermieristica” , che sottolinea come la possibilità da parte del Sistema sanitario di accogliere le attuali sfide (sostenibilità, equità, appropriatezza, efficacia, efficienza, consenso), passa attraverso il riconoscimento dell’evoluzione della professione infermieristica. "Investire nella professione infermieristica ponendo le basi per una nuova autonomia e responsabilità professionale” può consentire infatti, secondo i tecnici che hanno redatto il documento, di creare “un sistema professionale capace di sostenere e soddisfare le esigenze dei servizi e della popolazione”; una popolazione sempre più caratterizzata da un aumento dell’età e dal manifestarsi di fenomeni correlati alle condizioni di fragilità derivanti da malattie cronico degenerative.

Oltre alle competenze specifiche, suddivise per aree, il documento affronta anche le competenze tecnico professionali trasversali (in allegato) che sono articolate in:

gestione. Pianificare il lavoro, analizzare il contesto socio-sanitario;

formazione. Sviluppare percorsi formativi nel gruppo di lavoro, gestire l'ambito di apprendimento;

qualità e sicurezza. Analizzare i percorsi per la qualità, gestire il rischio clinico;

ricerca applicata. Sviluppare progetti di ricerca;

consulenza. Fornire supporto tecnico in qualità di esperto.

Viene inoltre previsto, in ragione delle nuove competenze, una revisione degli attuali processi formativi

Dal 12 aprile, giorno in cui è stata pubblicata la notizia, ad oggi, inevitabilmente (!), si sono registrate diverse prese di posizione in merito a tale documentazione. In termini cronologici, per primo il Presidente della CIMO, attraverso un comunicato stampa, ha chiesto una convocazione da parte del Ministero per ridefinire l’atto medico, pena “invasioni di campo”.
Successivamente si sono espressi criticamente anche i rappresentati delle sigle sindacali rappresentative dei medici e si sono registrate perplessità sia da parte del Presidente del Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie (Conaps) sia del presidente della Federazione Ostetriche.
Perplessità che vengono manifestate anche dalla nostra Presidente della Federazione IPASVI, Annalisa Silvestro, che teme un mero trasferimento di competenze tecniche dal medico all’infermiere; l’attribuzione, infatti, di competenze “senza che venga meno la titolarità” dei medici, non può che richiamare immediatamente all’ausiliarità del personale infermieristico, travestita da un’apparente maggior riconoscimento di autonomia.
Oggi infatti l’autonomia che potrebbe e dovrebbe essere esercitata è nei fatti limitata da contesti che dimostrano, da una parte, di non sapere impiegare le potenzialità presenti nella professione infermieristica, così come quelle delle altre professioni sanitarie, e, dall’altra, di considerarle più come “costi da ridurre” che come patrimonio da sostenere e sviluppare.
Sicuramente crediamo sia utile avviare un dibattito all’interno della professione. Crediamo altresì che sia necessario prepararci affinché tale dibattito sia ricco, stimolante e a sostegno di una progettualità e una pro positività che contribuisca a definire nei fatti come procedere a sostegno di eventuali iniziative.
Stiamo pertanto raccogliendo tutte le informazione che, appena in nostro possesso, avremo cura di condividere con voi.
Sarà altrettanto nostra cura proporvi, il prima possibile, un momento di incontro e confronto su tali tematiche

Cari saluti a tutti e ….. a lunedì!
Il Consiglio Direttivo

Non dubitiamo mai che un piccolo gruppo di individui coscienti e impegnati possa cambiare il mondo. E’ proprio in questo modo che ciò è sempre accaduto
Margaret Mead

NewsLetter n.16 del 19/04/2012
214

Cari Colleghi,

Si è tenuto ieri mattina, alla Galleria di Arte Moderna, un incontro organizzato dal gruppo regionale Lega nord Bossi, rivolto agli operatori sanitari e ai cittadini, in cui sono intervenuti il Governatore della Regione Piemonte R. Cota, l’assessore alla Sanità P. Monferino e il Direttore Generale della Sanità della nostra Regione S. Morgagni.

L’intervento dell’assessore Monferino si è aperto con una disamina dell’andamento storico dei costi della Sanità Piemonte, dai quali emerge, per il periodo 2002 – 2010, un incremento medio della spesa sanitaria del 5,5%. Infatti se nel 2002 i costi erano poco più di 6 miliardi, nel 2010 sono stati pari a 8 miliardi e 700 milioni. Ne consegue, sempre secondo l’Assessore, un evidente difficoltà a mantenere la sanità piemontese così come la conosciamo. L’assessore prosegue analizzando i dati del 2011, anno in cui si ha un inversione di tendenza dei costi con un decremento degli stessi pari a 135 milioni. Tale decremento è stato determinato dalle azioni poste in atto dall’applicazione del piano di rientro. Il blocco del turn over, la politica di efficienza per gli acquisti, le azioni poste in essere anche nel mondo sanitario privato, hanno sicuramente contribuito ad un miglioramento, ma – dichiara l’assessore “queste azioni un po’ “ruspanti” non ci garantiscono l’equilibrio anche perché, prima o poi, sarà necessario intervenire con azioni che aumenteranno la spesa vedi, ad esempio, il capitolo del personale. Ne deriva quindi la necessità di “fare qualcosa di più strutturale”.

In sintesi, la situazione è critica in quanto, da una parte la finanziaria del luglio dello scorso anno ha ridotto i fondi provenienti dal FSN, (per la nostra Regione tale riduzione è pari a 640 milioni) e, dall’altra siamo impegnanti a far fronte agli adempimenti previsti dal piano di rientro. Guardando in prospettiva (2013-2014) la situazione non migliora: infatti i fondi, per i prossimi due anni, erano stati previsti su un aumento di circa 3 punti del PIL (ndr: vista la situazione in cui versa lo Stato Italiano è difficile ipotizzare un aumento di questo tipo) e si dovranno assorbire anche gli ammortamenti derivanti dall’aumento dell’IVA . La riforma sanitaria va quindi collocata in questo contesto, ed è finalizzata “a mantenere in piedi il sistema”. L’Assessore sottolinea l’importanza di “leggere” e “fare proprio” il contesto storico entro cui operiamo, pena azioni decontestualizzate che possono invalidare disfunzionalmente il processo di cambiamento da avviare.

La relazione prosegue con l’illustrazione degli obiettivi del PSSR:
• Mantenimento livelli servizi e qualità
• Sostenibilità economico/finanziaria del sistema

Come?

• Revisione rete ospedaliera con gerarchizzazione ospedali
• Centralizzazione dei servizi e delle attività di supporto: mettere a “fattor comune” e cogliere i “benefici di scala”.
In relazione alle Federazioni, porta alcuni esempi che spiegano la filosofia per cui sarebbero nate.
Come ben sapete in ogni Federazione vi sono aziende, ospedali … Ognuno, oggi ha, per esempio, un proprio ufficio acquisti funzionante con un certo numero di personale. Se moltiplichiamo i diversi servizi esistenti per i dipendenti presenti otteniamo un certo numero. Centralizzando tali servizi nella Federazione inevitabilmente il risultato sarà di una razionalizzazione – il servizio sarà “più leggero”, in termini di risorse impiegate e di procedure applicate per il suo funzionamento, rispetto alla somma dei servizi, procedure e personale delle organizzazioni attuali; Inoltre, secondo le regole del mercato, è possibile prevedere, visto l’aumento dei volumi di materiali messi in gara, anche un decremento dei costi del materiale acquistato.
In riferimento alla rete ospedaliera rileva che, ad oggi, sono presenti sul territorio piemontese 54 ospedali pubblici, tale dato conferisce alla città di Torino il titolo di “città più ospedalizzata” d’Europa. Afferma quindi che “è necessario metterli in rete” ed evitare duplicazioni di servizi : “non possiamo erogare tutte le cure in tutti gli ospedali”. Prosegue sintetizzando le differenze tra ospedali di riferimento, cardine e territoriali. Si sofferma poi sulle strutture che dovranno essere riconvertite e che perderanno quindi la funzione di ricovero mantenendo e/o sviluppando funzioni di servizi locali (ambulatori, casa della salute …).
Il servizio del 118 sarà integrato sia di macchine sia di elicotteri.
Intervengono successivamente all’assessore il Governatore della Regione, il Dott. Del Favero, Presidente nazionale di Federsanità Anci e il Direttore della Sanità della Regione Piemonte.
Quest’ultimo, in particolare, invita a raccordare l’azione intrapresa anche a fattori di appropriatezza e qualità. In tal senso evidenzia come in letteratura (cfr. progetti Mattone del SSN) sia documentata la relazione tra standard di prestazione per erogatore e qualità delle prestazioni erogate. Lo studio di ricerca bibliografica (HALM) ha evidenziato differenze tra esiti per bassi volumi verso esiti per alti volumi. A titolo esemplificativo il Direttore ha evidenziato come in Piemonte vi siano 7 ospedali che effettuano meno di 3 interventi/anno per aneurisma addominale; 5 ospedali che non sono adeguati a sostenere questo tipo di interventi e che trattano 40 casi/anno con tasso medio di mortalità pari a 15% e, infine, 8 ospedali che hanno volumi di attività, in questo campo, adeguati e pertanto consoni a garantire outcome di qualità.
Ribadisce come quindi sia necessario pensare al riordino della rete “ passando attraverso l’analisi e attenta riflessione su questi dati”.
Rispetto ai posti letto, infine, dichiara che sul territorio piemontese vi sono 24 ospedali con un numero inferiore ai 120 posti letto a fronte di una realtà, quale quella Toscana che ne ha 10 e l’ Emilia Romagna che ne ha tre.
Sottolinea come nel 2011 il costo della sanità piemontese è stato pari a 8,5 miliardi, di cui 3,6 circa per la gestione degli ospedali pubblici.
In riferimento alla professione infermieristica, su sollecitazione, il Dr. Morgagni ha invitato gli infermieri a consultare il capitolo sulle professioni sanitarie in cui vi sono riferimenti alle medesime. Ha sottolineato quanto importanti siano le delibere attuative della Giunta e, in particolare, ha fatto un richiamo a quella che delibera il tavolo con diverse associazioni a rappresentanza di tutte le professioni. Il Dr. Del Favero interviene, ad integrazione, citando la bozza di accordo Stato Regioni , di cui vi abbiamo dato informazione nella scorsa news, sottolineando l’importanza da una parte di definire l’atto medico, dall’altra di ridefinire le competenze dell’infermiere, anche attraverso una revisione della formazione atta a contestualizzare meglio la figura nelle nostre realtà. Aggiunge un riferimento alla diagnosi che, a suo avviso, spesso può essere fatta attraverso le apparecchiature tecnologicamente avanzate presenti in talune nostre realtà, e associa ad esse un infermiere “tecnico” che collabora con il medico a cui resta il controllo del processo. Quest’ultimo intervento evidenzia la necessità, già accolta e sulla quale già stiamo lavorando, di effettuare un confronto (così come già riportato nella precedente news).

A termine dell’incontro sono state raccolte alcune disponibilità finalizzate allo sviluppo della collaborazione tra istituzioni.

Ho voluto cimentarmi in quest’opera “giornalistica” senza riportare qualsivoglia osservazione personale. Credo infatti che sia utile registrare queste informazioni e successivamente, sempre nell’ottica di una piena collaborazione con le istituzioni preposte, attivare confronti al fine di individuare le piste di lavoro più appropriate.
In attesa di prossime notizie da condividere con voi, vi saluto e auguro una buona settimana.

Per il Consiglio Direttivo
La Vice Presidente
Barbara Chiapusso


Non mi scoraggio,
perché ogni tentativo sbagliato scartato
è un altro passo avanti.
Thomas Edison

NewsLetter n.17 del 22/04/2012
117

Cari Colleghi,
oggi una newsletter “speciale”.

A dettarla, infatti, è la nostra Presidente M.A. Schirru, che con l'occasione di informarvi sui risultati definitivi delle elezioni del Comitato Centrale della Federazione per il triennio 2012/2014, desidera condividere con voi la sua profonda soddisfazione e, soprattutto, garantire il suo impegno a rappresentare al meglio la nostra professione.


COMITATO CENTRALE


Annalisa Silvestro
Gennaro Rocco
Barbara Mangiacavalli
Ciro Carbone
Beatrice Mazzoleni
Franco Vallicella
M. Adele Schirru


COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI


Pierpaolo Pateri
M. Grazia Bedetti
Salvatore Occhipinti
Irene Rosini (supplente)
Cari saluti a tutti

NewsLetter n.15 del 16/04/2012
115

Cari colleghi,

appropriatezza, riorganizzazione del sistema e integrazione socio –sanitaria sono i tre pilastri intorno a cui si sviluppa il Piano Socio Sanitario Regionale da pochi giorni licenziato dal Consiglio Regionale del Piemonte. Appropriatezza delle prestazioni e delle modalità di erogazione; riorganizzazione della rete ospedaliera con rafforzamento della medicina territoriale, di base, specialistica e del post acuzie per ridurre l’uso improprio del ricovero, e infine integrazione socio-sanitaria attraverso un cambiamento del modello organizzativo e funzionale.

E noi infermieri? Dalla lettura delle ultime DGR, non parrebbe essere valorizzata la nostra figura; a titolo di esempio la DGR 26-3627 del 28 marzo (allegato 1) di approvazione delle linee di indirizzo per la sperimentazione dei Centri di assistenza Primaria, al di là che non sembra evidenziare continuità rispetto a precedenti deliberazioni della regione sul tema, fa emergere un’attività infermieristica che, se al punto D) comma d) ha la responsabilità della presa in carico assistenziale del cittadino, al punto E (gestione e organizzazione) è vista quale attività funzionale a supporto del personale medico. Una DGR che ha diversi aspetti di criticità.

Tali criticità non possono più solo essere identificate sulla base di “esperienze/riflessioni individuali” dal singolo professionista: è necessario che mettiamo in campo le nostre competenze e conoscenze per individuare, su basi razionali, quali sono le proposte che devono essere avanzate per corrispondere a quanto viene dichiarato da tutti noi: un servizio con al centro il cittadino. Abbiamo pertanto organizzato – sabato 23 giugno – una giornata di confronto, curata principalmente da noi infermieri che, partendo dal tema intorno a cui si sviluppa la Giornata Internazionale dell’Infermiere “Colmare il divario: dalle prove di efficacia all'azione", permetta di analizzare alcune aree tematiche, in relazione da un lato a ciò che è contenuto nei documenti licenziati dalla nostra Regione e dall’altro, a ciò che è presente nella letteratura accreditata di riferimento professionale.
ECM: I tecnici dell’Agenas, del Ministero e delle Regioni, hanno stilato un documento che dovrebbe essere perfezionato in una riunione fissata dopo la pausa pasquale, per poi approdare in Conferenza Stato Regioni entro il mese di aprile. Il documento (allegato 2) ridefinisce gli ambiti e le modalità di accreditamento ECM.
Per quel che ci concerne, gli Ordini, i Collegi, le Associazioni professionali e le relative Federazioni, oltre ad avere un ruolo nella certificazione della formazione, avranno un ruolo attivo nell’organizzazione di corsi. Alle materie “storiche” attribuite a questi soggetti istituzionali (etica, deontologia, legislazione) sono affiancati altri ambiti (informatica, inglese e comunicazione), e la possibilità che Ordini e Collegi organizzino anche corsi su materie tecnico-professionali, ma in modo da non superare il 50% dell’offerta complessiva.
Gli obiettivi formativi sono declinati nelle 29 aree che vanno a comporre il “dossier formativo” individuale di ciascun professionista, che dovrà bilanciare:


• obiettivi formativi di sistema (con tematiche valide per tutti)
• obiettivi formativi di processo (con tematiche legate al miglioramento della qualità dei processi nella specifica area sanitaria in cui si opera)
• obiettivi formativi tecnico-professionali (rivolti all’acquisizione di conoscenze e competenze nel settore di attività.

Indicate come di particolare rilievo per il SSN e i SSR, le tematiche legate all’umanizzazione delle cure e alla terapia del dolore e alla qualità dei sistemi e dei processi clinico assistenziali.
Non potranno rientrare nel sistema ECM i corsi di formazione sulle medicine non convenzionali, che potranno essere oggetto di corsi soltanto se il programma prevede prove di efficacia e un confronto con la medicina tradizionale. Le medicine non convenzionali, limitatamente a fitoterapia, omeopatia, omotossicologia, agopuntura, ayurvedica e medicina antroposofica, potranno rientrare solo nei corsi rivolti a medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti.


Infine, i liberi professionisti avranno maggiormente garantita la flessibilità nell’acquisizione dei crediti annuali. Proprio per rispondere alle loro esigenze formative, infatti, verrà data la possibilità ad Ordini, Collegi e Associazioni professionali di organizzare corsi su materie tecnico-professionali, che però non potranno avere sponsorizzazioni commerciali e dovranno essere gratuiti o a costo minimo.
Concludiamo invitandovi a consultare sul nostro sito le locandine dei corsi “Audit clinico” in programmazione nel mese di maggio.


Buona settimana
Il Consiglio Direttivo


"L'istruzione e la formazione
sono le armi più potenti che si possono utilizzare
per cambiare il mondo"
Nelson Mandela (Premio Nobel per la pace)

Newsletter n.14 del 10/04/2012
112

Cari colleghi,

apriamo questa news cercando, sinteticamente, di delineare quanto accaduto nella scorsa settimana, a livello regionale.

Domani, martedì, dovrebbe essere approvata dal Consiglio Regionale la riforma, che entrerà a regime tra tre anni. Vediamo le principali novità del piano: 

- Centralizzazione delle attività di servizio e riclassificazione degli ospedali. Lo strumento per fare questo sono le 6 nuove Federazioni sanitarie (vedi nell’allegato n.1, la L.R. 28 marzo 2012 n.3 “Disposizioni in materia di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale”) dirette da direttori scelti attraverso valutazione analitica dei curricula e colloquio con l’Ass. Monferino.  A loro è affidata la gestione delle attività di logistica,acquisti, magazzini, uffici.

- Divisione del Piemonte in 6 aree territoriali: tre delle quali a Torino città: Sud-Est, Nord, Ovest.

Ogni area avrà :

  • Ospedali di riferimento, cioè una struttura che ha almeno un reparto di Cardiochirurgia, uno di Neurologia, un Centro trapianti di organi o cellule e un pronto soccorso di secondo livello.

  • Ospedali cardine: sempre strutturati. Dispongono di almeno un reparto di anestesia-rianimazione, terapia intensiva, DEA di primo livello

  • Ospedali di territorio: tutti gli altri. Dispongono di un punto di primo intervento, non di alta specialità, e offrono servizi standard
  • Ospedali da riconvertire, sono quello che non essendo più ritenuti necessari, saranno trasformati in poliambulatori, centri di riabilitazione, centri di lungodegenza, Cap.
     

Questa la suddivisione:

AREA

OSPEDALI DI

RIFERIMENTO

OSPEDALI CARDINE

OSPEDALI DI TERRITORIO

OSPEDALI DA RICONVERTIRE

Torino Sud-Est

  • Molinette
  • Dermatologico San Lazzaro
  • CTO
  • Infantile Regina Margherita
  • Sant'Anna
  • Moncalieri
  • Chieri
  • Martini

 

  • Carmagnola
  • Evangelico Valdese
  • San Giovanni Antica Sede

 

Torino Nord

  • San Giovanni Bosco
  • Maria Vittoria
  • Chivasso
  • Gradenigo
  • Ivrea
  • Ciriè
  • Cuorgnè
  • Cottolengo
  • Castellamonte
  •  Lanzo

Torino Ovest

  • San Luigi Gonzaga
  • Mauriziano Umberto I
  • IRCC Candiolo
  • Pinerolo
  • Rivoli
  • Susa
  •  Venaria
  • Avigliana
  • Giaveno
  • Pomaretto
  • Torre Pellice

 

Senza entrare in merito alle varie ipotesi di accorpamenti fatte e alle ipotesi di riconversione per alcune strutture presenti sul nostro territorio, l’aspetto che più ci preoccupa è il capitolo sulla mobilità del personale. Riclassificando gli ospedali, infatti, secondo l’assessore vi saranno  “aree di esubero di personale” (La Stampa, sabato 31 marzo) utili per compensare gli ambiti in cui la presenza è inferiore.

Superiore o inferiore rispetto a cosa???? A quali standard di assistenza fanno riferimento? Quali sono i criteri, dunque, per richiedere la disponibilità ad una mobilità se mancano gli standard?...

Questi e altri punti sono stati evidenziati dalla Presidente durante una intervista telefonica: come professione siamo pronti a coadiuvare i processi di cambiamento necessari per una migliore appropriatezza e pertinenza dei servizi assistenziali, crediamo però che, perché tale processo sia effettivamente agito, sia necessaria un’implicazione di tutti gli attori in gioco e che la Regione definisca in modo chiaro a quali standard di assistenza fa riferimento, oltre che sia promotrice dei necessari cambiamenti organizzativi. In  caso contrario parlare di esuberi così come parlare mancanza di personale infermieristico non solo non porta a risultati utili ma, anzi, determina tensioni disfunzionali. Inoltre  solo definendo con chiarezza i livelli di assistenza è possibile preventivare le azioni per il futuro:  oggi ci troviamo ad aver

NewsLetter n.13 del 02/04/2012
190

Cari colleghi,

non possiamo che iniziare questa news con qualche riflessione sul XVI Congresso della Federazione nazionale Collegi IPASVI, da poco conclusosi. Da una parte, riecheggiano le parole del Ministro Balduzzi che invitano gli infermieri ad essere “realisti e capaci di speranza”, dall’altra è impresso il tema che trasversalmente ha attraversato tutte le relazioni: la CRISI; Una crisi che inevitabilmente porta a diminuire l’offerta sanitaria e a razionare i servizi. Come legare queste due prospettive, apparentemente diverse tra loro? Guardando la sanità non solo come un costo ma come ad un volano di sviluppo per il nostro Paese. La Presidente A. Silvestro, nella relazione introduttiva, sottolinea infatti come la spesa sanitaria pubblica incida attorno al 7% del PIL, ma contemporaneamente con tutte le sue attività fornisca quasi il 13% del Prodotto interno lordo. Un saldo, dunque, tra costi e benefici, decisamente attivo. Speranza, dunque, di rilancio delle infrastrutture, degli investimenti e della ricerca, al fine di promuovere la crescita, l’occupazione e la produttività. Perché questo accada, però’ è necessario che ci sia anche un’evoluzione della nostra figura: da compitiere (colui che svolge solo compiti) ad autore (riprendendo le parole di Ivan Cavicchi) “Credo cioè a un operatore in grado di avere autonomia e di dare in cambio responsabilità. E credo che questo autore debba essere il motore del futuro, il motore dell'evoluzione”.


E proprio dagli infermieri, quali motori dell’evoluzione, è stata varata la mozione conclusiva, consultabile al link        http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/153/MozioneConclusiva_XVICongressoIpasvi.pdf


Procediamo tornando a Torino, con la segnalazione dell’articolo comparso sulla Repubblica di venerdì scorso e pubblicato sul nostro sito alla pagina:http://www.ipasvi.torino.it/Home/NewsDettaglio/tabid/543/ArticleId/336/La-Repubblica-23-Marzo-2012-Lassessore-blocca-tutto-ma-il-concorso-va-avanti.aspxin cui segnaliamo il permanere del bando sul sito della SCR, e il dichiarato timore di reclutamento di infermieri con contratti di apprendistato.
Quest’ultima informazione ci è stata trasmessa da una collega che cogliamo l’occasione di ringraziare; il COLLEGIO siamo NOI/ siete VOI. Nel ricordarvi l’appuntamento del 4 aprile rivolto ai colleghi che operano nelle RSA e nelle RAF, diamo l’appuntamento a voi tutti


il 28 marzo (mercoledì)
alle ore 17
per l’assemblea ordinaria.


Un carissimo saluto
Il Consiglio Direttivo IPASVI


Cogli ogni opportunità che la vita di dà,
perché,
se te la lasci sfuggire,
ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti
(Paulo Coelho)

NewsLetter n.12 del 26/03/2012
111

N.B.

Nella sezione DATI PER ACCESSO AL PORTALE dovete inserire a vostra scelta una USERNAME e PASSWORD.

USERNAME E PASSWORD A VOSTRA SCELTA
110

Buongiorno e buona settimana a tutti.

Così come anticipato nella precedente newsletter, invitiamo tutti i colleghi che operano all’interno di RSA e RAF a partecipare ad un incontro che si terrà nella nostra sede

Via Stellone 5 –Torino il 4 aprile alle ore 17.


     Un incontro che vuole costituirsi sia quale spazio in cui è possibile esprimere le criticità e/o le opportunità che i colleghi che operano in queste strutture rilevano durante l’esercizio, sia quale opportunità per la costruzione di una rete tra professionisti e Collegio. Una rete che faciliti interscambi, identificazione di problemi sui quali costruire momenti di formazione ad hoc e sostenga ogni professionista attraverso un confronto con altri colleghi che operano in altre realtà . Se conoscete qualche collega che opera in strutture di questo tipo e dubitate riceva la newsletter, per favore trasmettete loro l’invito.
    Vi anticipiamo che l’intenzione di questo Consiglio è di dare voce a tutti voi. A fronte del desiderio manifestato da parte di alcuni colleghi, il prossimo incontro sarà indirizzato agli infermieri che operano nei reparti di medicina delle aziende ospedaliere.

Abbiamo avuto notizia, venerdì scorso, che:

a) La SCR Piemonte [1] S.p.A, Società di committenza Regione Piemonte, ha emanato il 14/03 u.s. un Bando di Gara per l’affidamento del servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato a favore delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Piemonte di cui all’art. 3 comma 1 lettera a) L.R. 19/2007. Il bando ha come scopo l’individuazione di un’Agenzia di somministrazione di lavoro, che provveda alla fornitura, ai sensi dell’art. 32 del C.C.N.L. del comparto sanità, a favore delle Aziende del Servizio Sanitario della Regione Piemonte, di figure professionali riconducibili alle categorie B), BS), C), D) e DS) di cui al vigente C.C.N.L. del personale del Comparto Sanità, attraverso la formula della somministrazione di lavoro a tempo determinato.
Se l’ipotesi di reintegro di professionisti e operatori (infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche, OSS) non può che essere accolta favorevolmente, vedi le numerose comunicazione rispetto a tale necessità da noi inviate agli organi competenti , tale situazione non appare però a noi sufficientemente chiara, vista l’incompatibilità della stessa già solo con il piano di rientro e, non per ultimo, per le modalità con le quali viene effettuata;

[1] società di capitali interamente partecipata dalla Regione Piemonte, è stata istituita con Legge regionale n. 19 del 6 agosto 2007 con l’obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica e di ottimizzare le procedure di scelta degli appaltatori pubblici nelle materie di interesse regionale, in particolare nei settori delle infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni e sanità 


b) Sono state evidenziate alcune “situazioni” che propongono l’assunzione di infermieri con contratto di apprendistato.


Per entrambe le situazioni ci siamo attivati per ottenere chiarimenti istituzionali e di conseguenza intraprendere le opportune azioni. Vi terremo aggiornati rispetto ai risultati (se il caso, usciremo con una news supplementare).
Abbiamo chiesto al nostro consulente Dr. Claudio Mellana, di estrarre dal cosiddetto Decreto Semplificazioni, quelle parti che potevano risultare di nostro interesse. Certi di fare cosa gradita vi trasmettiamo quanto segue:


Decreto Legge 5/2012 Disposizioni urgenti in materia di Semplificazione e di sviluppo
“L'art. 15 del decreto 5/2012 (Cosiddetto decreto semplificazioni) introduce novità in materia di interdizione dal lavoro per le lavoratrici madri, intervenendo sulle competenze accertative e provvedimentali delle Direzioni territoriali del lavoro.
Viene modificato il comma 3 dell'art. 17 del D. lgs 165/2001, in forza delle quali é devoluta alle ASL, in via esclusiva, tutta la procedura di interdizione anticipata dal lavoro “per gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose”, compresa l'adozione del provvedimento finale di astensione sino ad oggi di competenza delle Direzioni territoriali del lavoro.
Rimane invece attribuita a queste ultime l'istruttoria e l'emanazione del provvedimento di interdizione legata a condizioni pregiudizievoli alla salute della donna e del figlio e all'impossibilità di spostamento ad altre mansioni.
Al fine di consentire ai competenti servizi delle ASL di organizzare l'attività procedimentale di rilascio dei provvedimenti di astensione per le gravi complicanze della gravidanza, la nuova normativa entra in vigore dal 1° aprile 2012.
Ne consegue che le Direzioni territoriali del lavoro potranno emanare tali provvedimenti entro e non oltre il 31 marzo 2012 ed è pertanto possibile che già prima del 1° aprile le domande debbano essere inoltrate alle Aziende Sanitarie (ASL)”.


Per oggi è tutto! Vi salutiamo e vi diamo appuntamento a presto……..



"Una parola muore appena detta: dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere."
Emily Dickinson

NewsLetter n.11 del 19/03/2012
220

Buongiorno a tutti. Eccoci al solito appuntamento del lunedì.

Vista l’ampia partecipazione da parte vostra all’incontro tenutosi in Collegio, sull’emergenza DEA, stiamo organizzando, con la stessa modalità, un incontro rivolto ai colleghi che operano nelle strutture dedicate all’assistenza all’anziano. E’ il nostro codice deontologico, all’art.7, che ci richiama ad occuparci, con maggior cura, delle situazioni che pongono la persona umana in condizioni di disabilità, di svantaggio o di fragilità. Vogliamo pertanto sentire chi, di voi, si occupa tutti i giorni della cura della persona anziana, ospitata nelle strutture residenziali presenti sul nostro territorio. Nella prossima news vi trasmetteremo il giorno e l’ora dell’incontro; per ora vi chiediamo di diffondere, agli interessati, la comunicazione.

Alcune informazioni di carattere generale:

• è stato pubblicato il rapporto SDO 2010 nel quale si rileva una netta diminuzione del volume dei ricoveri e di giornate di degenza erogate rispetto all’anno precedente (Ricoveri in calo del 3,3% tra il 2009 e il 2010, giornate di degenza al -2,1%) con una diminuzione sensibile dell’attività dei day hospital. Come viene riportato nel rapporto “mentre dieci anni fa la bassa percentuale di Day Hospital era indice di una significativa quota di inappropriatezza nel ricorso al ricovero ordinario, la riduzione osservata negli ultimi anni è dovuta ad uno spostamento verso il regime ambulatoriale, e quindi dovuta ad un ulteriore aumento dell’appropriatezza dell’erogazione dell’assistenza sanitaria”. Questi dati sottolineano la priorità di intervenire con interventi di supporto sia a livello educativo sia di supporto domiciliare.

 • Da marzo è presente sul sito del ministero a questo indirizzo  il rapporto dell’attività del Dicastero. La pubblicazione del rapporto sarà aggiornata ogni trimestre.

Continuiamo sottoponendo alla vostra attenzione la riedizione dei corsi che si terranno in Collegio
28 marzo p.v.: Organizzazione e conflitto: un binomio obbligato? Il corso propone modalità per affrontare la tensione e il conflitto sostenendo, in ambito organizzativo, sinergie funzionali a fondere tra loro elementi diversi e, apparentemente, anche incompatibili

29 marzo p.v.: Una chiave di lettura per la quotidianità: un contributo dalle professioni sanitarie forensi. Incentrato sul concetto di responsabilità, il corso vuole dotare i partecipanti di strumenti giuridico metodologici per un’analisi preventiva sia del proprio operato sia del contesto nel quale si opera affinché l’esercizio professionale non sia praticato in una logica difensiva ma di responsabilità legata all’autonomia.

Concludiamo chiedendovi di inviarci suggerimenti, proposte, idee … per celebrare la GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFERMIERE. … Al 12 maggio mancano pochi giorni, pertanto è indispensabile il contributo di tutti.

Cari saluti e buona settimana.

 

Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita

A. Einstein
  

NewsLetter n.10 del 12/03/2012
108

Cari colleghi, buongiorno!

Una ricca newsletter quella che vi accingete a leggere.

Iniziamo dalle ultime notizie: la conferenza stampa voluta e presieduta dal nostro Collegio e dall’Ordine dei medici di Torino su un problema, il sovraffollamento dei DEA, al quale è stato dato ampio spazio dai mass media.

Il Consiglio Direttivo , dopo aver inviato una lettera urgente all’Assessore Ing. Monferino sulla situazione (vedi Newsletter n. 8), aveva ritenuto essenziale sentire, su questo problema, il parere degli esperti, ossia dei colleghi che giornalmente operano nella realtà dei DEA. A tal fine è stato organizzato, in tempi brevissimi, un incontro con i dirigenti e una rappresentanza di coordinatori e infermieri per raccogliere, con il supporto di una griglia da noi predisposta sulla base di letteratura nazionale e internazionale accreditata e del documento ARESS del 2009 (alla cui stesura avevano partecipato esperti infermieristici del settore), criticità e ipotesi di lavoro. Dall’incontro sono emersi molti dati interessanti e sono state individuate le proposte, a loro avviso migliori.

La nostra Presidente ha quindi presentato, durante la conferenza stampa, una sintesi del materiale raccolto; il documento originale, a nostro avviso estremamente interessante, sarà inviato in giornata in assessorato (vedi allegato).

I mass media hanno dato voce ai Presidenti di entrambi gli Ordini, troverete sul sito (pagina “Ultime notizie”) gli articoli comparsi sul quotidiano La Stampa e La Repubblica, di ieri.
La conferenza stampa ha presentato una professione che ancora una volta ha dimostrato che, seppur provata nella quotidianità da diverse criticità, è capace di individuare proposte funzionali a trattare i problemi presenti nelle realtà.

Proseguiamo … tornando indietro con il tempo!

Ricordate il corso Sicure? Il documento che trovate in allegato ne rappresenta un approfondimento. Firmato dal Ministero della Salute, questo modulo monotematico (a cui ne faranno seguito altri) si focalizza sulla sicurezza dei pazienti e degli operatori. Segnaliamo alla vostra attenzione il capitolo sulla gestione del rischio infettivo e sulla prevenzione degli eventi avversi in terapia farmacologica, quello sulla violenza nei confronti degli operatori, e infine il capitolo in cui viene illustrato un metodo efficace per il contenimento e la prevenzione dei fattori di rischio correlati agli eventi avversi: il Giro per la sicurezza dei pazienti (Safety Walkaround).

Sempre tornando indietro nel tempo, arriviamo al 2 e 3 dicembre dello scorso anno: “Uno sguardo sulla fatica del vivere professionale”, il Convegno che ha rappresentato la chiusura e la sintesi di quanto effettuato nel precedente triennio. Essendo a ridosso della scadenza del mandato non abbiamo potuto progettare la pubblicazione degli atti del Convegno, abbiamo pensato però, con la speranza di fare cosa gradita, di pubblicare sul sito un Album dei ricordi (nel box “Archivio atti convegni”); impressioni, frasi, fotografie, emozioni, testimonianze….flash… insomma, tutto quello che poteva imprimere nella memoria quelle due intense, e proficue giornate.

Uno sguardo al futuro, dopo tanto passato, con l’avvio dei corsi organizzati dal Collegio in collaborazione, sempre, con il CESPI. Si ricomincia con la riedizione dei corsi che hanno avuto richieste di partecipazione superiori alle possibilità di ammissione: il primo corso programmato è per il 28 marzo e affronta il tema del conflitto all’interno delle organizzazioni.

Nel frattempo si stanno predisponendo i nuovi corsi del triennio, che entreranno a regime nei prossimi mesi. E’ nostra attenzione cercare di fornire un’offerta formativa che sviluppi tematiche d’interesse e pertinenti rispetto alla realtà che viviamo. Se evidenziate però tematiche e/o problematiche che secondo voi possono necessitare di un approfondimento, siete invitati a segnalarcele.

Nel ringraziare i colleghi dei DEA sparsi sul nostro territorio che con le loro segnalazioni e con la loro partecipazione hanno permesso al Collegio di essere un vero organo di rappresentanza della professione, salutiamo tutti, con la speranza che il movimento generatosi in questi giorni sia ad esempio per azioni future, INSIEME.

Il Collegio non siamo NOI, siamo NOI insieme a VOI!


Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti,
non camminare dietro di me,
potrei non saper dove andare,
cammina accanto a me
e sii per me un amico.
ALBERT CAMUS

NewsLetter n.9 del 05/03/2012
189

Cari colleghi,

le vostre osservazioni, in merito alla situazione “esplosiva” dei Pronto Soccorso, pervenute presso la nostra segreteria, hanno favorito:

• Stesura di una lettera inviata all’ass. Monferino
• Condivisone con l’Ordine dei medici dei problemi evidenziati e identificazione di una comune strategia d’intervento

Lettera inviata all’ass. Monferino

Nella lettera abbiamo, da una parte,segnalato le difficoltà che, a causa del sovraffollamento, un infermiere incontra nell’erogare un’assistenza degna di essere definita tale (alcuni colleghi, a titolo di esempio, osservavano la costrizione a dover alimentare un paziente mentre il vicino sta evacuando o vomitando); dall’altra però abbiamo ribadito, anche a fronte della vetustà del problema, addirittura già sviscerato da un gruppo di lavoro in ARESS e conclusosi negli anni 2009-2010, la necessità di

  • interventi preventivi colleghi ci segnalano che molte persone che afferiscono al pronto soccorso dicono chiaramente che si rivolgono allo stesso perché non trovano risposte adeguate ai loro problemi e/o perché i percorsi da intraprendere per la presa in carico del loro problema di salute, sono troppo lunghi e contorti;

  • interventi a sostegno della continuità assistenziale successivi all’intervento in urgenza: l’accesso ai servizi sia residenziali sia domiciliari è difficoltoso, non omogeneo e con tempi di attivazione non adeguati.

Condivisone con l’Ordine dei medici dei problemi evidenziati e identificazione di una comune strategia d’intervento

Abbiamo contattato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Torino e definito una comune strategia a supporto di un’azione finalizzata alla tutela del cittadino e di tutti i colleghi che si trovano ad operare in prima linea. Si è pertanto condivisa la seguente modalità:

a) incontro con i referenti, per ciascun ambito, dei rappresentanti delle professioni, infermieristica e medica. Mercoledì alle ore 17 incontreremo i dirigenti infermieristici, i coordinatori di dipartimento e di struttura e uno/due infermieri di PS di ogni Azienda di Torino e provincia. Durante l’incontro si analizzeranno i problemi e si individueranno le ipotesi di lavoro. A supporto è stata predisposta una griglia per la sistematizzazione dei dati costruita sulla base dei contenuti del documento ARESS succitato.

b) Condivisione con l’Ordine dei Medici dei contenuti emersi

c) Conferenza stampa congiunta, Collegio IPASVI e Ordine dei Medici, programmata per il prossimo sabato (pubblicheremo sul sito l’ora e la sede).

Piano Socio Sanitario Regionale

in seguito a puntuale analisi dell’ultima proposta del PSSR e verificata ancora una volta l’inconsistenza nel riconoscimento della professione, sia per gli aspetti di natura gestionale sia per gli aspetti clinico assistenziali, abbiamo redatto un documento propositivo a correzione del medesimo. La nostra intenzione era di presentare il medesimo all’Ing. Monferino, ma al momento non ci è stato fissato alcun appuntamento. Abbiamo pertanto ritenuto necessario l’invio del documento con richiesta di incontro con urgente per una disamina della situazione.
Nel documento, consultabile nella sede del collegio, sulla base anche dell’analisi dei PSSR prodotti da altre regioni (regioni benchmarking per il Piemonte) chiediamo la:

- promozione del servizio/dipartimento delle professioni sanitarie e definizione del modello organizzativo in coerenza con le disposizioni legislative che, oltre a inviare un forte segnale di riconoscimento della professione getterebbe le basi per una fattiva collaborazione tra la Professione e la Regione, in un momento d’inevitabile revisione organizzativa;

- ottimizzazione dei flussi informativi tra Assessorato e istituzioni regionali (ordini, collegi) al fine di creare un collegamento informativo per la condivisione d’informazioni sia rispetto all’ambito della formazione di figure professionali sanitarie sia rispetto a strategie di reciproco supporto in ragione delle innovazioni organizzative da adottare.

Una sintesi del materiale è stata predisposta e consegnata al collega che partecipa, quale rappresentante del Collegio, all’attività del CORESA (Consiglio regionale di sanità e assistenza) al fine di garantire una sistematica e coerente modalità d’azione.

Concludiamo questa ricca newsletter invitandovi a segnalare, nel rispetto delle modalità dovute, le situazioni in cui vi trovate ad esercitare in contrasto con il dettame deontologico.

Un caro saluto


Il cambiamento possibile non può buttare a mare valori importanti
che stiamo perseguendo faticosamente da anni e che sono tutti di civiltà,
ma soprattutto non può ritenere che
l’economia non sia compossibile con l’etica.
Rassegnarsi alle contraddizioni tra etica e economia
significa un arretramento della qualità sociale della nostra convivenza
(Ivan Cavicchi, 2010)

NewsLetter n.8 del 27/02/2012
107

Cari colleghi,

benvenuti all’appuntamento della newsletter della settimana. In questo numero portiamo alla vostra attenzione il progetto di Pet Therapy, rivolto ai piccoli ricoverati del Regina Margherita. Questo tipo di terapia sappiamo basarsi sull’utilizzo del rapporto speciale che certe persone, nel nostro caso i bambini, instaurano con gli animali per favorirne il processo terapeutico. Proprio dalle evidenze scientifiche, riportate ampiamente in letteratura, sono iniziati gli incontri dei bambini, a cadenza bisettimanale, con Kitty e Camilla, entrambi golden retriever e Carolina, un lagotto romagnolo. In presenza di istruttori e operatori sanitari che seguono l’attività volontariamente, fuori dall’orario di servizio, i bambini hanno la possibilità di “giocare” con gli animali, dimenticando per un momento la loro malattia.
Questa meravigliosa esperienza non può che richiamare la sentenza storica del Tribunale di Varese, dei giorni scorsi, in cui è stata riconosciuta l’importanza giuridica del rapporto affettivo con il proprio cane e gatto. La pronuncia del giudice, in questo caso, prende spunto dalla vicenda in una signora che, entrata in un centro di assistenza anziani vietato agli animali, ha affidato il proprio cane ad un’amica, chiedendo di mantenere un rapporto stabile con l’animale e di poter regolamentare i compiti per la gestione dello stesso. Il giudice medesimo ha riconosciuto alla donna il diritto di ricevere la visita del suo amico a quattro zampe. Le motivazioni di tale concessione sono da ricercarsi nella tutela del diritto costituzionale di riconoscimento del valore del sentimento che unisce l’uomo al suo animale domestico. Dalla sentenza: “… Il sentimento per gli animali costituisce un valore e un interesse a copertura costituzionale. In base all’evoluzione della coscienza sociale e dei costumi, il Parlamento abbia ritenuto che un tale sentimento costituisse oramai un interesse da trarsi dal tessuto connettivo della Charta Chartarum” continua affermando che la legge “ha riconosciuto che l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, e in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia”, ha “affermato l’importanza di tali animali a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”.
Queste informazioni, a nostro avviso, devono, da una parte farci riflettere sulla specificità di ogni persona -individuo singolare con caratteristiche sue proprie- contraria alla tendenza a ragionamenti di tipo omologante finalizzati al tentativo di uniformare tutti i malati - e dall’altra stimolare in noi un superamento dei tradizionali parametri organizzativi (vedi,a titolo di esempio il tempo permesso al paziente per stare con i propri cari, durante il ricovero, limitato da orari rigidi) che rivestono significati differenti nel terzo millennio.
Concludiamo informandovi che stiamo rivedendo tutte le procedure amministrative al fine di agevolare le vostre pratiche e ridurre il vostro contributo.
Nel salutarvi, vi invitiamo a continuare a mandare le vostre osservazioni sul PSSR, che sistematizzate contribuiranno alla costruzione di un documento da inviare all’assessore.
Un caro saluto a tutti.


“L'affetto per un cane dona all'uomo grande forza”
Seneca

NewsLetter n.7 del 20/02/2012
219

Cari colleghi,
in queste gelide giornate ha visto la luce:

Piano socio sanitario 2011-2015 (http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms/in-primo-piano/piano-socio-sanitario-2011-2015.html) approvato dalla Giunta Regionale e pronto per affrontare le fasi di approfondimento previste dalla legge. A tal proposito vi invitiamo a leggere il documento e a inviarci vostre osservazioni, presso segreteria@ipasvi.torino.it
, oppure direttamente rispondendo alla news.
Tutte le osservazioni che ci giungeranno saranno da noi raccolte, sistematizzate e successivamente a voi riproposte oltre che riproposte nelle note che invieremo in Regione.

E’ stato pubblicata, inoltre, l’edizione 2009 dell’Annuario statistico nazionale che comprende le attività gestionali ed economiche delle Asl e delle Aziende ospedaliere. Curato dalla Direzione generale del sistema informativo e statistico del ministero della Salute, offre un quadro dell'assistenza sanitaria sul territorio, in ospedale e del personale del Servizio sanitario impegnato, a partire dal censimento delle strutture. Alcuni dati: il personale del ruolo sanitario è costituito da 107.333 unità di medici e da 264.093 infermieri. Viene riportato il rapporto tra le due figure, a livello nazionale, di 2,5 infermieri per ogni medico. Ancora una volta il rapporto è tra le due figure mentre manca quello tra il personale infermieristico e la popolazione. Proviamo allora ad evidenziarlo noi. Dal bilancio demografico anno 2009 (dati ISTAT) la popolazione residente al 31 Dicembre in Italia era di 60.340.328 persone. Ne deriva che il rapporto tra infermieri e popolazione residente è, a livello nazionale, di 4,38 infermieri per 1000 abitanti con quindi un leggero incremento rispetto al 2008 (+0,22). Tale dato continua a discostarsi dal rapporto ottimale definito dall’OCSE: 6,9 unità infermieristiche per 1000 abitanti. Dai dati in nostro possesso la Regione Piemonte nel 2008 aveva un rapporto pari a 4,20. Pertanto, anche considerando la crescita della popolazione dal 2008 n° 4.432.571 persone a 4.446.230 nel 2009 (fonte Regione Piemonte, Statistiche e dati), possiamo ipotizzare che, per quanto riguarda il rapporto infermieri/popolazione siamo sotto la media nazionale. Sarà nostra cura approfondire ulteriormente e operare di conseguenza.

Comunicazione urgente dalla segreteria: RICORDIAMO A TUTTI I COLLEGHI CITTADINI EXTRACOMUNITARI DI PRODURRE L’ATTO DI RINNOVO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO, PENA LA CANCELLAZIONE DALL’ALBO PROFESSIONALE.

Dandovi appuntamento alla prossima settimana, vi salutiamo caramente.
"Leggo per essere consapevole, per essere libero." (Anonimo)

NewsLetter n.6 del 13/02/2012

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106

Cari colleghi,


Questa settimana è stata un po’ particolare, ovattata, silenziosa: chissà, forse le imponenti nevicate hanno determinato questo effetto.
Questa news quindi vi porta solo una novità a livello nazionale: il ripristino , con Decreto 20 gennaio 2012, dell’Osservatorio Nazionale per le professioni sanitarie. L’Osservatorio ha il compito di formulare proposte e pareri in ordine alla definizione di:

a) linee di indirizzo per l’elaborazione dei requisiti di idoneità per l’accreditamento delle strutture didattiche che universitarie e ospedaliere per la formazione;
b) linee guida per la stipula dei protocolli d’intesa tra le regioni e le università;
c) verifica della qualità della formazione;
d) monitoraggio dei risultati della formazione.

Visto che siamo nel periodo del grande freddo, un periodo che sembra perdurerà per un po’ di tempo, abbiamo pensato di inviarvi, sperando di farvi cosa gradita, la Guida contro il Freddo, redatta dal Ministero della Salute.

Cogliamo inoltre quest’occasione per ricordarvi che:

• sono aperte le iscrizioni al CIVES - per ulteriori informazioni consultate la pagina sul nostro sito (http://www.ipasvi.torino.it/Cives/tabid/835/Default.aspx)


• sono in fase di consegna i bollettini MAV per il pagamento della quota annuale 2012. Chiediamo a tutti di utilizzare tale bollettino per il pagamento in quanto ci consente una verifica tempestiva e puntuale delle posizioni, evitate per quanto possibile di presentarvi a pagare allo sportello. Dai controlli con la banca risultano ancora inevase diverse quote relative al 2011. E’ necessario regolarizzare, in questa settimana, le posizioni debitorie nei confronti del Collegio, pena l’iscrizione a ruolo e emissione di cartelle di pagamento Equitalia. Vi invitiamo a verificare le vostre posizioni e, in caso di dubbi circa il pagamento 2011, a contattare la segreteria per le informazioni del caso.

Un caro saluto

"Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera."
(E. Vedder)

Guida contro il Freddo Download

 

NewsLetter n.5 del 06/02/2012
188

Cari colleghi,

La newsletter di questa settimana vuole rispondere ad un quesito postoci dagli iscritti che, dopo la procedura di iscrizione all’Albo, si vedono recapitare l’invito a presentarsi in Collegio per dare conto dei precedenti penali emersi. Al fine di dare una risposta puntuale e precisa abbiamo chiesto al nostro consulente, Avv. Dario Vladimiro Gamba, di spiegarci meglio i rapporti tra il Collegio e la “condotta specchiatissima et illibata”.
Vi riportiamo qui di seguito la risposta dell’avvocato.

A presto
Il consiglio Direttivo
“L’offesa alla verita' 
sta all’origine della catastrofe”
(Tiresia)

*****

Testo consulenza – Avvocato Vladimiro Gamba

“Capita spesso che, in occasione di una richiesta di iscrizione o di trasferimento presso il proprio ordine professionale, l'infermiere subisca una sorta di “esame deontologico”, che può coinvolgere anche il suo vissuto non professionale e che risale talvolta a fatti non recenti, dimenticati o semplicemente rimossi dal richiedente.
In effetti, è prassi diffusa, rispondente ad un preciso dovere di controllo istituzionale (art. 6, DPR 221/1950), che gli Ordini e i Collegi, in sede di nuove iscrizioni all'Albo, attingano direttamente dagli Uffici Giudiziari il c.d. Casellario,: documento che, essendo richiesto da una pubblica amministrazione, si caratterizza per essere quello non ad uso privato, ma disponibile per le pubbliche autorità. Per intenderci, non è lo stesso documento che viene rilasciato all'interessato o a privati autorizzati, ma è quello a disposizione di Carabinieri, Polizia, Magistratura, etc.
Dal che deriva il reperimento su tale casellario di provvedimenti (sentenze, decreti penali, patteggiamenti, etc.), anche molto risalenti, che potrebbero non comparire sul certificato ad uso privato (ad esempio, perchè assistiti dalla non-menzione).
Un primo problema nasce dal fatto che nella domanda di iscrizione va indicato, sotto responsabilità giuridica e deontologica di chi lo dichiara, se si sono subite condanne penali, anche col beneficio della “non menzione” ed anche se “patteggiate” . Se dunque alla precisa domanda in tal senso contenuta nel modulo, il richiedente omette di indicare quanto richiesto, con questo sottoscrivendo l’assenza di reati, il nuovo rapporto con il proprio ordine, al di là dei fatti taciuti in sé, comincia già molto male, con una menzogna...!
Una volta poi accolte le ragioni della propria bugia (nella sola ipotesi in cui ci sia stato l'errore suddetto nella compilazione del modulo di iscrizione), l'aspirante iscritto dovrà in ogni caso dare conto al Collegio dei precedenti penali emersi, spiegando e documentando i fatti di cui trattasi, producendo gli atti del processo se richiesti, etc.
Ma vediamo qual'è la ratio di tale originale pervasività ordinistica.
Correttamente il Collegio, quando l’istante sia stato riconosciuto colpevole di reati, valuta la gravità dei fatti ascritti all’istante e la loro natura, che non può ricondursi tout-court ad una dimensione meramente privata del soggetto agente, avendo gli stessi fatti assunto con il processo dimensione “sociale”.
Tali precedenti, quindi, con il loro portato di devianza dalle regole, possono senz'altro incidere sulla valutazione compiuta dal Collegio ai fini dell’iscrizione nell’albo professionale. Infatti, la caratteristica dell’affidabilità costituisce, per ogni professione sanitaria, un presupposto indefettibile per il corretto svolgimento di un’attività estremamente delicata, svolta spesso a stretto contatto con persone (malati, disabili, anziani) in evidente situazione di debolezza sia fisica che psicologica a causa della malattia, e perciò con ridotta possibilità di difesa di fronte a possibili comportamenti arbitrari di terzi.
Al riguardo, il principio ribadito dalla Corte Costituzionale, nonché dalla Suprema Corte di Cassazione, è che l’apprezzamento discrezionale, che l’Ordine o il Collegio effettua nell’esaminare qualsiasi istanza di iscrizione, non può prescindere dal prescritto possesso del requisito di buona condotta di cui all’art. 9 d. lgs. n. 233/1946.
Il requisito della c.d. “condotta specchiatissima ed illibata”, o buona condotta, richiesto per l’iscrizione negli albi professionali, non è peraltro venuto meno neanche per effetto della L. n. 732/1984, che ha, invero, eliminato siffatto requisito limitatamente all’accesso ai pubblichi impieghi.
Peraltro, proprio alla luce dei principi enunciati dalla Consulta e dell’orientamento della Suprema Corte, è richiesto che venga, in sede di decisione, condotto un autonomo accertamento da parte dell’Ordine professionale sulla sussistenza del requisito in parola, evitando la riconduzione meccanica derivante dalla presenza di condanne penali al divieto di iscrizione nell’albo. Ciò, in ossequio all’evidente principio di separatezza tra procedimento penale e disciplinare ( decisioni della CCEPS nn. 40 del 28 marzo e103 del 15 dicembre 2008).
In altre parole, i fatti di reato emersi avranno rilievo unicamente per il loro portato sul piano deontologico sopra visto (affidabilità, specchiatezza, decoro ed immagine della professione stessa, etc.) e non sussiste, se non in taluni più gravi e rari casi tassativamente elencati dal citato DPR 221/50, un obbligo di trasposizione automatica in ambito etico-professionale del disvalore accertato in sede penale.
Cosiccome, per la stessa logica del sistema e con un paradosso solo apparente, comportamenti che erano stati in sede panale sanzionati in modo mite o fatti oggetto di patteggiamento possono avere invece grande rilievo sul piano deontologico e comportare il diniego di iscrizione o di trasferimento.

Avv. Dario Vladimiro Gamba

NewsLetter n.4 del 30/01/2012
218

Buongiorno, cari Colleghi.


Questa settimana vi segnaliamo la pubblicazione di un manuale contenente preziose informazioni soprattutto per i colleghi che prestano assistenza a pazienti affetti da patologia tumorale. Il documento, che trovate qui, intende presentare e promuovere le esperienze, i risultati e le conoscenze raggiunti dal SION (Servizio nazionale di accoglienza e Informazione in Oncologia) per la promozione di un approccio di tipo comunicativo sempre più rispondente ai contenuti del PON (Piano Oncologico Nazionale) “… l’informazione sulle cure oncologiche deve essere sempre ancorata a parametri di elevata scientificità, rifuggendo dalla divulgazione di messaggi che promettono risultati terapeutici non avallati dalla comunità scientifica … è necessario garantire una comunicazione equilibrata in grado tra l’altro di evidenziare benefici e rischi delle nuove tecnologie”.
Sempre di questi giorni - decreto sulle liberalizzazioni approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 20 gennaio 2012 - l’abrogazione di tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime; il professionista, al momento del conferimento dell'incarico, dovrà consegnare al cliente un preventivo contenente tutti gli oneri ipotizzabili.
Concludiamo, infine, invitandovi a consultare il nostro sito www.ipasvi.torino.it, dove in Home Page troverete pubblicate le “Direttive strategiche 2011 – 2015 per i Servizi Infermieristici ed Ostetrici”. Si tratta del documento ufficiale dell’OMS, per il quale il Collegio di Torino ha chiesto ed ottenuto i diritti di traduzione e pubblicazione.

Cari saluti.
Il Consiglio Direttivo


"Quando una lettura eleva il vostro spirito e vi ispira sentimenti nobili e coraggiosi, non cercate un'altra regola per giudicare l'opera: è buona, e fatta da una mano maestra."
Jean De La Bruyère

NewsLetter n.3 del 26/01/2012
104

Cari colleghi,

 

durante la scorsa settimana, l’assessore alla sanità Paolo Monferino, ha illustrato le proposte di modifica al riordino delle aziende sanitarie regionali e le integrazioni al Piano Socio Sanitario regionale. Dalla presentazione si evincono la conferma dell’accorpamento in un’unica Azienda Ospedaliera Universitaria di San Giovanni Battista, CTO e Regina Margherita-Sant’Anna, e l’istituzione di sei “Federazioni sanitarie”. Questi organismi, secondo quanto illustrato, svolgeranno funzioni interaziendali e avranno il compito di programmare la rete ospedaliera e distrettuale del territorio, gestire i contratti del personale (gestione degli accordi contrattuali del personale dipendente, programmazione delle dotazioni organiche, gestione e contabilità del personale, formazione professionale, gestione delle procedure concorsuali del personale), e supportare le attività di tipo tecnico amministrativo (gestione magazzini, logistica, acquisti ecc.). In particolare, la gestione integrata della rete ospedaliera, secondo l’assessore, da una parte  eviterebbe la duplicazione delle attività e  la sovrapposizione di servizi mentre, dall’altra, permetterebbe la liberazione di risorse che verrebbero investite nei servizi territoriali e nell’area dell’integrazione socio-sanitaria. 
Tra le  integrazioni apportate al Piano, rispetto alla versione precedente, vi segnaliamo l’inserimento:
 
L’inserimento dell’allegato “I progetti di salute” contenente:  La Prevenzione; La rete delle malattie cerebrovascolari;  La rete regionale per la terapia STEMI (Infarto miocardico acuto);  La rete oncologica; La salute mentale;  Le Dipendenze patologiche;  Post acuzie e riabilitazione;  La Medicina Penitenziaria;  La rete delle neonatologie e la rete delle pediatrie;  Le unità di senologia;  Le Cure Odontoiatriche;
 
L’ampliamento della trattazione dell’area dell’integrazione socio-sanitaria;
 
L’inserimento di un nuovo paragrafo aggiunto: “Qualità e Professioni sanitarie”. Non abbiamo ad oggi informazioni specifiche rispetto a questo nuovo paragrafo  ma stiamo provvedendo al fine di  darvi , nel più breve tempo possibile, informazioni precise a riguardo. 

Per ora vi salutiamo, e come sempre vi invitiamo a inviare le vostre riflessioni, osservazioni, proposte e/o segnalazioni a: segreteria@ipasvi.torino.it

Non puoi fermare le onde, 
ma puoi imparare a cavalcarle
Joseph Goldstein

Buona settimana
Il Consiglio Direttivo
NewsLetter n.2 del 16/01/2012
159

Cari Colleghi,

                siamo pronti per ricominciare un nuovo triennio che,  senza alcun dubbio,  si presenta difficile e pesante.

                A onor del vero, però, noi abbiamo già “iniziato”, inviando alcune comunicazioni al Direttore Regionale Sanità Dr. Sergio Morgagni.

                In particolare, in riferimento all’Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento ai titoli universitari dell’area sanitaria (vedi newsletter n.24 e 25 del 2011),  abbiamo inviato la lettera che vi alleghiamo.

 

TAVOLO TECNICO PER LA DETERMINAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE:

 

Nella newsletter n.31-2011 vi avevamo informati sulla richiesta pervenuta dalla Regione, nella persona sempre del Direttore Generale della Sanità, di costituzione di un tavolo tecnico per la determinazione dei criteri di valutazione del fabbisogno di personale .

A questa richiesta avevamo risposto con una lettera nella quale chiedevamo un incontro per documentare alcuni elementi basilari di politica professionale regionale quali  orientamenti e  linee di riferimento per i  lavori del tavolo tecnico.  

Questa settimana, precisamente mercoledì 11, il gruppo di colleghi infermieri , delegati dal Coordinamento dei Collegi IPASVI del Piemonte nella riunione del 23 novembre’11 (dr.ssa Costamagna Graziella, dr.ssa Ferrante Erminia, dr.ssa Maniero Mara, dr.ssa  Scaffidi Maria Carmela , dr. Senestraro Marcello) e i colleghi rappresentanti della professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, prevenzione e del sociale, si incontreranno in Regione con un nostro collega, delegato dal Dr. Morgagni, per un primo incontro. 

PEC:

 

 

A fronte dell’esiguo numero di caselle di posta elettronica certificata attivate durante lo scorso anno, il Consiglio direttivo ha deciso di non rinnovare la convenzione con Poste Italiane per l’attivazione di nuovi indirizzi di posta elettronica certificata e per il mantenimento di quelli già in uso.

Nel ricordarvi l’obbligo a cui sono tenuti gli Iscritti a un Ordine o Albo Professionale – decreto legge 29/11/2008 n. 185 -  si consiglia, per chi ancora non lo avesse fatto, di attivare gratuitamente un indirizzo PEC attraverso il sito www.postacertificata.gov.it.

Si ricorda, infine, che tale indirizzo sarà da comunicare al Collegio di  appartenenza.

 

CONSULENZE A DISPOSIZIONE DEGLI ISCRITTI:

 

SPORTELLO CONSULENZA DIRITTO DEL LAVORO

 

Dr. Claudio Mellana – esperto Diritto del Lavoro  

Ricevimento:  Lunedì pomeriggio previo appuntamento telefonico

SPORTELLO CONSULENZA LEGALE

Dr. Avv. Dario Vladimiro Gamba – legale 

Ricevimento:  Lunedì pomeriggio previo appuntamento telefonico

SPORTELLO LIBERA PROFESSIONE

Genova Antonio – infermiere libero professionista – Consigliere Collegio IPASVI

Ricevimento: un giorno la settimana (generalmente il martedì) previo appuntamento telefonico

SPORTELLO CONSULENZA COMMERCIALISTA

Dr.ssa Bartolo Rosi – Commercialista

Ricevimento: Giovedì ogni 15 giorni, previo appuntamento telefonico

 

Un caro saluto e nel dirvi “a presto” Vi comunichiamo che, fatto salve situazioni che richiedono informazioni urgenti e/o situazioni contingenti, le newsletter avranno cadenza settimanale.   

 

Il Consiglio Direttivo

 

“La luce del sole è il miglior disinfettante”

Louis Brandeis, giudice americano

NewsLetter n.1 del 09/01/2012
158

Per le NewsLetters 2011 clicca qui

NewsLetters 2011
101
Cari colleghi,

Apriamo l’ultima newsletter  con una bella notizia! Ricordate, vero, la lettera inviata, ad inizio novembre (pubblicata sul nostro sito) all’assessore Regionale alla Sanità Paolo Monferino in cui chiedevamo che fosse rinnovato, per il prossimo anno, il servizio di Biblioteca Virtuale Scientifica? E’ di questi giorni la decisione di riconfermare il servizio. 

E per proseguire con le belle notizie, il Convegno è risultato un evento molto gradito, e allora ancora un grazie a  tutti i colleghi che hanno lasciato un po’ di loro nelle storie narrate.   Un ringraziamento esteso anche a tutti i presenti a questo evento (e anche a quelli che avrebbero voluto partecipare ma che per ragioni di capienza del locale non hanno potuto essere con noi),  per la loro partecipazione attiva che ha reso l’evento un momento importante per tutti noi. Alle numerose mail ricevute di congratulazioni, ringraziamento, vicinanza e altro ancora  rispondiamo con un sincero e grande: “Grazie a voi!“. 

Un grazie che, al termine di questo nostro mandato, vogliamo estendere a tutti Voi. 

Grazie per i vostri contributi, per la partecipazione, per gli stimoli che ci avete dato.  

Grazie per  il silenzio che c’era all’inizio del nostro mandato, un silenzio permeato di fiducia, un silenzio che ci ha permesso di riflettere, di comprendere, di scegliere una strada:  un silenzio che oggi ci permette di riconoscere la ricchezza della parola che scorre e riempie la vita professionale di tutti i giorni: i telefoni suonano, si discute, si parla, ci si scrive, si riflette insieme, ci si ritrova nei momenti di formazione, nei momenti di riunione su tematiche specifiche,  in modo informale  e non programmato all’interno del Collegio, si vive … 

  Allora …  un GRAZIE perché è attraverso questo dialogo che la speranza nella crescita della nostra professione non affievolisce anzi, si irrobustisce e scopre nuove e creative forme che sfidano le difficoltà quotidiane attraverso la costruzione di alleanze, di coalizioni finalizzate ad offrire il meglio agli altri ma anche a noi … 

Vi chiediamo però ancora uno sforzo, per il bene della professione. Venite a votare! E’ necessario, per legge, che almeno il 10% degli aventi diritto al voto si rechino presso la nostra sede (Via Stellone 5) in una delle tre date: 10 – 11 – 12 dicembre, dalle ore 9 alle ore 19. Più che mai in questo periodo è necessario avere un Collegio autorizzato all’esercizio … fatelo per tutti gli infermieri!

Su questo  invito, il Consiglio Direttivo in carica Vi saluta affettuosamente, un forte abbraccio.


Maria Adele Schirru, Diego Targhetta Dur, Barbara Chiapusso, Massimiliano Sciretti, Sr Nicoletta Arrivabene, Roberto Ferrone, Antonio Genova, Nadia Lorena Mantovani, Laura Odetto, Monica Rolfo, Maria Rollero, Marina Rossetto, Simona Saddi, Giuseppina Seppini, Maria Grazia Turatti.
 


E’ impossibile, disse l’orgoglio. E’ rischioso, disse l’esperienza. E’ inutile, tagliò la ragione. Provaci, sussurrò il cuore

 

NewsLetter n.33-2011
100

Un caro saluto a tutti,

come anticipato nell’ultima news, diamo nuovamente “ voce” a tutti i colleghi che, a partire dalla lettura del PSSR, vogliono condividere, con tutti noi, osservazioni e proposte:

·         appropriatezza; sicuramente questa è un’esigenza sentita da moltissimi colleghi. Appropriatezza che si traduce in un aumento della motivazione dei professionisti e conseguente promozione di autonomia, competenza e crescita personale. Il ragionamento, che qui sintetizziamo, viene posto in questi termini: “Se io infermiere posso esercitare le funzioni ascritte al mio ruolo, necessariamente sarò meno dipendente da altri professionisti e anche maggiormente motivato ad apportare il mio contributo.” A sostegno di questa tesi vengono citati trasferimenti compiuti in un’ottica di “esigenze numeriche” a discapito delle competenze acquisite sul campo.

·         valorizzazione percorso formativo: non disgiunto dalle tematiche del clima organizzativo e della motivazione al lavoro  è la valorizzazione delle risorse umane attraverso il riconoscimento delle professionalità, e delle competenze acquisite attraverso la formazione e l'esperienza lavorativa. In particolare, alcuni colleghi chiedono che vengano attivate le consulenze infermieristiche; così facendo, da una parte si permetterebbe al collega “esperto” di spendere la propria formazione (acquisita con impegno di tempo e denaro) e dall’altra si otterrebbe un beneficio anche per i pazienti e,   non ultimo,  anche per l’azienda.

·         Infine, un maggior contatto tra il mondo della formazione e le realtà operative, contribuirebbe ad un miglioramento sensibile della qualità dell’assistenza erogata, soprattutto in un periodo in cui è necessaria l’ottimizzazione delle risorse.

Proseguiamo la news comunicandovi che nell’incontro di mercoledì scorso sono stati definiti i nominativi dei  colleghi che siederanno al tavolo della Regione per l’individuazione dei criteri utili per la costruzione delle dotazioni organiche; le auto candidature sono state accolte da tutti i presenti. Porteranno il loro contributo anche i rappresentanti delle altre aree professionali.

 

Concludiamo con l’esternare rammarico e profondo dispiacere nel sapere che un infermiere in divisa, iscritto al Collegio di Milano, di cui i mass media hanno dato ampio rilievo nei mesi scorsi, continua a distribuire materiale cartaceo di “dubbio gusto”, davanti all’Ospedale ginecologico ostetrico Sant’Anna di Torino. Seppur nel rispetto delle diverse idee riferite alla pratica dell’interruzione volontaria di gravidanza, richiamiamo a comportamenti conformi  a quanto dettato dal nostro codice deontologico (espressione valoriale DI TUTTI NOI INFERMIERI!).

In quest’ottica, abbiamo ri-segnalato  al Collegio di Milano tale criticità offrendo la nostra collaborazione affinché tale situazione possa essere affrontata e superata.

Vi alleghiamo, sempre su questo tema, la lettera inviata in Regione, riferita alla proposta di Legge Regionale n.160.

(sul sito - alla pagina ULTIME NOTIZIE – potete consultare la raccomandazione n° 13, pubblicata dal Ministero della salute il 17 novembre, “Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie”)

Un caro saluto

Il Consiglio Direttivo

 

Chi ha la casa fatta di vetro non dovrebbe gettare pietre contro quella degli altri. 
George Herbert

 

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NewsLetter n.32-2011
98

Cari tutti,
eccoci al consueto appuntamento della newsletter, una news particolarmente ricca di informazioni.

Infermieri tutor clinici
Iniziamo con una notizia che sicuramente farà piacere a molti di voi: insieme a tutti i Collegi IPASVI della nostra Regione, e con la preziosa collaborazione dei Corsi di Laurea in Infermieristica attivi in Regione Piemonte e del nostro collega referente all’Aress per la formazione ECM, abbiamo avviato i lavori per ottenere il riconoscimento formale di crediti formativi ecm per tutti gli infermieri nominati dalle Università per svolgere attività di tutorato clinico. I lavori saranno condotti a ritmo incalzante con l’obiettivo di ottenere nel più breve tempo assenso formale, da tutte le parti in causa, sulla procedura da mettere in atto.
Bozza PSSR
Per quel che concerne la bozza del PSSR della nostra Regione, la scorsa settimana abbiamo partecipato alle audizioni che si sono tenute presso il Centro Incontri della Regione e abbiamo depositato la nostra memoria; in essa, abbiamo ribadito quanto sotto vi evidenziamo in forma sintetica:

· L’ assenza di una condivisione, a monte, dei principi esplicativi soggiacenti la classificazione degli ospedali inserita nel piano e, di conseguenza, anche in ragione della mancanza di criteri definiti, difficoltà nel definire le dotazioni organiche nel rispetto di criteri d’appropriatezza sia in riferimento ai bisogni della popolazione sia delle professionalità implicate. Conseguentemente abbiamo evidenziato il timore che i tagli di risorse siano basati esclusivamente su criteri di tipo economico.

· L’esigenza che venga ulteriormente sviluppato, a titolo di esempio, il capitolo sulla Sanità d’iniziativa; pena la mera definizione di principi aventi solo un carattere squisitamente teorico

 
     La cogenza di una maggior armonizzazione tra le organizzazioni e gli operatori che ivi prestano servizio; in particolare, viene fatto riferimento a tutti quegli aspetti di coordinamento “…. regionale o sovraziendale … [per la] programmazione, integrazione o sostituzione dei servizi delle aziende sanitarie con i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta regionale”(DDL 174/2011) che ad oggi, per quanto di nostra conoscenza, non sono stati attivati. Si è pertanto evidenziato il rischio di una partenza “senza conduttore” né rispetto a quanto si lascia né rispetto a quanto si vuole ottenere : “conseguire il miglior livello di efficacia sanitaria ed efficienza organizzativa”.

· La scarsa attenzione posta, per esempio alla salute mentale e alla assistenziale residenziale che , identificata nel PPSR come criticità del sistema, viene solo successivamente citata come struttura facente parte del CAP

· Lo scarso coinvolgimento degli attori operanti nel sistema; in particolare, per quel che concerne la nostra figura ancora una volta, è scarsamente considerata. Infatti si ritrova un richiamo generico alla stessa solo nell’ambito del sistema territoriale mentre è completamento ignorata per quanto riguarda le responsabilità gestionali ed organizzative dalla stessa, nei fatti, esercita

· …………

Mercato di lavoro e condizione occupazionale degli infermieri neolaureati
Ricordate che un anno fa, circa, vi avevamo informati su una ricerca che avrebbe preso avvio, avente quale obiettivo quello di investigare la ricettività del mondo del lavoro, le preferenze e le aspettative dei colleghi neo-laureati nella nostra Regione? Ebbene, grazie anche alla collega Lara Maulini, lo studio è terminato. In allegato a questa news potete consultarne una sintesi dai risultati interessanti.
 
Biblioteca Virtuale Scientifica
Sempre, con rammarico, vi informiamo che nonostante le numerose lettere inviate all’assessore (precedente all’attuale) tra cui anche la nostra inviata all’Assessore Paolo Monferino ( vedi alla pagine “Ultime notizie” sul nostro sito) non verrà rinnovato il servizio di Biblioteca Virtuale Scientifica…. Una grande perdita!

Metropolitana
Per tutti i colleghi, invece, che si recano in servizio utilizzando la metropolitana, e in particolare per tutti voi che avevate fatto una segnalazione presso la nostra segreteria, ricordiamo che nel mese di marzo fu inviata una comunicazione scritta all’assessore per i trasporti della Regione Piemonte, in cui si chiedeva di anticipare di un’ora, nella giornata della domenica e nei festivi, la corsa mattutina della metro, al fine di permettere ai turnisti in servizio al mattino di potersi avvalere del servizio. L’Ufficio di comunicazione dell’assessore rispose, il giorno dopo, che la questione non era di loro competenza ma del Gruppo Torinese Trasporti, garantendo comunque una verifica dell’accoglimento della proposta (ad una successiva richiesta di informazioni non ricevemmo più risposta). Il personale del GTT ricevette da noi la medesima richiesta e la risposta fu “In riferimento alla sua mail del 4 aprile le comunichiamo che stiamo raccogliendo gli elementi per fornirle risposta, che le invieremo nei prossimi giorni”.
Abbiamo provato a ricontattare telefonicamente ma … Natale si avvicina, e nessuno ha mai risposto …
Ieri abbiamo inviato comunicazione al Sindaco della città di Torino (vedi alla pagina “ultime Notizie” del nostro sito); speriamo di ricevere risposta, e soprattutto una risposta positiva.
La metropolitana, cari colleghi, vuol essere solo un piccolo esempio di quanto sia difficile raggiungere gli obiettivi; semplici o complessi che siano! Il silenzio, le risposte evasive ecc … diventano, spesso, modalità comunicative che impoveriscono i rapporti e accrescono la sfiducia di chi opera con onestà intellettuale. Ma come è accaduto per la metropolitana, noi, insieme a voi, guardiamo avanti con fiducia.
Vorremmo proseguire dando voce ai colleghi che ci hanno scritto in questa settimana … Lo faremo tra qualche giorno … e intanto ringraziamo chi volesse ulteriormente contribuire alla discussione che, vi ricordiamo, ha preso avvio dalla lettura della bozza del PSSR.

Ultima cosa … Mercoledì, insieme al Coordinamento Collegi del Piemonte, incontreremo i Dirigenti infermieristici della Regione per definire le modalità di lavoro del tavolo tecnico, richiesto nei giorni scorsi dal direttore regionale Sanità, Dr. Sergio Morgagni.


Un abbraccio

Il Consiglio Direttivo


Rendere complicato ciò che è semplice è cosa banale;
trasformare ciò che è complicato in qualcosa di semplice,
incredibilmente semplice: questa è creatività.
Charles Mingus (musicista)

VISUALIZZA ALLEGATO
 

NewsLetter n.30-2011
97
Cari colleghi,
 
in riferimento alla news n.28, vi comunichiamo di aver ricevuto formale richiesta di collaborazione, da parte del Direttore Regionale Sanità Piemonte Dr. Sergio Morgagni, per la costituzione di un tavolo tecnico avente l’obiettivo di costruire criteri condivisibili per lo studio delle modalità di determinazione della dotazione di risorse umane, nelle varie realtà dei servizi sanitari.
 
Sul fronte del PSSR (in fase di approvazione), sono pervenute, invece, presso la nostra segreteria, numerose vostre riflessioni; in particolare, viene ribadita l’importanza di un appropriato utilizzo delle risorse che si traduca anche nella possibilità, per l’infermiere specialista, di prestare consulenze nei reparti o gestire ambulatori. A livello territoriale, a questo proposito,dei colleghi chiedono  una maggior presenza di infermieri esperti (infermiere di famiglia, infermiere psichiatrico,infermiere con master in cure palliative, infermiere vulnologo…), in grado di dare risposte complete e competenti. Altri invece, vogliono ricordare ai nostri amministratori, che esistono anche figure sanitarie che si occupano di sanità penitenziaria, in apparenza poco tenuta in conto.
 
Chiudiamo la finestra sulla realtà locale per andare a vedere cosa è successo a livello nazionale, di interesse per la professione. Spicca, nel panorama, il titolo dell'articolo 4-septies inserito nel disegno di legge di stabilità per il 2012 dal maxiemendamento del Governo approdato alla Camera e poi approvato, “Riforma degli ordini professionali e società tra professionisti”. In sintesi, in questo articolo viene cancellato il riferimento alle tariffe minime nella pattuizione del compenso per il professionista; in altre parole, saranno il professionista e il cliente che contratteranno il compenso della prestazione in maniera totalmente libera. 
Prosegue, inoltre, confermando la riforma degli Ordini da attuarsi entro 12 mesi, attraverso un decreto del presidente della Repubblica; e infine, consente la costituzione di società tra i professionisti, partecipate non solo da professionisti iscritti ad ordini, albi e collegi e in possesso del titolo di studio abilitante, ma anche da soggetti non professionisti soltanto per prestazioni tecniche o per finalità di investimento.
 
Per oggi concludiamo dandovi appuntamento alla prossima news. Scriveteci! Buona settimana a tutti.
 
Il Consiglio direttivo
 

 “Tagliare con l’unico scopo di ridurre i costi è un vero e proprio danno al malato, che essendo in una condizione di disagio già si sente abbandonato e qualche volta anche disperato….”. Tratto da una mail di una collega,  pervenuta in Collegio.

NewsLetter n.31-2011
80
Cari colleghi,

ecco una nuova newsletter dettata dall’esigenza di “stare dietro” ai numerosi contributi che ci stanno arrivando riferiti alla bozza del PSSR. 
Pensiamo sia, infatti, opportuno rilanciare costantemente in modo tale da stimolare il dibattito e raccogliere sempre più le vostre testimonianze.
Ecco la sintesi dei primi contributi:  

TEMATICA: contrazione delle risorse economiche e necessità di razionalizzazione

Più colleghi sottolineano l’esigenza di: 
- porre maggiore  attenzione all’utilizzo dei farmaci (richieste oculate, tracciabilità del percorso del farmaco, stoccaggio corretto…), 
- maggior elasticità nella gestione delle risorse umane (organizzazione per dipartimenti e non per unità operative),
- identificare il numero adeguato di risorse, richiamandosi alla letteratura sul risk management (la riduzione del numero di infermieri  ha implicazioni importanti per la qualità dell’assistenza e la sicurezza del paziente*) . 

TEMATICA: appropriatezza

Altri colleghi pongono invece enfasi  sul concetto di appropriatezza  nell’utilizzo delle risorse umane. Molti riportano esperienze rispetto alla loro realtà “infermieri che fanno gli OSS, OSS che fanno gli amministrativi o portantini”. Sempre sul tema dell’inappropriatezza alcuni evidenziano “cure inappropriate: ad esempio modificazione terapeutiche a seconda di chi fa la visita, percorsi tortuosi per i pazienti”, altri   ricoveri inappropriati: “anziani che devono restare ricoverati più e più giorni per mancanza di disponibilità presso le strutture residenziali”. La maggior parte sottolinea la necessità di  riorganizzare l’intero sistema, con un “maggior coinvolgimento della categoria infermieristica attraverso un maggior riconoscimento, da parte della Regione, del Collegio IPASVI: “ci deve essere davvero un riconoscimento politico della nostra professione che ci permetta di spendere le nostre peculiarità (testa, mani, cuore, come diceva Virginia Henderson) in questa sfida”. 

Alcuni apprezzano come nella bozza del Piano, si introduca  il concetto di Sanità d’iniziativa, auspicando,  al contempo,  che non rimangano solo parole prive di successiva traduzione operativa. 
Alcuni infermieri lamentano  la scarsa attenzione per i pazienti affetti da patologia psichiatrica, fanno infatti notare che solo una volta in tutto il piano è citato questo problema di salute  

Concludo citando un gruppo di infermieri che, con parole diverse, esprime lo stesso concetto: 
“Cambiamento SI!  No, invece, ad una politica di tagli che possa compromettere la salute del cittadino!”.

Nel ringraziarvi, vi invito, a nome del consiglio direttivo, a continuare. Sarà nostra cura, appena abbiamo acquisito un certo numero di contributi, procedere nella sintesi. 

Il segretario del Consiglio Direttivo


Chi a tempo vuol mangiare, innanzi gli convien pensare (proverbio italiano)



*Krapohol et  altri, 1996

NewsLetter n.29-2011
213
Cari colleghi,
 
Una news rapidissima solo per informarvi che il 2 novembre abbiamo avuto l'opportunità , insieme ai rappresentanti del Comitato Infermieri Dirigenti e del Coordinamento Caposala, d'incontrare  il nuovo Direttore Regionale della Sanità, dott. Sergio Morgagni. Un incontro che ha avuto come risultato l'impegno , da parte del Dr. Morgagni,  di costituire in tempi rapidissimi un tavolo tecnico per l'identificazione di standard concernenti la definizione delle dotazioni organiche. 
Durante l'incontro abbiamo presentato i problemi prioritari che in questo momento stanno investendo la professione e richiesto confronti sistematici. 
Nella prossima news sarà nostra cura darvi gli approfondimenti e aggiornamenti in merito.
 
Il Consiglio Direttivo

 

NewsLetter n.28-2011
96
 Cari Colleghi,
Stiamo vivendo un momento molto difficile, sia come cittadini che come infermieri. E’ di questi giorni il licenziamento del piano socio sanitario da parte della giunta; un documento, definito “cornice di sintesi”, che si limita ad indicare obiettivi e indirizzi d’intervento senza però entrare nei dettagli, lasciati a delibere che sono già state emanate o che verranno emanate nei prossimi giorni. Certi sono la riduzione dei posti letto e le spese per il personale, l’adozione di “forme di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini”, il riordino della rete ospedaliera e l’implementazione della collaborazione pubblico-privato.

Crediamo sia importante che anche tutti voi, cari colleghi, leggiate la bozza di documento, e relativi allegati (pubblicati sul nostro sito) e riflettiate sui contenuti; si profilano scenari nuovi, e pertanto è necessario essere preparati.

Dalla riflessione debbono inevitabilmente scaturire proposte, alternative, idee … Mai come oggi è necessario tradurre nella pratica l’art. 47 del nostro codice “L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, contribuisce ad orientare le politiche e lo sviluppo del sistema sanitario, al fine di garantire il rispetto dei diritti degli assistiti, l'utilizzo equo ed appropriato delle risorse e la valorizzazione del ruolo professionale”. Inviateci nel più breve tempo possibile le vostre riflessioni … le coaguleremo in un documento che sarà nostro impegno inviare in Regione.

Il Consiglio Direttivo ha lavorato anche,  in quest’ultimo periodo,  analizzando l’addendum (programma attuativo – articolo 1, comma 3, del Piano di rientro di riqualificazione e riorganizzazione del SSR Piemonte) al fine di individuare gli aspetti critici e le proposte da inviare alla Regione. Sarà nostra cura , nella prossima news, inviarvi i punti evidenziati affinché possiate fornirci le vostre osservazioni.

E’ indispensabile la vostra partecipazione allo sviluppo della politica professionale, pena uno svilimento della nostra professione e soprattutto, del core della nostra professione: l’assistenza infermieristica. Ad oggi le mail ricevute sul tema sono molte, ma non sono 14.000! Avete tutti il diritto/dovere di “esserci”… per una giusta causa. La nostra causa!

Un caro saluto

Il Consiglio Direttivo
NewsLetter n.27-2011
77


Cari Colleghi,
 
nell’ultima “Finanziaria”, fra le tante novità, due sono quelle che in particolare devono essere poste alla nostra attenzione. 
 
La prima riguarda la formazione continua permanente:
 
 E' nella “Finanziaria” contenuta la “previsione dell'obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell'obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall'ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione”.
 
La formazione continua permanente è per noi un dovere professionale in quanto, come esplicitamente espresso dall’ Articolo 11 del nostro Codice deontologico,  “L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati”; la novità è quindi che la violazione dell’obbligo di formazione diventa un illecito disciplinare sanzionabile.
 
La seconda riguarda l’assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio professionale
 
Diventa obbligatoria l’assicurazione, infatti il decreto prevede che “a tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti”. 
 
A dirimere eventuali dubbi è la nostra Federazione a cui preme richiamare in specifico:
 
- che l’obbligo non si riferisce ai professionisti che operano in regime di dipendenza stante che, in
tal caso, è l’Ente datore di lavoro che deve impegnarsi rispetto al paziente;
- che la Federazione dei Collegi IPASVI ha già da tempo stipulato una Convenzione assicurativa
per tutti i professionisti infermieri operanti sia in regime libero professionale sia in regime di dipendenza;
- che tale Convenzione assicurativa offre a tutti i professionisti infermieri una polizza con contenuti
estremamente positivi e costi oggettivamente concorrenziali rispetto ad altre offerte;
- che la Convenzione assicurativa stipulata dalla Federazione dei Collegi IPASVI è già stata utilizzata
da oltre 30.000 infermieri.
Se avete dubbi contattateci: segreteria@ipasvi.torino.it   tel. 011 19886896
 
Alcuni colleghi ci hanno riportato notizia che, in alcune Aziende, circolano notizie contraddittorie rispetto ai contenuti della nostra ultima Newsletter sull’interpretazione del  DPCM 26/7/2011 “Criteri e modalità per il riconoscimento dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, in attuazione dell’art. 4, comma 2, della legge 26 febbraio 1999 n. 42”  e della  Circolare esplicativa inviata agli Assessori alla sanità delle Regioni e province autonome. Per evitare malesseri e confusioni abbiamo  contattato la Federazione al fine di avere un autorevole parere chiarificatore. La nostra  Presidente,  Annalisa Silvestro, ci ha fornito il parere ufficiale  che alleghiamo alla presente.
 
Un caro saluto da parte del Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Torino
 
"L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo"
Nelson Mandela 
(Premio Nobel per la pace)
 

 

NewsLetter n.25-2011
175

Cari colleghi,

vi informiamo, che nei giorni scorsi , una delegazione del Consiglio ha incontrato la vice ispettrice regionale referente per le attività dell’emergenza del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e la referente regionale della formazione. Dal confronto  è emersa la volontà, da parte della CRI,  di collaborare in sinergia con noi,  nell’opera di attenta vigilanza al fine di ottemperare a quanto anche sottolineato dal TAR del Lazio nella parte in cui ribadisce che le Infermiere volontarie C.R.I. sono e restano esperibili solo nelle attività per l’emergenza ed in ambito Croce Rossa  e non "in situazioni ordinarie".

In riferimento, invece, alla circolare avente per oggetto “indicazioni in merito alla definizione delle Consistenze Organiche”,   protocollo n. 25876/DB2000 del 30 settembre 2011, che dispone   la rideterminazione “ secondo gli indirizzi forniti dalla Direzione Sanità, delle consistenze organiche”, abbiamo inviato una nota all’Assessore alla Sanità, Dott. Paolo Monferino e al Direttore Regionale della Sanità, Dott. Sergio Morgagni in cui, pur condividendo la necessità di azioni di riorganizzazione, sottolineiamo l’importanza di  logiche  di appropriatezza  relativamente  all’attribuzione del personale secondo complessità assistenziale e/o intensità di cure o secondo regole di funzionalità dei servizi. In particolare chiediamo il coinvolgimento di tutte le professioni al fine di poter esplicitare i criteri che devono essere adottati per la ridefinizione delle dotazioni organiche.

In questi giorni stiamo analizzando la bozza del Piano Socio Sanitario Regionale; sarà nostra cura inviare le nostre riflessioni agli organi competenti e condividerne con voi i contenuti.

Convegno 2-3 dicembre 2011: vi informiamo che a fronte del grande numero di adesioni abbiamo riaccreditato l’evento per permettere di ampliare il numero di partecipanti.

Un caro saluto

Il Consiglio direttivo

Ma credo che, a poco a poco, possiamo operare cambiamenti positivi.
Ogni giorno, quando ci alziamo, cerchiamo di orientare bene i nostri intenti, pensando: Vivrò questa giornata in maniera più positiva. Non devo sprecarla.
Dalai Lama

NewsLetter n.26-2011
76

E’ di questi giorni la circolare emanata dal Ministero della Salute relativa ai procedimenti per il riconoscimento dell'equivalenza ai diplomi universitari dell'area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, che delinea il percorso operativo da effettuarsi da parte delle Regioni, e  dalle persone interessate. A fronte delle numerose segnalazioni da voi pervenute, abbiamo contattato sia la Federazione sia esperti nel campo e vi confermiamo quanto detto a taluni telefonicamente : la circolare riguarda unicamente quegli operatori sanitari che non sono rientrati nell'applicazione del decreto del 27 luglio 2000 che sanciva l'equipollenza dei titoli, ovvero, per quanto riguarda gli infermieri, quelli che non rientravano nei titoli seguenti, riconosciuti equipollenti, che erano: 

- Infermiere professionale - Regio decreto 21 novembre 1929, n. 2330, 
- Infermiere professionale - D.P.R. n. 162 del 10 marzo 1982, 
- D. U. Scienze Infermieristiche - legge 11 novembre 1990, n. 341

Infatti nel testo della circolare al punto 2.1 …  si legge

“Qualora si verifichi una delle seguenti ipotesi …
Si tratti di titoli già resi equipollenti ai Diplomi Universitari dai decreti del Ministero della Sanità emanati ai sensi dell’art. 4, comma 1, della legge 42/99
La Regione o la provincia non darà ulteriore corso all’istanza…” 
Inoltre nel testo allegato relativo alle modalità di pubblicazione dell’avviso pubblico


all’art. 3 , punto 2 si afferma che


 

La circolare, dunque, NON riguarda gli infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari.

Convegno 2-3 dicembre: sono aperte le iscrizioni al Vostro Convegno. I veri protagonisti siete proprio voi, che con le vostre “storie”, raccontate in chiusura dei corsi sul codice deontologico, avete permesso di realizzare queste due giornate ricche di contenuti e di “voci” diverse. Andate sul nostro sito www.ipasvi.torino.it per scaricare la locandina e la scheda di iscrizione. Vi aspettiamo


La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
Giorgio Gaber

NewsLetter n.24-2011
75

Carissimi colleghi,

Eccoci per il consueto appuntamento con la news. Ammettiamo di aver lasciato trascorrere più giorni di quanto previsto nella nostra ultima, ma il rientro dalle vacanze, così come per tutti,  è stato ricco di impegni e di attività prioritarie da portare avanti.
Riprendiamo, rispondendo ad un quesito postoci da un nostro iscritto che durante la sua attività lavorativa si trova frequentemente ad indicare agli utenti che riceve, l’assunzione di medicinali di auto-medicazione , presenti nell’infermeria, in assenza di un medico. Sottolinea lui stesso, che qualora ravveda la necessità di valutazione medica, ovviamente invia l’utente in pronto soccorso. La sua pratica è legittimata giuridicamente? O invece è necessario che sia presente un medico in quanto, da un punto di vista giuridico l’infermiere non è legittimato a fare diagnosi e quindi a prescrivere terapia? Detto in altre parole: “se sono infermiere e in amicizia, al cinema, consegno un’aspirina alla mia amica, va bene; se, invece, sono in servizio, non sono legittimato a farlo”.
Lo abbiamo chiesto al nostro consulente legale, avv. Dario Vladimiro Gamba:
“La metafora appena citata è assai efficace. In effetti, sotto il profilo giuridico la questione ruota attorno al principio dell'affidamento professionale. In altre parole, se accantoniamo la questione "farmaceutica" ed ipotizziamo che, contravvenendo alle prerogative della professione del farmacista, la Struttura Pubblica ove opera l'infermiere lo abbia autorizzato a distribuire farmaci, resta il fatto che in mancanza di un preciso e dettagliato chiarimento con il paziente sul profilo, le competenze ed i limiti (diagnostici e posologici) dell'infermiere, il consiglio di prendere l'aspirina viene percepito dal paziente come un consiglio diagnosticamente qualificato ingenerandosi così una aspettativa (almeno giuridicamente) fallace”.
Quindi, in altre parole, non solo è necessaria un’autorizzazione da parte dell’ente, ma è anche indispensabile che l’utente conosca la figura dell’infermiere al fine di evitargli aspettative non corrispondenti alla realtà.

Se avete quesiti o avete fatto esperienze che possono interessare  tutti i colleghi, vi ricordiamo di inviarli alla nostrasegreteria@ipasvitorino.it
 
Concludiamo questa news ricordandovi che sul nostro sito, alla pagina

 
troverete tutte le locandine, con relative schede di iscrizioni, per il mese di ottobre.
Al contempo vi ricordiamo di annotare sulla vostra agenda il convegno del 2-3 dicembre che si terrà a Torino, organizzato da noi, ma con la collaborazione dei quasi mille colleghi che hanno raccontato le loro esperienze, riferite ai contenuti del codice deontologico, durante i corsi organizzati nelle Aziende negli ultimi due anni. Con l’occasione ringraziamo i colleghi perché proprio attraverso queste esperienze possediamo, e lo diciamo credendoci, un pezzo importante della nostra/vostra storia professionale. Non saranno mai sufficienti i ringraziamenti per quello che a cuore aperto, e con onestà, avete lasciato ai colleghi che verranno.
Dopo queste parole “calde”, che ben si accompagnano con l’imminente arrivo dell’autunno, vi salutiamo e diamo appuntamento alla prossima news.

Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie. 
Giuseppe Ungaretti

NewsLetter n.23-2011
73

Cari Colleghi,
eccoci con la news, una news lunga ma … l’ultima news prima di due settimane di vacanze…. L’invio della nostra newsletter riprenderà il 29 agosto.
Il Collegio rimarrà comunque sempre aperto, con orario limitato dalle 9 alle 13, dall’8 al 22 agosto.

Nella news n.20, in merito alla delicata questione sulle Infermiere volontarie della Croce Rossa, vi avevamo informato dei contenuti della risposta del TAR Lazio al ricorso presentato dalla nostra Federazione . Dopo un’attenta analisi dei documenti in nostro possesso, e in seguito alle vostre segnalazioni, da cui si evinceva una forte preoccupazione per i contenuti del decreto ministeriale del 9 novembre 2010, il Consiglio Direttivo ha espresso la necessità di essere maggiormente presente, collaborando con la Federazione, nel rivalutare la posizione della compagine professionale rappresentata. All’uopo sono stati incaricati un cultore delle scienze infermieristiche e il nostro legale al fine di analizzare il profilo dell’infermiere volontario (vedi D.M. 9 novembre 2010) da una prospettiva , certo anche giuridica, ma soprattutto di politica ed esercizio professionale.

Sempre in riferimento ai contenuti della news n.20, abbiamo inviato una lettera all’assessorato alla salute, al governatore della nostra Regione e ai commissari delle aziende site sul territorio di Torino e Provincia, in cui esprimiamo la profonda preoccupazione per i casi segnalatici (e a cui abbiamo anche risposto con richiami disciplinari ai vertici infermieristici coinvolti) di demansionamento degli infermieri.
Il demansionamento è considerato una pratica illegale, se prevede l’assegnazione a mansioni non relazionate all’inquadramento contrattuale e la sottrazione di tutte le mansioni in precedenza esercitate, in quanto provoca compromissione delle aspettative del lavoratore, danni alla persona e alla sua dignità
Pertanto, in tal senso e in coerenza a quanto affermato all’ 40 del nostro codice deontologico: L’infermiere, nell’interesse primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera. Rifiuta la compensazione documentandone le ragioni, quando sia ABITUALE o comunque PREGIUDICHI sistematicamente il suo mandato professionale” riteniamo indispensabile mantenere costante l’azione di vigilanza.
Vale la pena, a questo punto, aprire una piccola ma importante parentesi … ”fare il bagno a letto al paziente, alimentare il paziente ecc ... NON vuol dire fare l’ OSS!”, così come invece è lamentato da alcuni colleghi. Facciamo attenzione a non cadere nell’errore opposto, tipico dell’era mansionaristica, con frasi tipo: “l’infermiere deve fare terapia, giro visita ….”. Il nostro core è , e rimane, l’assistenza alla persona che comporta la necessità d’individuare i bisogni di assistenza della stessa pianificando, sulla base della complessità delle persone che assistiamo, le risposte appropriate sia rispetto al contenuto sia rispetto a chi le deve erogare. Dobbiamo quindi passare da una logica di centralità delle attività “cose da fare”, alla centralità della responsabilità “risultati da raggiungere”.

In diverse news letter vi abbiamo segnalato i contatti che abbiamo intrapreso con gli organi istituzionali della Regione, ma ad oggi dobbiamo comunicarvi che NON abbiamo ricevuto risposte. Questo rumoroso silenzio purtroppo sta diventando un rumore di fondo che caratterizza le relazioni, non solo rispetto a noi, tra i soggetti e le istituzioni della nostra Regione, il proverbio “mal comune mezzo gaudio” non ci soddisfa né ci consola!
Libera Professione: continua, con successo, l’attività di certificazione, vigilanza, consulenza e promozione rivolta ai colleghi libero professionisti. Purtroppo sono emerse, dai controlli capillari effettuati, delle situazione “critiche”, che hanno portato all’apertura di provvedimenti disciplinari verso colleghi poco rispettosi del dettame deontologico e delle Linee di indirizzo comportamentale per l’esercizio libero professionale, emanate dalla Federazione Nazionale IPASVI.
Viste alcune segnalazioni a noi giunte relative a contratti “criptici” firmati, incautamente e/o per necessità, da colleghi, i consiglieri Antonio Genova e Roberto Ferrone hanno redatto una sorta di vademecum a sostegno e tutela di tutti i professionisti che intendano iniziare prestare la propria opera in regime L.P. (allegato 1)
Vi ricordiamo che è sempre a vostra disposizione, oltre ai due colleghi succitati , anche il Dr. Mellana Claudio, quale esperto di Diritto del Lavoro e Diritto Sindacale.

Colleghi colpiti da pericardite: è di questi giorni la notizia comparsa sulle pagine dei quotidiani locali di colleghi ammalatisi probabilmente per causa originata nell’ambiente lavorativo. Oltre ad esprimere la nostra solidarietà ai colleghi , abbiamo ritenuto importante inviare un comunicato stampa in cui si ribadisce la necessità che, pur in regime di contrazione delle risorse, venga prestata particolare attenzione alle condizioni di lavoro in quanto la scarsa manutenzione sui luoghi di lavoro, le attrezzature non adeguate, la carenza di materiale fanno aumentare il rischio per la salute dei professionisti deputati all’assistenza.

Abbiamo inserito sul sito alcuni documenti che pensiamo possano essere d’interesse:

• Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea le “Conclusioni del Consiglio sul patto europeo per la salute e il benessere mentale: risultati e azioni future

• LEGGE 12 luglio 2011 , n. 112 - Istituzione dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza

• Il comunicato stampa dell’ABI (Associazione bancarie Italiana) - Mutui: al via seconda proroga sospensione rate fino a gennaio 2012

E, perché no????
• La carta dei diritti del turista

Anticipandovi che stiamo predisponendo il programma per il Convegno di fine anno, che si terrà a Torino e che sarà rivolto a tutte le professioni e gratuito … vi invitiamo, in maniera equilibrata ... ad inserire “Aggiornamento” sulle caselle dei turni del 2 e 3 Dicembre. Ne vale la pena! Garantito!

Buone vacanze o … buon rientro … dal Consiglio direttivo.


NOTIZIE DELL’ULTIMA ORA: proprio mentre stavamo inviandovi la news è arrivata una comunicazione da parte della Federazione. La comunicazione riguarda un quesito da noi posto in ragione delle numerose richieste di chiarimenti pervenuteci circa la possibilità di effettuare, da parte degli infermieri pediatrici, attività assistenziali anche a persone di età superiore ai 18 anni (ad esempio: prelievo presso centro prelievi - assistenza per piccoli interventi in ambulatori chirurgici misti (bambini - adulti), terapia iniettiva e terapia vaccinale parenterale in centri pediatrici sia per l'utenza degli stessi sia per i genitori, ecc) . Considerando anche che tale richieste potevano essere figlie della grave penuria di risorse presenti nei servizi, avevamo la necessità di assumere una posizione chiara e inattaccabile per fornire agli iscritti risposte circostanziate. Vi invitiamo pertanto a leggere la risposta della federazione, a firma della presidente Dr.ssa Annalisa Silvestro (allegato 2).

SCARICA ALLEGATO 1

SCARICA ALLEGATO 2

NewsLetter n.22-2011
93

Cari colleghi,

Newsletter estiva…. Notizie dall’Italia e dal mondo…….

• Costruiamo insieme il XVI Congresso IPASVI: se hai progettato, sperimentato o realizzato un’esperienza che contribuisce al percorso di crescita della professione e di innovazione del sistema salute, proponila al Congresso che si terrà a Bologna il 22-24 marzo 2012, compilando la scheda online che trovi sul sito www.ipasvi.it


• Curiosità “digitali”: lo sapevate che solo l’8% degli ospedali europei è in grado di “curare a distanza” attraverso il tele monitoraggio?...stessa percentuale per il numero di cittadini a cui è consentito prenotare le cure e prestazioni dal proprio PC. Và meglio, invece, per lastre e referti archiviati e spediti elettronicamente attraverso il sistema “Pacs” disponibile nel 61% degli ospedali europei (Sole 24 ore sanità 28 giu.-4 lug.2011)
Restando in tema e-health, un medico ha messo a punto un applicazione in grado di trasformare il telefono della Apple in un dispositivo per la registrazione dell’elettrocardiogramma; Il prodotto è in corso di valutazione da parte della Food and Drug Administration.


• Dalla gestione alla comunicazione-Che fare in caso di contenzioso: il Ministero della Salute ha messo a punto le LG per gestire e comunicare gli eventi avversi in Sanità. Le LG, che trovate in allegato, individuano due fasi: “l’analisi dell’evento”, con la segnalazione, l’identificazione delle cause, le azioni di miglioramento e valutazione e “le azioni di comunicazione e di contenimento del danno e/o di ristoro”, dall’approccio col paziente e i familiari fino alla definizione stragiudiziale. Su questo tema abbiamo organizzato un corso che troverai nel catalogo.


• Infermieri in Pronto Soccorso: come reagiscono agli eventi stressanti? Sono comparsi due interessanti articoli, rispettivamente sul Journal of Advanced Nursing (JAN) e sul Journal of Clinical Nursing ; dal primo sembrerebbero essere i colleghi più giovani quelli maggiormente vulnerabili agli eventi stressanti e “parlarne subito con i colleghi”, per la maggior parte del campione intervistato, rappresenterebbe lo strumento principe per superare le esperienze più “pesanti”.Dall’articolo comparso, invece, sul JAN, emerge che i punti maggiormente critici per chi opera in PS sono: la necessità di stabilire delle priorità e le relative responsabilità. Entrambi i gruppi di infermieri intervistati hanno riferito quanto sia emotivamente difficile assistere alla morte di bambini gravemente traumatizzati.
E ora le notizie di casa nostra: è stato pubblicato sul nostro sito il calendario dei corsi che verranno espletati nell’ultimo quadrimestre; per quelli che si terranno nel mese di ottobre troverete anche la locandina e relativa scheda di iscrizione. Come sempre sono corsi che trattano tematiche indirizzate da vostre richieste pervenute in Collegio: la collaborazione con gli OSS, la rianimazione a porte aperte, come sopravvivere nelle organizzazioni, l’autocura nel post operatorio…..e tanti altri.


Con dispiacere vi informiamo, invece, che la lettera inviata al governatore Roberto Cota, in data 22 giugno, non ha avuto alcuna risposta … Dovremmo ormai essere abituati a questo silenzio “che rimbomba”, che “fa eco”, che ci riporta indietro la nostra voce … Ma noi, a “partire da ciò che produce maggiori benefici al paziente evitando spinte corporative o scelte non lungimiranti” continuiamo a far sentire la nostra presenza, anche forti del fatto che siamo il personale numericamente più rappresentativo negli ospedali e nei servizi. Non dimentichiamolo mai…..e facciamo si che nessuno lo dimentichi!


Un saluto a tutti e … Buone ferie per chi è in procinto di partire …

Che gli uccelli dell'ansia e della preoccupazione volino sulla vostra testa, non potete impedirlo; ma potete evitare che vi costruiscano un nido (Aforisma cinese)

 

[1] Lavoie S, Talbot LR, Mathieu L. Post-traumatic stress disorder symptoms among emergency nurses: their perspective and a ‘tailor-made’ solution. JAN 2011; 67: 1514–22. doi: 10.1111/j.1365-2648.2010.05584.x
Langeland K, Sørlie V. 
Ethical challenges in nursing emergency practice. J Clin Nurs 2011; 20: 2064–70. DOI: 10.1111/j.1365-2702.2010.03606.x

 

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NewsLetter n.21-2011
92

Cari Colleghi,

come anticipato nell’ultima newsletter vi informiamo di quanto finora fatto:

• Come coordinamento dei Collegi IPASVI del Piemonte abbiamo ri-richiesto un incontro con il governatore R.Cota (ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta) al fine di  presentargli la grave situazione che stiamo vivendo;
• Stiamo programmando l’incontro con i sindacati per valutare possibili sinergie verso  l’unico grande obiettivo prioritario -  rivedere a fondo l’organizzazione del lavoro - per garantire l’appropriatezza dell’uso dei professionisti e del personale per una qualità dei servizi resi  ai cittadini
• Abbiamo predisposto un documento che verrà inviato in Assessorato e a tutte le Aziende rispetto  alle situazioni di dequalificazione professionale, da voi più volte segnalate, che mal si accompagnano al concetto di appropriatezza nell’erogazione dei servizi. L’obiettivo è di   aumentare l’attenzione, da parte di tutti gli attori coinvolti, invitando al contempo a segnalare a questo collegio le situazioni critiche.  Chiediamo a voi,  di segnalare al Collegio, nel rispetto di quanto sancito dal dettame deontologico le situazioni che pregiudicano sistematicamente il mandato professionale (vedi art. 49 Codice Deontologico) riducendo  il tempo (già limitato) disponibile per assistere la persona malata.

Spostiamo ora l’attenzione sulla situazione più generale:
Infermiere volontarie della Croce Rossa: è di questi giorni la circolare proveniente dalla nostra Federazione, avente quale oggetto “Disciplina del corso di studi delle infermiere volontarie della Croce rossa” da cui si evince che il TAR del Lazio risponde alle attese della federazione IPASVI e a quanto dalla medesima sostenuto nel proprio ricorso. (vedi allegato)

CIVES: nell’ultima seduta di Consiglio, il Direttivo ha espresso la volontà di collaborare nella fondazione di un nucleo provinciale del CIVES (Coordinamento Infermieri Volontari Emergenza Sanitaria) - associazione di volontariato nazionale articolata su base provinciale formata esclusivamente da infermieri regolarmente iscritti ai Collegi provinciali IPASVI. "I volontari - ricorda la presidente Annalisa Silvestro - sono dislocati in tutt'Italia, proprio per fornire una risposta professionale esaustiva a livello territoriale. Il progetto Cives, che si sviluppa nell'ambito delle attività di Protezione civile ed emergenza sanitaria di massa in Italia e all'estero, vuole offrire uno strumento organizzativo per ottimizzare la disponibilità dei professionisti infermieri e rappresenta un fiore all’occhiello per l’intera categoria". L’incontro che si terrà a Roma il prossimo 9 luglio per la presentazione ufficiale del progetto S.A.R.I. (Sistema avanzato risposta infermieristica) sarà occasione per definire le modalità operative istitutive del nucleo CIVES della nostra provincia. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Concludiamo informandovi che sul sito trovate le “Linee guida per gestire e comunicare gli eventi avversi in Sanità” pubblicate questo mese dal Ministero della Salute.

Nel darvi appuntamento alla prossima news, vi salutiamo caramente.

Visualizza File PDF Infermiere volontarie

NewsLetter n.20-2011
70

Cari Colleghi,

La presente per portarvi a conoscenza di quanto emerso in due incontri avvenuti la scorsa settimana.
In data 9 giugno  abbiamo incontrato i colleghi che operano nei Servizi infermieristici, nelle Aree di formazione aziendale e nelle Università per condividere con loro quanto sta accadendo in questo momento nelle realtà operative. Tra i vari problemi discussi, ci siamo maggiormente soffermati su  quelli relativi:

• all’inappropriatezza nella gestione dell’infermiere - spesso impegnato a svolgere attività che non gli   competono distogliendolo dalle responsabilità proprie del ruolo.
• all’ampliamento del divario tra quelli che sono gli input propositivi della Regione e  le risorse disponibili stante l’importante contrazione di risorse umane e materiali che, in particolare in questi ultimi mesi, è stata avviata;
• alla scarsa informazione fornita agli infermieri che sempre più determina disorientamento e difficoltà nel comprendere le situazioni
• alla  difficoltà nel trasmettere allo studente che frequenta le  nostre U.O. un modello assistenziale di riferimento coerente
Le proposte condivise con i colleghi sono state:
• garantire maggior informazioni a tutti noi infermieri (obiettivo per infermieri dirigenti e Collegio),
• incontrare  i sindacati (Collegio) al fine di individuare, nel rispetto dei reciproci ruoli, strategie comuni
•  richiedere, a fronte delle gravi criticità, la sospensione della sperimentazione del corso di formazione complementare per OSS ( la richiesta  è stata inviata alla Commissione “Gruppo di lavoro sulla Formazione Complementare degli OSS” –Regione Piemonte- il 13 giugno scorso),
• identificare modalità che ci tutelino nello svolgimento delle nostre funzioni (nel Consiglio Direttivo di lunedì 20 verrà discussa una proposta di cui vi daremo informazione)
• “Ri-richiedere” un incontro urgente con il Governatore della Regione per presentargli la grave situazione

In data 10 giugno, il nostro segretario del Direttivo, Barbara Chiapusso, ha partecipato , quale referente di un gruppo di lavoro – gruppo che a oggi non ha ancora preso avvio -  ad un incontro in Aress a cui erano presenti l’Ing. Paolo Monferino, il Dr. Claudio Zanon e tutti i referenti dei gruppi di lavoro attivati presso Aress.  Durante il dibattito la nostra collega ha pubblicamente “ri–chiesto” che gli infermieri vengano coinvolti già nella parte progettuale di riforma sanitaria.   Evidenziava, inoltre,  come gli infermieri  rappresentino sicuramente una forza che non può non essere considerata, sia per la conoscenza ed esperienza che hanno della realtà nella quale operano, sia per la loro presenza capillare in tutti i contesti (oltre che per il numero: solo nel Collegio di Torino 14.000 professionisti) .  Evidenziava, inoltre, come oggi,  l’assordante silenzio” che ha caratterizzato i rapporti tra le istituzioni e con i professionisti determini un sentito e diffuso  malcontento.
Insomma … CI DOBBIAMO ESSERE!
Non possiamo pensare che avvengano cambiamenti dentro le nostre realtà operative e né i cooordinatori, né i dirigenti, né tantomeno gli infermieri, ne prendano parte.

Noi ci siamo! Stiamo lavorando per sostenere  la dignità della nostra professione, di ogni collega ma anche,  e soprattutto, perché il cittadino realmente sia al centro del sistema attraverso una azione sinergica di tutti i professionisti.
A sentirci nei prossimi giorni.


Le idee ispirate dal coraggio
sono come le pedine negli scacchi,
possono essere mangiate
ma anche dare avvio ad un gioco vincente.
Johann Wolfgang von Goethe

NewsLetter n.19-2011
90

Cari colleghi una brevissima news.
E' presente sul sito , in anteprima, il nuovo editoriale della Presidente che sintetizza la posizione attuale del Collegio di Torino.

CLICCA QUI

Buona lettura. A presto

NewsLetter n.18-2011
68

Cari colleghi,
questa è una ricca Newsletter.


• DOCUMENTO UFFICIALE ICN
Iniziamo, con orgoglio, a comunicarvi che il documento ufficiale dell’ICN (il Consiglio Internazionale degli Infermieri), pubblicato in inglese,  in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale dell’infermiere, è stato integralmente tradotto, su commissione del Consiglio Direttivo e con autorizzazione dell’ICN, dalla nostra collaboratrice amministrativa Laura Delpiano. Il documento è a disposizione sul nostro sito,
CLICCA QUI

• BIBLIOTECA VIRTUALE
Abbiamo rilevato la non possibilità di utilizzo della biblioteca virtuale (sulla quale avete ricevuto informazioni con la newsletter n° 13 – scaricabile anche dal  nostro sito)- da parte dei colleghi libero professionisti  e/o operanti presso strutture della sanità privata. Abbiamo pertanto richiesto alla  Dottoressa Brigoni – coordinamento tecnico della BVS-P  - la possibilità di far usufruire anche a questi colleghi di tale risorsa. Tale richiesta però non ha avuto buon fine, infatti. ci ha comunicato che “i contratti sottoscritti dalla BVS-P sono molto costosi, e sono pagati  dalla Regione agli editori per numero di strutture (ospedali e asl).  Inoltre i dati di accreditamento del sistema sono forniti  dall'anagrafe regionale dei dipendenti. Per questi motivi ad oggi non è possibile per noi fare accedere medici  e infermieri che lavorano presso strutture private.”
Il consiglio che ci offre è  “… di  accedere alle biblioteche della rete, presenti in quasi tutti gli  ospedali, per poter consultare gratuitamente le nostre risorse. Speriamo che in futuro si trovino modalità (e soprattutto risorse) per  fornire l'accesso anche alle strutture private accreditate.”

• DIFENSORE CIVICO
Il 25 maggio, il Difensore Civico della Regione  Piemonte, Avv. Caputo, si è incontrato con un rappresentante del nostro Consiglio Direttivo. Nell’incontro sono state gettate le basi per una proficua collaborazione. Mettiamo a vostra disposizione l’esito dell’incontro, la scheda che sintetizza le funzioni del Difensore Civico e i documenti utili per segnalare i reclami. CLICCA QUI

 

NewsLetter n.17-2011
88

Ciao a tutti.

Grazie. Grazie per aver partecipato, virtualmente, alla festa dell’ Infermiere.

Quest’anno abbiamo scelto di dedicare a noi INFERMIERI uno spazio sulle pagine di due quotidiani torinesi (La Stampa e La Repubblica); da una parte perché crediamo fermamente sia importante “esserci”, dall’altra perché, siccome ancora molti credono che la nostra professione sia definita dal mansionario, è indispensabile informare i cittadini che abbiamo un Profilo da valorizzare. Le vostre mail e telefonate non hanno che rinforzato l’entusiasmo e la volontà ad andare avanti …. seppur con tutte le difficoltà con cui ci scontriamo …. spesso determinate dal silenzio assordante delle istituzioni.

Dopo queste parole “lenitive”, che non possono che far bene, passiamo alle notizie più operative:

• Per i colleghi pediatrici: nel mese di febbraio, in Collegio, si è costituito un gruppo di lavoro di infermieristica pediatrica il cui obiettivo vuol essere la creazione di una rete fra tutti i colleghi che operano in organizzazioni pediatriche; l’inserimento del gruppo stesso nella rete tessuta dalla nostra Federazione non può che favorire il consolidamento di legami già esistenti e lo sviluppo di riflessione sulla pratica , oltre che la condivisione di iniziative ed indirizzi che possono contribuire al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate. Se siete interessati a portare il vostro contributo, inviate una mail a: segreteria@ipasvi.torino.it indicando “partecipazione al gruppo di infermieristica pediatrica”.

• Per tutti: meritano la vostra attenzione i due corsi calendarizzati nel mese di giugno:

- CURRICULUM E SVILUPPO DI CARRIERA: UNA RESPONSABILITA' DEL PROFESSIONISTA (8 giugno); alcune domande a cui si cercherà di dare risposte sono le seguenti “il curriculum vitae come si rapporta al mio progetto professionale? Come si costruisce il C.V.? Bastano i titoli di studio per redigerlo????”…..

- LA VENTILAZIONE NON INVASIVA: CLINICA,TECNICA, EDUCAZIONE (13 giugno); il titolo ,di per sé chiaro, definisce bene l’argomento del corso. “Assistenza ad un paziente sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva”. La presenza di un anestesista e di una collega, esperti, permetteranno di poter sviluppare le proprie competenze, anche attraverso la partecipazione a laboratori creati ad hoc.

E infine parliamo di Infermieri in farmacia. Come tutti voi ben sapete un recente Decreto autorizza l’erogazione da parte delle Farmacie di specifiche prestazioni professionali; tra le altre anche le nostre.
Senza entrare nel merito della bontà o meno dei contenuti della medesima, siamo a comunicarvi che nei prossimi giorni ci incontreremo con l’Ordine dei farmacisti al fine analizzare con loro il disposto normativo, fermo restando il rispetto del nostro mandato istituzionale ossia “certificare che chi andrà in Farmacia sia un infermiere, e sia iscritto al Collegio IPASVI”.
Concludiamo ricordandovi di aiutarci per le Newsletter; siete all’estero, volete raccontarci la vostra esperienza; siete a Torino e volete semplicemente informare tutti i colleghi di qualcosa di importante accaduto nei vostri reparti … insomma condividete ….. facciamo rete! Restiamo uniti come in questi giorni …. Fate sentire sempre la vostra presenza!

A proposito di presenza, ricordiamo ai colleghi stranieri con permesso di soggiorno scaduto o in scadenza di far pervenire, nel più breve tempo possibile, la fotocopia del nuovo documento (nominativo e data scadenza, perfettamente leggibili), pena la cancellazione immediata, così come da decreto di equipollenza o nulla osta ministeriale. Si ricorda altresì di consegnarne una copia, ogni qualvolta avvenga il rinnovo”.

Saluti cari a tutti.
Ciao

NewsLetter n.16-2011
67

Cari colleghi

 

Ci sono pervenute diverse richieste relative alle nuove valutazioni effettuate dalle Aziende relativamente ai contratti part-time .
In ragione della facoltà del Consiglio Direttivo, secondo norma, d'interporsi, se richiesto, tra due o più professionisti, cittadini o Enti, per questioni inerenti l'esercizio della professione (in genere per fatti di ordine economico) e ritenendo il rapporto di lavoro la forma attraverso la quale è concretizzato l'esercizio stesso, abbiamo ritenuto opportuno avvalerci del nostro consulente, per poter fornire a tutti un'interpretazione chiara della normativa in oggetto.
In allegato il parere espresso dal Dr. Claudio Mellana.

 

SCARICA IL DOCUMENTO ALLEGATO

 


Il Consiglio Direttivo coglie l’occasione per salutarvi.
A presto …


Per comporre una lite non si porta un coltello che taglia, ma un ago che cuce
Proverbio eritreo


NewsLetter n.15 2011
184

Caro Collega,

La news di questa settimana vuole rispondere a molte domande pervenute alla nostra segreteria, in riferimento ai crediti ECM. Per il triennio 2011-2013 i crediti formativi (indicatori della quantità di formazione/apprendimento effettuato dagli operatori sanitari in occasione di attività ECM) sono sempre 150, con uno “sconto” di 10 crediti formativi l’anno in favore dei virtuosi (laddove per virtuosi si intendono tutti coloro i quali negli ultimi 3 anni – 2008/2010 – hanno accumulato almeno 90 crediti formativi).

La Commissione Nazionale per la Formazione Continua non ha stabilito i limiti in percentuale per acquisire i 150 crediti – 50 ogni anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) – utilizzando le diverse tipologie formative.

In considerazione, però, della peculiarità dell’assistenza infermieristica quale disciplina intellettuale, i crediti che noi infermieri possiamo acquisire attraverso la modalità FAD (formazione a distanza) NON PUO’ ECCEDERE IL 60% DEL MONTE DEI CREDITI TRIENNALI (90 CREDITI).

 Se vuoi informazioni più dettagliate vai su www.agenas.it oppure  www.cogeaps.it

Nell’augurarti un buon fine settimana di festa ti diamo l’appuntamento per la prossima NEWS.

NewsLetter n.14 2011
65

Caro Collega,
come ben sai, il 15 e 16 maggio  siamo tutti chiamati al voto per l'elezione diretta del sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale e dei Consigli Circoscrizionali di Torino e di alcune altre città della Provincia.
Essendo venuti a conoscenza che in molte liste, di tutti gli schieramenti, si sono candidati dei colleghi infermieri e convinti dell’importanza di avere dei rappresentanti nelle istituzione elettive delle nostre città, con piacere mettiamo a disposizione uno spazio sul sito proprio per tutti gli infermieri candidati. E’ sufficiente compilare la scheda che trovi  direttamente sul nostro sito in home page e a questa aggiungere, eventualmente, del materiale informativo.
Collabora con noi a dare voce agli infermieri … diffondi questo messaggio a tutti i colleghi!
Un saluto a tutti, e un arrivederci a presto.

“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso e lavorare insieme un successo."

NewsLetter n.12 2011
87

Caro Collega,

anche se è passato poco tempo dalla precedente, ci permettiamo di inviarti la presente news per farti conoscere un servizio rivolto a tutti gli operatori sanitari del Servizio Sanitario regionale: la www.bvspiemonte.it BIBLIOTECA VIRTUALE PER LA SALUTE – Piemonte (BVS-P) a cui ti puoi collegare attraverso il computer all’indirizzo
La nuova Biblioteca Virtuale per la Salute (BVS-P) è un servizio della Regione Piemonte, affidato al Centro di Documentazione DoRS dell’ASL TO3, che fornisce gratuitamente a tutti i professionisti del Sistema Sanitario Regionale centinaia di riviste scientifiche e importanti banche dati sui temi della salute e dell’ambiente.
L’obiettivo è quello di rappresentare un punto di accesso organico e sistematico alle informazioni utili all’attività clinica e di prevenzione, all’organizzazione dei servizi e alla formazione. La BVS promuove la medicina basata sulle evidenze scientifiche e contribuisce alla formazione nel campo della ricerca bibliografica e della valutazione critica della letteratura scientifica.
La Biblioteca Virtuale per la Salute piemontese si è costituita con la collaborazione dei bibliotecari e documentalisti delle Biblioteche biomediche e dei Centri di documentazione presenti nelle Aziende Sanitarie regionali, che contribuiscono attivamente alla sua attività.
La BVS-P mette in atto una strategia di acquisto comune per tutta la Regione e con una negoziazione concertata delle risorse bibliografiche con tutte le biblioteche biomediche e centri di documentazione. Per la sua natura consorziata è utile anche alla razionalizzazione dei costi.
Tutti i professionisti della salute afferenti alle Aziende Sanitarie Locali, alle Aziende Ospedaliere, ad ARPA e ARESS possono beneficiare del servizio, semplicemente collegandosi all’indirizzo internet www.bvspiemonte.it
Il servizio offre l’accesso a centinaia di riviste elettroniche di grande rilevanza scientifica: le collezioni Clinics, Freedom, Elsevier Masson dell’editore Elsevier, Publishing Medical and Nursing degli editori Wiley – Blackwell, e dell’editore Springer.
Inoltre, fornisce l’accesso alle banche dati Cochrane Library, Codifa, Embase, a riviste e banche dati del Sole 24 Ore e rende disponibili gli archivi digitali PubMedCentral, BioMed Central, HighWire Press, PLoS - Public Library of Science; oltre che con il proprio motore Metacrowler, consente di effettuare ricerche con il motore PubMed della U.S. National Library of Medicine.
Per agevolare la tua iscrizione, ti alleghiamo le istruzioni per l’abilitazione individuale.

Cari saluti

visualizza allegato

 

NewsLetter n.13 2011
63

Cari colleghi,

• Il giorno 25/03/2011 si è svolto, presso l’Assessorato alla Salute della regione Piemonte, un incontro con l’Assessore Caterina Ferrero, a cui erano presenti i Presidenti dei Collegi IPASVI del Piemonte e rappresentanti del Comitato Infermieri Dirigenti del Piemonte e Val d’Aosta.

Seguendo la traccia della lettera inviata all’assessore (visibile sul nostro sito:
www.ipasvi.torino.it), la Presidente del Coordinamento M.A. Schirru, a nome di tutti i Presidenti, ha esposto le proposte più salienti  contenute nel documento, proponendo al contempo soluzioni di riorganizzazione in ambito assistenziale valorizzanti la figura infermieristica.
In particolare è stata proposta all’assessore, quale atto iniziale, l’attivazione di un tavolo tecnico a livello regionale.
L’incontro si è concluso con l’impegno, da parte dell’Assessore a dare riscontro sulla fattibilità della proposta entro metà aprile.
Non appena avremo notizie, sarà nostra cura trasmettervele.

• In questi giorni sta arrivando nelle vostre case l’ultimo numero della rivista del Collegio “I colori del Bianco”. Si tratta di un numero “sperimentale”poiché si è deciso di utilizzare, per la realizzazione grafica del giornale, un programma coerente con la filosofia del software libero.
L’impaginazione è stata curata da un gruppo di colleghi e non più da grafici professionisti. Questa scelta di autonomia è in parte conseguente alla scelta del programma “libero” utilizzato ma risponde anche all’obiettivo di creare l’opportunità per il collettivo degli studenti di partecipare alla “costruzione” grafica della rivista.
Queste novità, concentrate in un solo numero, hanno creato qualche difficoltà che si manifestano con la comparsa di alcuni refusi e imperfezioni grafiche a cui stiamo già ponendo rimedio per la prossima uscita. Parallelamente si è dimostrata molto stimolante e attuale la collaborazione con il mondo dell’open source. Il movimento che da qualche anno promuove a livello internazionale il Linux day. Per approfondire e conoscere queste tematiche, per capire le interazioni con il mondo della Pubblica Amministrazione, della Sanità, dei Servizi è stato organizzato un incontro con il Professor Ugo Avalle, Presidente della neonata  “Accademia dell’Hardware e del Software libero A. Olivetti” prima realtà di questa natura a livello nazionale.
L’incontro aperto a tutti Voi si terrà mercoledì 13 aprile alle ore 17,30 presso la sede del Collegio IPASVI di Via Stellone.

Un caro saluto a tutti.

NewsLetter n.10-2011
62

Cari Colleghi,

Questa settimana, con la Newsletter, vi portiamo in Gran Bretagna…

In allegato vi inviamo l’articolo del sole 24 ore sanità del 15 – 21 marzo 2011 nel quale viene documentata  la situazione critica attualmente presente in Gran Bretagna.
Non vogliamo di certo sostenere il proverbio “mal comune mezzo gaudio”, bensì vogliamo evidenziare la necessità e volontà di lavorare nel documentare il rapporto tra presenze infermieristiche e qualità fornita al cittadino al fine di fornire un contributo,  propositivo e sostenuto da evidenze,  che scardini atteggiamenti sia autoreferenziali sia di sottovalutazione da parte delle istituzioni del problema. Come riporta il giornalista,  i dati OCSE  del 2010 rilevano come il Regno Unito disponga di 9,5 infermieri ogni 1000 abitanti mentre l’Italia di 6,1 infermieri ogni 1000 abitanti …  “Mentre le società scientifiche denunciano che si sta andando incontro a una carenza di medici, per i quali comunque siamo ancora in vetta alle classifiche dei Paesi occidentali, a condizionare la qualità delle cure e l’efficienza del Sistema sanitario nazionale rischia perciò di essere soprattutto l’emergenza infermieri, che nel nostro Paese è già una realtà da almeno 15 anni.”(Roberta Villa)
Un lavoro che è già iniziato, come si può rilevare dal secondo allegato,  Revisione EBN anno 2007, Definizione degli organici infermieristici: evidenze scientifiche, Centro Studi EBN Sant’Orsola – Malpighi, Bologna, ma che richiede una coalizione di forze nel mondo professionale affinché si concretizzi operativamente e costruttivamente . A noi la sfida

Un abbraccio

Mai temere le ombre. Significano semplicemente che c'è una luce splendente da qualche parte nelle vicinanze (Ruth Renkel)

ALLEGATO 1
ALLEGATO 2

 

NewsLetter n.11-2011

Archivio Newsletters

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ID Contenuto Titolo
61

Cari Colleghi, siamo in ritardo di una settimana sul nostro appuntamento ma, con questa news,  viste le novità, recuperiamo alla grande.
Infatti abbiamo  diverse novità  da comunicarvi, relative ad aspetti di
partecipazione alla politica sanitaria: Dopo aver inviato lettere di richiesta e proposte di lavoro e di disponibilità siamo stati convocati dall’Assessore. L’incontro avverrà il 25 marzo. Siamo pronti a portare la nostra disponibilità di lavoro affinché la riorganizzazione si sviluppi in ragione di risultati sia per il cittadino sia per i professionisti che operano nel campo clinico assistenziale. Contemporaneamente abbiamo il dovere di evidenziare come, tale collaborazione, sia d’obbligo tra istituzioni che hanno l’obiettivo comune di miglioramento dei servizi in ambito della salute.

Clinica assistenziale :    vogliamo condividere con Voi il parere espresso dalla nostra Federazione in materia “posizionamento PICC (catetere venoso centrale a media permanenza per infusioni venose a bassa velocità di flusso ad inserimento percutaneo)”, ripercorrendo il processo logico sotteso.

Secondo la  L.42/1999 il nostro campo di attività e di responsabilità è determinato da:
• contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei profili professionali
• ordinamenti didattici dei corsi di diploma universitario e formazione post base
• codici deontologici  (fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea (…).

In particolare il D.M. (739/94 - Profilo dell’Infermiere) disciplina le nostre competenze, rendendo evidente che il nostro esercizio non è più delimitato da un “mansionario”. Rispetto al posizionamento del PICC sono richieste elevate competenze, essendo questa una manovra che presenta elevati rischi e controindicazioni. Così come , per le stesse ragioni di prima, è anche richiesto un ambiente idoneo per il posizionamento. Quindi, un serio e mirato percorso formativo appositamente istituito e validato e con la relativa costituzione di una congrua casistica di atti di implementazione effettivamente compiuti dall’infermiere, debitamente affiancato e senza incidenti, e il consenso espresso tra le varie figure professionali sanitarie coinvolte oltre che del paziente,  di per sé non precludono  l’esecuzione della manovra anche ad opera di un infermiere.
Ma, come correttamente ci ricorda la Federazione, il nostro mandato prioritario è e deve rimanere l’assistenza; pertanto su questa dobbiamo concentrare le nostre energie!

Consulenza professionale: vi comunichiamo che è presente, nella nostra sede, ogni giovedì dalle 14,30 alle 17, un incaricato della WILLIS (polizza assicurativa proposta dalla FEDERAZIONE IPASVI) per rispondere a tutti i vostri quesiti (potete anche contattarlo telefonicamente chiamando, nella stessa fascia oraria, al nostro numero -011 1988 68 96 o inviando una mail a:
segreteria@ipasvi.torino.it)

Formativo professionale: vi ricordiamo che il 5 aprile si svolgerà il corso di formazione “l’informazione del paziente e lì acquisizione del consenso: il ruolo dell’infermiere” . E’ un corso che vedrà la presenza del Dr. Luca Benci e, come tutor, di infermieri con il master in infermieristica legale e forense. E’ un corso che non tratterà tematiche generali ma si svilupperà proprio sugli aspetti della pratica quotidiana che molte volte , come avete riportato durante i corsi sul codice deontologico svolti in azienda , determinano criticità sia sul piano legale sia sul piano giuridico. 
Un caro saluto a tutti.

“E' preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto e meglio farlo bene, perché non ci si pente”.
Buddha

NewsLetter n.9-2011
60

Facendo riferimento a ricerche che identificano le infezioni correlate all’assistenza (ICA) quale complicanza in assoluto più frequente tra i pazienti ricoverati in ospedale, abbiamo inserito sul nostro sito, alla pagina “Ultime notizie”, una sinossi di alcune raccomandazioni sulla prevenzione delle infezioni tratte da linee guida EBM.
Il documento, frutto del lavoro promosso dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie - CCM del Ministero della salute che nel 2006 ha finanziato il Progetto “Prevenzione e controllo delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie - Progetto INF-OSS” , si pone come obiettivo la promozione di pratiche assistenziali evidence-based attraverso la diffusione di linee guida specifiche.
Ringraziamo Sara Campagna e Fabio Bidoggia, i colleghi che ci hanno permesso di conoscere questo documento e quindi di condividerlo con voi. Vi invitiamo a fare altrettanto, sia diffondendo questo documento sia, qualora entriate in possesso di documenti utili per tutti gli infermieri, inviandoceli ( segreteria@ipasvi.torino.it ), ci penseremo poi noi ad inoltrarli a tutti.

Vi informiamo inoltre, che dalla prossima settimana (il lunedì dalle 15 alle 17) sarà possibile usufruire della consulenza del Dr. Claudio Mellana, esperto di diritto sindacale e del lavoro. E’ sufficiente telefonare alla nostra segreteria (011 19886896) per fissare un appuntamento.


Cari saluti.
Il Consiglio Direttivo

La cultura rende un popolo facile da guidare, ma difficile da trascinare; facile da governare, ma impossibile a ridursi in schiavitù. (Henry Brougham)

 

NewsLetter n.8-2011
59
Anche gli infermieri, insieme alle ostetriche e ai medici, dovranno sottoporsi ai test anti-droga già previsti per alcune categorie a rischio. Il provvedimento, che andrà presto in Conferenza Stato-Regioni per un'intesa, vuole uniformare l'attuale elenco delle categorie lavorative considerate "a rischio" che devono effettuare periodici controlli sul consumo di alcol, con l'elenco delle categorie che già ora - ad esempio piloti di aerei, autisti di mezzi pubblici, lavoratori edili che lavorano a una certa altezza - vengono sottoposte a periodici controlli antidroga. La lista delle categorie a rischio che devono sottoporsi obbligatoriamente al test antidroga periodico è ferma al 2007; nell'accordo tra ministeri della Difesa, Salute, Interni e Trasporti, così come fu annunciato dal governo, dovevano essere inseriti anche i medici, gli infermieri e le ostetriche. "Per noi non c'e nessun problema,siamo più che pronti e disponibili a sottoporci al test antidroga e fare tutto ciò che è utile ad aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario” afferma Annalisa Silvestro, Presidente dei Collegi degli infermieri (Ipasvi).
 
NewsLetter n.7-2011
58

Pensione anticipata per i lavori usuranti
E’ di questi giorni l’approvazione di uno schema di decreto legislativo che regola l’accesso al pensionamento anticipato per lavoratori con mansioni particolarmente faticose, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge n. 183 del 2010. Il testo definisce i criteri per l’accesso alla pensione per diverse categorie di lavoratori, tra cui il personale che svolge prestazioni di pronto soccorso,chirurgia d’urgenza e rianimazione e gli altri sanitari che svolgono turni notturni ( per lavoro notturno si intende quello svolto per almeno 6 ore, comprensive dell’arco di tempo fra mezzanotte e le cinque del mattino).
 È confermata in 78 notti lavorative l’anno la condizione per usufruire il beneficio pieno dei tre anni di sconto sull’età anagrafica; mentre si scende a due per chi ne svolge tra i 72 e i 77 turni notturni, e di un solo anno di anticipo per chi presta attività fra 64 e 71 notti. L’anticipo della pensione sarà concesso a chi abbia svolto, continuativamente, sette anni di attività usurante negli ultimi 10 anni lavorativi. Questa condizione varrà per chi matura la pensione entro il 2017. Per le pensioni a decorrere dal 1° gennaio 2018 il lavoratore, per poter usufruire dell’anticipo della pensione, dovrà aver svolto un’attività usurante per almeno la metà della sua vita lavorativa.
Il testo licenziato dal Governo andrà alle parti sociali e alle Commissioni parlamentari competenti per i previsti pareri prima del suo definitivo varo.

“Impara nella semina, insegna nel raccolto, ed in inverno godi”. (William Blake)

NewsLetter n.6-2011
183

Da pochi giorni non si parla altro che di questa delibera dell’ assessorato che dispone nuove misure alle aziende sanitarie; in particolare il divieto per il 2011 di assunzioni a tempo indeterminato e determinato ad eccezione del 50% dei posti vacanti degli infermieri (e altre figure mediche e non) che hanno cessato la loro attività al 31/12/2010; il blocco delle prestazioni aggiuntive per il personale dipendente del comparto e il divieto per tutte le aziende di rinnovare, prorogare e/o stipulare nuovi contratti di lavoro flessibile fatte salve le categorie di cui sopra che possono essere sostituite per il 50% (…)  (testo integrale sul nostro sito).
In poco più di sei righe viene delineato uno scenario che non può lasciarci tranquilli ... e che non può lasciare nemmeno tranquillo il cittadino che ha  bisogni di tipo assistenziale.
La lettera che abbiamo inviato all’Assessorato pone domande chiare, in particolare vogliamo conoscere a quale rapporto infermiere-paziente la Regione fa riferimento nella definizione dello standard minimo assistenziale. Crediamo fermamente sia un nostro diritto conoscere, e soprattutto discutere su una materia che è il cuore della nostra professione.
Cosa fare? Monitorare, ciascuno nelle proprie realtà, quanto succede, mantenendo, al contempo, alto l’impegno a erogare un’assistenza di qualità.
Il Consiglio Direttivo presiederà con attenzione l’evolversi della situazione, interverrà ogni qualvolta sia necessario con  rigore e provvederà ad informarti con tempestività.

A prestissimo!!!

P.S. Sul nostro sito troverai tutte le informazioni. 

NewsLetter n.5-2011
57

Buongiorno a tutti.

Entriamo nuovamente nella vostra posta per condividere con voi la risposta data ad una collega la scorsa settimana. Il suo quesito era: “In un documento pubblico un infermiere laureato con quale titolo si qualifica? Dottore o infermiere?” Ai fini di fornire l'informazione più aggiornata e adeguata abbiamo interpellato la Dr.ssa Gastaldi della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI. Vi riporto qui di seguito il testo con la stessa condiviso: "La qualifica di Dottore, secondo il D.M. 270/2004, spetta ai laureati che abbiano conseguito una laurea di durata triennale o un diploma universitario della stessa durata (Riforma Gelmini), mentre il titolo di Dottore Magistrale spetta a chi abbia conseguito una laurea specialistica o magistrale (secondo la nuova denominazione) di durata biennale o una laurea specialistica/magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni (sei nel caso di medicina e chirurgia) e a tutti i laureati del vecchio ordinamento, sia che la durata della laurea fosse di quattro o di cinque anni. La qualifica di dottore di ricerca spetta invece ai titolari del dottorato di ricerca. Ma trattasi di qualifica accademica. Con l’iscrizione all’albo si è abilitati alla professione e si acquisisce il titolo della categoria dell’albo presso cui ci si iscrive. Il dottore in legge con l’iscrizione all’albo diventa avvocato; il dottore in medicina, medico e così via. L’aspetto su cui merita far attenzione, specie nell’utilizzo del titolo su documenti pubblici è che deve sempre essere riportato con chiarezza il titolo di infermiere, coordinatore infermieristico ecc, anche e, soprattutto, nell’ottica della chiarezza verso l’utente".

Alla prossima news! Saluti cari

Il Consiglio IPASVI

NewsLetter n.4-2011
56
Cari colleghi,
siamo lieti di informarvi che sul nostro sito sono stati inseriti tutti i corsi e relative schede di iscrizione per questo primo quadrimestre. Crediamo sia utile illustrarvi a grandi linee i contenuti che verranno affrontati nei primi corsi in programma.
 
  • ” La deontologia in azione” – 8 febbraio / 15 febbraio - … fermo restando che la teoria è indispensabile … in questo corso vi sarà offerta la possibilità di sperimentarvi, di affrontare la traduzione pratica del nostro codice deontologico, attraverso l’analisi di casi. I docenti, noti per le loro competenze in questo ambito, stimoleranno l’apprendimento facendovi sentire protagonisti, facendovi vivere “come se ... tutto accadesse nelle vostre realtà operative”.
  • “Valore legale e deontologico della documentazione infermieristica” – 18 febbraio - … rispetto alla documentazione infermieristica siamo pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio? Quale il valore della cartella infermieristica? Perché ci tutela? A queste e ad altre domande il corso intende dare una risposta permettendo al contempo un rafforzamento della nostra posizione giuridica.
·         Sempre in questo ambito si delineano i contenuti del corso “Gestione degli OSS per un lavoro integrato in ambito assistenziale infermieristico: aspetti medico legali e deontologici” – 23 febbraio - …. Quale la differenza tra delega e attribuzione? Cosa vuol dire attribuire delle attività agli OSS nel processo si assistenza infermieristica?... L’analisi di casi ed esperienze offriranno la possibilità di condividere i contenuti appresi.
·        “Posso somministrare un farmaco prescrittomi telefonicamente? Chi infonde la sacca di sangue? Chi effettua il controllo? Come ci si comporta nelle situazioni di emergenza?”... Queste sono alcune delle domande su cui verranno fatti dei ragionamenti insieme al giurista Luca Benci, nel corso “Emotrasfusione e la somministrazione dei farmaci: la responsabilità e le competenze della professione infermieristica” del 9 marzo prossimo.
 
Con la speranza di incontrarvi presto, Vi salutiamo caramente.

Un’ ultima cosa … consultate sempre il nostro portale!... e soprattutto telefonate o mandateci mail per fissare appuntamenti con i Consiglieri .. 
Solo dal confronto e dall’unione possono nascere grandi cose …. O per usare le parole di Henry Ford "Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso e lavorare insieme un successo."
 

 


Il solito caro saluto.
Il Consiglio IPASVI

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NewsLetter n.3-2011
55

“ La diffamazione viaggia su Facebook”

Capita sempre più spesso a questo Collegio di ricevere segnalazioni e doglianze su affermazioni e dichiarazioni circolanti sul web, ritenute offensive per alcuni iscritti o per l’intera categoria professionale.
Le frasi offensive il più delle volte provengono da terzi e talvolta, purtroppo, dagli stessi appartenenti alla professione.
Il Collegio IPASVI di Torino intende presidiare il denunciato fenomeno con particolare attenzione, al fine di tutelare l’immagine e il decoro della professione e di stimolare rapporti tra i colleghi
 A tal fine riteniamo di fare cosa utile, fornendo un primo breve inquadramento giuridico, fornito dal legale del Collegio, Avv. D. Gamba,  sulla responsabilità legale derivante dal cattivo uso dei social network.
Recentemente, sempre più spesso i Tribunali si sono dovuti occupare di cause per diffamazione a mezzo internet, e tutte le volte in cui gli utenti del web hanno fatto  commenti offensivi su una persona o su una determinata categoria professionale e questi commenti sono stati  inseriti nella bacheca virtuale o condivisi con altri utenti, i Tribunali hanno concluso dichiarando  la sussistenza del reato di “diffamazione aggravato dal mezzo della pubblicità”

Le pene previste per questo reato sono molto severe: fino a tre anni di reclusione e risarcimenti del danno che possono arrivare a migliaia di euro.

Nella gradazione della pena e nella determinazione del danno da risarcire si tiene, infatti, conto del fatto che il potenziale lesivo delle comunicazioni telematiche è elevatissimo, perché il commento inserito nei social network può fare il giro del mondo in brevissimo tempo.
 
E’ quindi compito del Collegio richiamare l’attenzione di tutti i colleghi all’uso appropriato di quest’importante strumento in quanto:
• l’uso di Facebook per esprimere commenti offensivi dell’onore, del decoro e dell’immagine di una persona o di una categoria professionale potrebbe davvero costare molto caro anche a chi ha agito in buona fede, con l’intento di divulgare informazioni che riteneva importanti. “
• Il decoro e l’immagine della categoria professionale è affidato alla responsabilità di ognuno di noi ed è un dovere deontologico

Il Consiglio Direttivo

NewsLetter n.2-2011
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Cari colleghi,
La possibilità di essere partecipi degli importanti cambiamenti in atto,  sia a livello istituzionale sia professionale,  è fortemente correlato alla nostra capacità di parlarci, di scambiarci informazioni mantenendo ognuno di noi aggiornato e consapevole delle scelte necessarie fatte e/o delle strategie da attuare. E’ in questa logica che dall’inizio di quest’anno sarà mio impegno, e quello del Consiglio, non solo quello di    presidiare i cambiamenti in atto portando il contributo della professione,  ma anche di mantenervi informati sistematicamente sia relativamente allo scenario nel quale operiamo sia delle strategie, delle scelte e delle azioni effettuate da questo Collegio. A tal fine abbiamo pensato di potenziare questo strumento snello e veloce – la newsletter - che ci permette di raggiungervi e tenervi informati su tutte le questioni di interesse per la professione. L’obiettivo è quello di stabilire tra tutti noi una rete virtuale in quanto  credo che la comunicazione sia più che mai uno strumento prezioso per fronteggiare le inevitabili criticità che i cambiamenti in atto comporteranno. Sappiamo che non tutti i colleghi sono iscritti alla newsletter del Collegio così come sappiamo che non tutti utilizzano il computer ma sono certa che, con la collaborazione di tutti e attraverso il passa parola,  sarà possibile raggiungere la maggior parte dei colleghi.
 
E’ di questi giorni l’inizio dell’iter per la riorganizzazione del sistema sanitario piemontese, il cui obiettivo è quello di creare una rete al fine di mantenere i presidi ospedalieri e di sfruttarne al meglio le potenzialità. A tal fine, proprio alla fine dello scorso anno, sono stati nominati dei commissari straordinari in attesa dell’approvazione del nuovo assetto. Potete scaricare qui in basso (in formato pdf)  il D.G.R. dello scorso 29 dicembre, avente per oggetto: Avvio progetto di riordino del sistema sanitario regionale.
Cari saluti
La presidente e il Consiglio Direttivo
 
 
NewsLetter n.1-2011